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Basta con un 25 Aprile divisivo!

di Seneca

In questi ultimi anni, dopo l’avvento di Berlusconi sulla scena politica, il 25 Aprile è diventata una festa esclusivamente “comunista e partigiana” di cui la Sinistra italiana si è impossessata della paternità e dei valori che dovrebbe esprimere e rappresentare, portandola ad un livello di assurdo e antidemocratico spirito divisivo tra le varie componenti politiche.
Possiamo notare “mandrie di scalmanati culturalmente ignoranti” che sanno solo “intonare” Bella Ciao, senza nemmeno conoscerne tutte le parole… poi vai loro a chiedere cos’ era l’ONC, quando è stato istituito e per quali scopi e quando è stato sciolto e ti guardano ammutoliti; chiedi loro di parlarti dell’ Agro Pontino e della sua cronologia storica e pensano che sia un tipo di formaggio agro! Rolando Rivi il ragazzino barbaramente ucciso dai partigiani comunisti in Emilia Romagna non sanno minimamente chi fosse, e non conoscono nemmeno la realtà storica di uomini donne e bambini uccisi e stuprati barbaramente dai partigiani comunisti solo perché professavano la fede in Dio! Non parliamo poi della mistificata conoscenza dell’ eccidio delle Fosse Ardeatine, dove è emersa la vigliaccheria partigiana dopo avere compiuto un attentato alle forze tedesche, allorché i partigiani ben se ne guardarono ad uscire allo scoperto su invito delle autorità d’occupazione che purtroppo misero in atto in seguito a ciò una feroce rappresaglia, conseguenza diretta dell’omertà partigiana comunista, mettendo al patibolo ben 335 innocenti! Della seconda guerra questi pseudo-studenti conoscono poco e idem del Fascismo, ma sbraitano solo per sentito dire, o meglio per avere letto sui libri quello che una certa parte d’Italia ha voluto scrivere tacendo malefatte e crimini della parte che sponsorizzano. Conoscono solo la versione storica dell’Italia dei vincitori, come avviene nella maggior parte dei libri di Storia che sono stati scritti in qualsiasi parte del mondo! Nessuno nega quanto di profondamente fuorviante e tragicamente sbagliato e condannevole ha fatto il Fascismo, sia chiaro. Tuttavia nessun essere senziente, se intelligente, trovando delle arance marce in una cassa di arance penserebbe mai di buttarle via tutte senza avere l’accortezza di togliere quelle marce e salvare riconoscendole quelle buone! Purtroppo l’ideologia della Sinistra, quella Sinistra che di socialmente marxista oggigiorno non ha proprio nulla di nulla, grazie allo svilimento ideologico e pragmatico di chi ne ha preso il commando all’epoca, ha inculcato questi principi totalmente distruttivi di una certa parte della Storia d’Italia mistificandola culturalmente, nella testa di chi geneticamente avrebbe potuto essere di valido aiuto alla pastorizia,…rendendo loro stessi tuttavia delle pecore, pronte solo a belare e imporre la loro prepotenza ideologica di massa, senza fermarsi a ragionare. Per la Sinistra è meglio sponsorizzare ideologicamente i Rave Party letteralmente tradotto in italiano in “Feste del delirio”, dove migliaia di giovani rischiano la vita bruciandosi il cervello con le varie porcherie che inalano o inoculano o morire come è già successo in tali contesti, piuttosto che sponsorizzare un sabato in palestra per rinforzare lo spirito ed il corpo! A questo punto il mio suggerimento politico sarebbe trasformare la Festa del 25 aprile nella festa commemorativa non più di quella liberazione che è stata accaparrata esclusivamente e impropriamente dalla Sinistra italiana, (mai fatto da parte loro un accenno ai partigiani bianchi della Democrazia Cristiana o dei Repubblicani),ma nel ricordo e nella commemorazione di centinaia di migliaia di morti civili che la seconda guerra mondiale ha prodotto, lasciando dolore, sgomento e tragedie infinite in milioni di famiglie italiane, e non solo, a monito per tutti i giovani e meno giovani che le guerre devono essere messe definitivamente al bando nella Storia della civiltà moderna. Ovviamente questo non significa non essere pronti a difendersi in caso di folli attacchi esterni come abbiamo potuto recentemente vedere a meno di 2000 km da noi, dove sono state ripescate antiche rivalità politiche: da parte ucraina, i fatti del Maidan Nezalezhnosti (Piazza dell’Indipendenza) a Kiev, dove si sono svolte proteste di massa conosciute come Euromaidan o Rivoluzione della Dignità. Queste manifestazioni sono iniziate nel novembre 2013, quando il governo ucraino, guidato dal presidente Viktor Janukovyč, ha deciso di sospendere un accordo di associazione con l’Unione Europea, scatenando l’indignazione di molti cittadini favorevoli a un’integrazione europea. Le proteste si sono intensificate nel febbraio 2014, culminando in violenti scontri tra manifestanti e forze di sicurezza. Decine di persone in particolare filo russe, hanno perso la vita, e il presidente Janukovyč è stato costretto a fuggire in Russia. Questo evento ha portato a un cambio di governo e a una serie di riforme politiche, ma ha anche innescato tensioni con la Russia, che ha successivamente annesso la Crimea che nel 1954 era passata dalla Russia all’Ucraina, esattamente il 19 febbraio 1954, quando il Soviet Supremo dell’Unione Sovietica decise di trasferire l’oblast’ di Crimea dalla RSFS Russa alla RSS Ucraina. Questo trasferimento fu motivato da ragioni economiche e culturali, oltre che dalla vicinanza geografica tra la Crimea e l’Ucraina. All’epoca, la decisione non suscitò particolari controversie, poiché sia la Russia che l’Ucraina facevano parte dell’Unione Sovietica. Tuttavia, con il crollo dell’URSS nel 1991, la Crimea rimase sotto il controllo dell’Ucraina indipendente, diventando poi un punto di tensione geopolitica. Da non nascondere che l’ideologia nazionalista ucraina, prendeva in considerazione anche lo spirito di vendetta antisovietico per i milioni di morti procurati alla stessa Ucraina da parte di Stalin negli anni 32-33 allorquando tra il 1932 e il 1933, Stalin attuò politiche di collettivizzazione forzata che portarono a una carestia devastante in Ucraina, nota come Holodomor. Durante questo periodo, milioni di ucraini morirono di fame a causa delle requisizioni alimentari e delle restrizioni imposte dal regime sovietico. Questo evento è considerato uno dei genocidi più tragici del XX secolo. Da parte russa si è andati a ripescare oltre ai fatti di Kiev anche il collaborazionismo con i nazisti durante la seconda Guerra Mondiale, dove alcuni ucraini collaborarono con la Germania nazista contro l’Unione Sovietica. Questo avvenne principalmente tra il 1941 e il 1945, quando l’Ucraina fu occupata dai tedeschi. Alcuni gruppi nazionalisti ucraini speravano che la collaborazione con i nazisti potesse portare alla creazione di uno stato indipendente. La collaborazione includeva attività come la partecipazione all’amministrazione locale, alla polizia ausiliaria e persino alle guardie nei campi di concentramento. E questo è stato il pretesto da parte di Putin per tentare di eliminare tacciandoli di nazismo chi in Ucraina crede nella loro patria e nella loro indipendenza, disposti a sacrificare con la loro vita il senso della libertà. Penso che la soluzione che proporrei in merito al significato storico del 25 aprile, potrebbe finalmente accumunare tutti i partiti, ma purtroppo la Sinistra italiana avendo solo la capacità di criticare a prescindere, senza porre mai alcuna valida prospettiva per migliorare il “Sistema Italia”, porrebbe un netto rifiuto, sollevando una vera rivoluzione di piazza… non avendo altro da poter portare sul piano pragmatico di un confronto politico serio e costruttivo. Non per nulla la Destra sta continuamente mietendo grazie alla nostra presidente del Consiglio continui riconoscimenti internazionali e consenso a livello nazionale e internazionale a differenza di una Sinistra italiana arrivata al minimo storico dei consensi.

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Categorie: - Politica

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