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Australia, qualità di vita

di Catia
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Febbraio 2006. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 385 commenti

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  1. 81
    Enrico -

    Ciao Manuel, vivo ad Adelaide, ho aperto un bar in città.. Se hai bisogno di informazioni contattami su Facebook (Enrico Paterni).

  2. 82
    manuel -

    Ciao Enrico, Adelaide è una delle mete che vorrei raggiungere (l’altra è Melbourne),perché dovrebbe essere una buona zona vitivinicola… Appena ho una mezza idea di dove andrò ti contatterò sicuramente.

  3. 83
    Paola -

    Manuel, fai attenzione però perchè sono sicura al 99,9% che non puoi sospendere il visto WH, devi usarlo entro l’anno di emissione.
    Io sarò a Sydney da Novembre e non vedo l’ora. So che in Australia potrò fare la vita che desidero.

  4. 84
    manuel -

    nel sito del governo australiano ho trovato queste informazioni.( http://www.immi.gov.au/visitors/working-holiday/417/how-to-apply.htm)

    “If you do not want to start your 12 month stay on your Working Holiday visa and you plan to transit through Australia or enter on an ETA, CTA or MCV, you should consider cancelling your Working Holiday visa. You will then need to apply for an alternative visa before you travel to Australia. Information about visa options when transiting through Australia is available from the departmental website.
    See: Transiting through Australia

    To have your Working Holiday visa cancelled contact the Working Holiday visa processing centre. You may apply for another Working Holiday visa in the future but will need to pay another visa application charge.
    See: Working Holiday Maker Application Enquiry Form”

    in ogni caso devo aspettare un paio di mesi per sapere cosa farò.Intanto continuo ad aggiornarmi.

  5. 85
    Alberto -

    Salve ,

    Io e moglie siamo stati trasferiti per lavoro qua in Australia .
    La gente e’ educata dalle 7 am fino a che non e’ ubriaca.
    Pensano a bere e basta…..fanno figli e li lasciano come zingari.

    Non c’e’ iniziativa personale tra gli australiani , tutto e’ lasciato alle procedure od istruzioni . Nessuno fa niente se non c’e’ scritto . Sono tutti delle pecore in cerca di un pastrore .

    Dopo quasi 4 anni me ne ritorno felicemente in Italia…..dove un pezzo di pane si trova sempre . Tutto qua costa 3 volte e la qualita e’ scadente .Gli ospedali ti accettano se hai la CC .

    Pensateci bene prima di trasferirvi qua , fareste solo esperienza di procedure ed istruzioni!!!
    Sono ossessionati…..dal ” Follow the Rules” .
    Auguri
    Alberto & Family

  6. 86
    Paola -

    Scusa Manuel, hai ragione, avevo controllato per un’altro amico. Ora mi sono ricordata che lui compiva 31 anni e quindi non poteva chiederla di nuovo.
    In bocca al lupo.
    Alberto, scusa ma dove vivi in Australia? Io non ho mai visto bambini lasciati come zingari. Ho visto che i ragazzi si assumono le loro responsabilità e non seguiti da mamme e nonne con ossessione.
    Penso che dovresti considerare l’insieme delle cose.

  7. 87
    manuel -

    Ciao Alberto,

    penso tu sia una delle poche persone che si lamentano dell’Australia (almeno da quello che ho letto finora).
    Purtroppo non posso smentirti o darti ragione perché non ci ho ancora vissuto.
    Raccontaci la tua storia, magari dicendo dove hai vissuto, che lavoro ha fatto, ecc. più dettagli scrivi più facile sarà per noi trarne un vantaggio.

    Mi sembra comunque difficile credere alla tua vaga descrizione, perché sembra una generalizzazione all’italiana.
    Non è facile vivere al mondo, ma dire che tutto è bianco o nero mi sembra un pò riduttivo.
    Diciamo che è come dire che in Italia tutti sono mafiosi o tutti fanno il bunga bunga.

    Hai menzionato i figli, ora non so che immagine ti abbiano lasciato, se fossero per strada a delinquere o altro, ma mi ritorna in mente la mia adolescenza, dove io e mio fratello giocavamo con i nostri amici per i campi agricoli. Non capisco il tuo concetto “li lasciano come zingari”, nel senso che sono dei teppisti, oppure giocano fuori e si sporcano?
    Forse la nostra realtà attuale è addirittura peggiore, dove i pochi ragazzini che ci sono, passano le loro giornate davanti alla ps a giocare o davanti alla tv; presi da mille impegni imposti dai genitori (doposcuola, sport, musica, ballo…) per riempire loro le giornate in modo da non dover badare a loro (per mancanza di tempo o voglia)… Tutto questo rigorosamente incastrato in una vita frenetica fatta di corse ed impegni…

    Non voglio sollevare delle questioni, perché non ho vissuto le tue esperienze, ma credo (ed è solo una mia supposizione) che le parole che hai scritto siano frutto di una serie di eventi negativi che hai vissuto lì e che ti hanno portato alla scelta di ritornare a casa.
    La tua testimonianza è importante perché ci da un punto di vista diverso che ci serve per aprire la mente quando arriveremo lì. La mia idea di partire non la posso cambiare, ma posso far tesoro delle tue parole per poter capire meglio una volta che sarò lì. Entrando all’interno della loro società potrò capire meglio i loro comportamenti e le loro usanze e trarne le mie conclusioni.

    L’importante, alla fine, è trovare la propria strada, in modo da poter esser felici.
    Ciao, Manuel

  8. 88
    Alberto -

    Ciao Manuel & Paola ,

    replico ad entrambi almeno mi e’ piu facile!!!
    Noi siamo in Western Australia e ce ne torniamo a casa ( Firenze ) fra 1 anno circa . Ero solo stato trasferito x lavoro 4 anni ed ormai siamo alla fine .
    Non ho particolari cose negative che mi hanno influenzato ma ritengo che se una persona ha un minimo di lavoro in Italia….si sta meglio in generale . Come ripeto ,da noi c’e’ ancora un po di solidarieta’, cosa che qua non esiste .

    Tra le persone non c’ e’ dialogo ….molto di loro sono anche introversi , pensano tutta la settimana a cosa faranno durante il Weekend ( Bere ovviamente ed ubriacarsi , l alcolismo qua e’ una piaga sociale ).
    Fare amicizia con il puro Australiano e’ difficile . Mi sto trovando meglio con altre persone non Australiane .

    Ricordate anche che qualsiasi persona che si trasferisce definitivamente in un posto non ne parlera mai obbiettivamente perche e’ come se ammettesse l errore . Ricordatevi bene questo .

    Io rifareri quello che ho fatto….ma trasferirsi definitivamente e’ un’ altra cosa . Va valutato tutto e con chiarezza .
    Se volete diventare dei robottini ( come sono qua ) senza iniziativa personale questo e’ il posto giusto.

    Non se se sapete che se non andate a votare in Australia ….vi fanno la multa !!! casi come questi ce ne sono tanti . Io chiamo l Australia…..L Arabia Saudita dei paesi anglossassoni….in quanto tutto e’ soggetto a regole o multe .

    E’ giusto che proviate a vivere qua….ma rimandate la decisione se trasferirsi definitivamnete o no!!

    Saluti
    Alberto

  9. 89
    manuel -

    Ciao Alberto,

    grazie per la tua testimonianza.
    Decidere di andare a vivere in Australia è un grande passo, che richiederà del tempo per poterlo fare e un periodo di “prova” (ovviamente).

    Se posso dare la mia testimonianza personale, non credo che qui stiamo meglio solo perché siamo più liberi, perché proprio la nostra “libertà” ci porta alla situazione di crisi in cui stiamo ora.
    Siamo un grande popolo durante le grandi catastrofi naturali, ma posso assicurarti che nel quotidiano non siamo così eccezionali.
    Nel mio gruppo di croce rossa abbiamo difficoltà a trovare nuovi volontari nei turni suem di ogni giorno.
    Un’associazione di volontariato con ragazzi disabili (il sabato pomeriggio) in cui prestavo servizio non ha il ricambio generazionale di volontari.
    Il mio gruppo scout ha un periodo di crisi di capi perché i giovani che stanno crescendo preferiscono divertirsi al ruolo di educatori.
    Nella mia compagnia di amici (circa 20), siamo solo in 2 a donare il sangue. 2 non possono per problemi di salute, ma ben 16 se ne fregano… ho provato varie volte a far capire loro che potrebbero averne bisogno un giorno…la risposta più comune è ” ..tanto c’è chi lo dona per me…”.
    Questo porta al detto “che tutto il mondo è paese”… Credo che ci siano persone e persone…e che ogni città del mondo ha i suoi “buoni” e i suoi “cattivi”.

    L’unica cosa che potrei rimpiangere se dovessi lasciare il mio paese è l’appoggio della mia famiglia (circoscritta solo ai genitori e fratelli). Ma son anche consapevole che posso fare molto, se solo ne avessi le possibilità, cosa che qui purtroppo non ho.

  10. 90
    Alberto -

    Manuel ,

    grazie dei tuoi commenti .

    Se vuoi cambiare vita hai il diritto di provarci ma pensa a tutte le incognite .
    Non ti fare influenzare da chi ci e’ stato in vacanza o breve periodi in Australia ( e sopratutto da giovane , io non e’ che sia vecchio ma ho 37 anni )….tutto sembra bello e funzionante , infatti in prima battuta lo sembra .

    Poi quando entri nel dettaglio giornaliero come io sto facendo ( ho anche 1 moglie ed 1 figlia di 2 anni che e’ nata qua )le cose non sono poi cosi positive . ( dottori , assistenza sanitaria in generale , costo della vita in generale). Qua hai bisogno di tanti soldi x avere un tenore di vita normale in quanto tutto e’ carissimo .

    ciao
    Alberto

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