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Assassins

Il valore della vita di un giovane che amava il suo lavoro e custodiva l’altrui non era vincolata alla perdita della vita in ragione di una partita di calcio. I soliti delinquenti dovranno pagarne a caro prezzo le conseguenze. L’ascoltare l’ultras rivolto di spalle è intollerabile.
Ora basta si chiudano i palazzi del calcio e s’impedisca di giocare. Quello che aveva l’obbligo d’esser un divertimento è divenuto malaticcio, per cui dapprima lo si curi.

Lettera pubblicata il 4 Febbraio 2007. L'autore ha condiviso 140 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Attualità Italia

La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    DAGO44 -

    Purtroppo,come succede spesso in ITALIA,per un paio di settimane la televisione farà scorrere immagini di gente sdegnata per ciò che è successo,subito si era detto stop al calcio a tempo inderminato,ma ora già si dettano nuove regole.Solo 2 turni di fermo,e partite a èorte hiuse.Non sò,ieri sera su un noto telegiornale hanno fatto vedere tifosi “infoiati”gridare epiteti a poliziotti,e avversari,mi viene da chiedere ma costoro cosi esagitati per il calcio si esagiterebbero anche per il loro lavoro???Poi tutte quelle trasmissioni STUPIDE,E IDIOTE sul calcio che ci propinano ogni sera per sette sere alla settimana trovo che facciano da cassa di risonanza per questi imbecilli,e criminali,che hanno scambiato uno stadio per una arena.Le scritte vigliacche sui muri di vari stadi la dicono lnga sul coraggio di questi delinquentelli che non trovano di meglio che colpire a viso coperto,e con il favore delle tenebre.Intanto un bravo agente non c’è più.Ci vorrebbe la legge del basone per certi criminali DAGO44

  2. 2
    Domenico -

    Mi spiace Carlaberto ma non condivido le solite frasi retoriche. Il calcio è malato da tanto tempo. Ma doveva scapparci il morto per poterne parlare e forse cambiare qualcosa. Tutto ciò che si è visto a catania è sempre esistito. Ma adesso che qualcuno ci ha rimesso la vita diventa sotto l’occhio di tutti. Ma questa gente che ora parla di scandalo è entrato mai in qualche stadio. Siete mai andati ad una partita in trasferta. Noi allo stadio abbiamo sempre parlato di dover cambiare gli stadi perchè così non si poteva andare avanti. Stadio di proprietà della società, tutti posti numerati, sicurezza della società sportiva, pene più severe (ma non all’italiana) a chi crea disordini e allo stesso tempo danneggia la squadra percui teoricamente dovrebberò tifare. Io che non sono ultrà provo un odio profondo per i “Cellerini”. Sono un ragazzo normalissimo, che lavora, non fa casini e che ama vedere le partite di pallone. Ma il loro comportamento è da esaltati, si sentono chissà chi, picchiano senza nessun motivo ( e ripeto senza nessun motivo), ti offendono (romani di merda vi facciamo vedere noi…). Questi si scontrano con ragazzi che vanno allo stadio SOLO per picchiare e il gioco è fatto. Chi ci rimette siamo sempre noi. La frase “un giovane che amava il suo lavoro e custodiva l’altrui ” te la potevi risparmiare perchè lui sapeva quale era questo mondo ed è voluto andare nuovamente lì sapendo cosa comportava (perchè ci era stato). Stava in ufficio ma è andato in quel mondo perchè gli piaceva. Il custodiva poi …meglio lasciar perdere.
    Perchè chi sta al potere nel calcio non ha mai fatto nulla per cambiare?. Alcune leggi esistono ma perchè non le fanno rispettare? Perchè in altri episodi gravi non hanno pensato di fare qualcosa. Nooo, loro fanno ragazzini in parlamento…questi saggi cosa facevano prima. Ma la malasanità non esisteva prima? è loro? Il condono chi l’ha fatto io? Diamo delle pene esemplari a chi fa queste cose, non mandiamo i poliziotti allo stadio e facciamo rispettare qualche legge….Il calcio è di tutti non di quei pochi che lo rovina

  3. 3
    Anna73 -

    Ho pensato le stesse identiche cose quando in questi giorni ho sentito la notizia al telegiornale. Non se ne può più della stupidità di certa gente! accetto solo la lotta in nome ed in difesa dei propri valori…ma possibile che i “valori” di questi signori si racchiudano in dieci giocatori che rincorrono una palla ed uno che cerca di pararla…? per gente così idiota da ammazzare nel nome di questa cosa demenziale non c’è castigo che basti! neanche il carcere a vita e la tortura ed i lavori forzati! l’unica pena che può in qualche modo colpirli forse è quella di azzerare il calcio, eliminare le squadre, toglergli la linfa vitale. Ma sinceramente credo che non si otterrebbe nulla. Il marcio è molto più profondo…è nella mancanza di cultura! aihmè, bisogna stringere i denti, e impegnarsi seriamente ad acculturare gli ignoranti, e a rendere simili agli uomini le bestie!

  4. 4
    Bruno -

    Non è il calcio ad essere malato, ma la società che ci viene imposta.
    Guardatevi le ultime notizie di cronaca, sono da fare accapponare la pelle.
    L’età punibile è ormai andata a farsi fottere, un ragazzino di 14 anni riesce a commettere cose orrende, tanto non va in galera (a dire il vero in Italia nessuno va in carcere), genitori che non sanno e non vogliono più ricoprire questo ruolo molto importante per la formazione dell’essere.

    In Televisione di vedono cose ridicole, la perego si è portata in scena due oche e qualche amichetta di quartiere solo per farsi riempire di insulti, senza citare la televisione di stato.. altra vergogna, altro rubare, altro schifo.

  5. 5
    Carlalberto Iacobucci -

    Cari amici, i politici come gli “adibiti ai lavori” sarebbero tenuti ad evitare siffatte tragedie che di fatto consacrano il male della società che non è solo calcio? E’ quel modo di valutare per poi tollerare che ha l’obbligo di mutare. Le infauste azioni di Catania sono fenomeni e meccanismi associati alle funzioni degli esseri umani disuguali dalle patologie. Diceva Ghandi: chi uccide anche un solo uomo commette un crimine contro l’umanità, quindi credo sia raziocinante interrompere lo svago acciocché atti delittuosi non siano vinti definitivamente. Sui poliziotti caro Domenico, esistono certamente quelli che andrebbero spediti a casa. Ma rimane un fatto importante. La vita vale più di 1.400 miserabili Euro..

  6. 6
    Domenico -

    Caro Carlalberto, la vita si sa non ha prezzo ma tutti i mestieri hanno i propri rischi. Se muore un polizziotto in una rapina c’è la notizia se muore un muratore perchè il cantiere non era a norma non ne frega a nessuno. La cosa che non va in questa storia è che i polizziotti non dovrebberò centrare nulla con una partita di pallone, con uno sport. Ma siccome è da sempre che esiste il fenomeno del calcio violento (andate a vedere libri, speciali, ecc.) non dovrebbe stupirvi che si muore per 1400 euro. Perchè secondo voi è il mestiere più rischioso?. Ma voi lo sapete che allo stadio ci sono dei ragazzi (quelli che dovrebberò farvi sedere nei posti numerati) che prendono 25 euro per un intero giorno senza assicurazione. Se gli succede qualcosa chi li paga?
    Cara Anna, questa genete ammazza non per una partita ma perchè gli piace fare questo. La partita è un mezzo per farlo. Loro non centrano con il calcio. Voglio farti vedere quanti minorenni per vantarsi con il loro gruppo cercano il contatto con i polizziotti. Questi sono esaltati della società. Mi spiace per la famiglia di questo poliziotto ma la colpà va ricercata anche altrove. Se questi politici sarebberò venuti in curva e non in tribuna d’onore avrebberò detto “Ca..o ma qui dove siamo? Aspetta un attimo forse le cose non vanno.” Adesso si grida assasini. Ma loro ne fanno parte perchè hanno fatto sì che questa gente fosse ancora lì e non a marcire in prigione.
    La cosa assurda è che questi tirano le pietre e i poliziotti picchiano noi. Valle a capire queste cose.

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