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Dubbi amletici: andare o non andare a votare il 4 marzo

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Lettera pubblicata il 20 Febbraio 2018. L'autore ha condiviso 19 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Politica

La lettera ha ricevuto finora 40 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 11
    maria grazia -

    “ho voglia di vedere dei politici che pensano meno ai casi loro.”

    Allora devi cambiare pianeta. E anche in quel caso, non è detto..

  2. 12
    Prometeo -

    Il 4 marzo vada a votare ! Esso è un diritto e dovere di ogni cittadino. I nostri antenati hanno gettato sangue e sudore , sono morti per questo ideale… la sua attuale scelta (di andare a votare o meno) è frutto della sofferenza di persone che si sono battute anche per lei… per la sua libertà… come Minimo il 4 marzo dovrebbe recarsi al suo seggio e ringraziarli .. votando , ovviamente .

    Saluti da un 18 enne stanco di essere cittadino passivo di questo paese.

  3. 13
    rossana -

    Prometeo,
    è stato un gran piacere leggere il tuo post, che condivido PIENAMENTE. è proprio quando più è scombinata la situazione che bisogna impegnarsi maggiormente nel dare il proprio contributo, qualsiasi esso sia.

    se ci si disinteressa, poi non si avrà alcun diritto di lamentarsi. la rosa delle proposte è spaventosamente scoraggiante e la legge un vero obbrobrio ma si può pur sempre fare del proprio meglio per individuare il meno peggio, almeno come orientamento di pensiero.

  4. 14
    Aloneinthedark -

    Alle persone piace votare, alle persone piacciono le illusioni.

  5. 15
    rossana -

    Aloneinthedark,
    può anche essere vero quello che affermi, per quelli che a votare vanno, in gran parte, però, contraddetti dal 25-30% di cittadini che proprio non ci va più per niente. tutti realisti e concreti questi, vero?

    per quanto mi riguarda, non mi illudo affatto, come in linea generale non ho fatto mai. tuttavia, continuo a voler sperare, nelle potenzialità positive di pochi o di massa, derubricando questo atteggiamento come peccato veniale, essendo nutrito in termini relativi, mai assoluti, in modo da non doverne essere in seguito delusa…

  6. 16
    maria grazia -

    Votare è assolutamente inutile per il semplice motivo che i risultati dei voti sono un imbroglio, che coloro che stanno ai vertici e muovono i fili hanno già deciso chi andrà al governo e chi andrà a casa prima ancora che si svolgano i seggi, dietro alla vittoria di chi sale al potere ci sono disegni occulti ben precisi e la popolazione in realtà non decide proprio nulla a livello politico. E naturalmente, il prossimo governante ( chiunque esso sarà ) farà unicamente i suoi interessi e gli interessi di coloro che lo manovrano e da cui dipende. Esattamente come hanno fatto tutti quelli che lo hanno preceduto. Anche se ovviamente a parole affermerà il contrario. Le masse potrebbero avere un potere decisionale in tal senso, solo se prendessero realmente coscienza di quello che sta avvenendo “dietro le quinte” e non solo a livello nazionale, ma a livello mondiale, per poi agire di conseguenza ( quindi con una rivoluzione generale atta a liberarci del nemico, cioè di chi ci tiene, di fatto, imprigionati ). Al momento così non è purtroppo, la gente è lobotomizzata e quindi non in grado di discernere lucidamente come stanno le cose..

  7. 17
    maria grazia -

    ..Ergo, chi spera nelle elezioni per vedere un cambiamento, vive in una gigantesca illusione ( fosse l’ unica… ) perchè le cose non stanno affatto come credono queste persone. Tanto per fare un esempio… proprio ieri, su youtube, leggevo in una pubblicità elettorale che se andasse al governo il partito proposto in quell’ annuncio, tutti i terremotati disporranno magicamente di una nuova casa dall’ oggi al domani. Ma vi pare davvero possibile credere seriamente a una caxxata del genere?? D’ altra parte non si può nemmeno dare tutta la colpa ai politici. Quelli fanno semplicemente il loro gioco, e con un popolo come il nostro trovano terreno fertile.

  8. 18
    claudio -

    E si sa,mariagrazia,che é come quel detto che recita”se non sei tu ad occuparti di politica,la politica si occupera’di te”(tenendo presente che politica non é cosa per tutti).
    Hai usato l’espressione”gente lobotomizzata”(se conosci da che pratica DISUMANA deriva questo termine,capirai l’aspetto TERRIFICANTE della situazione),ma si dovrebbe prevalentemente parlare di STANCHEZZA della gente stessa al ritorno alle urne e al suo contorno mediatico fatto,come più volte ribadito,di PROMESSE mai mantenute.
    PS:un decisivo suggerimento lo potrebbe dare il contenuto delle idee del sito riprendiilfuturo .it(vedasi banner nei ultimi commenti di LaD)con volti di destra e sinistra accompagnati dallo slogan TIENI LONTANA LA CORRUZIONE DAL PARLAMENTO.

  9. 19
    claudio -

    Più precisamente é TIENI LA CORRUZIONE LONTANA DAL PARLAMENTO.

  10. 20
    Gughy -

    Forse non è chiaro un fatto: chi non va a votare, non è affatto disinteressato alla Politica.
    Del 35%-40% che non si reca alle urne, solo una piccola minoranza dell’8%-10%, prevalentemente giovanile, lo fa per disinteresse o impossibilità.
    Gli altri lo fanno per far capire a questi politici, o meglio, che questa Politica non è né apprezzata né gradita alla percentuale dei non votanti, e che gli “eletti” non rappresentano più i supposti rappresentati, perchè, di fatto, grazie alle alchimie delle leggi elettorali, sono solo dei “nominati” dal loro capo burattinaio.
    Già oggi, il partito più grande è proprio quello dei non votanti. Quando la percentuale degli astenuti supererà il 50%, saremo pronti per una rivoluzione.
    E non è detto che questa rivoluzione sarà pacifica.

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