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L’amore imperfetto… tutto sopporta?

Buon pomeriggio a tutti. Ringrazio fin da ora chi mi ha letto e chi mi leggerà.

Se avevate letto la mia precedente lettera sapevate che mi frequentavo con un ex modello con poca voglia di lavorare ma con grandi slanci affettivi. Vi aggiorno perchè ci sono delle novità. E non liete.

Ho posto questo “bellissimo” e impossibile di fronte a un bivio: ti dò 1 anno di tempo per trovarti un lavoro vero e chiudere i debiti. E lui? Lui ha accettato!!! e si è trovato un lavoro in un negozio di abbigliamento di una grande catena. Fin qui magnifico direte voi. Invece no, perchè non si è gestito bene, e il suo stipendio viene letteralmente ripulito dai creditori (che sono molti di più di quanto mi avesse detto purtroppo). Ma questo è il meno.

Perchè è successo quanto di peggio potesse accadere. Mi sono ammalata gravemente.

Nel giro di un mese mi hanno diagnosticato un cancro al collo dell’utero, con metastasi al colon. Mi hanno operata d’urgenza. Chemio. Adesso dopo 4 mesi dalla diagnosi iniziale mi hanno appena operata di nuovo. Sembra sia riuscito. Vedo la luce. Ho ancora paura, ma sono più serena. Ok non potrò più avere figli, ma ormai ho 40 anni, diciamo che mi ero rassegnata. Ok mi manca un pezzo qua e un pezzo là. Ma sono viva. Sono ancora in clinica ora, da lì scrivo, e ho bisogno di pareri sul comportamento del mio fidanzato. 

In quasi 4 mesi l’ho visto 4 volte. Mi sono vissuta le visite, le biopsie, le chemio, le notti insonni da sola, semmai con gli amici di una vita. Gli stessi che mi tenevano la mano al risveglio dall’anestesia (2 interventi da più di 4 ore), che mi aiutavano a cambiarmi in ospedale, che mi davano da bere, mi sorreggevano nei primi passi giù dal letto. E fuori dall’ospedale hanno ascoltato i miei pianti, hanno consolato le mie notti insonni, hanno retto la mia testa negli attacchi di vomito.

Lui non c’era. Ok è appena stato assunto, e lavora anche nei weekend. A un certo punto i creditori gli hanno pure pignorato l’auto (girava col fermo amministrativo) e ha dovuto comprare un’altra macchina. Dice che non ha i soldi per la benzina (vive e lavora a circa 50 km di distanza). Dice che mi ama e che ha scelto di lavorare perchè io gliel’ho chiesto, che lo ha fatto per me. Dice che soffre ma non ce la fa a starmi vicino perchè non riesce nè per i soldi nè per il lavoro. Ha avuto 2 weekend di libertà, e per uno diceva che aveva un’emicrania atroce dalla stanchezza, un altro doveva comprare la macchina nuova. In totale 4 volte. 4 pomeriggi. E nel frattempo è stato il mio compleanno, lui non solo non era con me ma lo ha pure scordato. Anche le telefonate con il contagocce, perchè costano. oppure perchè non può, perchè deve stare in negozio.

Io ho il cuore spezzato. La mano che stringeva la mia al risveglio dall’anestesia era quella della mia migliore amica. Il gelo nel cuore mi paralizza. Perchè non ha chiesto un permesso? solo per un giorno? Spiegando il perchè al capo. Perchè i permessi per prendere sua figlia li chiede, eh? E glieli danno.

Perchè doveva esserci lui a dirmi che sarebbe andato tutto bene. Che sarei vissuta. Adesso dice che mi vuole venire a trovare, ma è facile così. Il peggio è passato. Ho perso la fiducia. Ho pure pensato che lui fosse spaventato e non volesse vedermi nei momenti peggiori… lui dice di no. Dice che è solo perchè non ha i soldi. Gli ho chiesto una pausa per capire cosa provo. Lui mi ha detto che o lo perdono o ci lasciamo. Devo provare a superare? A perdonare?

Voglio pareri. Vi prego, dateci dentro. Non voglio compassione e se dovete darmi contro non fatemi impietosire dalla mia convalescenza. Se volete spiegazioni, chiedete.

Lettera pubblicata il 6 Ottobre 2016. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso - Salute

La lettera ha ricevuto finora 13 commenti

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  1. 1
    Maestoso -

    Lungi da me il voler criticare e fare la morale, ma non capisco perché voi donne amiate sguazzare nel profondo con gente profondamente anaffettiva e con duemila problemi. Capisco che il tuo partner possa essere un bell’uomo, capisco che il suo lato esteriore per te sia predominante, ma a 40 anni ne vale la pena?
    In gergo tecnico questa si chiama “sindrome da crocerossina”.. lui è il bel tenebroso e tu ti sei messa in testa che lo aiuterai e lui cambierà…

  2. 2
    Rossella -

    Ti dico la verità. Io non sano la persona migliore per dispensare consigli perché da parte mia ci sarebbe tutta la volontà di sacrificarsi. Ma il sacrificio viene da me vissuto come una forma di servizio che mi porta a trovarmi bene in tutti i tipi di rapporto meno che nel rapporto di coppia. Mi sentirei sempre un po’ distaccata. Non riuscirei a coinvolgermi fino in fondo e non sarebbe neanche possibile andare oltre. Magari tra qualche anno mi potrebbe capitare d’incontrare un uomo riappacificato con i suoi sensi che si sente predisposto a vivere una tenera amicizia. Allo stato dei fatti sarei io a non volerlo perché ho ancora delle curiosità e, molto probabilmente, la vita di coppia mi metterebbe davanti ai mie limiti, nel senso che potrei arrivare a viverli come una forma di autocontrollo. Che dire? Ti consiglio di essere morbida con te stessa e di non esigere dagli altri più di quello che ti possono dare. Quando ero più giovane mi sembrava lecito mettere sul piatto delle condizioni ma non ero felice. Non ero felice perché facevo dipendere la mia vita dalle scelte e dalle idee degli altri. Le esigenze arrivano a pesarti quando dall’altra parte c’è un’indolenza che potrebbe avere una matrice buona. Magari in quel momento della vita le due storie non sono compatibili. Ma si va avanti. Si va avanti? Anche no. A maggior ragione è importante, soprattutto dopo i vent’anni, mandare avanti l’intelletto (inteso come dono). Perché la ragione non ti porta sula strada dell’accettazione… ti fa entrare in un vortice di autoinganni.

  3. 3
    Rossella -

    PS Volevo specificare che metto in conto l’assistenza reciproca (morale e materiale)… mi premeva fare questa puntualizzazione perché nell’altro commento ho affrontato questo aspetto in maniera superficiale. Intendevo dire che quando partecipi intimamente alla vita dell’altro ci sono cose che non ti pesano e che tra mille difficoltà ti fanno sentire privilegiato/a. Ovviamente il confronto con tutto quello che viene dal mondo esterno esterno (consigli, opinioni, ecc.) potrebbe avere un peso… ma alla fine – magari dopo anni- anche le debolezze saranno colmate dalla vera gioia.

  4. 4
    Golem -

    Gli unici consigli che posso darti é di pensare alla tua salute, ma veramente però.
    Mi ricordo della tua prima lettera e anche allora fui drastico, ma tu “lo ami” e infatti ci stai ancora assieme.

    Chiedi un parere, ma se tu rileggessi la tua lettera come fosse di un’altra non avresti dubbi sul da farsi: lasciarlo al suo destino, che non sarà un percorso trionfale nella vita, puoi contarci, perché appare chiaramente un tipo senza attributi, e questi non si trovano al supermercato, (a meno che nel frattempo non si sia rappacificato con i sensi (?) come dice la sibilla rosselliana). Ma c’è bisogno di dirti che sono i fatto che contano e di quelli se vedono pochi nella vostra storia.
    Certo però che se è “modello” e lo “vuoi pure bene”, come pare, ti sarà difficile, ma ti faccio gli auguri.

    Quelli sinceri invece sono per la tua guarigione definitiva. E in tutt’e due i sensi.

  5. 5
    azure4891 -

    Per esperienza personale ti dico che le persone col tempo non cambiano, a meno che non lo decidono da sole e per un determinato motivo personale. Ti dico questo perchè il modo in cui si è comportato lui quando tu stavi male riflette il suo vero modo di essere e se stai pensando ancora ad un ”noi”, sappi che è quello che ti attenderà in futuro, in tante altre situazioni difficili che ti potranno capitare.
    Io ritengo che amare una persona sia molto diverso che esserne innamorati. A quanto ho capito (anche dalla tua età) tu ami questa persona e vuoi il vostro bene, mentre lui non prova le stesse cose per te. Non è carino da dire ma questa cosa è evidente e vorrei che te ne rendessi conto. Hai bisogno di qualcuno che stia con te nei momenti peggiori e che non trovi scuse o altro. Io se fossi stato in lui avrei fatto quei 50km tutti i giorni pur di vederti. Specialmente nelle condizioni in cui ti trovavi. Sempre col pensiero diretto a te. Amare è questo, esserci.
    Tanti uomini ma anche tante donne sono così, che non amano il proprio partner pur stando insieme.
    Io ho capito che se l”altra persona non ti ama, non serve stare insieme. Ci sono tante brave persone in giro e tu sei una di quelle. Abbi il coraggio e la fede di voltare pagina. Te lo meriti.

  6. 6
    KeiraKeira -

    Sapete perchè non lo abbandono al suo destino?
    Perchè al mio aut-aut alla scorsa primavera lui il lavoro, per quanto non era il lavoro che desiderava, lo ha trovato. A detta sua, per amor mio. Per garantirci una maggior tranquillità (a suo dire, perchè non si sa gestire). Dice che devo comprendere, che era più triste lui di me, a non potermi essere accanto, ma non ha neppure i soldi per la benzina. Non credo sia falso, ma ho il cuore spezzato dalla solitudine provata in quei momenti.
    Dice che me lo proverà. Ho perso la fiducia.

  7. 7
    Angwhy -

    Ascolta le persone vanno prese per quello che sono non bisogna cercare di cambiarle caricando un rapporto di aspettative che finiscono per scontentare entrambi.questa è la realtà gia e difficile cambiare se stessi e se con questa persona non va bene ce ne sono mille altre con cui provare a rimettersi in gioco.ciao,un sacco di auguri per la cosa piu importante

  8. 8
    Nicola -

    Una relazione, per essere considerata tale, deve essere funzionale alla vita di ogni soggetto.
    Le relazioni sono una fonte incredibile di benessere, ci danno il supporto necessario nei momenti difficili e ci danno gioia.
    Ma ci sono momenti in cui i rapporti non ci apportano nulla di positivo, al contrario, diventano una fonte di stress e di sofferenza. Succede quando interagiamo con le persone tossiche, persone che ci privano della nostra energia e dell’entusiasmo, che influenzano profondamente il nostro equilibrio emotivo.
    Per capire se stai vivendo un legame dannoso, prova a porti alcune domande, ad esempio: dopo aver frequentato la persona in questione, la mia autostima è peggiorata o migliorata? E ancora: provo sensazioni di sicurezza e soddisfazione oppure al contrario a prevalere sono la criticità.

    Fatti viziare… la malattia a volte serve anche a questo.

  9. 9
    JIM -

    Carissima,
    purtroppo a me e’ successo il contrario.
    Mi sono dato completamente alla mia compagna, ai suoi problemi , a quelli dei figli e per ultimo
    l’ ho supportata in tutto e per tutto con il tumore della madre.
    Risultato ? Mentre io mi davo da fare lei stava improntando una nuova relazione con uno conosciuto su fb o in palestra. Una volta capito che la mamma non aveva piu’ speranze mi ha elegantemente mandato con una finta pausa di riflessione e dopo un mese si e’ fatta fotografare col suo nuovo play boy.
    Ora io sono distrutto moralmente, non tanto per il tradimento, quanto per l’ egoismo e la poca riconoscenza e anche per il poco rispetto del mio dolore, visto che poteva anche non pubblicare almeno le foto sorridenti con un altro.
    Questo sta a significare che non tutti, dopo orribili esperienze passate, sono in grado di ridarsi completamente e investire le energie e
    non solo per l’ altro.
    Gli hai mai chiesto se il suo comportamento non e’ dettato dal passato ?
    ciao

  10. 10
    rossana -

    KeiraKeira,
    concordo con
    – Angwhy: non si deve cercare di cambiare le persone. si accettano per quello che sono o si lasciano.
    – Rossella: se si pretende o si vorrebbe avere dagli altri più di quanto questi possano spontaneamente offrire, ci si vota all’insoddisfazione permanente e, in ultima analisi, alla distruzione di qualsiasi tipo di rapporto. ciò non toglie che, intimamente, si possa decidere se quanto si ottiene in cambio di un sentimento sia sufficiente o meno per indurci a continuare o a chiudere una relazione.
    – con JIM: sai abbastanza sul passato di quest’uomo per comprenderne il suo attuale grado di maturazione emotiva, che può avere a che fare con il bene o il male del suo attuale comportamento, in linea di massima ingiustificabile ma che lui tenta tuttavia di spiegare, nella situazione in cui si è venuto a trovare per soddisfare una TUA richiesta, che proababilmente è in difficoltà a far quadrare con il suo naturale modo di essere. non sei comunque tenuta a fare da stampella per la sua possibile crescita sociale ed emotiva. sei libera di scegliere cosa volere, soprattutto per te.

    nessuno dall’esterno potrà comprendere o intuire quello che provi per quest’uomo o darti suggerimenti in merito a quanto questo rapporto possa o meno essere quello migliore per te. la scelta è soltanto tua, in diretto rapporto a quanto di buono deve comunque esserci nella vostra relazione, di cui sembri non avere memoria. personalmente ti suggerisco di rimandare ogni drastica decisione a quando starai meglio e avrai ripreso forze ed energia vitale.

    un abbraccio, con tanti auguri per la salute, che resta il più importante aspetto a cui prestare la massima attenzione.

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