Salta i links e vai al contenuto

Ambasciatore RPDK

COMUNICATO DEL G.A.M.A.D.I. SULLA DECISIONE DEL MINISTRO DEGLI ESTERI ANGELINO ALFANO DI NON ACCREDITARE L’AMBASCIATORE DELLA REPUBBLICA POPOLARE DEMOCRATICA DI COREA.

Le decisione del Ministro degli Affari Esteri dell’Italia, Angelino Alfano, di non accreditare l’Ambasciatore della Repubblica Popolare Democratica della Corea, è una decisione sbagliata, ingiusta e provocatoria, e costituisce un ennesimo atto servile del Governo dell’Italia verso il Governo degli Stati Uniti.

Invece di fare opera di mediazione e preservazione della pace mondiale, e di rilancio della trattativa diplomatica, come è richiesto responsabilmente da molti paesi, il Governo dell’Italia si schiera con le posizioni oltranziste del Presidente Trump che lancia minacce sempre più isteriche nei confronti della RPDK parlando di “distruzione” di quel paese fiero della propria indipendenza. Contemporaneamente i bombardieri statunitensi sono inviati provocatoriamente a sfiorare le coste della Corea settentrionale, e nella Corea del Sud, occupata da 70 anni da un potente esercito USA, forte di decine di migliaia di soldati dotati di armi modernissime (anche nucleari), e si intensificano esercitazioni militari congiunte che simulano attacchi al vicino settentrionale. Sotto la pressione degli USA il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha imposto nuove sanzioni alla Corea Democratica.

Dopo la sanguinosa guerra del 1950-53, costata ai Coreani milioni di morti e la quasi completa distruzione delle città e delle infrastrutture industriali della parte settentrionale, e dopo che i Coreani del Nord avevano ricacciato l’esercito statunitense fuori dei propri confini, Gli USA hanno continuato ad occupare la Corea del Sud, hanno rifiutato di riconoscere la Repubblica Popolare Democratica e non hanno mai voluto raggiungere un accordo politico e firmare un trattato di pace.

Il Governo della Corea Democratica non si lascia intimidire, come risulta anche dalle dichiarazioni del Presidente Kim Jong, e continua nel suo programma di difesa anche con la produzione di armi di dissuasione nucleare e di missili a largo raggio capaci di colpire le basi statunitensi.

Il Governo della Corea Democratica sa perfettamente che altri paesi indipendenti, che non avevano mezzi di difesa e dissuasione adeguati, come la Libia, l’Iraq, e la Siria, sono stati attaccati, fatti a pezzi e destabilizzati dall’Imperialismo USA e dai suoi alleati, sulla base di menzogne evidenti.

Quali cittadini democratici ed amanti della pace pretendiamo che il nostro Governo italiano, invece di lanciare azioni provocatorie e servili, si adoperi per rilanciare una trattativa diplomatica seria tra la Repubblica Popolare Democratica di Corea, Corea del Sud , USA , Russia e Cina, sulla base della completa demilitarizzazione e denuclearizzazione dell’intera penisola coreana, e dello smantellamento del nuovo sistema antimissilistico THAAD installato dagli USA nella Corea del Sud, che è in realtà un’arma di offesa sia contro la RPDK sia contro la Russia e la Cina.

Lavoriamo in favore della pace e non per aumentare le tensioni internazionali e marciare verso la guerra.

Per il GAMADI: Miriam Pellegrini Ferri, Vincenzo Brandi, Andrea Martocchia, Roberto Gessi

Lettera pubblicata il 2 Ottobre 2017. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
Condividi: Ambasciatore RPDK

Altre lettere che potrebbero interessarti

Lascia un commento

Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.

Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.


▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 caratteri disponibili