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Avere 50 anni

di
Trovi il testo della lettera a pagina 1.

Cari amici lettori vorrei porre un quesito. Ma perché a 50 anni non puoi piu’ avere un lavoro? Chi lo ha deciso tutto cio’? Chi parla e’ un uomo di 50 anni che dovrebbe essere fiero della sua eta’ ma invece e’ infelice perché i suoi 50 anni che dovrebbero rappresentare una risorsa per quanto riguarda il lavoro, invece oggi in Italia rappresentano un handicap. Nessuno ti un da lavoro perché sei vecchio anzi non vieni neanche considerato, tanto che sei costretto a rinchiuderti in te stesso perché pensi di essere un fallito anzi un emarginato sociale. Prima quando andavi a cercare un lavoro suonavi al citofono ti aprivano e ti facevano parlare con un responsabile del personale, oggi invece ti lasciano fuori la porta dicendoti che non hanno bisogno e se vuole puo’ lasciare il curriculum dentro la cassetta della posta, che poi non sai che fine fara’ e altrettanto vale se lo invii via internet. Ma dov’e’ finito il rapporto umano, noi cinquantenni non abbiamo piu’ nessuna possibilita’ viviamo di speranza e di false promesse. Ora mai non ci resta che appendere la nostra divisa da lavoro come un indumento solo da ricordare o da usare a carnevale. Io mi vergogno adesso a dire alle persone che conosco e che incontro per strada, che ancora non lavoro e mi sento mortificato quando mi dicono: ma ancora non lavori? sembra quasi che sei tu che non vuoi lavorare mentre chi ha un lavoro non sa quello che sta succedendo fuori perché loro bene o male lo stipendio lo portano a casa mentre io non mi ricordo piu’ com’e’ fatta una busta paga, in questi anni ho dimenticato cosa significa lavorare. Provo vergogna nei confronti anche di mia moglie e dei miei figli, perché magari non lo dicono ma lo pensano: Mio marito o mio padre e’ un fallito. Ho provato ad iscrivermi in tutte le agenzie di lavoro e mandato curriculum dappertutto ma solo colloqui di conoscenza ma nessuna chiamata di lavoro, mi sono offerto anche per altri mestieri anche quelli piu’ umili, ma anche li ti chiedono l’esperienza, se sei in mobilita’, il patentino, la macchina propria che io sfortunatamente non ho perché ho dovuto demolirla e perche’ non potevo mantenerla. Arrivato a questo punto non so piu’ cosa fare, sfortunatamente non ho una bacchetta magica per cambiare le cose ma se c’e’ qualcuno che puo’ cambiare la mia vita lo aspetto volentieri perché non giusto vivere cosi, tutto questo ti porta alla depressione e a perdere la tranquillita’ familiare. Non immaginavo di vivere questa vita anzi ho sempre sognato di vivere una vita normale come fanno tutti i lavoratori che dopo una certa eta’ hanno raggiunto una certa sicurezza economica garantendo anche un futuro ai propri figli. Da padre di famiglia mi sento umiliato da questa societa’ che ha tolto la dignita’ a molte persone e ad alcune anche la vita. Chiedo con umilta’ e con quel poco di dignita’ che mi rimane, se c’e’ qualche industriale o imprenditore di Busto Arsizio cittadina in cui vivo e anche nei limitrofi ( perché non ho ne un mezzo e neanche i soldi per gli spostamenti). Non chiedo l’elemosina ma solo un lavoro per sopravvivere e per avere un po’ dignita’.
Giacomo Fasone

Lettera pubblicata il 8 Ottobre 2014. L'autore ha condiviso 33 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 30 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 11
    Giacomo -

    Ciao Remu penso che ti sia dispiaciuto tanto licenziare i tuoi operai specialmente se avevamo una famiglia e con un mutuo magari 30ennale da pagare. Lo so che la colpa non e’ la tua ma e’solo della politica sporca che si e’ fatta in tutti questi anni. Hanno mangiato cosi tanto che adesso non sanno piu’ cosa inventarsi per salvare l’Italia da questa rovina. Le tasse hanno ucciso e stanno uccidendo tutti, specialmente tutti i piccoli imprenditori perche’ le multinazionali sono ancora in piedi. Io da operaio non so cosa dirti perché anch’io sono stato vittima di questo sistema che non ha scrupoli a mandare all’elemosina le famiglie. So solo una cosa che il ricco da questa crisi si e’ arricchito sempre di piu’ mentre chi viveva solo del suo stipendio si e’impoverito. Io ti auguro di cuore che un giorno molto prossimo la tua azienda rifiorisca dando la possibilita’ di riassumere le persone che hai lasciato a casa e anche tanti giovani perché dobbiamo contare su di loro. Non so proprio dove andremo a finire ma se non si fa qualcosa di grande non cambiera’ mai nulla.

    Che Dio ci aiuti.

    Giacomo.

  2. 12
    ILSaggio -

    Purtroppo l’unica cosa è aspettare, nessuno vuole ancora “sporcarsi le mani” (me compreso) in una rivoluzione.
    Dopotutto la maggior parte della gente in Italia ancora sopravvive, io ho un lavoro ed anche abbastanza sicuro, nella mia situazione ci sono molti molti moltissimi italiani ancora.
    Lo dico con il cuore, purtroppo bisognerà aspettare la vera crisi, quella che metterà in ginocchio tutti, non più solo una parte, allora si che l’Italia risogerà, è successo nel 1922, succederà nel 2050 (o più?).
    Purtroppo con l’italiano non si va da nessuna parte, è brutto da dire ma all’italiano serve un dittatore, uno che gli impedisca di arrivare a tanto, uno che detti legge e che non accetti obiezioni.
    Negli anni 50/60 c’è stato tutto il paese da ricostruire, altrimenti avrebbero vissuto nel fango e si sono rimboccati le maniche, si è stati bene e si son fatti i soldi durante il boom, poi è iniziato il declino a partire dagli anni 70, io non c’ero ma è andata così.
    Lentamente l’italiano si è seduto, aveva la pancia piena e fin che ha potuto ha resistito, fino ad oggi.
    Ora inizia a tornare indietro, e ci vorrà diverso tempo prima che si accorga di questo.
    Torno a ripetere, oggi la politica fa schifo, ma nello schifo generale (anni fa mangiavano i politici ma mangiavamo anche noi almeno) io voterò sempre quello che più si avvicina alle soluzioni per riemergere un po’ da questa situazione.
    Per carità, magari salirà al governo e non farà mai niente, ma se non altro non salirà al governo e mi farà andare ancora peggio.
    Bisognerebbe riemergere, ma a quanto pare non si riesce, ma tra l’annegare e il galleggiare preferisco senza ombra di dubbio la seconda.
    Ormai lo voglio dire, io voto Lega Nord, quanto meno è l’unica a voler bloccare mare nostrum, a voler agevolare le ditte italiane, non certo a favorire l’immissione nel nostro paese dell’ebola (una fra le tante cose) voglio vedere quando toccherà anche a noi.
    Non cambieranno nulla? Amen ma almeno ho la coscenza un po’ più a posto di altri.

  3. 13
    giacomo -

    Ragazzi a questo punto pensateci voi. Se non siete voi a cambiare questo paese ci pèensaranno gli estracomunitari perche’ prima o poi resteranno sempre loro. Gli Italiani figli non ne fanno piu’ perche’giustamente si preoccupano se possono mantenerli o no. Loro invece e non e’ questione di razzismo ne sfornano 4/5 alla volta tanto ci pensano a camparli quelli che non ne fanno con le loro tasse. A loro gli danno tutto casa, luce, gas, mangiare e soldi per poter vivere mentre a noi che siamo finiti all’elemosina manco ci calcolano a cominciare dai cosidetti servizi sociali. Bisognrebbe chiamarli servizi estracomunitari e ripeto non e’ razzismo questa e’ ingiustizia sociale. Noi siamo nel nostro paese siamo trattati da stranieri quindi i razzisti sono chi e’ seduto in certe poltrone e non dico piu’ nulla perche’ c’e’ pure qualcuno che se parli male degli estracomunitari ti salta addosso,appunto come fanno a vivere loro se non ci sono gli estra?

    Che Dio aiuti gli i poveri Italiani.

    Giacomo

  4. 14
    maria grazia -

    ragazzi, se l’ Italia fosse in mano mia provvederei da oggi stesso a espellere tutti gli extracomunitari clandestini, farei fare dei rastrellamenti militari in ogni città, ripristinerei i campi di lavoro ( chiamamoli così .. ) per gli assassini, i pedofili, gli stupratori, i delinquenti reiterati, e per tutti gli stranieri e straniere che vengono qui a rovinare il nostro paese con l’ abusivismo e l’ estorsione di quello che a noi italiani spetterebbe di diritto. e, per chiudere in bellezza, caccerei dalla scena politica e pubblica con provvedimento definitivo i nostri attuali governanti, azzerando i loro vitalizi e riducendo al tempo stesso la tassazione sulle aziende dal 70% ( come quella attuale ) al 5%.
    ma il problema è che i regimi dittatoriali non attecchiranno mai più nei paesi occidentali, e occorre studiare altre soluzioni per uscire da questo stato di cose. a mio avviso, se le leggi sono ingiuste, bisogna ribellarsi ad esse e trasgredirle, anche a costo di diventare dei fuorilegge a tutti gli effetti che vivono perennemente al di fuori degli schemi. se non siamo disposti a fare questo, a opporci a un sistema ingiusto e classista, noi italiani di oggi saremo destinati a un destino terribile e pietoso, privo di qualsiasi dignità ( anche quella poca che ci è rimasta ). é vero come dice IlSaggio che molti riescono ancora a “vivere”, ma è una consolazione illusoria e a breve scadenza. LA TRAGEDIA VERA deve ancora arrivare e colpirà TUTTI, indistintamente. solo i più scaltri e i più “figli di buona donna” si salveranno, perchè ormai l’ Italia altro non è che LA TERRA DI NESSUNO.
    Anche il voto “democratico” che apponiamo duranti i seggi elettorali è del tutto inutile, perchè è pur sempre qualcosa che è stato concepito da questo SISTEMA, ed è marcio, perchè E’ MARCIO IL SISTEMA.
    L’ unica salvezza è l’ elusione totale delle leggi e delle attuali regole ( specie quelle fiscali ) in una visione completamente anarchica, libera e indipendentista. A mio avviso occorre creare un circuito economico PARALLELO fatto di aziende e lavoratori che operano COMPLETAMENTE IN NERO, al di fuori di qualsiasi tracciabilità. E poi io mi considero veneta, NON ITALIANA. i veneti e gli italiani sono due cose diverse. quindi non vedo perchè noi veneti dobbiamo rispettare le leggi di uno Stato A CUI NON APPARTENIAMO, e che sono state concepite unicamente per nutrire quel gran carrettone zavorrante che è lo stato centralista e usurpatore e tutti i magnoni che ne fanno parte !

  5. 15
    Giacomo -

    Ciao Ragazzi state sognando perche’ non cambiara’ mai nulla sono solo parole.Come dice il Saggio, bisogna prima toccare il fondo per poter risalire, ancora in Italia non e’ accaduto perche’ chi riesce a portare lo stipendio a casa non ha bisogno di lamentarsi. Quindi ho ragione io a dire che bisogna essere dentro per poter capire,perche’ anch’io ero cosi quando avevo un lavoro non capivo chi non ce l’aveva ma non per egoismo ma perche’ e’ cosi. Adesso che mi trovo letteralmente nella m…..a riesco a capire perfettamente cio’ che si prova quando non sai nemmeno come fare la spesa e come pagare la bolletta della luce, del gas, il mutuo, insomma tutto. San Tommaso a detto: Bisogna toccare e vedere per credere ed io adesso credo. Bisogna in questo momento cambiare la mentalita’ se si vuole andare avanti. Perche’ andare all’estero se si puo’ fare qualcosa nel nostro paese?la cultura e’ importante e’ vero, ma non ti da da mangiare bisogna sporcarsi le mani quello che i nostri giovani non vogliono fare e che fanno gli estracomunitari. Adesso ho notato pero’ che stanno iniziando a capire perche’ ci sono tanti diplomati e laurati che lavorano nei bar, nei fastfood, fanno volantinaggio, insomma stanno iniziando a capire che se non fanno cosi non lavoreanno mai. La fame alle volte aiuta a farci svegliare ma chi non ha fame dorme perche’ per fortuna ha la sicurezza lavorativa ed economica. Pero’ finche’ci sono imprenditori che danno lavoro agli estracomunitari l’Italia non si sollevera’ mai piu’.

  6. 16
    Angelo 9 -

    Sono pienamente d’accordo con entrambi i commenti di Maria Grazia. Perfetti!
    Purtroppo il peggio deve ancora arrivare, ma lo stanno preparando molto bene. Non so piu’ cosa dire ai miei figli: stanno gia’ programmando il futuro con grandi speranze. Quale futuro? …
    Non ho altro da aggiungere.

  7. 17
    maria grazia -

    ti ringrazio Angelo9 di darmi atto che i miei commenti se non altro si basano su considerazioni REALI E CONCRETE, e non sui SOGNI, come dice Giacomo. Io vivo e mi scontro con la cruda realtà tutti i santi giorni, altro che SOGNARE !

  8. 18
    Giacomo -

    Maria Grazia vedi che forse tu mi hai frainteso perche’ io condivido quello che hai detto tu. Parlo di sogno solo per il fatto che finche’ ci sono al governo questi politici che promettono, solo per avere la poltrona, non cambiera’ mai nulla. Non pensare che io sia in condizioni migliori delle tue, se leggi miei commenti precedenti (Sicily) ti renderai conto, perche’ io ho una famiglia che sfortunatamente non vive neanche sulle mie spalle perche’ non ho nessun reddito. Io non posso piu’ garantagli un futuro ai miei figli e neanche piu’ un tetto perche’ me lo stanno portando via. Lo so che non e’ giusto vivere sempre sulle spalle dei genitori e specialmente se anche loro se la passano scarsa, ma dobbiamo pregare sempre che esistano altrimenti per molti giovani sarebbe un dramma. Io ti auguro come auguro ai miei figli di trovare una vostra dimensione per portevi creare un futuro ma dovete essere voi giovani con l’aiuto della famiglia unita, a non farvelo rubare. Io non posso piu’ sperare ma posso solo sognare.

  9. 19
    maria grazia -

    Giacomo
    il fatto è che mi sono stancata di non essere mai presa sul serio ( in virtù non so di cosa.. ). mi scuso se ho usato un tono un pò brusco con te perchè mi rendo conto che qui tutti siamo nella stessa barca, ma dovete anche capire che la realtà italiana, per essere cambiata in modo radicale, necessita di interventi estremi, come quelli che ho menzionato. Non si tratta di essere pazzi, folli o visionari, ma di vedere le cose per quelle che sono ! quelli che oggi fanno i bravi e rispettano le regole, sono gli stessi che dopodomani si suicideranno per la disperazione, perchè questo sistema che abbiamo non è più sostenibile, e trasgredirlo non è più una questione di ribellione, MA DI SOPRAVVIVENZA. perciò chi vuole capirlo bene, e chi NON HA LE PALLE PER RIBELLARSI E PER VIVERE FUORI DALLE REGOLE DI UN SISTEMA INGIUSTO… mi dispiace per lui/lei ma farà una brutta fine !

  10. 20
    filipp -

    Maria Grazia ti prego candidati!! Hai il mio appoggio e lo avresti anche di tante altre persone ne sono certo! Finalmente qualcuno che dice pane al pane vino al vino senza ipocrisia. Poi i veneti, bella gente operosa, gioviale e godereccia. Sanno lavorare duro, sanno prendere il tempo anche per godersi la vita dopo aver lavorato. Io sono di Trieste mio padre istriano. Tutta l’Istria è veneta, l’architettura, il dialetto… Quanti leoni di San Marco per le strade e le piazze a ricordarci la grande serenissima! Veneto rinasci e riprenditi ciò che ti appartiene! Che sogno sarebbe, mi batte il cuore.

Pagine: 1 2 3

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