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Ho 30 anni e non so cosa fare della mia vita

Ciao a tutti, sono un ragazzo di 30 anni, laureato e apparentemente felice. Purtroppo felice lo sono ben poco dato che nonostante la laurea non trovo uno straccio di lavoro e peggio ancora non voglio neanche trovarlo in realtà. Vorrei andare all’estero ma mi viene la pelle d’oca alla sola idea di vivere da solo oppure di dover condividere la casa con persone che neanche conosco e inoltre di dover imparare la lingua e andare necessariamente a lavorare. Qui in Italia i miei amici sono tutti fidanzati o sposati con figli e quei pochi con cui potrei stare non mi vanno a genio. Inoltre soffro d’ansia da qualche anno. Ansia che viene alimentata costantemente da tutta la mia situazione. Mi vedo brutto, mi vedo stupido, mi vedo codardo e soprattutto sfortunato anche per questioni legate alla mia persona. Sarà l’ansia? Io non so più che fare. Inoltre c’è anche chi si diverte a rompermi le palle. Voi crederete perché me la sono cercata. E invece no, perché purtroppo esistono persone a cui piace rompere le scatole e più ti vedono sfigato e più si divertono a terrorizzarti.

Questo è il quadro generale della mia vita.

Lettera pubblicata il 7 Aprile 2021. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 5 commenti

  1. 1
    nikolas -

    Il successo di un individuo dipende solo in parte dalla sua preparazione,
    è anche necessario saper individuare il contesto giusto dove potersi esprimere.
    E’ come il seme che germoglia al meglio nella terra e nel clima opportuno.
    Per far questo servono capacità introspettive e una progettualità, il voler ripartire da ambiti scelti accuratamente, e per questo più accoglienti.

  2. 2
    CLAUDIO -

    La “svolta” da dare alla tua esistenza risiede in quella tua considerazione finale:”..e più ti vedono sfigato e più si divertono a terrorizzarti!
    A mio modesto avviso, dovresti seriamente credere che chi si comporta così sia molto(e sottolineo MOLTO) più sfigato di te! La vita sa essere difficile anche per questo ed è fondamentale avere quella grinta ed autostima che ti porti a superare tutto ciò(per non rovinarti la vita irrimediabilmente) e che,da quel che scrivi,sembra che tu non ne possieda a sufficienza.Certo,come recita s.stallone in un film(Rocky balboa)”Nessuno sa colpire duro come fa la vita”(pensando alla pandemia poi) ,ma ritengo che a 30 anni(quindi giovane)e laureato devi convincerti che solo TU devi essere padrone del tuo destino e non altri che,come già detto,possono risultare,in realtà,”molto più sfigati di te”.
    Per il resto,noto che hai scritto varie volte che soffri d’ Ansia e ti consiglio di consultare un medico specializzato,se la cosa
    diventa opprimente
    ..

  3. 3
    CLAUDIO -

    ..e sei combattuto dal desiderio di lavorare all’estero(che poi bisognerebbe capire,quale estero?)e il timore di stare solo o di convivere con degli sconosciuti e anche lì ci sarà da decidere se vale la pena di PRENDERE o LASCIARE questa opportunità. In ogni caso buona fortuna!
    PS:per intenderci,io ho poco più di una decina d’anni piu di te ed ho solo il diploma d’istituto tecnico industriale e cerco,nel limite del possibile,il lato positivo di ogni cosa,anche nei giorni”difficili”!

  4. 4
    Ponnesio81 -

    magari la tua sarà solo ansia, però al tuo posto prenderei la palla al balzo.
    Non hai legami e dove vivi attualmente non stai a tuo agio, fai la valigia e prova a migliorare la tua vita.
    Adesso puoi farlo e secondo me DEVI FARLO!
    Cosa può andare storto? Se dopo un periodo vedi che la cosa non fa per te, puoi sempre ritornare a continuare con la tua vita attuale.

  5. 5
    Bia -

    Ciao Fabrizio! Non posso darti consigli, ma posso raccontarti la mia storia. Sono una ragazza di quasi 28 anni, ho lasciato gli studi universitari dopo 6 anni perché odiavo il corso, pur mancandomi solo 4 esami. Un anno e mezzo fa mi sono fidanzata con chi credevo fosse il mio amore, il mio destino, il mio futuro, che mi ha spronata a cercare un lavoro che pur non piacendomi, avrebbe potuto darci la possibilità di convivere. Ebbene, 4 giorni fa mi ha lasciata, e non ho ancora deciso se far finta che il lavoro mi piaccia per distrarmi, o se mandare al diavolo anche quello, così posso crogiolarmi in pace nel mio dolore. Soffro di disturbi di somatizzazione dell’ansia, a tratti invalidanti, ma apparentemente sono simpatica ed ironica. Comunque se vuoi fare due chiacchiere, ti lascio la mia mail: bianca.uni@live.it

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