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Il terremoto a L’Aquila

Ciao mi chiamo francesco:
Vorrei capire perché dopo tante segnalazioni degli abitanti della zona colpita, nessuno si è mosso,
Purtroppo devo constatare che siamo in italia, dove l’indifferenza di chi ha responsabilità è palese, questa catastrofe ne è la testimonianza.
Ho letto un blog e una ragazza della zona diceva, “continuiamo a sentire delle scosse forti ma nessuno ci dice nulla, avvertiamo sotto i nostri piedi come se crollassero dei massi enormi, ho paura che si stia aprendo un vulcano”, ma di segnalazioni ne ho lette parecchie dall’inizio dell’anno, erano semplicemente persone che ci abitano, possibile che nessuno degli esperti, (a parte uno che l’ha detto la settimana scorsa e lo hanno indagato) sapeva o poteva fare qualcosa? Ho molti dubbi!!!!

Lettera pubblicata il 6 Aprile 2009. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 5 commenti

  1. 1
    Christopher -

    Allora, bisogna fare chiarezza però: è fortemente risaputo che i terremoti NON si possono ancora prevedere efficacemente.

    Lo studio del dott. Giuliani, incriminato per falso allarme è uno studio particolare, in cui sono in pochi a crederci. Si basa sulla concentrazione di Radon, un gas nobile, altamente radioattivo per prevenire i terremoti…ma sono ancora in molti a pensare che non sia efficace. Lo stesso Giuliani aveva detto che gli abruzzesi potevano stare tranquilli ..che a fine marzo tutto si sarebbe tranquillizzato…….era molto confusa la cosa insomma.

    Il discorso, senza stare a polemizzare su chi ha ragione o no, non essendo un fisico o un sismico, a mio avviso è ben altro:

    COSTRUIRE ABITAZIONI ANTISISMICHE INVECE DI SPENDERE SOLDI IN PUTTANATE COME LO STATO FA ABITUALMENTE. E su questo, spero nel Buon DIO, che siamo tutti d’accordo.

  2. 2
    celeste -

    io penso che i terremoti si possano prevedere, ma l uomo cosa può fare contro la forza della natura?niente, subire e basta

  3. 3
    Christopher -

    celeste: niente di più sbagliato: i terremoti sono una scienza estremamente complessa e ci vorranno decenni prima di arrivare (forse) a capire dove/come/quando un terremoto possa accadere.
    Seconda cosa: se questo terremoto fosse successo in giappone, non ci sarebbero stati morti. Perchè ? perchè là costruiscono strutture antisismiche….l’Italia è una nazione fortemente a rischio, ma questo si sà DA ANNI, ecco che allora quello che possiamo fare è costruire strutture antisismiche…non buttare soldi in cagate, vedi salvezza Alitalia….and much more.

  4. 4
    avantitutta -

    Sottoscrivo in pieno Christopher!
    In zone davvero più critiche dell’Italia dal punto di vista sismico, un terremoto NON FA DANNI DI QUESTA PORTATA!!!!
    Ma basta dire che siamo in Italia, troppo comodo…in Italia ci siamo tutti noi…
    Quindi siamo noi a sbagliare, a non saper nemmeno scegliere CHI e COSA può tutelarci sul serio, per il lavoro, l’economia, la sicurezza, la politica, e tanto altro che sappiamo bene!
    Ci vogliamo svegliare tutti, o no??

  5. 5
    rosadeibanchi -

    I segnali di allarme della natura e degli animali non vengono considerati attendibili dagli “scienziati”, che devono sempre ridurre tutto a calcoli superquadrati o a prove certe: per esempio i morti e i crolli sono prove certe, no? Eppure ci sono studi pluriennali basati sulle osservazioni, ma non gli basta!
    E’ ben vero che scatenare allarmismi può essere pericoloso, ma è anche vero che ci si può preparare, per esempio organizzando dei corsi nelle zone più sismiche, per imparare a mettersi in salvo nel modo giusto, senza panico, ma prendendo delle precauzioni, come individuare un luogo dell’abitazione che è a minor rischio di crollo, dove dormire in caso di preallarme.
    Leggo stamattina su Repubblica che una ragazza è morta: era in allarme e si era preparata scarpe e zainetto vicino al letto pronta a scappare, quindi c’erano state scosse precedenti, tant’è che lei mandò degli sms dicendo che tremava tutto e aveva paura.
    Non è facile prevedere con certezza, ma ci si può e ci si deve provare, anche se sono certa che la sola parola “prevedere” scatena gli “scienziati”, tant’è che quel poveraccio, che invece aveva calcolato che c’era un grosso rischio, s’è beccato pure una denuncia per procurato allarme! Siamo in Italia…. adesso voglio proprio vedere come se la caverà questo governo con questa emergenza: che stiano già pensando agli affaroni che faranno con la ricostruzione?

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