Salve, ho 18 anni e mi firmerò con F.
Scrivo questa lettera perché ho bisogno di sapere come la situazione che vi spiegherò appare da un punto di vista esterno. Dunque, sono impegnata con un ragazzo che ha 3 anni in più di me da più di due anni. All’inizio della relazione eravamo un po’ preoccupati perché temevamo che il divario d’età avrebbe potuto causarci problemi. Di fatto però, di problemi non ne avevamo affatto. Ultimamente il rapporto (dal mio punto di vista perché per lui diciamo va bene) si sta sgretolando giorno dopo giorno, questo perché tendo ad essere una persona fin troppo apatica e distaccata da chiunque, anche da lui. Non fraintendetemi, lo amo troppo e ci tengo fin troppo rispetto agli altri, solo che caratterialmente sono così. Solitamente quello che mi fa star male è che non riesco a dimostrare quello che provo nei suoi confronti, sono perennemente bloccata dall’idea di apparire cone una persona debole. Poche settimane fa abbiamo avuto una discussione per via di una situazione che si era creata. L’abbiamo fatto ma io sentivo che da parte sua era una cosa fatta solo per piacere proprio, sesso praticamente. Una volta terminato il rapporto non ho potuto trattenere le lacrime ed ho pianto. Lui mi coccolava e mi stringeva a sé ripetendomi che aveva sbagliato, che se sapeva fosse andata così non l’avremmo fatto ect.. Io mi sono calmata solo che da quel giorno mi sento ancora più fragile ed ho paura che lui possa ferirmi apposta.
Abbiamo una vita sessuale molto attiva e questa cosa da un lato mi va bene ma dall’altro non proprio perché, paranoica come sono, penso sempre che lui stia con me solo per sesso. L’ennesima litigata l’abbiamo avuta perché lui pare non “soddisfatto ” dal rapporto sessuale. Gli chiedo il perché, cosa sente che manca e lui mi risponde “la complicità “. Mi ha detto che io sembra lo faccia perché devo farlo e non perché lo voglia davvero e che non sembro affatto presa dalla situazione. Vorrebbe “di più” dal sesso perché crede che le cose che facciamo ora sono le stesse che si fanno ad inizio relazione e vorrebbe un po’ di piú. Non sparatemi, io sono d’accordo ma ho sempre il timore che lui possa condividere quello che facciamo con qualcuno. 5 giorni su 7 li passiamo discutendo per ogni minima cosa, io non so che fare.. Come vi sembra la situazione? Come posso farmi meno problemi? per la storia del sesso che mi dite?
Più che la differenza d’età penso che nella vita a fare la differenza siano i valori condivisi. Infatti stanotte mi è capitato di sognare di stare in una residenza universitaria… al mio risveglio mi è venuto spontaneo pensare all’anno della maturità. A scuola ero abbastanza brava, tant’è che il preside dell’istituto che frequentavo mi segnalò ad una residenza universitaria che si trova nella città Roma. Ai tempi non mi sembrava vero di aver finito la scuola perché oltre ai risultati scolastici non ero mai riuscita a trovare una forma di gratificazione umana perché facevo parte delle persone che si conoscono di vista… ti basti sapere che avevo più confidenza con i professori; questo perché sono abbastanza riservata, per nulla invadente e la cosa mi fa apparire una persona falsa. E’ stato così che ho rifiutato di trasferirmi a Roma perché pensavo che sarebbe stato impossibile sopravvivere, senza la mia famiglia, in luogo che presumevo essere altrettanto ostile. Poi negli anni ho capito che non sarebbe stato così e che questa sarebbe potuta essere un’opportunità per inserirmi in un contesto di giovani che avevano i miei valori. I tre anni di differenza non mi sembrano il vostro problema; conosco ragazzi che sono innamorati di donne molto più grandi di loro e questo significa che contano i principi e forse anche gli interessi… nel senso che una donna che vive la famiglia e il lavoro come una priorità per molti ragazzi è più interessante di una loro coetanea. Nel tuo caso lui sembra interessato prevalentemente a se stesso ed è per questa ragione che non ti fidi di lui. In cuor tuo ne sei consapevole.
Ci mancherebbe che non si sgretolasse a 18 anni. Non hai neanche idea di quante volte cambierai nella vita, e quello che oggi ti sembra la fine del mondo, per la donna che stai diventando e che sarai domani, è il resto del mondo.
Stai lasciando il bruco che eri per diventare una farfalla, e i dubbi di oggi ti saranno chiari maturando e conoscendoti meglio.
Quando troverai il tuo vero uomo, (questo è un ragazzino, lo sai, vero?) tutte quelle paure scompariranno. È quello il punto. A 18 / 20 anni, finché si fa sesso consenziente – come chiede la natura a quell’età – tutto sembra amore, e così viene chiamato.
È ancora presto per scoprire che invece l’amore è un’altra cosa, e la complicità è una di quelle componenti che lo caratterizzano. In questo lui ha ragione.
Pensaci, potrebbe essere che il tuo IO voglia di diventare “farfalla” al più presto e la coscienza ancora non lo sa. In fondo anche questo è naturale. È tutto in divenire.