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La bellezza della solitudine…

di Josonome

Salve a tutti, mi ritrovo a scrivere qui dopo un bel po’ di tempo. Le mie ultime lettere erano di un amore sospirato, doloroso…ed io ero molto, molto ferito. Ora è passata, non provo più nulla per quella ragazza che mi prese il cuore e me lo calpestò, non provo più rabbia, non provo più rancore…sono riuscito a raggiungere l’equilibrio in cui ho messo tutte le colpe, eravamo entrambi. Non eravamo fatti l’uno per l’altro, e io ero troppo innamorato per capirlo. Ora, finalmente, sono sereno, ma ho un problema…da un bel po’ di tempo, io non riesco più a provare niente per le altre ragazze, ormai ci so “fare” (nel senso che dopo aver conosciuto il mio primo amore, tutte le altre ragazze seguono dei “pattern” abbastanza prevedibili e sono facilmente apribili da quel punto di vista, quindi nn ho problemi) mi godo la mia solitudine che ormai non è più forzata bensì volontaria. Ma quando conosco qualche ragazza e riesco a catturarne l’interesse, io mi spengo. Di colpo. Non riesco più a provare per nessuno la passione bruciante e trascinante che provavo per questa ragazza, quel sentimento talmente forte da fare male…semplicemente non lo sento più. Un sacco di ragazze mi vengono dietro, ho i miei flirt, e non ho nessun problema a mandare a quel paese le più “altezzose”…e so anche la causa del mio male…non riesco più a fidarmi. Ormai vedo le ragazze solo come persone con cui passare il tempo, non le vedo più come possibili compagne…non sento assolutamente niente per nessuna. Mi ritrovo a flirtare, giocare, ridere…ma senza, effettivamente, sentirne il bisogno…ormai mi sono completamente abituato alla mia solitudine, ho visto la bellezza e la soddisfazione di cambiare per se stessi e di godersi la vita da soli, di guardarsi un bel film, godersi un buon libro, mangiare un ottimo cibo…il tutto con la consapevolezza di non aver nessuno da accontentare oltre che a me. Molte ragazze me lo hanno anche chiesto il perchè di questo mio atteggiamento, del perchè non mi innamoro, del perchè non voglio stare con nessuna, e seppur io le depisti con qualche battuta, la verità la so:
Non mi voglio più fidare…ho sentito il mio cuore strapparsi da dentro, il pavimento crollarmi sotto i piedi e il mio orgoglio schiacciato sotto i piedi di un qualcuno che io chiamavo amico e di un’altra persona che io chiamavo “primo amore”;
Innamorarsi vuol dire essere buoni, ingenui, vuol dire fidarsi. E se ti fidi, automaticamente, permetti agli altri di pugnalarti…e io non posso più permetterlo. Non a me. E sapete qual’è la cosa più ridicola? Che solo ORA che sono completamente a posto da solo, che non ho nemmeno la ben che minima intenzione di innamorarmi, vengo inseguito da ragazze…prima, da cotto, amorevole, gentile, altruista, BUONO…nessuna mi cagava,e anzi…venivo schivato. Mi fa quasi ridere…

Lettera pubblicata il 26 Maggio 2013. L'autore ha condiviso 7 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 2 commenti

  1. 1
    bimba -

    interessante la tua testimonianza, fa ben capire il guadagno di godersi la vita per se stessi senza sottomettersi a nessuno/a, per quanto la “sottomissione” era dovuta all’amore…. ma la cosa fondamentale, come hai capito, è amare se stessi.. e solo dopo gli altri, non nel senso di essere egoisti, ma nel senso di non essere dipendenti dagli altri.. cosa fondamentale..
    non è tanto un paradosso ciò che dici qui: “solo ORA che sono completamente a posto da solo, che non ho nemmeno la ben che minima intenzione di innamorarmi, vengo inseguito da ragazze…prima, da cotto, amorevole, gentile, altruista, BUONO…nessuna mi cagava, e anzi…venivo schivato.” perché le ragazze inconsciamente sentono come “debole” un uomo che è troppo cotto, troppo amorevole, troppo buono, troppo altruista… quindi lo ignorano.. è così, è la natura, il bisogno istintivo delle donne di sentirsi protette (per loro e per eventuali figli in un futuro) di conseguenza cercano un uomo forte, per questo spesso gli stronzi hanno molto seguito, anche se negativa è anche quella vista come una forza…
    riguardo a te, è normale che ora non ti fidi, ti ci vorrà un altro po’ di tempo per volere rilanciarti nell’ amore, ma già hai fatto un passo molto importante, cioè sei diventato indipendente, vivi bene anche da solo. in questo modo nella prossima importante storia che prima o poi arriverà te la potrai vivere in modo diverso, senza farti più calpestare (anche involontariamente) perché ora ti rispetti e ti saprai far rispettare, oltre a saper vivere il rapporto in modo molto più libero e non più dipendente.
    è la dipendenza che ci frega (sia per gli uomini che per le donne lo dico) perché ci fa assumere atteggiamenti da “deboli”, da zerbini quasi, e questo genera disgusto nel partner, prima o poi…
    un saluto 🙂

  2. 2
    bonaparte -

    mi rivedo nella tua descrizione, ma diciamo che io ho ritrovato la forza e la volonta’difidarmi,solo che ora sono molto piu’ cauto, non investo il mio tempo se mi rendo conto che qualcosa non va, mi sento freddo. ma ho un forte desiderio di riprovare il sentimento che mi ha fatto tanto soffrire, e a dirla tutta potrebbe essere stato tutto un errore, ma anche quando stavo malissimo ho sempre pensato che lo rifarei tutto da capo! l’amore fa crescere e rende felici quando e’ ricambiato,brucia e fa crescere ancora di piu’ quando non lo e’.

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