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Voglio raccontarvi la mia storia

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Lettera pubblicata il 17 Ottobre 2009. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 30 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 11
    Criss -

    Strano, invece di ignorare il mio post (dove non sei affatto giudicata o invitata a fare una cosa piuttosto che un’altra) hai inveito tu gratuitamente. Probabilmente hai già elaborato il dolore ed ora ti piace raccontarlo, come se volessi conferma che è davvero grande, in gara con quello di tutti gli altri, che infatti stanno in coda dopo di te e prima di me

  2. 12
    mili73 -

    caro o cara criss … a quanto pare deduco da quello che scrivi che non hai compreso la mia risposta:-) , o magari non mi sono spiegata bene io….
    ognuno di noi esprime il proprio parere , tu hai espresso il tuo e va benissimo. Io ho replicato a quello che hai detto ,perchè mi sembrava giusto farlo , mi sei sembrato alquanto indispettito/a , non so da che non so da cosa sinceramente…
    hai detto quello che pensavi e va benissimo , posso dirlo anch’io…. giusto? 🙂
    hai parlato di sceneggiatura… novizia di particolari , questo non è giudicare il prossimo e inveire senza conoscerlo? ma ci sta anche questo:-).Il fatto che abbia scritto sei l’ultimo/a della fila… sta a significare che non è importante quello che hai detto , qualcuno ha detto e sopratutto fatto di molto peggio perciò se ti vuoi accomodare fai pure 🙂
    Nessuno te lo impedisce….
    L’elaborazione del dolore è molto, molto personale …. ognuno con una sua storia , non si fa a gara con il dolore degli altri… ma probabilmente tu questo lo ignori.
    non ho nient’altro da aggiungere… quello che dici parla da se..

  3. 13
    mili73 -

    Cara Alessandra ,
    grazie di cuore…

  4. 14
    Mikito -

    Carissima Mili73;
    Il tuo racconto così straordinariamente vicino alla mia storia, mi ha lacerato il cuore e mi ha fatto piangere a dirotto.
    Mi accorgo solo adesso che le date di inoltro del tuo scritto, sono molto indietro nel tempo…. e sono stupito come dolori simili non continuino a richiamare la solidarietà dei lettori, che inconsapevolmente, ma crudelmente, abbandonano un argomento così maledettamente attuale.
    Io ho letto per caso, solo oggi e ne sono rimasto stravolto!
    Mi piacerebbe tanto sapere come stai Tu, adesso…. come sta tuo figlio…
    Ti sembreranno forse, domande banali ma, credimi, non lo sono affatto.
    Una tua risposta positiva sarebbe la dimostrazione di una volontà che ha continuato a maturare e credere continuare a sperare che il coraggio che hai avuto, appartenga seppur nascosto, anche ad ognuno di noi, per superare meglio nostri (spesso egoistici) problemi quotidiani, e ponendoci sempre ottimisti, davanti alla nostra preziosa vita.
    Mi piacerebbe sapere, se scrivi ancora, e che hai ritrovato, nel tempo, anche un pizzico di serenità in più, insieme al tuo figliolo.
    Scrivere questa storia, di per sè, ha richiesto una forza d’animo fuori dal comune, ma soprattutto molto “coraggio” che ti riconosco…. anche senza conoscerti.
    Desidero comunque Ringraziarti, per aver condiviso questa tremenda tragedia personale, questo Straziante inaudito Lutto, con noi tutti che ti abbiamo letto, e mi piace pensare che così, tu abbia per un poco, alleggerito il peso che continua a gravare sulla tua schiena e nei tuoi ricordi…
    Perdonami, ma non vedo in Te nessuna lettera scarlatta cucita addosso, ma vicino a te soltanto molta ignoranza nel rispetto dei sentimenti altrui.
    Hai dimostrato, anche per questo, di essere forte, di essere in grado di rispondere alla vita con la tua vita, nella maniera migliore.
    Grazie ancora e…. a presto.
    Mikito

  5. 15
    mili73 -

    ciao mikito…
    ho letto la tua notifica aprendo la mia email…. è passato tantissimo tempo… e mi ritrovo qui a rileggere ciò che ho scritto…. a riviverlo ancora…
    nonostante il tempo ,nonostante il dolore sia oggi elaborato, i ricordi sono ancora vivi…
    ciò che è stato non posso cancellarlo, ma ho imparato a non chiedermi perché…
    credo che ognuno di noi debba continuare il proprio percorso qualunque esso sia , e cercare di andare avanti per quanto possa essere difficile… ma non possiamo fare altrimenti.
    Ho tanti motivi per vivere, il primo è mio figlio.
    essere presente, essere testimone della sua crescita giorno per giorno , è una delle ragioni per cui non devo e non voglio abbattermi. ho imparato a non sentirmi in colpa per un sorriso, o un gesto che mi portasse verso la vita, ho imparato a vivere.
    non so come ho fatto… ho avuto un lungo periodo di buio totale , tutto ciò che mi circondava , era come se lo vivessi in terza persona, come se fossi in un limbo. non sentivo più niente ,né gioia né dolore.
    Quando mi sono svegliata da questo torpore, era come se mi fosse scoppiato tutto dentro… è tornato il vecchio dolore… ma sentivo l’aria che mi passava su per i polmoni… e così ho ripreso in mano la mia vita, inconsapevolmente poi piano piano ci ho creduto sempre di più.
    posso dire di stare bene , mio figlio sta diventando un ragazzo in gamba ( non vuole più che quando lo nomino dico bambino… e quindi mi tocca dire ragazzo…) sono orgogliosa di lui.
    Non posso dire di aver trovato la serenità … in realtà non la sto più cercando 🙂
    forse è per questo che riesco ad accontentarmi delle piccole cose di ogni giorno, e forse nel momento in cui non ho più cercato la serenità…. questa mi ha bussato alla porta…
    Sono io che ti ringrazio per esserti soffermato… le persone hanno paura del dolore è comprensibile …
    ti auguro un buon proseguimento di serata
    ciao

  6. 16
    Mikito -

    Cara Mili73;
    Che emozione leggere nuovamente le tue parole,… non avrei proprio immaginato di ritrovarti così presto; presente quasi da… “subito” in questo forum.
    Sono veramente contento!
    Sei una bella persona con dei bei valori dentro! Anche tuo figlio sarà sicuramente orgoglioso di averti come Sua mamma. Mi dispiace per Te,che altri,conoscendoti, non riescono a capirlo.
    Certo,mentalmente, il mio sforzo è grande ad immaginare che questi risultati non sono piovuti dal cielo,che lo sconforto spesso ti avrà “bussato” alla porta, per farti mollare…e sarà stata durissima riprendere… Sono passati quasi tre anni, ma molte cose, anche se non si sono risolte hanno trovato comunque una sede naturale di assestamento, che oggi ti concedono di avere una quotidianeità regolare e una prospettiva maggiormente fiduciosa per il futuro. Scrivi molto bene… Te ne do atto, e questo,riesce a riprodurre in me che leggo, delle sensazioni molto realistiche, che mi avvicinano molto alla tua sofferenza, ma anche a farmi conoscere il coraggio che ti ha spinto e continua ad accompagnarti ad andare avanti, con tutta questa bella Energia.
    La Serenità, si…, non va cercata ossessivamente, affannosamente come l’aria che respiriamo, ma certamente va sognata, pensata e rinnovata come qualcosa che comunque ci occorre perchè ci è indispensabile ad accompagnarci nelle scelte della nostra unica vita; che adesso come in nessun altro, esige, molta più delicatezza, cautela e ponderatezza.
    Non credo affatto però tu sia una persona che si accontenta di ciò che trova,così…per caso,ma invece,dalle idee chiare e mature,lotta, si sacrifica per ottenere quel minimo,ma sempre di alto livello qualitativo,che principalmente offre, innanzitutto al suo affetto più prossimo.
    Alle persone straordinarie capitano cose straordinarie che ad altri, con potranno mai accadere, credo che il destino per Te abbia in serbo la realizzazione del tuo desiderio più grande.Te lo Auguro con tutto il mio cuore.
    In questo periodo prenatalizio diffusamete sottotono,anzi… chiaramente dimesso,forse molte più persone potranno meditare ed accorgersi,che allo sfarzo scintillante delle luci colorate, alle insegne dei negozi adornate con i più stravaganti luccichii,dei festoni e delle strenne di Natale… si può anche fare a meno (almeno,per noi adulti!) e che comunque,terminato il “giro” al centro, tornando nella nostra casa, non avremo accumulato più Felicità, a secondo di quanti novità colorate avremo contato.
    Tutto questo forse ci riporterà a riscoprire un Natale diverso, sicuramente più autentico, spingendoci a ricordare, qualora lo avessimo “sbadatamente” dimenticato, che ben 2000 anni fa, nella dignitosa povertà di una stalla, nasceva un “Grande” bambino che “con” la sua vita riuscirà,anche dopo la morte, a cambiare il corso della nostra storia.
    Spero di ritrovarti ancora, senza che tu lo sappia,(ma ora..l’ho scritto!) mi hai insegnato tanto… e per questo rinnovo a Te il mio Grazie più sincero.

  7. 17
    mili73 -

    caro mikito,
    erano anni che non entravo qua dentro….perchè mi ricordava un periodo molto difficile….
    Sono contenta di essere stata in qualche modo utile a qualcuno 🙂
    forse ho qualcosa da raccontare…. ma non ho niente da insegnare , né posso essere di esempio . Anch’io ho fatto tanti errori, nessuno è perfetto … ma posso dirti una cosa.
    Quando mio figlio mi guarda so che mi ama , e questo mi basta
    Ti auguro di trovare il giusto equilibrio per il tuo percorso in questa vita, abbiamo ancora tante cose da fare , vale la pena essere qui.
    ti faccio i miei più sinceri auguri
    a presto

  8. 18
    Mikito -

    Bentrovata Mili73;
    Grazie per essere ancora qui, nonostante tutto.
    Vuoi essere motesta? Che sia! Non importa…. Adesso la mia idea è delineata e comunque, confermo ciò che ho scritto prima.
    Si, lo posso immaginare…, se da tanto tempo non entravi quì ed avevi perso traccia di questa tua espressività di dolore così permeante e coinvolgente… una ragione, ma anche due, tre… anche nascoste, ci dovevano essere per forza, sicuramente! Ma il nostro inconscio è sempre pronto a difenderci!
    E’ vero! Le persone hanno naturalmente “paura” del dolore, ma mentre questo risulta quasi inevitabile e naturale quando lo si prova per se stessi, se sono gli altri a soffrire, è diverso…. si dovrebbero maturare altri e ben più nobili sentimenti, sensazioni altruistici ma… ognuno è fatto a modo suo! La “Paura” è la nemica dichiarata dei sentimenti puri…
    Io il coraggio di raccontare la mia storia come hai fatto Tu, non l’ho ancora trovato, e non lo troverò mai pubblicamente, fin tanto non troverò il “giusto” interlocutore con cui aprire questa valvola…
    Non tollererei i soliti omnipresenti qualunquisti, denigratori, dalla lingua biforcuta!!!!
    Se sei ben disposta ad ascoltare, credo, che solo persone come Te, che hanno toccato a due mani lo straziante Dolore e allo stesso tempo il fondo più melmoso della propria vita, ritornandone integre più forti e fiere di se stesse, potrebbero farlo!
    Gli errori, ci sono sempre, ma sono un’altra cosa…. Probabilmente, sono anche loro che ci aiutano, paradossalmente, a riscattare meglio, e con più energia, proprio Noi stessi!
    massimojerry@hotmail.com
    Buona Serata e a presto.

  9. 19
    mili73 -

    Non necessariamente devi raccontare la tua storia … tantomeno renderla pubblica devi sentirne l’esigenza.
    per me in quel momento è stato terapeutico , avevo bisogno di uno sfogo l’ho fatto in modo anonimo.
    Non ho cercato comprensione nelle persone, il mio scopo era quello di far uscire ciò che sentivo dentro, ciò che non riuscivo a dire.
    C’è chi è stato solidale, chi ha fatto delle critiche ma non era importante in quel momento….
    ero in qualche modo riuscita a parlarne.
    Non devi avere paura dei giudizi altrui, perché le persone non possono conoscerti in base a un racconto di vita vissuta… né può essere un idea o un pensiero di qualcuno a fare di te ciò che non sei 🙂
    E credimi questo l’ho imparato bene… devi andare avanti per la tua strada e fare quello che per te è giusto, senza preoccuparti di essere giudicato.
    Devi rendere conto a chi ti vuole bene , il resto non conta 🙂
    ciao buona serata.

  10. 20
    Mikito -

    Non sempre Necessità fa Virtù,… Verissimo! Ma la mente umana spesso non si avvale esclusivamente della ragionevolezza, per compiere i suoi passi.
    L’essere compresi dagli altri, “sentire” la loro condivisione, è certamente importante….. non saresti a leggere o a scrivere quì, in questo momento… se il mio scritto, non avesse toccato la tua sensibilità. Gli altri… ma forse, soprattutto gli attenti sconosciuti, in questi frangenti diventano Si… rilevanti, Eccòme! Ma soltanto per ciò che ti possono fornire a supporto, e mai per cosa ti vorrebbero, in disaccordo, egoisticamente togliere dalla tua condizione di pensiero!
    Ma è solo una questione di… tempo, fin tanto che si ristabilisce quel sano equilibrio che al momento, in noi, tende solo da un lato, adesso, troppo esigente.
    Serve una mano, da appoggiare temporaneamente… sull’altro piatto!
    Ed in questo contesto, diventa anche problematico capire, chi Ti vuole realmente del bene o chi sta sicuramente dalla tua parte, obbligandoti psicologicamente, ad averne continua conferma!
    Oggi l’editoriale di Gramellini sulla Stampa, mi ha fatto ancora una volta, molto riflettere.
    Leggilo se puoi: La Paura ha i piedi Nudi.
    La spiegazione semplice di un modo contorto a cui ci stiamo abituando a pensare.
    ciao e buona prosecuzione di giornata.

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