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Voglio raccontare la mia storia

di AppleiPhone
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Lettera pubblicata il 13 Agosto 2009. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 101 commenti

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  1. 71
    Sofia -

    Golem e yog…non credo che cassandra stia capendo il vostro discorso…non è a quel livello di comprensione….quindi è inutile che le parlate….non credo che mai sarà in grado di rispondervi a tono..

    Infatti lo si vede…lei non sa ribattere sulle cose che gli si dicono…
    Non l’avete ancora capito?

  2. 72
    ildissacratore -

    Golem, non pensare che le donne siano tutte agnellini sprovveduti e smarriti… sono anzi persone “toste” che sanno bene quello che vogliono e spesso per realizzarlo si fanno persino meno scrupoli di noi uomini. Pensi che una donna affascinante e interessante ( come mi sembra che lo sia Cassandra ) non possa trovare prima o poi un tizio con cui stare seriamente assieme, sopratutto visto anchei i tanti uomini soli e disperati che ci sono in giro ? ma si vede che lei, e tante come lei, preferiscono vivere così. Lo ripeto, non giudico nessuno, sono scelte. Certo, a volte ci si innamora e ci si intestardisce con il tipo sbagliato, e tutti gli altri uomini onestamente interessati non li si vede neanche, ho tante amiche che mi raccontano queste situazioni ed è diventato ormai un copione che conosco bene. Questo però non vuol dire che ci si deve dare per vinte e sco.... a destra e a manca “per ripicca”, come a dire: “o te o nessuno e gli altri sono solo bancomat o bastoni”.
    Capisci Golem ? tu da uomo retto e razionale ragioni in modo logico. Le donne no, sono in preda al loro furore uterino e molte sono ben coscienti della qualità effettiva della vita che conducono e dei personaggi che riescono ad avvicinare con quel modo di porsi, ma sono convinto che non gliene importa più di tanto perchè sono donne che separano di netto la sfera affettiva da quella puramente sessuale, quindi in certe situazioni nemmeno si aspettano di trovare delle “cime” in quanto a cultura intelligenza e sensibilità. Non ho mai pensato alle donne come ad esseri angelici e distaccati dalla realtà, ma come individui che possono avere le nostre stesse debolezze e inclinazioni; ecco perchè, a differenza di tanti altri che le vorrebbero idealizzare o le apprezzano solo a parole, io le rispetto davvero, e non ho mai sofferto troppo a causa della loro imprevedibilità e dei loro segreti nascosti ( che hanno tutte ).

  3. 73
    maria grazia -

    dissacratore, a me non è che mi alletta molto l’ idea di mettermi con uno solo perchè è sfigato e disperato e non becca nessun altra. A quel punto sinceramente preferirei “fare il mignottone” in giro, piuttosto. naturalmente qualcuno non sarà d’ accordo, ma se devo scegliere tra le due cose la vedo così. Del resto anche gli uomini ambiscono solo a ciò che desiderano davvero. Anche se riconosco che loro sono più bravi e svelti a voltare pagina se le cose non vanno, a differenza di noi donne che ci “intestardiamo”. Ma credo che in questi casi sia sopratutto una questione di orgoglio o di dipendenza affettiva, più che di “furore uterino”. Ovviamente, il presunto “sentimento” che alcune millantano in questi casi, non centra nulla!

  4. 74
    Golem -

    Bè Dissacratore, se non è riuscito Freud a capire le donne, quando dice che in trent’anni di studi sulla mente umana non ha scoperto cosa vuole realmente una donna, non sarò certo io a dichiararmi un conoscitore di queste. Le amo, certo, ho detto più volte che ho più amiche che amici, e la prima è mia moglie. Ma ho maturato sufficiente esperienza per capirne le “reazioni” istintuali, molto più articolate di quelle maschili. Lo dico a ragion veduta sulla base di “test” empirici che da un certo momento in poi ho fatto per una ragione essenziale per me, e ho compreso come nella maggior parte dei comportamenti, specie in campo amoroso, seguono dei percorsi di logica “uterina”, come li definisci tu, prevedibili. Un’ulteriore conferma me l’hanno data molte delle diverse partecipanti a questo forum che si sono avvicendate negli anni. Ieri l’ultima dal nick SperiamoBene.

    Convengo sul fatto che Cassandra (il nick non è mai casuale. Dà già un primo indizio caratteriale quando è scelto particolare) sia una donna intelligente e di conseguenza potenzialmente interessante, e non mi sarei preso la briga di segnalarle schiettamente le mie sensazioni al riguardo se non lo pensassi, ma resto convinto che la sua sia una “reazione” abnorme a una condizione che probabilmente preferirebbe non avere.
    Ovviamente le auguro, se lo desidera, di trovare chi veda “oltre” le apparenze, ma se lei, o chiunque altra, è la prima a dare di sê una certa immagine, contare sull’acume e la sensibilità di un mondo che va di corsa, e col fiatone, è un’altra delle tante speranze che Sofia chioserebbe con una rima scatologica che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare più volte.
    Ciao.

    P.S. nella mia “modesta” esperienza non ho trovato che due femmine (non meritano il titolo di donne) che partendo dal sesso siano rimaste a quello. Ma erano realmente le più volgari, e io ero relativamente giovane e allupato per preoccuparmi di essere “usato” o meno. Le altre, tra due e cento, tutte, anche le più disinibite e “vissute”, alla fine speravano di più, pur essendo partite, nessuna esclusa, dall’istanza istintuale di natura utero/ormonale, tanto quanto lo era per me per le ghiandole di mia competenza.
    Ciao.

  5. 75
    Golem -

    Sofy, non credo. Cassandra ha capito benissimo.

  6. 76
    ildissacratore -

    Maria grazia, lo capisco… quando si ha tanta “fame”, piuttosto che rimanere a stomaco vuoto o sorbirci la “minestra” che ci passa il convento, ci si nutre invece dei panini “al volo” con la porchetta, decisamente meno impegnativi e più saporiti. Tutto questo avviene se non si possono avere le OSTRICHE. Ma in quel caso anche dopo che avrai la “pancia piena”, se sei un palato fino ( e tu lo sei, non c’è alcun dubbio ) ti rimarrà comunque la voglia delle “ostriche” e potrai aver attutito il senso di “fame”- questo sì – ma non ti sarai veramente saziata e “soddisfatta”. Io non so se l’ avere avventure sessuali diversificate e limitate nel tempo o frequentare i privè equivalga necessariamente al trovarsi davanti a un chiosco di cibo “spazzatura”, ma certamente se una donna mira a trovare un “vero uomo” ( come lo chiamate qui ) o una situazione consona, difficilmente troverà queste cose in certi contesti. e inoltre, bisogna accettare che purtroppo non sempre le nostre aspettative in fatto di partner ideale possono trovare riscontro nella realtà che ci troviamo a vivere, ma questo secondo me non significa dover reagire appunto in maniera “abnorme” di fronte alle delusioni che la vita inevitabilmente ti porta. Quelle cose che tu citi come l’ orgoglio e la dipendenza affettiva, sono proprio i segnali evidenti di quelle “follie uterine” di cui parlavo. Non accuso le donne per questo, non hanno colpa se la natura le ha fatte così. Ma riconoscerlo – invece di cercare quello che non c’è nelle situazioni in cui vi impelagate – è un primo passo verso la vostra serenità.

  7. 77
    ildissacratore -

    Golem, è anche probabile che Cassandra – ma ovviamente potrei sbagliarmi – di tanto in tanto frequenta i privè non solo perchè le piace ( e comunque non ci vedo nulla di male lo ripeto ) ma anche perchè forse quella situazione le ricorda le esperienze che viveva con il tizio di cui si era invaghita e che poi l’ ha piantata per una che Cassandra definisce una donna banale noiosa e prevedibile. Anche questa in fondo è una forma di dipendenza.. perchè in questo caso si perpetua come un rito quello che si era vissuto con la persona che ha segnato la propria vita. Anche gli uomini cadono in questo tipo di meccanismi, ma molto più raramente perchè siamo più razionali e in genere più impermeabili agli amori sofferti rispetto a quanto lo siano le donne. E’ questione di genetica e di un diverso equilibrio emotivo. Non sono un maschilista se dico questo, dico solo la verità. Poche donne ( e solo dopo aver sofferto le pene dell’ inferno ) arrivano a una reale presa di coscienza in questo senso. La maggior parte continuerà a soffrire tutta la vita pensando a tizi che non le vogliono veramente. Meglio farsene una ragione altrimenti si impazzisce dietro alle loro scempiaggini.

  8. 78
    Golem -

    Dissacratore, tutto è ovviamente possibile, e se come sostieni è reale la diversa tolleranza tra i due generi dalle dipendenze da “imprinting”, non mi sorprenderebbe affatto l’ipotesi che paventi. Io ne ho una in casa che reputo intelligentissima che quell’inprinting l’ha vissuto per almeno vent’anni, e di un co...... riconosciuto persino tale da lei stessa. Per questo motivo ho passato due anni qui a parlare delle mie esperienze al riguardo e di quanto sia incomprensibile la dipendenza attiva e retroattiva da “emozioni” che a freddo apparirebbero assurde, e che aggiungo con l’amore non c’entrano niente, se è vero che questo è un fenomeno dell’anima.
    Qui entreremmo nel mondo degli istinti che conoscono una ragione che la ragione non conosce, parafrasando l’ennesima frase “peruginiana”. Il punto è che non solo non li comprendiamo noi uomini, ma non li sanno giustificare neppure le stesse donne. Quando è così è ovvio che si tratta di istanze che saltano qualunque filtro morale e razionale, e non c’è intelligenza che tenga, anzi, paradossalmente in quello stato diventa un aggravante. L’istinto è un dittatore che non ammette deroghe ai suoi ordini e sa come farli rispettare, e le nostre donne vi obbediscono senza lamentarsi, perché sono loro le vere protagoniste della “vita”, riproducendola, noi siamo solo comprimari da quel punto di vista, spesso neppure attori non “protagonisti”. Quei “maschi”, sono quelli con i quali “qualcuno” gli ordina di “riprodursi”, anche se questi ordini non verranno letti necessariamente in quei termini, e saranno certamente ammantati da livelli variabili di romanticismo passionale e più o meno sessualizzato. Il tutto tradotto al femminile dalla bimillenaria cultura ginofobica come “amore”. E ce ne sarebbe ancora da dire, lo conferma Francesca e la sua storia assurda, che si ripresenta su LaD per chiedere consiglio a Andrea su come vivere un rapporto da “amanti” che si…amano ma amano pure la famiglia. E sono convinti.
    Io lo ripeto, Cassandra mi trasmette quelle sensazioni, e mi “dice” di un rapporto dal quale ne è uscita umiliata la sua “femminilità”, e quell’umiliazione la vedo sublimata nei comportamenti di cui abbiamo trattato
    Neppure io ci trovò niente di male nella frequentazione dei prive, nel senso che non frequentandoli non mi interessano sia nel bene che nel male. Ma ci vedo cosa possono significare sotto il profilo antropologico se vuoi, e soggettivo nello specifico. E mi convincono le conclusioni cui sono arrivato.
    Ciao

  9. 79
    rossana -

    Cassandra,
    “Ma non rinnego nulla, anzi…” – questo è l’aspetto che mi accomuna a te e che più apprezzo: consapevolezza delle esperienze che si decide di fare, indipendentemente dai possibili risultati.

    altro aspetto che approvo pienamente è la chiarezza con cui, via via, vivi le tue scelte. così come non si dovrebbe aspirare a una vita di coppia se per questa non si è portati, in questo momento storico una donna non può ipotizzare di avere una vita sessuale vivace e nello stesso tempo immaginare di trovare la perla rara maschile in grado di accettarla nell’ambito di un rapporto stabile e durevole. sono scelte anche queste, che hanno inevitabili ricadute.

    “Ciò che conta è trovare la propria dimensione e la serenità interiore.” – e NON c’è un modo giusto e uno sbagliato di farlo. ognuno finisce con il sapere cosa gli è necessario e come desidera impostare il SUO personale modo di vivere. assurdi tutti i giudizi, sia morali che caratteriali!

  10. 80
    maria grazia -

    dissacratore, il fatto che molte donne, in alcune situazioni, vogliono vederci QUELLO CHE NON C’E’ è l’ argomento trainante ormai da quasi un paio d’ anni in molti threads di questo sito. La mia idea al riguardo è nota a molti, ma te la riassumo brevemente: NON CREDO alle situazioni complicate e ingarbugliate e agli amori sofferti. perchè non li considero AMORI, semplicemente. Un tempo ci ho creduto anch’io, come fanno tante altre donne pure in questo forum. Le conseguenze di questa mia “scelta” per me furono devastanti, e con il tempo ho imparato a distinguere ciò che può definirsi VERO AMORE da ciò che è pura e semplice attrazione passionale dettata dall’ istinto. Golem nel suo ultimo commento si è espresso in maniera impeccabile sulla questione, come in tante altre occasioni del resto. Quando due persone vogliono VERAMENTE stare l’ una con l’ altra, tutto è incredibilmente semplice, spontaneo, naturale, bello e dignitoso. Non ci sono nè altri partner, coniugi o fattori esterni che in qualche modo condizionano le cose, nè tantomeno archibugi di vario tipo da tenere in piedi. Ma per giungere a questo stato di “grazia”, come dice sempre Golem a quel tipo di “pranzo” bisogna arrivarci già sazi, cioè già appagati di se stessi e della propria vita e con un sufficiente grado di consapevolezza. Altrimenti si rischia solo di vivere l’ ennesima esperienza di dipendenza affettiva e psicologica da qualcun altro o qualcos altro.
    Penso anch’ io che Cassandra abbia mantenuto nel tempo un certo stile di vita e la frequentazione di certi posti, più per perpetuare e tenere vivo il ricordo della sua passione per questo uomo, piuttosto che per una vera inclinazione verso il sesso disimpegnato e occasionale replicato in maniera seriale. inclinazione questa, che comunque una donna per sua natura non ha, a prescindere dal tipo di vita che conduce. Ed escludendo i casi patologici ( come ad esempio le persone affette da ninfomania ).

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