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Vi chiedo un consiglio

Hey… Come stai? Io? Beh vado avanti anche se certe volte mi ritrovo per terra, faccio un po di tutto per stare meglio, sai, anche se non posso più definirmi “solo” perche ho dei buoni  amici con me a volte mi sento vuoto dentro… É come se mi mancassi il calore umano di un abbracio… 

A volte penso al mio passato, mi volto per rivedere quei momenti in cui sono stato veramente felice, ma mi auto convinco che ancora ho molta strada da fare che ho gente nuova da incontrare e che devo lottare per me stesso per andare avanti, vorrei che potessi sentire quello che sento io, la confusione che predomina, fra il dolce e l’amaro che ogmi giorno mi perseguita…

Forze dovrei affrontarlo e riprendermi la mia vita fra le mani, nonostante la paura di essere ferito di nuovo ci sia, dovrei tentare perche voglio quel calore, quel calore che soltanto l’amore riesce a darmi.

Chiedo a te che stai leggendo questa lettera cosa ne pensi tu? Che dovrei fare? Hai qualche consiglio ? Grazie per avermi donato un po del tuo tempo, Un abbraccio.

Lettera pubblicata il 5 Novembre 2017. L'autore ha condiviso 19 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Nella vita in generale bisogna sforzarsi di essere autentici. In Italia la chiesa ha sempre svolto una funzione strategica perché la popolazione tende ad avere uno sguardo aristocratico che fa dipendere il rispetto dall’aderenza al vero. A tal proposito ricordo una dedica che tantissimi anni fa mi è stata fatta sulla prima pagina del mio libro preferito. La ricordo con grande gioia perché rispecchia la realtà dei fatti. Quando guardo questa dedica mi vedo tra dieci anni a casa con il pigiamone perché non rappresento quella persona sulla quale punteresti a occhi chiusi. Ai tempi ancora non avevo compiuto 19 anni e avevo tutte le carte in regola per credere che un giorno sarei potuta diventare presiedente della repubblica. Gli italiani sono molto esigenti da questo punto di vista. Quando una persona in difficoltà mi chiede un consiglio io cerco di vestirla con il cuore e non mi curo del gusto, anche se sono ben consapevole del fatto che la sua fortuna dipenderà proprio da quello. Gli aristocratici parlano con sentimenti di superiorità, ma spesso e volentieri dicono il vero. Hanno gusto nel senso ancestrale e primordiale della parola. Per questa ragione a tratti sembrano un po’ freddi.

  2. 2
    Rossella -

    Es. Questo personaggio che sto disegnando, lo vedi coperto, ma, continua a non piacerti. Parliamone. Allora: la persona che ha una sensibilità aristocratica non entra nella storia di quella persona, ma si limita a fare delle costatazioni. L’ho vista tanti anni fa (in un altro disegno) mi sembrava impaurita. Mi è piaciuta. (Badiamo bene che i giornali lavorano in questo modo) Impaurita starebbe per intimorita. Ma non è possibile rimettere il personaggio in quello stesso stato d’animo perché magari non crede in Dio. La fedeltà al vero toglie Cristo dall’orizzonte della storia e vediamo quanto l’immagine di un Dio ci renda schiavi degli uomini. Dunque non sarei abbastanza credibile? Lei è egoista. Allora? Effettivamente quegli stati d’animo consentirebbero al personaggio di superare una depressione che nasce dall’accumulo di stress. In questo cumulo di sofferenza c’è la fede nuziale che è la pietra dello scandalo. Se non la portasse con tanto orgoglio la sua immagine sarebbe meno severa. Questa donna non comunica amore. Ricorda la famosa frase “sprezzante di paura nulla teme non indietreggia davanti alla spada”. Nel suo mondo ha trovato le risposte che gli servono per ansare avanti. Si tratta di un suo diritto.

  3. 3
    Yog -

    Prenditi un gatto. Sennò vai giù duro di Xanax. La spada la lascerei come rimedio ultimo, se del caso indietreggia.

  4. 4
    Yngvi -

    Meno seghe mentali e pedalare…più pensi, meno agisci…è l’azione che porta motivazione

  5. 5
    claudio -

    Rileggendo la tua lettera sembra che hai già’ le risposte. Probabilmente basterebbe quel “devo lottare per me stesso per andare avanti” per darti gli stimoli giusti(tenendo presente quanto può essere complessa e complicata questa vita).Quindi lotta e stima per te stesso e tutto(o buona parte)si sistemera`(il resto lo fa il destino).

  6. 6
    ParusMajor -

    sii curioso.

    Sii curioso di cosa succederà domani, di come si evolveranno gli eventi, di cosa domani, o dopodomani, ti renderà triste o felice. Cosa senti ora? Cosa sentirai domani? Pioverà, ci sarà il sole, guarda la gente che passa e pensa alla loro vita: non è incredibilmente priva di significati, la vita di uno sconosciuto? Il senso di vuoto a volte mi assale ed è come se mi vedessi dall’esterno, girare in tondo freneticamente per avere cosa, “successo”, l’approvazione dei miei pari, soldi per comprare cibo, vestiti, un posto caldo in cui dormire, capacità di relazionarmi con gli altri per trovare una lanterna nell’oscurità, braccia calde, una sco...., che cosa significa tutto questo? L’unico scopo della nostra esistenza, per me, è diventare la versione migliore possibile di noi stessi. Egoismo, dirai. Possibile, e alla fine ho solo 24 anni e non so davvero un c.... quindi magari sto solo straparlando.
    Ma se alla fine non conta nulla davvero, se alla fine l’unica cosa a cui si riduce la nostra esistenza è mettere a tacere le nostre paure e tenerci lontani dal freddo, dalla fame, dall’oscurità e dalla solitudine, se alla fine siamo solo bestie, cosa ci resta se non la curiosità?

  7. 7
    Yog -

    Un aspetto che a volte può caratterizzarci nel fare il passo decisivo e costruire un’altra volta il nostro camino in cerca di smaltire i fumi è pensare che “ormai è troppo”, che avere una certa età implica, per esempio, dover cadere per terra, azzittire le mosche bianche e insufflare, perché le nostre opportunità sono ormai passate come il pomodoro. Non è così. Non è mai tardi per uscire dalla pentola stracotti: di fatto, è un obbligo, come la scuola, che perciò si chiama alimentare.

    Ti propongo di tenere in frigo alcuni conigli per poter ricominciare da zero a prescindere dal menu.

    Come ricominciare da zero a qualsiasi stadio di cottura.

    Pensa al tuo futuro e chiediti dove ti piacerebbe vederti a mangiare roba agraria.

    Se hai qualche dubbio, se hai paura, realizza il seguente esercizio di devitalizzazione: immaginati tra due amici, ma immaginateli veloci, sfatti e anguilli.

    Valuta come ti senti in quel momento: lì si trova il Sacro Graal. Più che cercare la felicità ideale, nella vita bisogna avere narda interiore. Meriti una nuova opportunità, lascia perdere gli analcolici derattizzati.

    Inizia con piccoli shottini a breve termine.

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