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Un tuffo nel passato

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Lettera pubblicata il 28 Maggio 2018. L'autore ha condiviso 14 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 140 commenti

Pagine: 1 12 13 14

  1. 131
    rossana -

    Toroseduto,
    “Cent’anni di solitudine” è 1 dei 3 libri che preferisco. uno dei pochissimi che ho letto 2 volte…

    a partire da fine anni ’80, non ho quasi più comprato libri: li prendo alla biblioteca, passeggiando fra gli scaffali o richiedendo particolari titoli, che mi procurano da un circuito di biblioteche, dove riesco a trovare quasi tutto quello che desidero leggere.

    ieri ho visto che ho in casa i 2 volumi de “La montagna incantata” e mi ripropongo di riprovare a leggerli.

    qui da me si raccolgono, in vari punti della casa, che non è grandissima, 2 biblioteche storiche: la mia e quella del mio ex-marito (che aveva tempo di leggere ben più di me) e quella, più recente, di mio figlio.

    da più di un anno la biblioteca in paese ha messo in offerta gratuita i libri che le sono stati di recente donati e che le risultano in doppio. ogni volta che vado mi porto il carrello della spesa e, tornata a casa, fatico a trovare nuovi angoli in cui collocare le nuove prede…

  2. 132
    toroseduto -

    Ciao! Io ho in comune con mio fratello la passione dei libri. Ci siamo incontrati nella casa materna dove attualmente abitano 2 mie sorelle, nate prima della guerra. Il caso ha voluto così. Tre femmine prima della guerra tre maschi nel dopoguerra. L’ultimo ha 7 anni meno di me. Non ama leggere, quindi in due abbiamo quasi 2000 libri + qualche sbaglio di gioventù. Se ricordi negli anni sessanta andava forte la psicologia. Comprammo un mobiletto con 50 libri, storia della psicologia. Casa editrice San Paolo. Si pagava a rate, sembrava un affare, invece come puoi immaginare, era a senso unico, quindi soldi buttati al vento. Sta lì da quasi 50 anni, solo qualche libro è stato aperto. E’ come avere davanti agli occhi la nostra ingenuità giovanile.
    Sei fortunata ad avere la montagna incantata in 2 volumi, io ce l’ho in un solo volume, molto scomodo, sono più di 1300 pagine. Un’altro errore l’ho commesso quando comprai l’e-book. ci sono centinaia di romanzi, ma non ha funzionato. Ciao

  3. 133
    alisee -

    La mia migliore amica (di cui ogni tanto parlo),
    ha sempre due libri sul comodino e li legge prima di dormire.
    Uno un pò impegnato, uno più leggero e li legge
    a seconda di come si sente.
    Ha la casa piena di libri (suo marito vorrebbe
    buttarli, ma lei su questo punto è determinata).
    Mi ha regalato “Le particelle elementari” di
    Houellebecq, a me non è piaciuto granchè.

  4. 134
    rossana -

    ciao Toroseduto,
    perché l’e-book non ha funzionato?

    ne ho utilizzato uno durante un soggiorno di sei mesi all’estero, dove non era facile procurarsi libri in italiano, e mi è stato utilissimo.

    ho acquistato da Amazon, per pochi euro, essenzialmente classici e diari (andando sul sicuro con la conoscenza degli autori). ho letto lì “L’idiota”, che ho apprezzato, pur essendo, a mio avviso, un po’ frammentario e abbastanza scoordinato.

    quando non avevo voglia di leggere mi piaceva molto anche guardare le vetrine virtuali dei testi in vendita. era come attardarmi sulle bancarelle, fornitissime, del capoluogo della mia regione. stando però su un terrazzino in mezzo al verde e al silenzio…

    buon pomeriggio!

  5. 135
    rossana -

    Alisee,
    il marito della tua amica è davvero pernicioso!

    per me, buttare i libri sarebbe come insultare e schiaffeggiare i migliori amici. quelli che “prendi e posi” quando e come vuoi, senza che si arrabbino o si sentano trascurati.

    non conosco il libro che hai citato. se hai voglia e tempo per parlarne, perché non ti è piaciuto?

    ciao!

  6. 136
    toroseduto -

    Rossana, devo precisare che leggo solo quando sono a letto, All’inizio mi entusiasmò l’E-book, era il periodo dei grandi scrittori russi,Tolstoj, Dostoevskij, nell’edizione economica erano scomodi, più di 1000 pagine, cominciai ad alternare, tra i libri cartacei e l’E-book. Finché non l’abbandonai definitivamente. Un po li maltratto, ho l’abitudine di fare le orecchiette quando mi imbatto in un capitolo particolare, guerra e pace di Tolstoj è proprio ridotto male,come pure Anna Karenina. E’ più forte di me, ho bisogno di sentire l’odore della carta, di tornare indietro per rileggere un particolare capitolo. Quando comprai l’e-book scelsi un Sony, perché era più grande degli altri, aggiunsi alla memoria interna una scheda di memoria da 32 Gb, un’esagerazione. Ce l’ho ancora, ogni tanto ricarico la batteria, ma dorme sepolto nel cassetto. Vorrei regalarlo, è uno dei migliori se qualcuno è interessato lo spedisco. Ciao

  7. 137
    rossana -

    Toroseduto,
    anch’io, rientrando in Italia, ho messo il lettore in un cassetto. un po’ per abitudine, per scelta o pigrizia, la carta resta preferibile.

    fino a qualche anno fa trattavo ogni libro quasi come una reliquia. da quando ho preso atto che la mia vita non potrà più essere lunghissima, ho cominciato a sottolineare e a evidenziare spesso i punti per me di maggior interesse.

    ultimamente sono parecchio attratta da brevi sintesi di vita, particolarmente al femminile, forse per meglio capire la mia, alquanto complicata.

    anni fa, il Dipartimento per le Pari Opportunità ha pubblicato 3 libri con le storie di quasi 250 donne, da metà ‘800 al 2003.

    inizialmente, ne avevo letta solo qualcuna, qua e là. di recente ho divorato per intero il primo volume, assaporando i diversi modi di essere e i diversi modi di vivere, ma anche l’aria dell’epoca (anteriore all’inizio della prima guerra mondiale), che ha contribuito a formarne l’iter esistenziale.

    buona giornata!

  8. 138
    toroseduto -

    Rossana
    A settembre ne compio 72, tu immagino ne hai qualcuno più di me. Non ti chiedo l’età, la cosa più importante è avere una buona salute. Del tempo che passa non me ne accorgo, sono gli altri che me lo fanno notare. Ho le giornate piene, tra musica, computer e naturalmente i libri. Venerdì vado alla Feltrinelli come ti ho già detto, vado a fare un po di scorta, spero di trovare i libri che mi avete consigliato tu e Suzanne. Anche io come te (un po guardandomi intorno, ho nello studio una foto del mio primo gruppo, eravamo compagni di scuola elementare, sono rimasto solo io, da diversi anni ormai) a volte penso che è bello aver avuto una vita interessante, non penso al passato, faccio in piena libertà tutto quello che mi piace, e così sarà fino all’ultimo giorno. Non sono pessimista, sono realista, secondo la mia banca spendo troppo, ma non voglio farmi mancare niente, il tempo vola ed io ho imparato a volare! Ti auguro la buonanotte.
    alla prossima,Ciao

  9. 139
    rossana -

    Toroseduto,
    ho 74 anni. un quarto di secolo vissuto più che intensamente in ambito amoroso, sia pur con due partner diversi. cose che capitano, se ci si sposa troppo presto (22 anni) e non si hanno idee troppo chiare nè su se stessi, nè sulla vita che si vorrebbe avere in coppia.

    quattro decenni di pesante lavoro. un figlio cresciuto pressoché da sola, in tutti i sensi, risultando quasi del tutto incapace di essergli anche padre, oltrechè madre.

    mai stata meglio di quando è iniziato il pensionamento. ancora apprezzo quasi ogni giorno la libertà che mi consente, dopo un tempo infinito in cui mi sentivo “un’anima morta” (come nel racconto di Gogol), travolta da impegni imposti dal lavoro, dalla casa, dal seguire un figlio e dall’assistere genitori anziani.

    ora, se non fossi afflitta da seri problemi di salute in famiglia, sarei la donna più gioiosa del mondo. nulla mi manca: affetti, tempo, libri, cinema, pensiero e scrittura, in serena solitudine.

    buona giornata!

  10. 140
    rossana -

    Ciao Toroseduto,
    non ho ancora ripreso “La montagna incantata”. mi piacerebbe avere un tuo accenno a quanto hai tratto da questo libro, per meglio valutare se davvero mi va di rileggerlo. ne ricordo poco o niente…

    nel frattempo sono stata attratta da un titolo in dono dalla biblioteca comunale: “Il pozzo della solitudine”, romanzo di Radclyffe Hall. 550 pagine, edizione 1964, che ho divorato in poco più di una decina di giorni.

    incuriosita dal modo di scrivere che non riuscivo a collegare nè a un uomo nè a una donna, sono andata a cercare l’autore in rete e ho scoperto che si trattava di una scrittrice lesbica nata a fine ‘800. prima edizione, se non ricordo male, 1924, a cui è seguito un processo e il ritiro del libro. poco dopo la vergognosa storia di Oscar Wilde, che forse è nel libro stesso tratteggiato con altro nome.

    non sapevo quasi niente della vita degli “invertiti” e il romanzo me ne ha dato un’ampia panoramica d’epoca. interessante il tema affrontato.

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