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Un ragazzo e la sua grammatica

Ciao a tutti,è la prima volta che vi scrivo.E’ una situazione un po’ imbarazzante per me,spero che possiate  consigliarmi.

Si tratta del mio ragazzo,stiamo da qualche mese insieme ed ho notato che ha seri problemi con la grammatica ! Per carità capita a tutti di fare qualche “orrore” me compresa,ma i suoi sono elementari. Quando mi scrive qualche messaggio ho notato che omette l’ H per lui non esiste! (o, anno,ai  ecc..) non riesce a fare un discorso preciso e senza errori,inoltre non conosce il significato di alcune parole. Ritengo questa cosa abbastanza grave,la comunicazione è la cosa più importante..Il problema è che non so come dirglielo…ho paura che la prenda male,a volte ho cercato di dirglielo,ma commette sempre gli stessi errori. Spesso mi scrive frasi carine sulla mia bacheca  facebook con errori agghiaccianti! E non  vi nascondo che un po’ me ne vergogno,visto che il post è pubblico. 

Lo amo,ci amiamo..ma questa cosa sta iniziando ad imbarazzarmi sul serio,a volte quando  mi gira storta glielo direi urlando che non sa scrivere…che “scuadra” si scrive con la q!!!!!!!

Non so’ che fare, e come dirglielo…. credo che questa cosa possa compromettere il nostro rapporto….

 

Lettera pubblicata il 21 Maggio 2016. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 15 commenti

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  1. 1
    Rossella -

    Io penso che in una società post secolare sia quasi scontato vivere gli affetti con quel velo d’imbarazzo che nasce dalla consapevolezza che l’amore, pur essendo oggettivo per definizione, viene colto attraverso la percezione soggettiva di chi lo legge. I miei genitori appartengono ancora a quella generazione che concepisce il primo dialogo sui figli (quello con gli insegnanti) come un semplice ascolto. La scelta di non cercare un confronto con il docente non dipende dalla mancanza di strumenti culturali come si potrebbe facilmente credere. La scuola educa al valore della laicità e il professore ha la facoltà di soggettivizzare il racconto per tutelare lo studente che non esisterà in una sua propria soggettività. Appena l’insegnate avrà modo di riconoscerci esclamerà : -ah, bene… allora sei venuta anche tu?… la signora è tua madre? ecc.…- tutto il colloquio si svolgerà in due tempi… quando non sarai presente ti lasceranno i saluti. Per il resto, agli occhi degli insegnate, lo studente sarà una creazione mentale. La sua idea dipenderà da una serie di simboli (+ e -) che ha annotato con la matita accanto al nome. Ogni insegnante ha bisogno di un paio di occhiali per approfondire la scheda dell’alunno. In TV è importante recuperare queste abitudini perché il progresso dipende dalla costruzione della nostra coscienza… penso che non dovresti sentirti in colpa. Dobbiamo fare affidamento sulle nostre consapevolezze… non possiamo pretendere da chi ci sta intorno un punto di vista acritico, tanto più che l’oggettività delle persone che ci stanno accanto ci potrebbe spiazzare perché a fare da cornice non c’è più una religiosità popolare che porta le persone ad essere autoironiche (es. “Ho fatto le scuole alte!”)

  2. 2
    rossana -

    Rossella,
    i tuoi post sono per me quasi sempre una delizia. è possibile che si possa avere parecchio in comune, nonostante la grande diversità che ci contraddistingue nel modo di scrivere, arcaico e abbastanza criptico in entrambe, sia pure con accenti diversi.

    buona domenica!

  3. 3
    rossana -

    RosaVale,
    se ti va di rispondere: a quale livello di scuole è arrivato il tuo ragazzo? qual’è il tuo?

  4. 4
    Golem -

    Hai visto che bella risposta “post secolare” hai avuto? L’italiano è corretto, le H al posto giusto e le squadre pure, e sembra pure filare bene, sembra. Se l’hai capita hai la soluzione in mano. Io non l’ho capita. Come sempre.
    Quindi anche con la grammatica a posto non è detto che ci si capisca. Figuriamoci quando manca pure quella.

    P.S. io non riuscirei ad “amare” una persona in quelle condizioni. Come dici tu la comunicazione è la “benzina” di un rapporto. Voi siete già “in riserva”.

  5. 5
    Socrate -

    Non sa parlare, non sa scrivere, non ha abbastanza cultura per capire quanta gliene manca.
    E’ sempre difficile aiutare qualcuno senza ferire il suo amor proprio. Comunque sia, tu devi dirglielo a chiare lettere e a voce alta. Non è una scelta, è un’imperativo morale. Nulla potrà nuocergli nella vita più della sua ignoranza. Deve tornare sui banchi di scuola. Il problema non è la raccolta di figuracce che può collezionare su Facebook. La vita è fatta di contratti da firmare, mutui da accendere, strategie pensionistiche, figli da crescere, medici con cui parlare, documenti da leggere e da scrivere. Come pensi che potrebbe cavarsela?

  6. 6
    Cicci -

    Socrate, l’IGNORANZA NON è SINTOMO DI NON INTELLIGENZA.

  7. 7
    Sofia -

    Senti ragazza…se il tuo ragazzo è somaro e non ha compreso una mazza a scuola si è vero ….è grave!
    Per le figure di merda su facebook fai finta che sia straniero.. Di a tutti che non è italiano…così almeno la figura è un po più giustificata..

    Prova a farli qualche lezione di italiano…falli un bel regalo..dizionario di italiano e libro di grammatica! E obbligalo a studiare perché è importante saper scrivere!
    Però è più importante ancora che sia un buon ragazzo!

  8. 8
    Cicci -

    Rosa Vale 90, anche Sofia non è una persona acculturata ma è assolutamente intelligente!!!, perchè riesce ad esprimere il suo pensiero, a volte poco ortodosso e sgrammaticato ma logicamente comprensibile a tutti.
    Spiegami una cosa, il tuo ragazzo ti ha mai picchiata, insultata, offesa e umiliata????
    Se ti devi vergognare di lui, dovresti lasciarlo, perchè alla fine non lo meriti.

  9. 9
    Yog -

    Il tuo ragazzo potrebbe essere un agente segreto al soldo di qualche mafia sintattica. Conosco individui che cercano di minare la nostra civiltà riempiendo i propri testi di errori clamorosi. Le acche e il congiuntivo sono peggio delle molotov… tienilo d’occhio, perché se dovesse cominciare con degli anagrammi molesti potrebbe essere troppo tardi per fermarlo.

  10. 10
    nevealsole -

    In parte ti capisco perché, avendo un livello di istruzione superiore rispetto a quello del mio fidanzato, riscontro problemi simili, anche se non così gravi. Io mi limito a correggerlo, a spiegargli il significato delle parole che non conosce. L’ignoranza (si parla, naturalmente, di ignoranza scolastica) mi intristisce, senza eccezioni; all’inizio era insopportabile. Sono passati due anni e mezzo con lui e ho scoperto che anche lui ha molte cose da insegnare a me… Cose che non mi aspettavo… Perciò ho rivalutato la situazione. Anche perché se uno ha la terza media e lavora da dieci anni, sai già che difficilmente si rimetterà sui libri, quindi o ti va bene così o niente. Di sicuro la famiglia del tuo ragazzo non è una famiglia di laureati… Mettiti il cuore in pace: probabilmente ai tuoi genitori lui non piacerà! Con il tempo vedrai se l’ignoranza è controbilanciata da qualità positive. Chiaro che, se i livelli sono proprio minimi, dovresti farti qualche domanda… Il mio ragazzo, quando ha dubbi, almeno me lo chiede…

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