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Un avvocato competente in mobbing

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Lettera pubblicata il 26 Aprile 2008. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 43 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5

  1. 31
    lupetto -

    PER MONK:sebbene non condivida la tua difesa di avvocati e giudici,non ti accuso per la tua posizione.Probabilmente hai visto qualche caso non proprio comune di causa andata bene.Un compagno di studi di mio padre è un bravo e soprattutto onestissimo avvocato,si è anche messo in politica ma MAI e poi MAI avrebbe patrocinato certe pratiche.Non avrebbe mai difeso una banca venditrice di tangobond o un’azienda che ha fatto morire persone per cattiva gestione,un delinquente o un potente.Ciononostante era lui il primo a avere schifo del tribunale,dei giudici e di altri avvocati.Una rondine non fa primavera.Così come ci sono commercialisti che difendono aziende in crisi trattando coi creditori per annullare o quasi il loro credito e altri che lavorano per le piccole imprese che lavorano onestamente.La clientela un po’ uno se la fa da sè.CI sono le Forleo e i Cordoba ma anche i Taormina.Non facciamo di tutte le erbe un fascio.Però è realtà scientifica che il sistema generale di giustizia italiano è un’assoluta m…..So essere di estrema durezza nei reclami e denunce di ingiustizie,ma non mi metto sul ring con chi sta agli antipodi delle mie opinioni.Si combatte contro i fatti.

  2. 32
    micione72 -

    Per filippo. COME VOLEVASI DIMOSTRARE! CAFONE!!!

  3. 33
    robinhood2 -

    Ottimo intervento, Lupetto!

    Hai detto bene, patrocinare un notorio farabutto, o un’azienda che ha fatto morire col PVC (come la Montedison per anni a Marghera) dozzine di dipendenti, o ha sparso veleni (come l’Icmesa e la Givaudan) quali la diossina su intere città, E’ UNA SCELTA, ed è una scelta per fare soldi, non c’entra niente la presunzione di innocenza.

    Non c’era bisogno di arrivare al 3° grado e alla Cassazione per sapere già che l’Icmesa di Seveso era colpevole, bastava guardare le facce sfigurate delle vittime.

    Non c’è bisogno del bollo e del timbro per sapere che uno stupratore visto da più testimoni e riconosciuto dalla vittima è colpevole.

    Quindi a me sentire gente come Monk che tira fuori i cavilli patetici come la “presunzione di innocenza” per giustificare il fatto che certi avvocati (non dico tutti, dico tanti) siano dei farabutti che vogliono lucrare difendendo sempre i peggiori delinquenti fa solo incazzare.
    Anche perchè quel tipo di avvocato si guarda bene dal difendere come parte civile un innocente vittima dei criminali, lo sappiamo.

    E che poi ci siano i compagni di merende come roberto44 che parlano di “stile”, mentre la gente muore, fa solo sorridere amaramente.
    Parlate di stile perchè non avete argomenti e siete in malafede, ecco la verità.

    Un’ultima cosa per Lupetto, a proposito di Taormina.
    Non lo amo affatto, nè come avvocato, nè come persona, ma c’è un imputato che lui ha difeso (male) e che avrei difeso anch’io.
    Mi riferisco alla Franzoni.
    Ecco, quello è il classico esempio di malagiustizia, “giustizia-spettacolo” (le 200 trasmissioni di Porta a porta coi plastici) e cattive indagini a senso unico.
    La scena del delitto fu inquinata, arrivarono forestali, infermieri, ecc. a spostare oggetti, pigiami, ecc. (inutili le mille perizie dei RIS, bisognava isolare la scena del delitto subito), quindi è troppo alta la probabilità che la Franzoni abbia detto il vero e sia stata un’altra persona ad avere ucciso il bambino, introducendosi in casa furtivamente.
    E quando non si è certi al 100% che uno sia colpevole, “in dubio pro reo”, lo devi assolvere, qui ha senso davvero parlare di presunzione di innocenza, non ci sono prove evidenti della colpevolezza della Franzoni, c’è una grande incertezza.
    Purtroppo, Taormina col suo solito stile aggressivo e arrogante è stato una pessima scelta difensiva. Io fossi stato al posto della Franzoni avrei scelto Giulia Bongiorno, che è seria, precisa e meticolosa.
    Chiusa la parentesi.

  4. 34
    Rox -

    Concordo con te robinhood2 su tutto quello che affermi sulla Questione Giustizia ed anche sulle tue considerazioni in merito all’Avv.Taormina ed il fatto che tu spenda,invece,parole di stima e apprezzamento per un altro avvoccato,quale Giulia Bongiorno,dimostra che sei obiettivo e che il tuo discorso è dettato dalla consapevolezza e,credo,anche dal dispiacere di dover constatare lo stato impietoso in cui versano moltissimi casi giudiziari ed il sistema giudiziario stesso.Figurati!Io sono cresciuta,anche se li ho conosciuti solo dopo le stragi,con le figure straordinarie di Falcone e Borsellino,ma anche di Chinnici e Livatino ed altri,ed ho sempre pensato e sperato che la Giustizia potesse essere veramente realizzabile,essendo convinta che gli operatori del diritto per primi,avvocati e magistrati,fossero portatori di quei valori di civiltà e di giustizia,che sono,oggi,purtroppo,solo sulla carta e nn solo su quella Costituzionale.Non serve a nulla disporre di miriadi di leggi che poi di fatto negli stessi Tribunali e Procure vengono disattese.Fa male trovarsi di fronte ad una realtà tanto triste e vergognosa,però nn si può nemmeno “ostinarsi” a nn volerla vedere (come mi è parso che faccia tu,Monk!)trincerandosi dietro un idealismo,secondo me,inutile,ancorchè insensato,se si considera che lo stesso non ha oramai alcuna possibilità di appiglio su una Società, come la nostra, completamente svuotata di valori e di principi sia di diritto,che di umanità.Ed è colpa di noi cittadini,dei Giudici,degli Avvocati,dei Politici,insomma di tutto il sistema,perchè,come diceva Falcone:”si muore perchè si è lasciati da soli”.E noi questo abbiamo fatto.
    Ma, d’altra parte,basta guardare un attimo anche alla Sanità e all’Istruzione per accorgersi che quei valori sono andati persi,mi auguro nn del tutto sepolti,e se in una Nazione i tre pilastri che la reggono:Giustizia,Sanità e Istruzione nn sono più pilastri,ma figure evanescenti,allora ciò vuol dire una sola cosa e cioè che Quella Nazione(la nostra)ha fallito!Mi fa male constatarlo,però devo farlo!
    Monk,dicevi che ci sono Giudici ed Avvocati onesti e degni di essere tali?Lo penso anch’io.Però quanti ce ne sono?Veramente pochi,troppo pochi per poter concludere che la Giustizia non è poi così allo sfacelo!!Piuttosto penso a come deve essere difficile per quei giudici ed avvocati dover lavorare in un ambiente che non li rappresenta e in cui loro,loro malgrado,non possono riconoscersi!

  5. 35
    filippo -

    Micione78, siccome sei tu che hai cominciato con la maleducazione e la saccenza, cafone sei tu …!
    Se non sai argomentare con intelligenza, stattene buonino nella gabbia e lascia parlare gli adulti!

  6. 36
    micione72 -

    Per Filippo! faro’ come dici tu!
    Ciao ciao

  7. 37
    robinhood2 -

    Cara Rox, oltre a Falcone, Borsellino (+ agenti della scorta), Livatino, Chinnici, ricordo benissimo i magistrati Ciaccio Montalto, Costa, Terranova, il generale Dalla Chiesa, il capitano Basile, il questore Boris Giuliano, Peppino Impastato, Mauro de Mauro, Pio La Torre, l’avvocato Giorgio Ambrosoli e tanti, tanti altri che hanno creduto nella giustizia, e sono morti vittime di mafia per essere stati abbandonati da quello stesso Stato in cui avevano creduto, e che li costrinse a lavorare con pochissimi mezzi, tra colleghi spesso ignavi o addirittura ostili.

    Poi un servitore dello Stato viene ucciso, e lo Stato ipocrita fa un bel funerale, una bella medaglia ai familiari, e poi tutto come prima e peggio di prima.

    Ma questa è solo la “punta dell’iceberg” come dicevo.

    Accanto a queste vicende clamorose ce ne sono milioni di quotidiane, di comuni cittadini che si rivolgono tutti i giorni ai tribunali per cose comuni: un recupero crediti, uno sfratto, un licenziamento senza giusta causa, un fallimento, un risarcimento per un infortunio o un incidente, una truffa, un furto, ecc., ecc.

    E qui appunto il disastro è totale, siamo a livello dell’emergenza rifiuti, tranne che l’emergenza giustizia riguarda TUTTA l’Italia, e non solo una zona.

    Nel civile la situazione è alla putrefazione da anni, ci sono persone che fanno causa e passano magari anni prima che si fissi la prima udienza, non parliamo di fine della causa, tra rinvii, perizie, ricorsi, ecc., passano magari 10 o 20 anni, e nel frattempo i furbi la fanno franca, e chi doveva essere pagato alla fine non prende niente e ci perde e paga solo gli avvocati.

    Va un po’ meglio solo il processo del lavoro, dove ci sono tempi ragionevoli, in media in 2-3 anni si riesce ad andare a sentenza in 1° e 2° grado, ma è un terno al lotto, può capitare che un giudice ti dia torto dove altri due ti darebbero ragione.

    Perchè poi c’è una cosa che pochi sanno: LA GIUSTIZIA E’ COME TIRARE LA MONETINA: mi diceva un’amica che fa l’avvocato giuslavorista che una volta assisteva un cliente e c’era l’ultima udienza e la sentenza (che viene pronunciata subito dopo l’ultima udienza nel processo del lavoro).

    Ebbene, quel giudice stava pronunciando la sentenza e dicendo che dava ragione ad A e torto a B, quando improvvisamente si interrompe, manda fuori tutti, poi dopo 10 minuti richiama parti e avvocati, e pronuncia un verdetto opposto: dà torto ad A e ragione a B!!!

    Si può capire quanto tempo avesse dedicato alla lettura delle carte!
    Perchè poi nei processi chi credete che vinca?
    Non certo chi ha ragione, ma chi riesce a impressionare di più il giudice, a imbrogliare i fatti, perchè poi i giudici hanno centinaia di processi, al vostro dedicheranno pochissimo tempo, magari decideranno dando un’occhiata rapida alle carte.

    E se poi le strutture degli uffici giudiziari marciscono, e le cause durano tempi biblici, ma che senso ha rivolgersi alla giustizia, in Italia?

  8. 38
    robinhood2 -

    Qualche anno fa uscì un bel libro, di un autore americano, si intitolava: “La terribile verità sugli avvocati”.

    In sostanza diceva che la cosa più sbagliata è rivolgersi agli avvocati se si hanno problemi risolvibili con la mediazione e la trattativa (a meno che ci siano di mezzo cose davvero serie: un grave reato, un fallimento, un grosso credito, un incidente che ti ha menomato, ecc.).

    Lui diceva che in sostanza ogni avvocato, per mentalità, è portato (a meno che sia un vostro caro amico di cui vi fidate davvero) ad AGGRAVARE le situazioni di conflitto, anzichè mediare per risolverle e pacificare.

    Ci sono anche gli avvocati mediatori intelligenti, che risolvono i conflitti senza “tirare fuori la pistola”, è vero, ma sono una minoranza.

    Nella maggior parte dei casi l’avvocato aggrava il conflitto, perchè ha tutto da guadagnare nel soffiare sul fuoco, e spesso lo fa anche solo per mentalità, per deformazione professionale alla litigiosità.

    Così voi vi bruciate i ponti alle spalle, andate in causa, e magari se avevate un credito di 100, poi alla fine della causa, che magari è durata 5 anni, vi accorgete che il giudice magari non vi ha dato ragione (e allora sarete voi a dover pagare la controparte), oppure vi ha dato ragione ma solo in parte, e anzichè 100 vi riconosce 30 o 40, e compensa le spese processuali. E questo significa che voi dovete pagarvi il vostro avvocato, che magari vi chiederà 50 o 60. Quindi ci avete perso e basta, succede tantissime volte, anche a coloro che erano sicuri di vincere la causa.

    L’autore di quel libro, ad esempio, consigliava a chi aveva piccoli crediti di mandare a quel paese il debitore, anzichè andare in causa.
    Quel cliente non vi ha pagato? Mandatelo a quel paese, fategli capire che o vi paga, o altrimenti con voi ha chiuso per sempre.
    Vuole chiudere per sempre? Bene, trovatevene un altro, perderete meno tempo ed energie che non a rodervi il fegato durante una causa che magari dura anni e vi consuma energie preziose.

    Sapete cosa diceva il filosofo Ludovico Antonio Muratori?

    Diceva che “misera è la condizione di chi deve litigare, egli si crede di andare a picchiare alle porte della giustizia, e non si accorge che va a mettere il suo alla ventura di un lotto”.

    Chiaro, no?

  9. 39
    Avv. Alessandro -

    Mi scriva ad avv.alessandrocale@libero.it
    Ho patrocinato diversi procedimenti giudiziari di mobbing soprattutto contro amministrazioni pubbliche.
    Mi scriva anche per chiedere un semplice chiarimento, poi se ha intenzione di andare avanti possiamo prendere un contatto telefonico

  10. 40
    Egidio -

    La cosa sbagliata non è tanto che occorre arrivare alla Cassazione, quanto che occorre tantissimo tempo per arrivarci. Gli anglo-sassoni hanno la giuria che giudica in 2 2 e 4, come nel caso di Carlo Parlanti, condannato sulla base di prove false e senza adeguate investigazioni in California. Il discorso sugli avvocati lo farei in maniera diversa da voi. Tutti hanno il diritto di difesa in giudizio (art. 24 Cost.) e non importa se a qualcuno non sta bene questa regola. Il prpblema è quando gli avvocati non difendono gli interessi dei loro assistiti ma li sfruttano per lucrare ingiustamente; e quando i giudici sono poco attenti alle cause che devono decidere. Inoltre, la lentezza ed inefficienza degli uffici giudiziari è intollerabile. Gli avvocati si trovano questa situazione servita su un piatto d’argento.
    Quanto ai processi per stupro, pedofilia, omicidio da incidente stradale ecc. il giudice non deve mettersi dalla parte della vittima piuttosto che dell’accusato o viceversa ma deve essere terzo ed imparziale e soprattutto defe perseguire l’accertamento dei fatti. Secondo me è intollerabile l’avarizia della classe dirigente riguardo alle investigazioni e alla giustizia. Berlusconi non farà certo lavorare meglio i magistrati. Si dedicano decisamente troppo poche risorse alle investigazioni e il lavoro è difficile anche per quei pochi giudici che vogliono lavorare bene. E’ una vergogna che la giustizia italiana sia così sfasciata. E’ un problema gravissimo e i politici di m***a se ne fregano, anzi ne approfittano per i loro interessi.
    Quanto alla presunzione di innocenza fino alla condanna definitiva, essa è prevista anche in Svizzera, in Ungheria, in Estonia e in Brasile ma forse là i processi sono più svelti. Comunque la lentezza della giustizia italiana fa vomitare. Condannare in caso di dubbio non è il massimo e mi pare che su questo siamo tutti (o quasi) d’accordo. Ma quando ci sono prove del tutto attendibili non ha senso andare avanti anni e anni con migliaia di udienze. Naturalmente, benvengano anche tutte le udienze occorrenti quando sono necessarie per accertare fatti oscuri. Ma i processi sono lentissimi anche quando ci sono prove schiaccianti. Una cosa altrettanto insopportabile è la pretesa di impedire l’accertamento dei fatti attraverso le intercettazioni. E’ proprio la difficoltà di accertare i fatti il maggior pericolo delle vittime, di quelli che sono accusati per errore, a seconda della situazione. Occorre favorire al massimo la qualità delle investigazioni e degli accertamenti, anche per evitare situazioni come quella subita da Elvo Zornitta (quello accusato di essere unabomber nel tentativo di far uscire allo scoperto il vero unabomber).
    Voglio spendere una parola per i vari soldati che sono vittime di nonnismo. Anche loro non hanno possibilità di difesa contro il crimine.

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