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Turisti italiani picchiati brutalmente dalla polizia Croata

di Giuseppe
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 9 Ottobre 2007. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 195 commenti

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  1. 161
    Luigi -

    Mai lette tante falsità tutte insieme.
    Frequento l’Adriatico orientale da 27 anni.
    Mai avuto un problema.

    La maggior parte di queste leggende metropolitane si sono rivelate delle bufale dopo poco tempo, come la vicenda di Monsurrò

  2. 162
    Sofia -

    Io non credo che siano poi tanto delle falsità….
    Tutti questi sono posti di m…..

    STATEVENE A CASA VOSTRA!
    EVITERETE TANTA M… E GRANE!

    STATEVENE A CASA VOSTRA!

    Io non viaggio mai..e mai lo farò.. Ne mi frega conoscere nulla di sti posti..posso vivere benissimo senza aver mai visto sti posti!.
    STATEVENE a casa!

  3. 163
    Il bananoide -

    Dopo che abbiamo perso la seconda guerra mondiale, siamo diventati una colonia statunitense (e per carità, mica ci hanno trattato male dopo tutto).
    Poi è nata l’europa, e siamo diventati una colonia germanica (o meglio ritornati…)
    Il nostro stato (che in realtà è un gruppo burocratico utile per la ripulitura dei conti correnti delle persone per saldare debiti che i nostri amministratori hanno contratto e stanno contraendo con l’estero), non ha ALCUN PESO politico.
    Esempio: brasile (Cesare battisti, terrorista, che ricordiamo ha lo stesso nome di un nostro grande patriota, quindi NON confondeteli), india (marò) e ora croazia (turisti).

    Uno stato senza palle, senza soldi, senza potere militare, quale problema volete che sia per l’ultimo culo del mondo ?

    Inutile dire: loro sono a casa loro.
    La città di Pola era casa nostra, l’abbiamo persa con la seconda guerra mondiale.
    Ora ci sono “loro”.

    Se ci sono tonnellate di turisti che vanno in croazia, penso sia giusto che siano martellati a dovere.
    Io ad esempio NON CI VADO e non ci metterò mai piede.
    Grazie a quelli come me, qualcuno di loro non mangia perché non c’è turismo. Purtroppo quelli che ci vanno pagano per tutti quelli che non ci vanno….(esempio: 40 mila euro).
    Frequentare solo posti tranquilli è il miglior sistema per stare tranquilli.

    Paese che vai, pestaggio che trovi…

  4. 164
    Luigi -

    Quando leggo un delirio nazionalista e razzista come quello del BANANOIDE capisco perché gran parte degli italiani siano stati, giustamente, cacciati da istria e Dalmazia e mi viene voglia di andarci sempre più spesso dagli amici Croati e dagli italiani RIMASTI.
    Già perché nessuno ricorda che:
    – l’Istria non era tutta italiana, solo la costa lo era. Quindi era ANCHE casa nostra ma ANCHE casa loro
    – la Dalmazia era per l’80% croata.
    – decine di migliaia di italiani sono RIMASTI perché non compromessi col fascismo. Non solo non gli è stato torto nemmeno un capello, ma hanno da sempre scuole, quotidiani, settimanali una radio ed una TV

  5. 165
    Golem -

    Ma non ho capito. I razzisti sono gli italiani e non i croati?
    Io sono di lontana origine croata e ci sono stato due volte da quelle parti per cercare le ataviche radici paterne, ma non ripeterò l’esperienza. Non mi hanno pestato anche perchè sono grosso e so spiccicare qualche parola in serbo-croato, ma mi hanno estorto 60 marchi tedeschi nel ’97 ad un posto di blocco accusandomi di eccesso di velocità che sanno solo loro come lo hanno rilevato. Sarebbero stati 120 se non avessero visto la mia foto sulla patente con la divisa militare credendo che militare lo fossi ancora. Erano in tre i “poliziotti”. 20 marchi a testa senza alcuna ricevuta per lasciarmi andare.
    Senza contare che le bellezze architettoniche croate sono veneziane e quelle naturali del Padreterno.
    Mai più. Pozdrav dragi.

  6. 166
    Fabio di Muggia -

    Ancora gira questa storia?
    Io ero a Pola in quei giorni, sono di Muggia (TS) a vado in Istria da quando ero bambino. Ci sono andato anche negli anni della guerra.
    La cosa è molto semplice: i napoletani, da bravi napoletani, facevano casino. Dei turisti olandesi che stavano vicino volevano che fosse rispettato il “silenzio”, cioè nei giorni feriali alle 22 non si urla più e non si sbraita. Per i napoletani questa cosa era “assurda”. Arriva la polizia e loro, sempre da bravi napoletani, la accolgono come ai Quartieri Spagnoli.
    Devo aggiungere altro?

  7. 167
    Fabio di Muggia -

    Golem, nei Paesi civili i limiti di velocità si rispettano. Non come in Italia…
    La multa te la sei meritata. Magari andavi a 42 dove il limite era 40

    Gli italiani mediamente considerano croati e slavi in genere INFERIORI. Quindi si, sono razzisti

  8. 168
    Angwhy -

    Fanno bene a menare cosi nessuno si permetterà di andare la a fare i propri comodi.domanda,come mai clandestini la non vanno?non sono forse in europa anche loro?

  9. 169
    Golem -

    Si Fabio di Muggia, li dovevi vedere i rappresentanti dei paesi civili.
    Il capo tronfio, seduto in una piazzola e i due sgherri che mi chiedevano “kuna”. Nessun riscontro, solo la loro parola, e soprattutto nessun verbale. Hanno incassato e mi hanno lasciato andare ad imbarcarmi a Spalato. Ma senza nessuna ricevuta.
    Chissà quanti “eccessi di velocità” quel giorno di rientri in Italia sulla “Magistrala” del ’97.
    Vacci tu in vacanza va. E te lo ripeto, laggiù le bellezze architettoniche sono veneziane, quelle naturali del Padreterno, però ai croati si deve l’invenzione della “crvt”. La cravatta.
    Dobrie vecie gospodan.

  10. 170
    Kid -

    Ci sono stato in vacanza e nessuno ci ha infastidito e lo stesso abbiam fatto io e i miei amici perché si sa che in Est Europa c’è da stare in campana. La Polizia in qualunque parte si vada starà sempre dalla parte dei locali .Una sera entrai in un pub a Dubrovnik per prendere due birre. All’inizio il ragazzo al bar cercò di ignorarmi ma non è che capissi bene il perché, anche se intuivo che c’era qualcosa che non andava visto che altri turisti venivano serviti. Così rimasi in silenzio mostrando solo i soldi e facendo il numero due con le dita , indicando la birra e cercando di non dare evidenze di essere Italiano. In finale mi ha dato due birre ma mi ha anche detto di non farmi più vedere. È inutile cercare di far valere le proprie ragioni con chi cerca il pretesto. È come accendere la miccia di una bomba. E non ho alcun dubbio del fatto che in questi episodi che han coinvolto i nostri connazionali le reazioni siano state spropositate , con manganellate ed arresti perché ho visto analoghi episodi accadere anche in altri Paesi.

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