Salta i links e vai al contenuto

Troppo solo…

Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 27 Maggio 2015. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
Condividi: Troppo solo…

Altre lettere che potrebbero interessarti

Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 83 commenti

Pagine: 1 7 8 9

  1. 81
    Golem -

    Maria Grazia, l’essere umano ha un gran bisogno di sentirsi dire quello in cui spera. Purtroppo questa debolezza nasce dall’onnipresente bisogno di sicurezza, che in certi soggetti trova conferma nella continua ricerca di chi possa soddisfare questa necessità. Per averla è disponibile anche a credere a ciarlatani di ogni genere, anche “involontari”.
    A tale proposito ho citato piu volte un grandioso film con Peter Sellers, premiato dagli Oscar: “Oltre il giardino”, dove per una serie di circostanze casuali, un povero giardiniere, Chance Gardiner, lievemente ritardato oltre che analfabeta, diventa il consigliere di personaggi politicamente importanti sino ad essere candidato alla presidenza degli Stati Uniti. Il suo aspetto riservato e i modi gentili, oltre ad un linguaggio essenziale quanto elementare, lo fanno scambiare per un saggio, e le sue risposte incentrate solo su esempi legati al suo lavoro, appaiono come sottili metafore alle orecchie degli ammirati interlocutori, quando in realtà sono solo banalità. In pratica, in un mondo che è portato a vedere ciò che vuole più che ciò che è, colui che si potrebbe definire un ritardato è scambiato per un saggio, sensibile e arguto osservatore.
    Ho notato che anche qui succede lo stesso fenomeno. Vi sono certi post di risposta che incomprensibili ma che qualcuno interpreta persino come geniali, con lo stesso criterio usato per il giardiniere, arrivando ad estrapolarne singoli brani dal periodo – del quale spesso non se ne comprende neppure la logica – ma che risulterebbero utili a chi lo fa per “dimostrarsi” un’ipotesi della quale evidentemente non si è convinti. Ma il bisogno di trovare una personale conferma a determinate incerte convinzioni, è tale che si arriva anche a questi punti, prendendo a destra e a manca pezzi di discorso, più o meno a fuoco, per farsi un “Frankenstein” ideologico che possa soddisfare i propri dubbi esistenziali.
    Sono questi i bisogni che sfruttano “i venditori di illusioni”, allo stesso modo di qualunque cialtrone al maschile e al femminile che mantiene sul filo del rasoio l’ingenuità dell’innamorata o dell’innamorato, sapendo bene quali mezzi usare per riuscirci.
    Ciao.

  2. 82
    maria grazia -

    Golem
    l’interessante esempio di quel film che hai citato ( e che stranamente una cinefila come me si è persa ) è solo il culmine estremo dei “principi” su cui si basa la nostra comunità.. Non ti sarà senz’ altro sfuggito che siamo circondati da “insigni tuttologi” a cui il comune cittadino si appella credendoli delle semi-divinità ( vedi l’ esempio dei politici e di altre personalità di spicco ), quando in realtà è molto più facile che un senzatetto la sappia più lunga di loro. Ma l’ ignoranza sa come ammantarsi di “onnipotenza” quando deve far breccia ( Vanna Marchi & figlia furono un altro caso eclatante ). Ed eccoti sfornati i “venditori di fumo”! che naturalmente esistono anche in campo “affettivo”.

  3. 83
    Golem -

    Per evitare di essere plagiati o abbindolati non bisogna mitizzare nessuno, sia che si tratti “dell’amore” della vita, del medico che ti guarirà, o del politico che ti promette la luna nel pozzo. Un sano scetticismo alla san Tommaso serve ad apprezzare di più la sorpresa di essersi …”sbagliati”. Troppe aspettative servono solo a constatare l’inevitabile delusione che subentra quando ci si accorge che erano solo illusioni infantili quelle che provavamo.
    Adesso andiamo a pagare le tasse. Quella è la dura realtà per il momento. Ciao putea.

Pagine: 1 7 8 9