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Tornare dalla famiglia di origine?

Salve a tutti. Vi spiego la mia situazione 4 anni fa per lavoro sono andato a 900 km dalla mia famiglia di origine. Ho comprato casa ho avuto una convivenza di due anni. Ho provato ad avere altre relazioni ma sono finite dopo pochi mesi. Ora ho i miei hobby palestra,balli latini, qualche amicizia ma giusto per fare serate ogni tanto. Non sono quelle amicizie fraterne che ho nel mio paese ognuno per cavoli suoi insomma. Da quando non convivo e non ho una persona tutti i giorni vicino mi sento veramente solo. Sento la mancanza della mia famiglia di origine e delle mie amicizie storiche che ancora sento spesso telefonicamente e vedo quando torno a casa. Ora sono a un bivio sto in una città dove lavorativamente sto bene il posto e tranquillo e funziona tutto. Trasferendomi farei lo stesso lavoro ma come si dice sai quello che lasci non sai quello che trovi. La casa che ho penso di metterla in affitto. Vorrei scendere perché soffro troppo la solitudine, se avessi trovato la donna della mia vita sarei rimasto, voi che mi consigliate?

Lettera pubblicata il 25 Dicembre 2019. L'autore ha condiviso 7 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Famiglia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    rosa del deserto -

    Capisco che sia una scelta ardua, ti ritrovi appeso. Sappi però che tornando nel tuo paese d’origine non significa venir meno a quella sensazione di solitudine. A volte ci ritroviamo circondati da persone (a cui vogliamo bene), e sentirci soli. Forse quello di cui hai bisogno come hai detto tu è un amore grande, una donna che riempia questo tuo vuoto… pensaci bene e valuta…

  2. 2
    dado91 -

    Quando sono giù a casa ho parenti amici che mi riempiono le giornate vengo spesso cercato e ho sempre un appoggio su cui contare. Su sono solo se non chiamo io non si organizza niente. Ho la sensazione che facendo passare altri anni in un posto affettivamente per me arido con persone con cui non mi trovo perderei tempo.

  3. 3
    Enza -

    La solitudine potrebbe essere una pessima consigliera, ora. Io seguirei l’istinto. Decidi con calma, non farti pressione da solo.

  4. 4
    Yog -

    Io fossi in te mollerei tutto e tornerei a casa. Ebbasta.
    È chiaro che quassù non radicherai mai, sarai sempre “altro”, c’è poco da fare, funziona accussì e almeno lo hai capito in tempo, che non è poco.
    La casa quassù vendila, non affittarla, son solo rogne.

  5. 5
    dado91 -

    Esatto Yog dopo quattro anni mi sento sempre “l’estraneo” quello di passaggio nonostante esco spesso e ho molto conoscenze. Non penso che nei prossimi anni la situazione cambi qui.

  6. 6
    Yog -

    Non cambierà mai, ritieniti fortunato ad averlo compreso e non nutrire false speranze. Torna giù, vendi casa (l’affitto da proprietario è un azzardo irresponsabile), getta il sale sui ricordi e saluta tutti caramente (nessuno ti cercherà mai più, scommetti?).

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