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Stravaganza di uno che ne ha le tasche piene di questa società

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Lettera pubblicata il 17 Marzo 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 19 commenti

Pagine: 1 2

  1. 11
    Agostino -

    Ciao Sergio,
    certo, potrei chiedere lo stesso come un straniero, se mi accontenterei di una mollica di pane e un buco per dormire.
    A me personalmente non mi va assolutamente lavorare per una mollica che devo tagliarla in due per poter avere un pranzo e una cena inquanto il boss non sá dove sbattere i soldi e non riesche piu a vedere i suoi propi piedi. Piuttosto andrei a toglierli a chi ne ha da buttare via.
    Certo che il “boss” merita un di piu, ma tutto deve essere in equilibrio.

    Pero, tu sai anche che se voglio vivere a Milano lo stipendio dovra essere un pó di piú che “dignitoso”. Só che la vita la e carissima.

    Comunque potresti offrire un posto di lavoro a Lorenzo, visto che stá agli estremi e gli serve urgentemente. Lo fara dinuovo respirare.
    Forse non sei uno di quelli squali, forse sei un Sergio che chiaramente vuole guadagnare, ma anche aiutare la societa.
    Alla fine e da questa societa che ti stai facendo i quattrini.
    Cordialmente
    Agostino

  2. 12
    Sergio -

    Peccato che l’azienda non è mia…

    quando dico mia, intendo che ci lavoro.

    Ad ogni modo meglio una mollica di pane che non fare un emerito caz.zo dalla mattina alla sera.

    E questo a prescindere dalle colpe dello schifo che c’è in questa società…
    tanto alla fine con i miei contributi prima o poi, come è successo a miei conoscenti nulla facenti, daranno anche una pensione minima…

  3. 13
    agostino -

    Ciao sergio
    tiro il cappello e ti do ragione, e migliore guadagnarsi una mollica che non fare un emerito c.... tutto il giorno.Scusa ma pensavo che l’azienda era tua. Pero, pensi che con una pensione minima c’é la faremo a campare?? Saremo capaci di pagare un affitto e comprarci da mangiare? Ai mai pensato come fará una famiglia con una pensione minima? Comunque non c’é l’ho con te, mi riferisco come Lorenzo al sistema la cui siamo sottoposti, senza poterci difendere. Se le aziende pagassero un mensile adequato non si bisognava girare una moneta tre volte prima di comprare qualcosa, in tal caso noi vivremmo tutti migliore, i contribbuti sarebbero piu alti e darebbero una pensione piu alta. Il mensile darebbe la possibilita di permettersi un di piu, e questo garantirebbe i nostri posti di lavoro. Ma sembra che “l’industriali” se ne fregano un c..... Si abbusano della situazione di lavoro,(che hanno provocato loro stessi) ci sono troppi disoccupati(chiaro chi lavora oggi sono i robot industriali)e per questo i mensili scendono giu fino alle suole delle scarpe. Potrebbero pagare si di piu, ma…… loro puntano sempre con il dito su quelli che stanno disoccupati e ti rinfacciano che c’è un quarto mondo, ti intimidiscono, e alla fine loro hanno i muli che vogliono, per una ciampata di erba secca. Chi “vive” non siamo certo noi. Qui si che i politici dovrebbero intervenire, e…. lo fanno?? No, perche vengono invitati a party’s con le minorenne, dove portano il c.... al sole, facendo affari di lavoro con chi gli ha invitati. Per i lavoratori? Lavoro, lavoro, piu niente,senò ti battezzano come a Lorenzo. Dobbiamo cambiare, prima che ci sono troppi Lorenzi e finiamo in un bel guaio. Io abito in germania, sono emigrato gia da 43 anni e lavoro, quello che abbiamo sofferto in Italia, qui non l’abbiamo conosciuto,volevo rimpatriare e me lo sono dimenticato subito subito. Mi mette triste, pero la germania non fa morire di fame, neanche agli stranieri

  4. 14
    Ciro -

    Sono d’accordo con Sergio, meglio fare un lavoro qualsiasi che stare
    a incazzarsi nei confronti di una classe politica sorridente e corrotta. Quando sono stato licenziato, ci siamo trovati in 40 a chiederci cosa fare…io ho trovato una strada, forse l’unica percorribile attualmente. Un’altro è andato a lavorare in un’impresa di pulizia, capito come funzionava la cosa, si è messo in proprio con
    altri amici, 10 persone in tutto. Hanno formato una cooperativa e si
    guadagnano da vivere onestamente. Guadagnano lo stesso stipendio della
    grossa multinazionale, ma hanno la libertà di non avere un padrone e di gestire al meglio le proprie risorse. Parlare di ideologie a pancia vuota, lascia l’amaro in bocca e provoca sterili incazzature.
    Altri più giovani, hanno aperto un laboratorio di assistenza per i computer, sfruttando la qualifica che avevano nell’azienda. Sono molto bravi e hanno trovato uno sbocco a quella che sembrava una strada senza uscita. Gli impieghi statali, le grosse industrie, sono
    appannaggio di figli di… nipoti e parenti, tutti della stessa Madre.
    L’unico sbocco è nell’artigianato, elettricisti, riparatori di elettrodomestici, tanto per cominciare. Tanto qui non verrà mai uno che a pancia piena, parlerà male di questo schifo di sistema, siamo noi poveri disgraziati a scervellarci e trovare nel dialogo una soluzione ai nostri problemi. Tanto gli italioti, continueranno a votare come hanno sempre fatto… e io sono stufo di lamentarmi a vita. Lavoro 12 ore al giorno, ma non ho mai guadagnato tanto…e pensare che volevo espatriare…insomma amici miei, nelle pieghe perverse di questo sistema, se ci diamo una mossa e troviamo il coraggio di rischiare qualcosa, è possibile sopravvivere! Ciao a tutti

  5. 15
    agostino -

    Ciao Ciro
    non sono contro un lavoro onesto ma neanche contro incazzarsi nei confronti di una classe politica sorridente e corrotta.
    Parlarne di politica non e la stessa cosa che parlarne di ideologia.
    Il sistema politico é reale, e noi siamo sottomessi. Questo non fa differenza davanti a una pancia vuota o piena.
    Auguri per tutti quelli che sanno darsi da fare,ma che hanno anche la possibilita di farlo.
    Uno che vive in citta, ha mille possibilita, mentre uno che vive in un paesotto???
    Uno che ha avuto fortuna e coraggio per studiare puo formare la sua vita totalmente differente da uno che ha solo la scuola media.
    E poi, non tutti hanno lo stesso spirito, lo stesso intendimento, oppure avuto la stessa possibilita, certo, io lavoro, guadagno bene, e potrei fregarmene del mio vicino, che non ha niente, tanto mica e colpa mia, la colpa e del sistema potrei pensare, ma non me la sento, alla fine tutti noi che stiamo lavorano stiamo dando continuo a questo sistema. Con i contributi e voti diamo a mangiare a chi ha gia la pancia piena, a una classe politica sorridente e corrotta. Dunque: siamo noi a mantenere il sistema, con i nostri contributi. Mentre tutti quei poveracci come Lorenzo rimangono a pancia vuota, con l’amaro in bocca e sterili incazzature, questi hanno bisogno di una mano. Qui c’é un bisogno grande di schiarimento, di cambiamento.
    Altre nazioni come Svezia, Finlandia, Svizzera, Hollanda, Danemarca,
    Francia, Germania, etc.etc. non lasciano i cittadini nella merda, li aiutano, li instruiscono per qualificarsi integrandoli nel lavoro, non fanno morire di fame.
    Perche l’Italia che si nomina “primo mondo”, non e capace?
    Ai scritto bene,>> insomma amici miei, nelle pieghe perverse di questo sistema, se ci diamo una mossa e troviamo il coraggio di rischiare qualcosa, è possibile sopravvivere!<< Non voglio solo sopravvivere voglio vivere la mia vita.
    E possibile migliorare.
    Ciao a tutti

  6. 16
    Ciro -

    Caro Agostino, I tuoi genitori sono stati costretti ad emigrare. Non credo siate in vacanza di piacere. Mi accorgo che conosci poco dell’italia. Quando ha chiuso la grossa fabbrica dove lavoravo, abbiamo bussato a tutte le porte…parole, parole e conseguente arrabbiatura. I sindacalisti, sono dei burocrati imborghesiti. Cambiare la mentalità degli egoisti, e come battere la testa contro il muro. Sbagli anche quando dici che uno che ha solo la licenza media
    è penalizzato nei confronti di chi ha avuto la possibilità di laurearsi. Ci sono migliaia di laureati e diplomati che fanno altri mestieri, anche i più umili. Io ho la terza media, ero riuscito ad imparare 2 mestieri, saldatore con brevetto internazionale e tubista industriale. Nella mia zona tutto l’apparato industriale è scomparso.
    Ci sono centinaia di capannoni vuoti, quando decisero di puntare sull’industrializzazione, ignorando l’agricoltura, è andata bene per un certo periodo, ora che i prodotti siderurgici, la raffinazione del petrolio, si fa direttamente nei paesi che hanno la materia prima.
    Noi che abbiamo un clima favorevole, particolarmente al sud, potremmo
    fare un passo indietro e puntare sull’agricoltura. Questa è la nostra materia prima. Ma abbiamo un’erba che cresce più alta di tutte le altre. Si chiama camorra, mafia, sacra corona unita, ndrangheta.
    Ogni tanto qualche politico viene trovato con le mani nel sacco. Uno su mille! Ti consiglio di leggere il libro di Saviano, Gomorra.
    Più delle mie parole, è la descrizione dettagliata, scritta con grande coraggio, a farti fare un’idea che ormai mezzo mondo è sotto questo potere non più occulto. Sento nel tuo parlare una nostalgia, ti senti italiano…anch’io sono italiano, ma cambiare questo paese è
    solo nei nostri sogni, non sono rassegnato, è l’esigenza di portare a casa uno stipendio che mi da la forza di lottare, si lottare per la sopravvivenza. Non voglio più prendere manganellate in testa nei cortei e durante uno sciopero! Ciao

  7. 17
    agostino -

    Ciao Ciro, si ho poca conoscienza dell’Italia, e la nostalgia e grande. Mia madre era vedova quando emigro insieme a le mie due sorelle piu grandi, io e un’altra sorella rimanemmo in orfanati poi mia madre ci venne a prendere. Chiaramente come italiano ho dei perenti la, e mi dispiace moltissimo per quelli che si trovano come Lorenzo. E per questo che mi fa male sapere come stá l’Italia. Qua i miei colleghi quando si parla dell’Italia mi prendono in giro, la loro opinione e che lItalia é una repubblica di banane, altro che il primo mondo. Mi mette una grande vergogna e con la testa abbassata con la rabbia nel cuore gli do ragione. Siamo un branco di mafiosi corrotti e incapaci di cambiare. In fine ti do ragione, e ho stima di te e tutti i paesani che vivono onesti e con il cuore a posto. Anch’io devo portare a casa uno stipendio, ho una moglie e mia madre che vive con me. E nean’chio vorrei prendere manganellate per nessun motivo, pero qualcosa si deve pur poter fare. Lo so, il sistema non si puo cambiarlo entro oggi. Ma abbiamo delle nazioni dove prendere esempio come farcerla. L’importante sarebbe che quelli che pagano (contributi obbligatori)le orgie a quei stronzi, si uniscono. Certo, la paura e grande, per questo “loro” vincono sempre. La mafia, siamo tutti noi in Italia, e troppi pochi quelli che qli dichiarano la guerra con coraggio. Allora?? Lasciamo stare com’é?? Si chiude il caso e si torna alla routina? E loro? Sono persone che vogliono guadagnarsi il loro pane onestamente, che hanno famiglia, e si occupano dei genitori anziani. Certo, come posso aiutare?? Oppure noi due?? Che possiamo fare?? Solo due persone e questi anche con la paura nel corpo, non si ricava un bel niente, ma migliaia di lavoratori, uniti,coordinati, potrebbero risolvere gia qual’cosa.(visione) Ciro, con i tuoi mestieri andrei in germania, i mensili sono di 1300fino 2000€ netto, chiaro,non e facile, ma qua la democrazia funziona di piu. Che ne pensi??
    Ciao, fatti sentire.

  8. 18
    Ciro -

    Ciao Agostino, Capisco quando ti parlano male dell’italia e ne soffri.
    Ma devo ammettere che hanno ragione! Stiamo vivendo uno dei momenti più critici da quando sono nato. Ho ormai 40 anni, avevo il pallino di
    cambiare il mondo, ho creduto che con il buon senso, il coraggio e la certezza di essere nel giusto, si poteva cambiare veramente qualcosa.
    Quando ho avuto la certezza e la maturità di capire, che qui in italia
    è tutto marcio! E’ dal 92 che siamo andati sempre più giù. Ora siamo al collasso, almeno le persone che conosco bene, i furbi galleggiano
    magnificamente in ogni situazione. Quando sono rimasto senza lavoro, e
    nessuna prospettiva, stavo meditando di espatriare. Non ho il coraggio di abbandonare la mia famiglia, è vero che faccio un lavoro
    meno qualificato, ma economicamente non mi posso lamentare. Guadagnavo
    1600 euro netti…ora facendo l’idraulico, anche se lavoro a volte 12 o 14 ore al giorno, vengono mesi che porto a casa 3000 euro!Non tutti i mesi, ma non vado mai sotto i 2000. E sono scrupoloso ed onesto, chiedo quello che mi sembra giusto, è vero che passo poco tempo in famiglia, ma mia moglie e contenta e i figli pure che non sono andato
    via. Potevo andare a lavorare a Porto marghera, ma sono 800 km da casa mia. Insieme ai miei soci-amici, stiamo pensando di ampliare e partecipare a qualche gara d’appalto, siamo stati contattati per la nostra gran voglia di lavorare, potrebbe nascere qualcosa di interessante…sto scoprendo che il fatto di non avere un padrone sulle spalle, mi gratifica molto. Anche se su queste cose è meglio andare con i piedi di piombo…per partecipare ad una gara devi misurarti con la cosa più odiosa, se qualcuno ci chiede una “ricompensa” io non ci stò. Preferisco fare il mio onesto lavoro,
    e dormire sonni tranquilli. Solo a contattarci, ho sentito puzza di bruciato! Purtroppo questa è la situazione. Non siamo alle banane, siamo alle mele marce! E quanti si stanno adeguando, caro amico siamo
    al collasso! Ciao!

  9. 19
    Agostino -

    Ciao Ciro
    come descrivi quello che fai e quello che guadagni ti posso fare i miei complimenti e ti aguro una continua buona fortuna.
    Certo, adesso che conosco un po della tua vita quotidiana, capisco bene che non vuoi espatriare. Io sé lo farei, solo con la famiglia.
    Lo stipendio que prendi e buono, si puo dire che fai parte della classe media. Io sono elettricista e lavoro in una azienda “Lloyd Dynamo Werke Bremen” dove si costruiscono elettromotori di grande porte. Dal >A alla Z<, tutto e manutenzione. Abbiamo 35 ore lavorative in settimana, lo stipendio e di 1700€ netti. Ma incominciai con 1300€ netti lavorando anche il sabato a mezza giornata.
    Ma dal mese d'aprile taglieranno le ore per mancanza di lavoro, poche ordinazioni, per causa della crisi.
    Lavoro da tre anni la, non e proprio il mio ramo ma me la cavo. Ma mi sono rotto le palle e ne ho abbastanza.
    Ho superato i cinquant'anni, vorrei muovermi ancora, questa routina quotidiana che ho mi fa sentire preso, tutti giorni "polenta, polenta".
    Sono stato in sud America per quattro anni, non mi dettero il soggiorno definitivo e cosi ritornai alla germania. Ho tentato di trovare lavoro in Italia , gia che mia madre lo desiderava tanto, ma la io ormai sono un alien, niente da fare. Mi e dispiaciuto moltissimo. Sono italiano, ma non mi fanno sentire cosi.
    Stó risparmiando tutto quello che posso, e ritentero il sud America.
    Mi dispiace per Lorenzo,sembra che nessuno puo aiutarlo, mi dispiace. Gli potrei consigliare di espatriare con suo padre, anche se ha 80 anni. La svizzera fa il suo caso, ci si guadagna e si vive bene la. Non só se lui sta eseguendo ancora i nostri discorsi, non si fa sentire piu?!?
    Penso que siamo arrivati al termine di questo assunto, siamo rimasti solo noi due. Senza nessun risultato soddisfacente.
    Non possiamo cambiare il mondo, ma possiamo incominciare nei nostri intorni.
    Gentili saluti a tutti
    Agostino

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