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Suicidio passato

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Lettera pubblicata il 22 Giugno 2009. L'autore ha condiviso 11 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 46 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5

  1. 21
    pimpacherry -

    Ciao Virginia!
    Scusami se mi permetto di “intromettermi” in quello che hai scritto a Michele.
    E’ incoraggiante che tu sia riuscita ad aggrapparti alle cose belle..anche a me capita di “sprofondare” nel cioccolato, nel riscoprire la bellezza di un’alba, dei fiori, della luna. Solo che per me sono attimi di passaggio, a volte lunghi, a volte brevi.
    Con le persone mi riesce un pochino più difficile, non perchè non voglia, perchè sono un pò più sfortunata di te forse.

    Sai perchè ho voluto scriverti? Perchè anch’io, esattamente come te, un paio di giorni prima della maturità (10 giorni fa? ho perso la nozione del tempo!)ho digitato “mi sento sola”. Perchè? perchè non ero tanto preoccpata per uno stupido esame, quanto perchè mi assaliva la tristezza di non vedere più i miei professori e alcuni dei compagni.
    Sorpresa! La scoperta di questo blog e l’aver avuto la fortuna di trovare alcune persone speciali! Mi stanno aiutando tanto, forse non lo sanno..non le ho ringraziate abbastanza!

    Grazie a quelle persone, grazie di tutto cuore..

    Riguardo alla sofferenza permettiti di riportarti il passo di un libro: “La vita è una tale fatica, bambino. E’ guerra che si ripete ogni giorno, e i suoi momenti di gioia sono parentesi brevi che si pagano un prezzo crudele”. Poi aggiunge: “Io perfino nelle pause in cui piango sui miei fallimenti, le mie delusioni, i miei strazi, concludo che soffrire sia da preferirsi al niente”.
    Conclude, preludendo alla felicità: “Battersi è molto più bello che vincere, viaggiare è molto più divertente che arrivare: quando sei arrivato o hai vinto, avverti un gran vuoto”..
    Avverto questo vuoto come la nostalgia di esser stata protagonista della tua storia..

    Ciao ciao,
    Stefy_

  2. 22
    toroseduto -

    “La vostra gioia è il vostro dolore senza la maschera. E’ il pozzo da cui scaturisce il vostro riso fu spesso pieno delle vostre lacrime.
    Quanto più penetra e scava il dolore dentro di voi, tanta più gioia potrete contenere. Quando siete gioiosi,guardate a fondo nel vostro cuore e vedrete che solo quello che vi ha dato dolore vi dà ora gioia!
    Quando siete dolenti, guardate ancora nel vostro cuore,e vedrete che state in realtà piangendo per quello che vi ha dato diletto”
    E’ una citazione da un famoso libro, che rafforza le citazioni di Stefy. Mi sfugge l’autore che tu hai citato, credo di averlo letto,o magari è un concetto riportato in maniera diversa da un altro autore, è da qualche parte nella mia memoria, che meraviglia la mente! E’ un archivio che si apre quando trova un’assonanza, una nota simpatica che attrae altre note fino a comporre la melodia perfetta. Scusate la deformazione professionale, ma a volte mi diverto a trovare assonanze fra scrittori vari, non è copiarsi, è arrivare in cima alla stessa collina salendo da sentieri diversi.
    La mia citazione viene da un libro tanto conosciuto che penso sia inutile citare l’autore…vero? Buona passeggiata…mario

  3. 23
    pimpacherry -

    Ciao Mario,
    la citazione non mi suggerisce niente, mi spiace.
    La mia è tratta da “Lettera a un bambino mai nato”, lo sto leggendo proprio in questi giorni..
    Sì, la mente è il motore della nostra esistenza, è un mondo fantastico, dai meandri immensi e a volte contorni, ma strepiotosi!
    Le emozioni ci fanno sentire vivi.
    Un abbraccio forte..

  4. 24
    toroseduto -

    Che c’è Stefy, ho mirato troppo in alto? O forse sei talmente presa dalla lettura del libro della Fallaci che non hai avuto il tempo o lo stato d’animo sincronizzato? Le associazioni letterarie hanno questa potenza,produrre percorsi diversi in menti diverse, e fortuna che la memoria custodisce questi tesori di saggezza, non siamo tutti uguali, l’umiltà scarseggia in quest’epoca di declino, fortuna che la Cultura ci cura e protegge, guai a restare a crogiolarsi nel pantano del dare tutto per scontato,siamo eterni studenti e gli stimoli non mancano a chi si pone un solo dilemma :crescere, tornare bambini, e poi ricrescere, è l’unica speranza in questo mondo malato…mario

  5. 25
    pimpacherry -

    Ho l’impressione di essermi persa qualcosa..
    Se vorrai suggerirmi il libro lo leggerò molto volentieri..

  6. 26
    toroseduto -

    IL PROFETA – GIBRAN dal capitolo -gioia e dolore. bye mario

  7. 27
    pimpacherry -

    E pensare che l’ho pure letto!
    Devo riprenderlo in mano..
    Grazie
    ciao, Stefy

  8. 28
    rapli -

    forse con quel gesto rischieresti di dare nuovamente ragione a tua madre, come quando da piccolo non ti sei potuto difendere e dovevi subire.
    Ora prendi n mano la tua vita e cerca di ricreare tutto quello che ti è stato tolto
    🙂

  9. 29
    edns -

    ciao ragazzo di 19 anni, immagino sarai pieno di vergogna e odio per te stesso. Ho vissuto le tue stesse identiche cose. Ho 11 anni più di te. Da 4 anni faccio psicoterapia, e prima ho provato altre cose. Ora ho smesso x vari otivi,anche per provare altri approcci. Ho trovato una educatrice attraverso le arti, che lavora anche specificatamente con bambini ragazzi adulti che hanno subito maltrattamenti,anche se anni prima. Guarda,i genitori che fanno cosi, non lo facevano x mirare a te, ma è tua madre che aveva grossi problemi, e non stava bene. Non sapeva stare al mondo. Non l’ha insegnato nemmeno a te ovviamente. Io odio me stessa con tutto il profondo del mio cuore, in ogni istante. Mi sono chiusa, mi son data la tot morte, mettendo una maschera falsa, ma si vede benissimo che stò malissimo. Mi odio e mi autolesiono continuamente, o essendo falsamente indifferente a tutto l’odio che ho x me e per la vita,o anche mangiando senza aver fame in grandi quantità,o con mille latri modi compulsivi.Sono sommersa dalla vergogna. Anni fa ancora peggio,perchè nascondevo questo stando in relazioni con ragazzi stronzi,in cui mi facevo solo che trattar male,come una merce.Il gusto di trattarsi male. Quel che aiuta me,almeno ora,è sicuramente aver allontanato tutte le persone sbagliate,smetterla di perder tempo nelle relazioni sbagliate x non affrontare me. Aver cercato qualcuno che mi aiuta,ma bisogna trovar quello giusto:nn son tutti uguali ovviamente,e quando sei disperato non lo capisci.Ci vuole qualcuno che sa avere davvero atteggiamento amorevole,ma che poi non solo ti fa da terapeuta,ma anche da EDUCATORE:cioè che nn solo ti ascolti,ma che anche ti porti a farti le domande giuste: quelle sul SENSO DELLA VITA.Tua madre-da quel che tu dici-ti ha bastonato esattamente QUELLE DOMANDE.Vedo che afferrando quella dimensione,che copro di odio e la lesiono continuamente con depressione e autolesionismo e vergogna,uno spiraglio per affrontare la rabbia etc verso quel che m’han fatto.non solo i miei genitori,ma anche dopo,violenze per 5 anni da un ‘fidanzato’.Voglio dire:solo ragionando su loro,quel k m’han fatto,non ne sono uscita e non ne uscirei mai.Non sarà diventando dipendente da qualcuno che mi da una sorta di ‘amore’ che ne uscirei.I carnefici e chi abusa non ti ha negato ‘il suo amore’:ti nega ‘te stesso’, perchè in realtà il vero amore è: portarti a te stesso,rispettare te stesso,vederti davvero per ciò che sei,vivo.Il vero amore non è quella cosa dolciastra che a volte ti si rifila,che da tanto calore ma da cui ci si sente invasi:è qualcosa che ti fa sentir te stesso,ti vede davvero per ciò e come sei. Io ho fatto di recente un gran casino coi miei,gli ho sputato addosso senza paura tanta roba,e anche ad altre persone.Mi è servito,tanto,mentre prima tutto dentro apposta tenevo,proprio per fargliela pagare ancor di più(infatti si dice che chi non si arrabbia-e la mia era devastante-apertamente,è in realtà peggio degli altri,è un gran masochista)

  10. 30
    edns -

    I miei si son separati che avevo 8 anni,da allora vissuto con mia madre,che stava come la tua:non violenza fisica,ma psicologica pesantissima.era tot fuori,mai di uno sguardo mi ha degnata.è tot finta,cova tutto,proprio per farti sentire ancor peggio. mi ha devastata,fatta vergognare tot di me.mio padre un furbo,un gran manipolatore,mi ha fatto credere di esser tanto interessato,in realtà era stra falso,mi ha devastato il cervello per non esser smascherato:che in realtà a lui non gliene è mai fregato niente di me.infatti ho avuto relazione violenta 5 anni da adolescente. mio padre non è stato violento fisicamente con me,ma veniva da famiglia violenta. Da quando si son separati,avevo 8 anni,son entrata in un tunnel, e non ne sono piu uscita,neanche ora nonostante anni che lavoro su me.certo cose son cambiate in questi ultimi anni,ma affrontare può significare anche star peggio,e nn uscirne,se nn si trova la persona giusta che sa cosa vuol dire uscir da li,cosa c’è una volta usciti.. sono depressa da quando ho 8 anni,ovviamente in modi diversi.vivo da allora nella vergogna,nell’autolesionismo,nella finzione più totale.per anni ho messo maschere,ma ora,sempre meno le metto.ora decisamente basta,sono nella tot depressione e vergogna e panico.spero di riuscire con questa educatrice a trovar il filo verso la vera me stessa.. guarda,per anni mi son concentrata sui fatti accaduti..in realtà non li ho mai davvero AFFRONTATI perchè TROPPA era la rabbia e l’odio per me stessa.. dicevo NON SE LO MERITANO..avevo troppo RANCORE E RISENTIMENTO E VOGLIA DI FARGLIELA PESARE E PAGARE..ma cosi mi son tirata solo che la ZAPPA SUI PIEDI DA SOLA..perchè ‘non se lo meritano’..che cosa? che io NE ESCA..cioè che MI SALVI..che io veda un poco di NUOVA LUCE DI NUOVO..la vera persona che SONO ED ERO..son stata 4-5 anni rompendo OGNI COMUNICAZIONE CON LORO(proprio x dargli uno scossone,che smettessero di tacere)e poi ho iniziato la terapia(abito non nelle loro citta),poi da un anno li ho ri contattati (loro mi han cercato,ma in modi blandi..)e con ognuno di loro abbiam visto una terapeuta assieme..li ho rivisti col solito enorme senso colpa verso loro-come se ero io la responsabile dei loro mali-e dolore xk li vorrei salvare.E amore ovviamente.Ma è li che gli ho fatto delle scenate in cui gli ho scaricato addosso un pò di quel che davvero mi han fatto.Ho fatto bene,mi è servito,ma Non basta affatto,anzi:ora ci sono io da affrontare,calate un po le maschere bisogna continuare a tenerle giu,e trovare chi aiuta seriamente a riconneterti col tuo esser vivo.. Tu hai comunque una vita davanti, io mi son data la morte interiore tanti anni fa..non mi son ammazzata perchè sarebbe stato ‘banale e scontato’,non dava l’idea di come stavo.mentre dissimulare oltre ogni limite,come a dire’non ci sono gesti ne parole adatte a esprimere ciò che sento’ è stato-è il mio modo.inoltre perchè son codarda,non ho il coraggio di uccidermi.vita nn è’bella,colorata,euforia’,è più un ‘mistero’direi

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