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Siamo vittime dell’ignoranza di ritorno?

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Lettera pubblicata il 8 Febbraio 2017. L'autore ha condiviso 16 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 180 commenti

Pagine: 1 16 17 18

  1. 171
    Pace per tutti -

    Naturalmente scherzavo Suzanne.

    Conosco italianissimi che nella zona di via Padova ci abitano e ci vivono bene. Sono persone con le quali condivido tensioni ideali e si pongono in una ottica di piena integrazione. Affermare che lo straniero è migliore degli italiani è razzista tanto quanto affermare il contrario.
    Bella la tua esperienza di Genova. Faber è un maestro di pensiero per chi crede nell’integrazione e che è curioso del diverso da se. Faber teneva alla propria identità e partiva da questa nel confrontarsi con gli altri, proprio come piace a me. Da ateo ha scritto alcune delle più belle preghiere. E la strofa che cantò in romanesh gliela scrisse, o meglio tradusse un mio amico rom e nel contempo commercialista. Sono parecchi i rom ed i sinti che hanno posizioni di rilievo e nessuno sa che sono rom o sinti.

  2. 172
    Golem -

    Suzy, i Navigli, dove abito, sino a una trenta, quaranta anni fa era ancora una zona popolare. Trattorie famigliari, mescite di vino, negozietti, artigiani e una “malavita d’onore” chiamata la “ligera”, la “leggera”, per i suoi metodi soft di guadagnarsi la vita, raccontata benissimo nei gialli Scerbanenco. Oggi, e a partire dai ’90, si è trasformata in una zona trendy, carissima, ma è circondata dai ghetti, come li chiami tu. Via Gola, è quasi parallela a via Magolfa, e sono contigue. Le due strade dipartono dalla stessa piazza Arcole. A destra i ghettizzati di via Gola, a sinistra i ricchi di via Magolfa, con appartamenti da milioni di euro. Quindi Milano ha una contiguità quasi dappertutto con realtà tra loro contrastanti. In alcuni punti neppure il centro storico ne è privo. Ma ti assicuro che oggi non c’è più nessun romanticismo alla De Andrè da scoprire. C’era sino agli anni 80, e lo cantavano i vari Gaber, Iannacci e Mazzarella, ma oggi no, non ci sono spunti romantici come quelli di cui parli tu. Tra l’altro come forse sai ho collaborato per cinque anni con il Dipartimento di Urbanistica del Politecnico di Milano, e conosco “professionalmente” certe realtà. Il problema non sono i ghetti, che sono sempre esisisti appunto, ma le differenze culturali di base di chi oggi li abita, e l’interazione che questi hanno con l’ambiente urbano e una cultura “estranea” a quella di origine. Che non è più quella nord-sud di 60anni fa, dove comunque si era accomunati dagli stessi valori ancorchè divisi da abitudini diverse. Qui sono i valori fondanti ad essere distanti, spesso opposti, nemici perchè alimentati dall’ignoranza di base dei protagonisti. I “terroni” si sono integrati, i mussulmani non lo faranno mai. Non gli è consentito.
    Se vuoi un assaggio di quello che ti dico, questa sera su Sky c’è l’ultima puntata di “Cronache di frontiera”.
    >>>

  3. 173
    Itto Ogami -

    Yog

    ah ah ah ah ….. la stele di Rossella…
    lo vedi come fai ?!! Sei comico, mi fai ridere !

    Analizzo un attimo il tuo commento per spiegare a tutti perché.

    Primo, stiamo scrivendo nella lettera “siamo vittime dell’ignoranza di ritorno” e si definisce tale, come da titolo. E’ buffo l’accostamento. Poi parla di un effetto teatrale, il gramelot, letteramente “l’ emissione di suoni senza senso ma simili a parole o discorsi reali allo scopo di ottenere un effetto comico o farsesco”. Spiega questo definendosi trapiantato da città “estranea” (straniera?, ma estranea suona piu’ affascinante) suggerendo qualcosa di incredibile, che viene poi spiegato dopo “insieme ad una manciata di cuggini” (tradizionalmente Elio e le storie tese cantavano “Mio Cuggino, mio Cuggino”, cioè il lato comico del meridione). I cuggini si sono sparpagliati (cioè disseminati, tipico dell’immigrazione del sud vista da quelli del nord) nell’hinterland (suppongo Milano). Ora dato che fa capire di essere del sud (che sia vero o meno non è dato saperlo), comunque dice (suppongo a quello del nord): tu per capirmi devi aspettare un sistema di traduzione, e poiché io ho parlato dei faraoni egiziani, lui scrive: la stele di Rossella (famosa stele di Rosetta), probabilmente significando -come talvolta dice Golem- la cripticità di alcuni scritti di Rossella (che ha la mia piu’ grande stima).

    Per questo dico che Yog è davvero comico. Tre righe e una montagna di riferimenti, l’unica cosa in grado veramente di generare comicità. In altre occasioni raggiunge questo livello parlando come Pozzetto…. se leggete il suo dialogo con Ermanno per l’Enel c’è da piegarsi.

  4. 174
    Golem -

    >>>
    Parla del sottobosco delle Alzaie dei Navigli, praticamente la mia zona visto che abito presso l’Alzaia del Naviglio Grande. Ed è una una zona rinomata e richiesta da artisti e intellettuali abbienti come ti dicevo. La stessa Alda Merini abitava a 500 metri da me. Nel mio stesso piccolo complesso abita un’attrice ormai nota, e due giorni fa ero in farmacia con Cacciari, il filosofo. Ma, non è tutto oro…
    Insomma se ti è possibile guardati quelle “Conache” stasera, è la quarta puntata sui suk di Milano, e poi ne riparliamo, e vedrai che molte opinioni che si leggono qui (e non solo su quanto stiamo parlando) sono solo frutto di belle “teorie” di chi certe cose le “immagina” non avendole vissute. In alternativa leggiti “Sottomissione”, un romanzo di Michel Houellebecq. Vedrai che la via Prè e via del Campo sono lontane nel tempo e nello spazio.
    Semmai lo siano mai state per come le vedeva il grande Faber. Che era un poeta non un sociologo.

  5. 175
    rossana -

    Itto,
    sono contentissima di essere considerata tua “socia” nel condividere PIENAMENTE la stima per Rossella (DA SEMPRE, e NON per accattivarmi attenzioni o consensi).

    quanto al tema verginità, ti ho espresso fin dai primi interscambi il mio punto di vista, per cui non vedo motivo di tornare a ripetermi.

    buon pomeriggio!

  6. 176
    Golem -

    Itto. La bibliografia che supporti e avalli la tua alata tesi? Ce l’hai o no?

  7. 177
    Suzanne -

    Golem, non ho Sky. Comunque il riferimento a Genova era per sottolineare come il centro storico più degradato di Genova, sia il suo grande punto di forza e di fascino ineguagliabile. Adoro i contrasti e i mescolamenti. De André non era un sociologo ma bazzicava continuamente nei bassifondi, soprattutto perché andava a salutare molte “amiche” col suo grande amico Paolo ( Villaggio).
    Pace, servirebbe ancora la voce di Faber…
    “Ricorda Signore questi servi disobbedienti
    alle leggi del branco
    non dimenticare il loro volto
    che dopo tanto sbandare
    è appena giusto che la fortuna li aiuti
    come una svista
    come un’anomalia
    come una distrazione
    come un dovere”.

  8. 178
    Golem -

    No, non è che tu vieni considerata, sei la “socia” di Ogami e ti fa piacere farglielo sapere. Itto: The last Guru on the LaD, at the moment. Ma risentiamola lo stesso la tua visione sulla verginità, vediamo se coincide con “quelle” degli ultimi tre anni. Ripeticela, repetita “juventus”.

    Anch’io la stimo la Scarly. Anzi credo in lei.
    Non ti scoraggiare, che dire, ti auguro buona serata, vai per la tua strada fanno ormai parte della mia filosofia esistenziale. Sono state le più grandi illuminazioni che mi siano capitate nella vita. Vanno bene sempre.
    Rientrano nelle comode P.C. con le quali si risolve tutto quando non si sa cosa dire o non si è detto niente. A parte l’eufonia delle parole.

  9. 179
    Itto Ogami -

    Grazie Rossana,

    non ci sono problemi per me. Io non pretendo che la pensi come me. Non l’ho mai preteso.

  10. 180
    Golem -

    Ma si Suzy, il centro degradato, i carrugi, le prostitute, l’immigrato e Faber, affascinante. Fa tutto parte dell’immaginario di certi ideali romantici. Forse bisognerebbe viverli veramente certi “luoghi” – sia fisici che “comuni” – per poi poterli giudicare come quelli che ci abitano. Finchè ci si “passeggia” è facile vedere quello che vogliamo vedere.
    Comunque mi pare che sul digitale forse su “Cielo” ritrasmettono molti programmi di Sky. Controlla.

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