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Sfogo, pensiero, suicidio, tristezza, verità

Ciao a tutti, spero di rimanere in anonimo, vorrei solo sfogarmi, in questo periodo ho pensieri suicidii da varii giorni, forse settimane, gli amici o le persone che mi stanno accanto non penso che se ne accorgono, in poche parole mi sento solo, mio padre è in galera da quando ho dodici anni, mia madre è diventata una pazza sclerata e per questo ho cambiato casa trovando due coinquilini, ho 21 anni e lavoro da quando ne ho 18, ho smesso di lavorare per avevo bisogno di una pausa e ne ho approfittato con la fine del contratto pensando alla disoccupazione, peccato che è arrivata in ritardo dopo due/tre mesi, lasciando stare ciò, per la mia giovane età ho subito troppi traumi e non per vantarmi ma penso che al posto mio molte persone si sarebbero già ammazzate, molte persone quando parlo di certe cose mi dicono, sei forte, hai delle palle grandi così, ma la verità che si magari sono una persona che ha retto ma dopo un po’anche la persona più forte si stanca, tutto è iniziato da quando mio padre è andato in galera, da lì la mia vita è cambiata, ovviamente in peggio, mia madre non era più la stessa, piano piano stava cambiando, nello stesso periodo avevo capito di essere gay, forse lo sapevo già da sempre comunque in tutto ciò per quello che ha fatto mio padre ho cambiato scuola, quindi nuove persone, purtroppo anche se ero piccolo, sapevo già tutto (di mio padre) mi ricordo ancora quando mi chiamò, chiedendomi scusa piangendo, va be’ iniziò l’anno in ritardo mi sembra che entrai a novembre , cercai di fare amicizia ma visto che ero quello nuovo, silenzioso (di natura sono una persona apertissima ma in quel periodo era tutto troppo strano per me) e anche gay fui bullizzato, odiato e preso in giro, come se non avevo già problemi fuori, purtroppo non riuscivo a gestire tutto ciò che mi sfogai con il cibo e ingrassai, ad una certa iniziai anche a essere anoressico e bulimico. Cerco di evitare certi dettagli, non ho voglia di scrivere un papiro, più in là fui anche abusato sessualmente e lì un altro trauma, per questa cosa ho subito altre insicurezze e difficoltà soprattutto in amore e anche socializzando con le altre persone, mi sentivo in colpa, mi sentivo come se fosse stata colpa mia ma non voglio andare sui dettagli, mi ha fatto così male che dopo un po’ di anni cioè ora nel presente prendo farmaci Xanax ecc. Il succo di tutto ciò è che sono stanco, se le persone mi vedessero non ci crederebbero mai, forse quelle più attente, quelle che mi guardano bene negli occhi, ho sofferto tanto ma anche ora. Non so nemmeno come pagare la casa, devo aspettare la disoccupazione e sto pure lasciando varii curriculum in giro ma nessuno si fa sentire per il covid. Vorrei andare in campagna, vorrei scappare, vorrei farmi una nuova vita, vorrei magari stare in un centro di aiuto ma non è possibile, sono una persona ambiziosa e cerco di andare avanti ma allo stesso tempo guardo la realtà e ho paura. Vorrei farla finita ma non ho il coraggio. Sapete vorrei esagerare, vorrei essere la solita persona drammatica che piange per nulla, ma purtroppo è la realtà. E fa male. Non so, ne sono successe di cose (altre cose) ma ho scritto di pancia. Ho scritto quello che sentivo di dire, sono in un momento di sconforto e mi chiedo perché tutto a me, ed è brutto da dire, ma veramente la persona che ce la su, sa che sono una persona buona. È tardi e domani sarà un altra giornata di merda, non ho manco i soldi per le sigarette e starò peggio, non so… Cerco di essere positivo e speranzoso ma è tutto così difficile.

Lettera pubblicata il 5 Novembre 2020. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 9 commenti

  1. 1
    Bottex -

    La tua situazione non è delle migliori, su questo ci piove. E devi essere stato anche una persona forte per sopportare tutto questo fino ad oggi, senza dubbio.
    Tuttavia, credo che tu abbia commesso un errore, quando hai smesso di lavorare aspettando la disoccupazione. Ora, non so che lavoro facessi, ma se non era proprio un caso estremo di lavoro pesante e fortemente sottopagato, avresti fatto meglio a tenerlo. Perché con la crisi economica e la pandemia di oggi, trovare lavoro è difficilissimo e il lavoro a mio parere costituiva la tua principale possibilità di riscattarti dal tuo difficile passato.
    Ragion per cui, credo dovresti abbandonare i tuoi pensieri suicidi e impegnarti nella ricerca di un nuovo lavoro. Sarà il tuo obbiettivo da raggiungere: pensa in primis a quello. Se poi vorrai dire quali esperienze hai e quali sono le tue competenze, magari ti potremo consigliare meglio. Saluti.
    PS: le sigarette non servono, meglio se smetti. Ci guadagni sia economicamente che in salute.

  2. 2
    Yog -

    Le sigarette alla lunga ammazzano, e senza fornire un piacere paragonabile ad altri vizi.

    Prima di tutto pensa alla salute, e mi auguro che tu ce l’abbia, non lo dico per scherzare: tu credi di averne passate tante, ma essere eviscerati su un tavolo operatorio è un pelino diverso.

    Soprattutto dopo.

  3. 3
    rossana -

    Star One,
    la sorte ti è stata più che matrigna, senza che ne avessi provocato le reazioni. a mio avviso, questo presupposto dovrebbe essere quello che maggiormente ti rafforza nella resistenza.

    comprendo il voler mantenere un aspetto forte, persino nei momenti di maggior fragilità. è con questo atteggiamento che ci si autosupporta nelle circostanze di maggior sventura.

    secondo me, l’azione di bullismo è deprecabile quanto l’abuso. indebolire l’autostima di una persona, per di più per futili ragioni, lascia ferite profonde, difficili da cauterizzare.

    premesso quanto sopra, non hai scelta: arrenderti o continuare a fronteggiare il futuro, che potrebbe sia affossarti che offrirti riscatto. il risultato non dipende del tutto da te ma la scelta sì.

    come già ti è stato suggerito, cercati al più presto un qualsiasi lavoro, che ti dia sussistenza pratica, e su questa orienta la più importante delle gratificazioni: quella di essere in grado di badare a te stesso, nonostante tutto il resto.

  4. 4
    Rosa -

    Devi lottare contro tutti gli affetti perché quello che ganno visto loro rigurda l’antichità. Non è una questione di ambiente. E’ proprio l’atmosfera. la cosa più sensata che tu possa fare è il filosofo. Se non gai il filosofo non sei nessuno perché hià sei solo, pensa un po’. Scordati di Gesù Cristo, che “Quello” è già passato. Te la devi cavare da solo se non hai qualche santo in paradiso. Quelli che ho io (più diavoli) mi servono per mettere in discussione le mie attitudini ed eventualmente per cambiare. Non si sa chi potrei diventare. Per adesso mi esercito per partecipare al simposio accademico. Il resto non lo so. Non mi sento una scrittrice. Vorrei solo venire fuoi con tutta la mia cattiveria. Ancora non ci sono riuscita perché la vita mi ha portato in un mondo che non posso dominare attraverso argomenti specifici perché non ho titoli. Non mi serve a niente il potere. Tra la morte e il potere c’è solo il privilegio che ti concentra sui tuoi maledetti egoismi.

  5. 5
    Golem -

    Rosa, sono affascinato dalla tua scrittura, sai? Anzi secondo me dovresti proprio fare la scrittrice, con quel talento. E pensare che stavo perdendo tempo dietro linguisti alvofonetici, morti viventi cassatrascinanti e staticopassanti senza meta. Ma dimmi da quanto pratichi la filosofia di cui parli, che è di una “chiarezza” cristallina che forse solo la ormai mitica Rossella poteva eguagliare. Ma se la sua prosa ci riportava ad atmosfere gogoliane, la tua ha la sobria incisività di un testo di Battiato sommato alla poesia erotica di un Angelo Valenzano.
    Quel “lottare contro tutti gli affetti, perché quello che hanno visto riguarda l’antichità”, è una frase che può cambiare la visione del mondo. Io ho cominciato farlo con gli affettati.
    (Grazie LaD. Grazie.)

  6. 6
    marc -

    Star one per me prima di tutto devi “star bene con te stesso”, obbiettivo a cui ti puoi avvicinare solo con un pò di riflessione interiore su te stesso e il mondo che ti circonda.
    Ti può aiutare anche lo studio della psicologia e della psicoterapia che ti può permettere di capire te stesso e gli altri.
    Sono d’accordo con Bottex che dovresti trovare un lavoro, ma forse potresti cercare lavoro anche in associazioni o cooperative di volontariato laiche o religiose, ti permetterà di aiutare persone come te che in questo momento sono in difficoltà.
    Aiutare gli altri ti potrebbe rendere orgoglioso di quello che fai,ti renderà una persona viva, migliore e più ricca interiormente di molti poveri moralmente che seguono la strada dell’egoismo,del menefreghismo,dell’arrivismo.
    In Italia il volontariato con poco o niente combatte battaglie disperate,non si tira indietro di fronte a terremoti, alluvioni e catastrofi naturali.
    Aiutano i senza tetto e hanno parole di conforto per chi ne ha bisogno

  7. 7
    Yog -

    Ecco, sì, il volontariato potrebbe essere una buona idea: dare un tetto ai senza tetto, o installare i pannelli solari a chi ce lo ha, è un’attività che impegna mente e fisico.
    Dottore, la Rossye potrebbe scrivere anche in amarico, ma la sgamerebbe anche un imberbe della grammar school, dove, come lei ben sa, gli inglesi imparano i primi rudimenti della grammatica (latina, pensa tu).
    Adesso si appella rosa, come l’olezzante prodotto dei nostri giardini, va benissimo così, basterà ogni tanto spruzzarla con la nicotina per accoppare gli afidi e il risultato sarà gorgeous.

  8. 8
    marc -

    Come si fà a scherzare in questo modo, su chi ha dei problemi. Genio e se questi problemi li avessi te?
    Yog, non ce la fai proprio a fare e ad essere serio.

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