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Senza fine… (2)

di

a solitudine senza fine. Ho 28anni e non so come riempire il mio tempo. Trascorro le mie giornate nel silenzio più totale e non credo di reggere oltre. Mi sento svuotata, senza speranza. Io che mi sono sempre fatta forza e l’ho fatta a tutti, non reggo più. Convivo, dovrei sentirmi felice, e per quanto mi sforzi, non ci riesco. Sono sempre io ad iniziare un discorso e non mi dispiace, so che è abbastanza introverso, ma vedermi davanti sempre un muro inizia a pesarmi. Sa quanto soffra di questo vuoto che sento e non mi abbraccia mai, mai un gesto. Gli chiedo se mi ama, mi risponde di si ma non lo dimostra. Non ho amici. Spariti tutti. Mi piaceva averli nella mia vita, mi sentivo migliore, mi sentivo viva e allegra. Spariti, uno alla volta, chi per un motivo, chi per un altro, e alla fine, lui, una persona di cui mi fidavo più di tutti, con la quale credevo di aver trovato un’amicizia vera e “pulita”, ha smesso di rispondermi e non so neanche il perché. Quindi mi sono illusa, ancora. Ogni volta che credo di aver trovato un’amicizia poi finisce, certo io ho i miei difetti, ma ci sono sempre. Infine, mia madre, è sempre troppo occupata, ogni mio tentativo di trascorrere del tempo insieme finisce nel vento. Lo so, sono una persona adulta, ma condividere qualcosa con lei mi sarebbe piaciuto e invece non accadrà mai. È da tanto che non so cosa significa ridere, provare leggerezza, mi sento in un tunnel, ed anche se provo ad uscire sola, il vuoto aumenta.

Lettera pubblicata il 30 Gennaio 2017. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amicizia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    Pace per tutti -

    Trovati l’amante.

  2. 2
    Yog -

    Vabbè, ma un conto è essere introversi, un altro è essere autistici. Dai un aut-aut al convivente e se non migliora, raus. Non puoi mica ridurti così.

  3. 3
    Phil -

    Da come parli stai con lui per non stare sola…e questo non va bene…
    Sono d’accordo con l’ultimo commento,devi dare un ultimatum al tuo ragazzo,o dimostra quanto ci tiene(semmai ci tenesse davvero) o e’ finita…
    Vorresti passare la vita con uno cosi?
    Meglio sola…

  4. 4
    Rossella -

    Ciao,
    penso che l’uomo che ti sta accanto, a suo modo, potrebbe avvertire la sofferenza e l’infelicità che fa parte della natura spirituale dell’uomo. In alcuni uomini questo aspetto è più evidente. Adelchi ed Ermengarda, i personaggi della tragedia di Manzoni, impersonano le due facce di questo privilegio spirituale dell’uomo. Adelchi potrebbe rispondere con il tradimento, ma non è un ribelle. Nel chiuso della sua interiorità s’insterilisce. Quindi dal suo punto di vista potresti avere ragione, ma ha bisogno di uno scopo per uscire dallo stato di pura contemplazione della propria sconfitta. Questo scopo lo trova nell’azione (politica, sportiva, ecc.), ma la verità è che la sua vita oscilla tra titanismo e vittimismo. Ermengarda non esprime il rifiuto della realtà in ambito pubblico-politico perché è il doppio femminile di Adelchi. Dall’esterno potrebbe sembrare la donna angelo, ma così non è. Ermengarda vive la potenza dell’amore come qualcosa di empio per lei. Il suo amore è l’amore coniugale, ma la sua debole fede la rende in tutto simile a noi. Ermengarda agirebbe come la donna che è stata messa accanto ad Adelchi (Adamo ed Eva)e non si sentirebbe trascurata: farebbe dipendere la felicità matrimoniale dal calore di Adelchi. I personaggi femminili di Manzoni, il più delle volte, vivono chiusi in un monastero. Questa ricerca tutta femminile porta a vivere il corpo dell’uomo come un edificio megalitico, sorretto da una forza misteriosa che non coincide con l’interesse. La conversazione non dovrebbe preoccupare perché ci si guarda per dire: – eh allora?-La castità, in larga parte, dovrebbe dipendere dal modo in cui ci guardiamo e dall’allegria che ne consegue.

  5. 5
    Angwhy -

    Ma è cosi difficile capire che per vivere appieno è necessario impegnarsi cambiare diversificare provare imparare studiare fare cose nuove,non riporre mai le proprie aspettative in una persona o aspettare che scenda la manna dal cielo.tutte uguali ste lettere,ah che noia!è colpa degli altri

  6. 6
    Gr 17 -

    Grazie a tutti…@pace per tutti,non mi piace ricorrere a scorciatoie..@Rossella, è una teoria interessante, mi ha fatto riflettere…?
    @angwhy sono d’accordo,ma magari il mio è un voler condividere la vita con gli alti, non affidarmi agli altri. Poi nella vita, purtroppo può capitare un momento di sconforto, in cui si prova e non ci si vede arrivare da nessuna parte,ma rispetto il tuo punto di vista.

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