Salta i links e vai al contenuto

Saggezza di vita

di marc
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 24 Febbraio 2022. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
Condividi su facebook: Saggezza di vita

La lettera ha ricevuto finora 581 commenti

Pagine: 1 53 54 55 56 57 59

  1. 541
    rossana -

    “Spesso sottostimiamo il potere di una carezza, un sorriso, una parola gentile, un orecchio attento, un complimento onesto, o il più piccolo gesto d’attenzione, i quali tutti hanno il potenziale di cambiare una vita.”
    (Leo Buscaglia)

    Omaggio a Linda

    Adolescente sorridente e silenziosa che, nel momento del mio commiato da un povero pranzo natalizio, mi ha donato un’inattesa attenzione, dolce come il profumo di un fiore.

  2. 542
    Golem -

    Doveva necessariamente essere “povero” il pranzo. Fosse stato ricco, ma anche solo normale, non ne sarebbe mai sortito l’effetto “piccola fiammiferaia” di cui è pervaso il raccontino natalizio.
    È una forma retorica che specie in Italia ha avuto molto successo nel tardo ottocento, sia in letteratura che in opere musicali, (soprattutto pucciniane) che notiamo non avere ancora perso quel fascino della “sottile sofferenza con premio finale” che lo caratterizza.
    È una delle tante declinazioni della sofferenza nel cattolicesimo, dove la sofferenza è sì in se stessa un provocare il male. Ma Cristo ne ha fatto la più solida base del bene definitivo, cioè del bene della salvezza eterna.

  3. 543
    rossana -

    Menù di Natale 2022, per 6 persone, preparato dall’operaia di una piccola azienda tessile.

    – Aperitivo industriale in rosa, arricchito da fettine d’arancia, e patatine.

    – Antipasti: crostini al burro e salame, specie di involtini primavera preparati in casa, fagottini di pasta del pane con particolare ripieno alla veneta, olive.

    – Primo: crespelle, buonissime!

    – Secondo: tante cipolle in agrodolce in cui si nascondevano sardine fritte e pochi gamberoni.

    – Frutta: mandarini e arance da spremuta.

    – Dolce: panettone.

    – Vino: 1 bottiglia di bianco e 1 di nero.

    Evito di precisare cosa ho portato, da gustare a fine pasto.

    Uno dei miei più sereni pranzi natalizi, in un’atmosfera di affettuosa e gioiosa semplicità.

    Poche le tazzine per il caffè, prive di piattini. Non per mancanza di fondi ma per carenza d’interesse a provvederne altre.

    Linda, di un paio d’anni più giovane del fratello, epilettico, non deve aver ricevuto molte attenzioni dai genitori. Forse proprio per questo sa regalarne anche a chi incontra per la prima volta.

  4. 544
    rossana -

    Ebbene sì: nel mio ambiente “piccole fiammiferaie” a dozzine, che faticano ad arrivare a fine mese. “Nani zucconi’, che rischiano di perdere la casa, per imprudenze d’altri.

    Una giovane donna che un paio d’anni fa, non vedendo rientrare il marito, è andata a cercarlo e l’ha trovato morto, in ufficio. È lei che non rinnova le tazzine da caffè per una casa in cui si sta abituando a vivere da sola.

    Poi, c’è il Paperon de’ Paperoni di famiglia, che abita in un castello, ha un’auto super moderna ma esce pochissimo perché cammina con stampelle, perseguitato dal timore di cadere e di finire in sedia a rotelle.

    Ci sarebbe altro in ambito di sofferenza, che non mi va di raccontare. Ravvivato da 6 “piccole donne” di 3a generazione. Tutte bellissime, tra i 6 mesi e i 6 anni. Frutti equamente condivisi tra 2 giovani coppie. Di queste solo 1 ha difficoltà: a 3 anni non pronuncia più di 7-8 parole.

    Eh sì, dovrei cantare e ballare nel riferire un gesto gentile. Usare uno stile “leggero”, da 3° millennio, per sofferenze ben poco diverse da quelle descritte nell’800.

  5. 545
    Golem -

    Ma davero? Ma allora qui, in questo modesto luogo di convegno, veniamo a sapere di un enorme tesoro di un ignorato Piccolo Mondo Antico, che meriterebbe di essere portato alla ribalta della cronaca. E si tratta pure di dozzine di storie, mai banali e con trame lacrimevoli già bell’e fatte. La dolce adolescente poco amata e col fratellino epilettico; la giovane donna che trova il marito morto sulla scrivania e il riccone che nonostante i soldi non può comprare la salute e in fondo la felicità. C’è tutto: il “pietismo”, la sofferenza, l’empatia. Tutta “l’algofilia buonista” della sottocultura cattolica insomma.
    L’altro giorno parlavo della mia sadica perversione nel divertirmi coi fessi, e la riconoscevo come tale: una perversione, senza fingere altre ragioni. Siamo sicuri che non lo sia anche questa insaziabile “passione” per le vite “disgraziate”, dai tragici risvolti umani da romanzo pietistico?
    È interessante no? La gioia dell’anima che nasce dall’oggettivazione della sofferenza propria e altrui. Ma non è un po’ strano?

  6. 546
    Golem -

    “Dio ci scampi dai tuoni e dai lampi, dalle idee dei cogl.oni e da quelli che fanno i buoni.”
    (San Trifone da Sofìa)

  7. 547
    Golem -

    Essere buoni, secondo il volgare modello di bontà, è ovviamente facilissimo. Richiede una certa qualità di sordido terrore, una certa mancanza di pensiero immaginativo, e una certa bassa passione per la rispettabilità borghese.
    (Oscar Wilde)

  8. 548
    rossana -

    “Facciamo bene ad accettare senza ribattere le accuse che ci vengono mosse, anche quando ci fanno torto, qualora l’accusatore vedesse un torto ancora più grande da parte nostra nel fatto che noi lo contraddicessimo e magari addirittura lo confutassimo.

    Certo a questa stregua uno può avere sempre torto e prendersi sempre la ragione e diventare alla fine con la migliore coscienza del mondo il più insopportabile tiranno e seccatore.”

    (F. Nietzsche)

  9. 549
    Golem -

    E quando quelle non fossero accuse, ma solo un modo per mostrare la vera trama della storia. Una specie di “sottotitoli” per chi parla una “lingua” diversa.

    “Se fai finta di essere buono, il mondo ti prende molto seriamente. Se fai finta di essere malvagio, il mondo non ci crede. È sbalorditiva la stupidità dell’ottimismo.”
    Oscar Wilde

  10. 550
    rossana -

    Finiscila di mastinarmi! Sei peggio di un segugio con la bava alla bocca… da OTTO anni!

    Ma a chi vuoi che importi la “storia delle storie”, tradotta dai tuoi onestissimi “sottotitoli”?

    Anche se umanamente comprensibile, ridicolo e penoso il tuo ossessivo accanimento.

Pagine: 1 53 54 55 56 57 59

Lascia un commento

Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.

Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.


▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 caratteri disponibili