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Rimaniamo amici? Ancora a pezzi dopo un anno

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Trovi il testo della lettera a pagina 1.

E’ la prima volta che scrivo su un sito del genere ma voglio raccontare a qualcuno questa storia. Tre anni fa ho iniziato una relazione con una ragazza di 6 anni più piccola di me, io di 29, lei 23, partimmo subito in quinta, provammo emozioni indescrivibili, lei era costantemente nei miei pensieri ed io nei suoi, ce lo dimostravamo continuamente con le parole, con gli atteggiamenti, con tutto.
Specifico che non era la mia prima storia importante, mi ero ripreso da poco da una storia di 5 anni ma con la ex tutto andava bene, avevamo “chiarito”, ogni tanto ci sentivamo, entrambi avevamo una vita felice con piccole relazioni sporadiche e poco importanti dal punto di vista emotivo; avevo degli amici, una vita che mi piaceva… insomma, non ero sicuramente lì disperato ad aspettare lei.
Dopo un anno e mezzo circa inizia la crisi di coppia, ormai vivevamo praticamente insieme (lei a casa mia o io a casa sua), lavoravamo entrambi e non avevamo problemi economici, avevamo passato un periodo perfetto di amore ed emozioni veramente forti, sembrava che la vita dovesse per sempre essere in discesa, eravamo pieni di progetti e di sogni di vita, quando la guardavo negli occhi vedevo gli occhi che volevo vedere per tutta la vita e non passava giorno che, dopo la pausa pranzo, non mi trovavo un bellissimo messaggio sul telefono e non passava giorno a cui non cercavo di risponderle con parole altrettanto belle.

Una relazione perfetta in uno scenario un po’ triste… periodo in cui gli amici cominciano a non farsi tanto sentire perchè presi con le loro relazioni/vite/problemi/pochi soldi o poca voglia di uscire come si era sempre fatto, una città un po’ morta da un punto di vista degli stimoli e dei divertimenti, in pratica, due persone contente con ancora tanta voglia di sentirsi come a ventanni isolati in un ambiente freddo e ostile con poche possibilità di stringere nuove amicizie.

Se l’ambiente non fosse stato sufficiente, iniziano anche i nostri problemi…
Lei voleva cambiare lavoro, questa decisione era molto pesante per lei, ma l’ambiente dove si era trovata la metteva fortemente sotto stress. Stessa cosa per me, posto di lavoro con nessuna possibilità di salita e conflitti interni al limite del mobbing. Poco importava, noi eravamo uniti e nei nostri progetti c’era quello di trasferirsi, avremmo stretto i denti per l’inverno, messo da parte dei riparmi, fatto le nostre vacanze estive ed a settembre saremmo partiti. Non sarebbe stata una cosa semplice ma non volevamo rimanere incatenati a quella vita.

Inverno, giorni di forte stress, vita sessuale quasi inesistente, entrambi stressati da paura, io cerco conforto in lei, lei cerca conforto nel ritrovare una vita sociale, uscire con colleghe, amici di amici, spasimanti che si fingono amici (ps: mai fatto scenate di gelosia o simile, al massimo detto cose del tipo “secondo me ……, ma mi fido di te”), impegnarsi in 10000 attività.

Io mi accorgo che così la cosa non va e cerco di fare qualcosa, organizzare per uscire tal volta io e lei o anche io e lei ed i suoi amici, cercare di parlarle, di andare a volte da qualche parte e ricorstruire magari anche una vita sessuale… Niente

Mi mettevo d’accordo per fare una cena diversa dal solito ed uscire insieme, lei spesso dopo cena diceva di essere stanca e voler andare a dormire. Spesso tornava dopo essere uscito con le amiche e vedevo la sua faccia cambiare dal felice al quasi infastidita di essere tornata da me.

Passo sei mesi da incubo, tutte le mattine un lavoro che odiavo e tutte le sere a cercare di nascondere il mio stress, a cercare di essere nella forma migliore possibile, cercare in ogni suo atteggiamento, sguardo, espressione un qualcosa che mi dicesse: “Non è finita davvero, è solo un brutto periodo che finirà e tornerete felici”.

Arrivano le due settimane di vacanza che tanto speravo ci avrebbero fatto rilassare e ritemprato, ma nulla, alcuni miei atteggiamenti sembrano darle fastidio, passa svariato tempo al telefono con le amiche, parliamo di nostri problemi e nei suoi discorsi non vedo nessun: “tutto si risolverà”. Tornati dalle vacanze, lei dice di non amarmi più, ma che comunque mi voleva tanto bene, ormai mi vedeva come un fratello e non mi avrebbe voluto perdere per nulla al mondo.

Giorni di disperazione, analista, voglia di morire, delorazepam per dormire, tanto lavoro su me stesso (fondamentalmente ho carenze di affetto), rapporto con lei al minimo. Ad un certo punto decido di stare meglio e che è arrivato il momento di cambiare città e lavoro.

A distanza di qualche mese ho una nuova vita, tanti amici che mi vogliono bene, ho mantenuto un minimo di rapporto con lei… un’oretta in chat al mese o giù di lì, sono soddisfatto ma mi manca qualcosa… Ho cercato di portare avanti qualcosa che somigliasse ad una relazione, sono passato tra il “paranoico per la paura che mi lasci” al “non mi interessa nulla di lei ma un po’ di sesso e qualcuno che è interessato a me mi da un surrogato di ciò che mi manca”.

Il mese scorso lei è venuta a trovarmi, aveva bisogno di qualche giorno di pausa, voleva qualcuno di fidato che le volesse bene con cui parlare, ha una relazione da incubo, è insieme una persona che le ha fatto di tutto… Fine della fiera dopo essere stati bene due giorni, lei si è allontanata come faceva in quei periodi che dicevo “da incubo”. Torna a casa, ritorna col tipo ed io sono di nuovo a pezzi, ormai è un mese che non sento un minimo di calore umano che non sia quello degli amici che però non sono una ragazza che ti ama. Ripenso a quel periodo e mi sento una persona poco piacevole, sessualmente non attraente, il bravo ragazzo, tanto buono di spirito ma che non ispira nulla a nessuno. Ho carenza di affetto.
Oggi mi ha chiamato per chiedermi se passiamo una settimana in vacanza insieme, il suo lui non ci sarà, ma dobbiamo essere con qualcun altro se no lui è geloso.

Vorrei sparire ma so che mi mancherebbe tantissimo, forse le chiederò prima di tutto di chiarirci, di parlare un po’ di quei brutti periodi, non l’abbiamo ancora fatto ed a pensare a tutto quello che ho passato mi si contrae ancora lo stomaco… Nessuna idea sul da farsi, solo tanti bei ricordi di un periodo che pensavo sarebbe durato per sempre…

Lettera pubblicata il 17 Luglio 2012. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14 commenti

Pagine: 1 2

  1. 11
    tm8118 -

    Prima di tutto, grazie a tutti dei commenti, mi hanno fatto riflettere.

    Il mio ragionamento è questo:

    1-Non ci vado in vacanza, smetto di fare lo zerbino, lei sta con lui e si fa la sua vitaccia ed io vivo la mia che mi piace, tiro fuori finalmente l’orgoglio e decido di metterci una pietra sopra, chiudere la sua porticina e prima o poi ricostruirò anche la mia vita sentimentale.

    Però, senza mentire a me stesso, adesso è lei ciò che voglio e metterci una pietra sopra prima o dopo la vacanza, fare lo zerbino per una settimana in più cambierebbe molto? Quanto peserebbe l’ossessione del: “se però fossi andato?”. Conoscendomi, tanto.

    In questi giorni ci stiamo sentendo più spesso e tutto sommato sembra che da entrambi le parti ci sia una voglia di chiarimento.

    Io sto pensando seriamente di andarci, male che va ho altri dieci giorni per divertirmi e svagarmi, forse mi serve un pugno sullo stomaco finale per metterci una pietra sopra e sparire, per avere finalmente la forza di premere il tasto “muto” quando suona il telefono ed è lei o premere la “X” quando mi chiama in chat.

    E’ da quando è venuta a trovarmi che mi faccio castelli, è inutile prendersi in giro da soli, sono convinto che il venire a trovarmi, il sentirsi più spesso in questo periodo sia un tentativo di decidere cosa fare con una porta che entrambi abbiamo lasciato socchiusa con la scusa dell’amicizia.

    Forse si, ho bisogno di un bel calcio in mezzo alle gambe finale…

  2. 12
    ile -

    se è veramente ciò che vuoi allora provale tutte…..quando si parla all’esterno è facile sapere qual è la cosa giusta da fare ma vivendo il fatto in prima persona cambia tutto…ti si possono dare mille consigli ma alla fine seguirai il tuo cuore….alla fine è giusto così…..devi sbattere la testa per realizzare da solo la situazione…ma ti auguro che stavolta vada come ti aspetti……un abbraccio e in bocca al lupo!

  3. 13
    wild steel -

    buonanotte.
    dopo aver schiacciato x, y e z dormi bene mi raccomando.
    ah tranquillo, in mezzo alle gambe non sentirai dolore.

  4. 14
    Andrea74 -

    Quoto Ile. Ed anche te, tm8118. E’ meglio avere rimorso che rimpianto. Magari andare con lei in vacanza sarà la mazzata finale, ma almeno non vivrai per mesi chidendoti “che cosa sarebbe successo se..”

    A questo in effetti non avevo pensato.

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