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Ridi pagliaccio

di
Trovi il testo della lettera a pagina 1.

I giorni si susseguono tutti uguali.
Le ore mi passano sopra come macigni…ed io qui ad aspettare,non si sa cosa.
Tutti i miei sogni sgretolati sotto le dita,in un istante.
Mi dicono ‘Hai solo ventisei anni’…già…ho solo ventisei anni.
Ma non vivo come tale.
Non ho più la forza di guardare oltre,non ho la forza di costruire più nulla,non ho più la forza di ricominciare.
Ho solo ventisei anni,eppure per l’ennesima volta mi trovo a dover ripartire da zero.
Senza appigli,senza orgoglio,senza niente.
Gli altri ragazzi della mia età sono nel pieno della costruzione di se,del proprio futuro,delle proprie prospettive.
Le mie sono già state distrutte più volte.
Sono dodici lunghi anni ormai che combatto,di continuo,per avere un po’ di serenità.
Dodici su ventisei sono un po’ troppi.
Troppi per chi come me,si è dovuta far carico di pesi più grandi di quanto potesse portarne.
Troppo lunga questa battaglia.Troppo dura.
Troppa la forza che ho dovuto trovare,inventare,per andare avanti.
Troppe macerie dietro di me,troppo deserto.
Ogni tanto sorrido,si sorrido.Sfido il dolore,la solitudine e sorrido.
Per non dar pensiero a chi mi sta intorno,per non disturbare la loro serenità.
Perchè il rumore del silenzio può essere assordante.Stordisce,confonde,destabilizza.
Il fischio atroce del mio silenzio mi divora l’anima e il pensiero,mi ruba il sonno e scava linee tristi sul mio viso ancora giovane.E allora devo sorridere.Perchè alla mia età si sorride.Si deve,dicono,si deve!
Ma non sempre ci riesco.
Sola nei miei giorni,nella mia disperazione.Sola dentro.
Ogni istante di più il mondo si allontana da me,ed io da lui.
Che si chiuda questa porta.
Che si interrompa questo inutile respiro.
Se così deve essere che sia,e in fretta.

Lettera pubblicata il 26 Febbraio 2011. L'autore ha condiviso 7 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 20 commenti

Pagine: 1 2

  1. 11
    aria85 -

    @persanelsilenzio
    incredibile…le tue stesse parole avrei potuto scriverle io…anzi…
    Se ti andasse di perdere cinque minuti sulle mie precedenti lettere te ne accorgeresti da te…
    Come ho scritto già un’altra volta,non si tratta di ‘mal comune/mezzo gaudio’…anzi a dirla tutta mi fa impressione rendermi conto ogni giorno di più di quanta gente orribile c’è in giro.
    Ogni giorno credo di star meglio,e il giorno seguente mi accorgo che non è vero,che corro dritta verso uno stato delirante e annebbiato.
    Non so più nulla,non ho più identità…non so più cosa voglio,dove andare,cosa fare.
    Eppure uno strano senso di sopravvivenza mi spinge ogni giorno a tentare di combattere,di rialzare la testa,per non cadere definitivamente vittima di me stessa e degli eventi.
    Se solo sapessi in che direzione andare,se solo ritrovassi il senso dell’orientamento,sarebbe tutto più facile.

  2. 12
    Stefano614 -

    Non ho capito bene perchè la tua vita lavorativa fosse legata alla tua situazione affettiva comunque è un motivo in più per cercare autonomamente la tua realizzazione. Non delegare mai a nessuno il tuo futuro e la tua serenità. La capacità di amare è una facoltà del tuo cuore non una prerogativa “dell’oggetto” del tuo amore. Hai 26 anni, chi ti ha messo in testa che non puoi più essere felice. E’ finito l’amore,capita, se questo ti ha fatto perdere anche la tua identità significa che hai delegato a questa persona anche cose che non gli spettavano. La prima persona da amare sei tu, tutto il resto viene dopo. Non deprimerti, non serve a nulla, allungherai solo la strada verso la tua rinascita. Pensa positivo, le macerie sono un ottimo materiale da costruzione. Condividi con chi ti sta intorno e ti vuole bene le tue emozioni. Lo scopo della vita non è farsi una famiglia sposarsi, lo scopo della vita è vivere e conoscere se stessi. Poi siamo daccordo che la serenità può essere favorita in parte dalla pianificazione di un persorso magari in comune con chi si vuole bene, ma cè un mondo di gente che soffre la fuori, tendi la tua mano a chi ha bisogno anche nelle piccole cose, non sentirti mai sola..

    Coraggio

    Stefano

  3. 13
    Persanelsilenzio -

    @aria85:
    ritroveremo noi stessi non appena avremo superato l’ostacolo…ora stiamo in fase di “scavalcamento della montagna”, è ovvio che non si sappia bene dove andare e cosa fare…non vediamo puntelli a cui tenerci, nè bandierine che indichino una via sicura e conosciuta: dobbiamo avventurarci da soli nel ns percorso personale, perchè la lezione da apprendere è diversa per ognuno e quindi il sentiero da calcare, seppur simile, resta diverso…ma so che il sentiero, per quanto lungo, tortuoso ed in salita, finirà prima o poi e sbucherà dall’altro lato. Io non so dove sto andando, ma so da cosa sto fuggendo…anche quella è una buona indicazione per procedere e scegliere da che parte andare.
    Non credere che non sia spaventata anche io! Non dormo, ho la testa che mi scoppia, cerco di patteggiare con la rabbia, perchè mi sta distruggendo dentro più del fatto che lui non mi ami più…Ma mi rassicura la certezza di non aver lasciato dietro nessuna rarità, di aver dato il mio meglio e di aver tentato tutto e per tutto. Questo mi da la sicurezza di dirmi che se sono sola è perchè è stato inevitabile e conveniente per me. Ho rabbia, sì…ma nessun rimpianto. D’ora in avanti potrò solo migliorare, magari un po’ alla volta, magari impercettibilmente, poi verrà il giorno in cui voltandomi vedrò che ho fatto un sacco di strada. Io sono contenta di ogni giorno che passa da quando è finita, perchè è un giorno in meno che mi separa dal traguardo di questo strazio.
    Ti abbraccio forte!

  4. 14
    aria85 -

    @Stefano
    L’ho incontrato per lavoro,e,su sua richiesta,ho mollato quanto avevo costruito per me fino a quel momento per far squadra con lui.
    Quando,dal giorno alla notte,mi ha dato il benservito mi sono ritrovata ovviamente con il posteriore a terra.
    Il lavoro che faccio,o che vorrei fare,non è per niente semplice (parlo in termini di realizzazione).Ricominciare da capo,avendo bruciato delle cose in nome di altre che non esistono più,è decisamente complicato.
    Il mare inquieto in cui faccio fatica a stare a galla oggi,non è legato alla fine dell’amore,l’ho detto subito.
    Le storie d’amore iniziano e possono finire,e non ho mai delegato a nessuno la mia felicità.
    In questo caso,a differenza di altri,credevo davvero,stavo,come si suol dire, mettendo su famiglia.
    Ed ho investito ogni energia,ogni impegno,ogni pensiero in questo…come del resto penso sia normale fare,no?
    Poi,ti garantisco che da sempre tendo la mano a chi ne ha bisogno.Ho sempre messo i problemi degli altri davanti ai miei,mi sono sempre preoccupata di sostenere,aiutare,confortare gli altri.E forse è anche per questo che mi ritrovo così,perchè mi sono troppe volte dimenticata di me stessa.E oggi che avrei bisogno io d’aiuto,non trovo molte mani tese.
    Anche per questo,mi sento un po’ sola.
    ..comunque grazie!Almeno qui c’è qualuno disposto a tendermi la mano…

  5. 15
    aria85 -

    @persanelsilenzio
    …che dire…grazie!
    Grazie per il coraggio che vive nelle tue parole…spero di riuscire ad averne un decimo anche io per riuscire a scavalcare la montagna!
    Grazie per l’affetto che è arrivato tra le righe e per l’abbraccio virtuale che ricambio!
    Spero tu possa tornare a sorridere di cuore al più presto!

  6. 16
    alex -

    @aria, lasciati aiutare finche’ il danno non e’ troppo grave.. Ti serve un aiuto e una guida, non sei in condizioni di fare scelte lucide e obiettive ora, credimi.. Aless208 at gmail.com

  7. 17
    ramona -

    Non so..è vero che si ci puo’ sentire molto soli dopo la fine di un amore ma ci sono altri punti di riferimento affettivi, un genitore ad esempio. Sai cosa cara aria? che tanta gente che ha quello che per te sembra un minimo per essere sereni (un compagno e un lavoro dignitoso) non è contenta o è perennemente insoddisfatta ma non riesce a voltare pagina perchè in fondo è comodo sapere cosa devi fare domani.. io in questo periodo tra alti e bassi inizio a pensare di essere abbastanza fortunata.. ho ancora i miei genitori..(acciaccati ma ci sono!)ho un lavoro che è a tempo determinato e non rispecchia la qualifica che potrei ottenere con i miei titoli di studio..ma non fa nulla,sono contenta, visti i laureati a spasso mi ritengo fortunatissima, ho un marito che mi fa soffrire spesso ma che amo ancora e visto quello che c’è in giro, poteva andarmi peggio.. e una bimba. Lei è la cosa più bella del mondo, non sono di quei genitori che dicono tutte quelle stronzate su come sia meraviglioso essere genitori. Fare la mamma è tosto (assai!) ma tuo figlio ti da come dire…da un senso alle tue giornate (anche se toglie molto a quelli che erano i tuoi spazi). Tu sei giovane, oggi è un casino per tutti..ma almeno tu hai un’età in cui puoi decidere di fare scelte meno complicate (lavorativamente parlando) e hai il tempo di aspettare non dico la persona dei tuoi sogni (difficile sia nata!) ma almeno un uomo decente con cui affrontare la vita. (non pensare ti stia dicendo di accontentarti..anzi) Certo che devi puntare su te stessa ma capisco il tuo desiderio di condividere, perchè a mio avviso le persone così sensibili nascono proprio per amare (ci frega della macchina, della casa, ma fino ad un certo punto..l’importante è condividerlo con le persone a cui si vuole bene!) E allora non disperare, certo che adesso sei a pezzi, molti di noi lo sarebbero e dice bene chi dice che bisogna saper attendere. Pero’ la sera quando vai a dormire non pensare a chi ti ha lasciato..o a cosa hai lasciato..lo so che è difficile ma prova..un giorno la vita potrebbe essere meno dura.
    Forza, sei una donna intelligente così come lo è la nostra persanelsilenzo. Potete farcela. Vi abbraccio

  8. 18
    Persanelsilenzio -

    Grazie Ramona…il tuo discorso è giustissimo e molto realistico.
    Stringeremo i denti e i pugni, ed andremo avanti. In fondo, indietro non si potrebbe mai (e per fortuna, direbbe qlcno!!)

  9. 19
    Aria85 -

    Grazie Ramona…alla fine hai ragione…tutto arriva per chi sa aspettare.
    Certo,non è che una può star lì ad attendere la manna dal cielo,però bisogna anche saper avere pazienza…
    Speriamo!

  10. 20
    rossana -

    Stefano614,
    concordo con te: “Lo scopo della vita non è farsi una famiglia sposarsi, lo scopo della vita è vivere e conoscere se stessi.”

    può darsi che non sia proprio l’unico, almeno per me, ma è di certo un viaggio che ti aiuta moltissimo ad orientarti verso isole di bene.

    questo sito riesce a volte a dare grandi gratificazioni, quando permette di incontrare anime affini!

    per tutti gli altri:
    che la normalità non sia facile è cosa nota a chi ha raggiunto la maturità;

    che sia difficile instaurare e portare avanti rapporti armoniosi con il prossimo, pure, in quanto non basta in questi casi la nostra sola buona volontà,

    ma

    non ci si dovrebbe mai dimenticare che esiste di peggio al mondo, come nascere con problemi di salute e vivere la propria vita da ammalati, essere sempre stati bene o ricchi e finire con malattie devastanti o in assoluta povertà, incappare in disgrazie che piovono del tutto immeritate (come quando si è vittime di un incidente d’auto provocato da un ubriaco), essere stuprate o molestati sessualmente fin da piccoli, perdere un figlio nel fiore degli anni o scoprire di non poterne avere, perdere per calamità naturali una casa che racchiude i sacrifici di tutta una vita, portarsi dentro (come me) un dolore che quasi non ha speranza di poter guarire e di cui non si può nemmeno parlare, ecc…

    queste sono le tragedie vere, da cui si pensa sempre di essere immuni.

    e non lo sto scrivendo per trovare consolazione guardando al peggio ma unicamente per invitare a considerare ogni giorno quanto c’è di positivo nel nostro tran-tran quotidiano, anche se si tratta di piccolissime cose.

    il mezzo bicchiere pieno aiuta a tollerare il mezzo vuoto, che se si considera tutto a 360° proprio vuoto vuoto non è…

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