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Relazione molto strana e ambigua

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Lettera pubblicata il 25 Luglio 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 37 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 11
    fruit -

    Paura di rimanere sola?…ma dai davvero pensi ciò! Sei giovanissim hai una vita davanti non puoi assolutamente farti sopraffare da questi pensieri negativi. Se non stai bene con questa persona la cosa giusta è cambiare aria. L’hai scritto nella lettera e ricorda che l’istinto femminile non fallisce mai. Da come lo hai descritto mi sembra una persona subdola, arrivista e ipocrita..tu invece una persona pulita e di buoni sentimenti. La vita ti riserverà buone nuove meglio seguire il tuo istinto. Metabolizzerai in fretta poi un piccolo periodo di decantazione e vedrai che le occasioni con ragazzi perbene non ti mancheranno. Sii ottimista!

  2. 12
    ets -

    ale_loss allora è per questo che lo sopporti, per la paura di restare sola. E’ una paura che alberga in ognuno di noi e con cui presto o tardi bisognerà fare i conti.
    Tu hai l’opportunità di farli a 24 anni e credimi è soltanto un privilegio. Io personalmente l’ho fatto ai 31 e vabè me la cavo egregiamente; pensa a chi invece tocca farlo a 45 o 50 anni per via di un matrimonio fallito.
    Suvvia, mandalo a quel paese, avrei anche tu altre occasione di conoscere uomini interessanti e non pazzoidi.

  3. 13
    Harlock -

    Spiace dirlo, ma ti sei innamorata di un narcisista patologico, o quantomeno borderline al limite del crollo

    Ci hai visto giusto: quel “ragazzo perfetto” dell’inizio è solo una costruzione, più o meno consapevole; una maschera talmente credibile da aver convinto lui stesso della sua veridicità. Nella sua vita conta una ed una sola cosa: lui stesso. Tutto il resto, tutte le persone che ha intorno, le cose che ha intorno, sono perfetti strumenti da utilizzare per necessità o per piacere, per raggiungere un obiettivo o per sedare le sue emozioni; in questo schema di perfetta follia, mi dispiace dirtelo, tu non hai più utilità di quella che ha un cacciavite per un meccanico che deve smontare un pezzo di una macchina: servi, in quel momento, poi finita la tua utilità te ne torni nel cassetto e buona là. “Sincerità”? “Amare le cose semplici”? “Cercare un amore sentito”? Tutto falso. E’ una recita perfetta, costruita ad arte per ammaliarti, perchè lui sa che questo è quello che cerchi tu, e sa che dicendoti questo farà presa su di te. E si nutrirà della rassicurazione che gli dà il tuo amore come un vampiro.

    Eppure lui soffre, ma non per amore. I suoi pianti di rabbia, le sue urla, sono la manifestazione, più o meno cosciente, delle voragini della sua vita, che sa di non poter nè sanare e nè riempire: il suo mondo perfetto, in cui lui è al centro, amato, rispettato, realizzato e potente, senza dar nulla in cambio a nessuno, non esiste, non si può raggiungere, e si rende tragicamente conto dell’inutilità di quegli “strumenti” che lui cerca di usare per costruirlo, e ci riversa la sua rabbia contro, come fa con te.

    Ma tu tutto questo lo hai già capito, e per questo ti faccio i complimenti: tante ragazze continuano a farsi del male appigliandosi a quei primissimi momenti da “principe azzurro”, non realizzando che era solo una patina sottilissima e dorata che copriva il cumulo di immondizia che c’è sotto. Tu no.

    Fatti dunque una domanda: a fronte di tutto ciò, un eventuale “sputta+++ento” (che non è detto debba esserci), vale la tua continua sofferenza? Può la paura di essere sola frenarti dal darti un’occasione di migliorare la tua situazione in maniera decisiva? Dipende dal rispetto che hai per te stessa: se ne hai, e mi sembra che tu ne abbia eccome, troverai la forza di uscirne e darti una nuova possibilità, e di trovare quello che veramente ti meriti.

    E su col morale: se lo farai, tu rinascerai e volerai. Lui sprofonderà in quell’abisso ancora di più

  4. 14
    rossana -

    Ale-loss,
    capisco la tua difficoltà di donna innamorata per la prima volta di un uomo “gentile” e anche i tuoi timori per la solitudine.

    per la parte amorosa, sei avvantaggiata nel vedere ora molto chiaramente come questo partner si presenta e a cosa tende. in merito, ti posso dire soltanto che, dopo aver fatto un ulteriore passo in avanti nella vita di coppia, convivenza o matrimonio, è probabile che il suo atteggiamento nei tuoi confronti peggiori.

    quanto, invece, alla solitudine, questa pare essere, come la depressione, il male del secolo. in effetti è un passo per la comprensione e accettazione di sé che non si può descrivere nei suoi effetti se non sperimentandolo. e non sono affatto tutti svantaggi! tieni presente, se puoi, che abbastanza spesso si finisce di sentirsi più soli in due che da single.

    fatti animo e prendi la decisione che ritieni più giusta per te nel presente, senza troppo pensare al futuro.

    un abbraccio.

    PS: Harlock ha ragione e riecheggia moltissimo un altro utente, che spesso ha bisogno di maschere per esprimersi.

  5. 15
    ale_loss -

    Il punto è che quando si ha tanto da una relazione (ho una persona che mi chiama per sapere come sto, con cui uscire almeno tre volte alla settimana, che mi consiglia se ho qualche problema….e lui mi consiglia pure bene nella sua eccessiva furbizia!), e questo è un “tanto” che prima non si aveva, allora diventa difficile rompere tutto, sembra sempre la mossa sbagliata. Io nella mia vita ho chiuso molti rapporti dannosi, ed è vero ho fatto bene, ma sono rimasta sempre più sola, incapace di costruire altri rapporti. Perché una volta le ragazze vogliono la compagna con cui rimorchiare maschietti, un’altra volta trovi ragazze invidiose, un’altra il gruppo chiuso che non dà possibilità, un’altra ancora altri motivi etc…..sto ponderando bene i miei passi, perché voglio rompere arrivando proprio ad un estremo intollerabile, e non prima.

    E’ vero, è un atteggiamento vile, e la cosa peggiore è che mentre prima di conoscerlo ero determinata nello scegliere le mie relazioni, dopo aver incontrato lui e aver visto come si comporta e che le cose gli vanno meglio di me, ho preso quasi ad imitarlo nella speranza di essere meno “ingenua” nella vita. Ovviamente lo imito in malo modo.
    Perché lui rimane amico della ex che l’ha tradito solo perché questa ha due parenti professori universitari dove noi studiamo, o di quell’altra che pur essendo fidanzata gli si è spogliata davanti – e lui, di “sentimenti nobili” non se la fece – ma rimane in contatto perché ha una famiglia potente, e via dicendo.
    Io invece in questa situazione soffro solo, e in cuor mio so bene che lui attua questi comportamenti per allontanarmi, ora che non gli servo più, per cui non mi resta che fare il passo, che lui ci tiene tanto a non fare perché già sta pensando come calunniarmi e passare ancora una volta lui per bravo ragazzo abbandonato.

    Sono queste le cose che mi frenano pesantemente, è sapere che parlerà male di me a tutti i ragazzi dell’università, che è l’ambiente che più frequento…

  6. 16
    michelle -

    Non pensarci piu` di tanto, mollalo. La solitudine bisogna affrontarla, e fidati non e` cosí male. Certo il distacco inizialmente fa soffrire, ma presto ti sentirai piu` forte.
    Non aspettare oltre o la tua autostima verra` distrutta sempre di piu`, e faticherai ancora di piu` a rialzarti.

  7. 17
    Vale -

    Guarda il lato positivo. Ti sei accorta ora di avere al fianco una persona sbagliata, che pian piano ti logora i nervi (ma guarda un po’ se devi ridurti a tremare dalla rabbia tanto da non poter salutare i tutoi amici! NESSUNO ha il diritto di farti sentire così).
    Ha ragione Harlock, hai vicino un narcisista e ripeto, meno male che te ne sei accorta subito. C’è chi trascina relazioni e matrimoni del genere fino a finire in analisi.
    Scappa e non ci pensare nemmeno alla solitudine. Sii te stessa e vedrai che non resterai sola.
    Meglio comunque stare soli che avere vicino un parassita che vuole solo usarti.
    Se posso consigliarti una lettura: i libri sulle manipolazioni di Isabelle Nazare Aga.

  8. 18
    Harlock -

    Solo una puntualizzazione: io non sono la maschera di nessuno. Io sono io e basta, non uso altri nickname nè per esprimermi ho necessità di giochetti.

  9. 19
    rossana -

    Vale,
    come vedi, qualsiasi sia il tipo d’uomo in questione, ci si frequenta per conoscersi. in alcuni casi s’inquadra la persona in pochi mesi; in altri s’impiegano anni e non si arriva quasi mai ad avere una percezione chiara del soggetto, quasi sempre imperfetto, in particolare quando si raggiunge la decisione di lasciarlo.

    ci sono donne che sanno fingere amore per decenni, imbambolando soprattutto i maschi attratti dalla bellezza, così come i maschi riescono benissimo a conquistare le lore prede con la gentilezza, che, però, può pure diventare crudeltà, senza scandalizzare nessuno, mentre una donna sempre angelica dovrebbe restare…

    sono pochi a questo mondo quelli che, come Golem e Harlock, sono capaci di avere fin da subito giudizi chiari e netti, in particolare sul genere maschile! beati loro!

  10. 20
    Golem -

    È vero, l’ho notato che Harlock ha una strana somiglianza in determinate visuali con un certo utente. E non è l’unico, a vedere certi personaggi in quel modo! Che non siano la stessa persona? Lo fa notare chi la maschera non la toglie mai.

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