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Tanto prima o dopo, odierò anche te!

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Scrivere una lettera anonima, è un modo che voglio sperimentare per dire ad altri ciò che sento essere. Un uomo, forse ancora un ragazzo per certi aspetti, disturbato. Un bugiardo patologico. Un narcisista affermato. Un maledetto impulsivo che non pensa mai alle conseguenze. Una persona bipolare, forse, perché son solo le mie fisime mentali non autografate da uno psicologo, per ora.
Nella mia vita non c’è nulla di certo. Non c’è un futuro ben definito. Non c’è un passato lineare mentalmente parlando. Ci sono un sacco di parole e di buchi con cui mi son costruito il presente, falsità per lo più. Un bel castello di carte cementato dal tempo. Come il Padiglione Barcellona di Mies Van der Rohe del 29. Piccole storie che per poco non hanno rischiato di inglobarmi in una realtà del tutto immaginaria. In quella che qualcuno potrebbe definire pazzia forse. Sempre se sì può definire pazzo il chirurgo che per lavorare al meglio deve considerare il proprio paziente nient’altro che un ammasso di carne, arterie e carbonio. Piccolo excursus scusate. Quindi tornando a me, dicevo che mi son dimenticato chi ero. Cosa volevo. E, quali erano i miei sogni.
Mi pare di essere un beduino nel deserto, con poca acqua, alla ricerca dell’oasi più vicina per riempirsi ancora una volta solo a metà la borraccia, pronto poi a ripartire, senza pensare alla direzione.
Ma se sono certo di una cosa, questa è che non ho mai amato. Perché il mio modo di approcciarmi all’amore, pretende troppo dalla realtà. Perché mi sono fatto abbindolare dall’idealizzazione dell’amore data dai film e dai libri. Dove lui trova lei o viceversa, e lei vede in lui qualcosa che non si vede. Qualcosa che magari neanche c’è penso io. Perché lei idealizza lui. E lui si innamora di lei, e lo rimane per sempre, o per più di un mese se non altro… Già, che tristezza vero? Ma dire che sono stato innamorato di una ragazza per un mese è una bugia. Penso che per più di una settimana non mi sono mai innamorato di nessuno. Anzi, e qui arriva il peggio, più che cotta potrei dire che dopo una settimana la ragazza che amavo diventava un oggetto da bramare. Uno ossessione se va bene. Qualcosa grazie a cui rivendicare la mia mascolinità verso i miei cosiddetti amici. Se va male divento uno stalker che non pedina, non spia, non fa niente. Uno stalker sfigato che si tortura la mente pensando a lei, che te l’ha data e poi è diventata un estranea. E va bene così, perché prima o poi ti odio. E quindi è andato sempre tutto in malora, o per causa mia, o per non corrispondenza sua. Pietra sopra. Certe volte un sassolino sulla scarpa, altre un macigno sul c-u-o-r-e. Chiusa una porta, è chiusa. E basta. Scusate ancora i miei fuori discorso ma è più forte di me. E mi rendo conto che scusarmi con voi è un po’ come diminuire il mio valore (è un concetto strano che devo aver letto da qualche parte sul fatto di scusarsi con gli estranei) ma vabbé, così sia.
L’amore per come l’ho provato finora c’era in ragazze vuote, per me se non altro. Perché altri c’hanno trovato il mondo poi in loro non lo so. Sss-Fortunati! E parlo di ragazze-donne belle anche (non pensate male, ho 23 anni), ma dannatamente infantili. Dannatamente. Un amore sporco. Macché amore poi, era una stronzata. Non saprei neanche definirlo cos’era. E le ho usate. Le ho trattate per quanto si facevano valere. Mi è successo anche con una 30enne, pensate. E poi, quando c’ho perso l’interesse, cioè quasi subito, dopo un mese era con il tipo che sì vedeva distante un km che non le piaceva, non le diceva nulla come succede a me. Ma nel mio caso non si vede, sono un falso anche in quello. Ci stava quasi per prassi. Forse perché gli amici suoi ormai l’avevano ben elaborata l’idea di lei con lui. Ma non m’importa, è che mi piace divagare e curiosare nella mia mente, nient’altro. E’ na cosa che non ho mai raccontato a nessuno, e se la dicessi ai miei coetanei farei invidia. promemoria.
E parlando di altre ragazze? Come si fa a darsi alla prima sera che conosci un ragazzo? Come? Come puoi sperare d’interessarmi per più di quel giorno se fai così? E poi agli altri esse sembrano quelle austere, sagge, intelligenti, pure. So io cosa sono! Che poi cercano una scusa per disprezzare nel generale noi uomini, definendoci capaci di pensare solo con quello. Quando nella realtà dei fatti dopo essersi fatto l’esperienza uno serio non va a fare l’amore (e notate che linguaggio aulico uso per mantenere un certo decoro a questa lettera) con la prima che capita. Sì sì ci sono le eccezioni lo so. E parlo di quelli che trovano facile amare per un po’ di tempo, così, a gratis, consci quando gli faccio la domanda: “è quella giusta che ti sposi vero?” che non sarà così. Contenti loro. So il perché lo fanno e non lo condivido. Anzi, la dico qui e mi fulmini il prode maschio macio italiano. Diventano meglio i porno! La finzione di quelle immagini, il distacco dal rischio, dai problemi da impegni è una minor perdita di tempo. E con questo non voglio fare un discorso contro le donne perché anzi, a ragionarci, sanno come si vive molto meglio di noi uomini nella media della mia età secondo me.
Ma il problema non è questo. Il viva ai porno era solo un altro excursus siadannatome. Il problema è che poi finisco sempre per odiare le persone che conosco. Anche ora, per dirne una, potrei contare sulla mia mano almeno 3 veri amici che rischierebbero la loro vita per me se fossi in pericolo. Perché credono in me.
Ma a me, sinceramente, non frega niente di loro (ho usato ancora l’aulico ma non riesco a trattenermi). Li ho odiati una volta, capita di litigare forte, e non son più tornati ad essere immaginifici come prima. Sono persone come lo sono io. Ed io, trovandomi di fronte a me, probabilmente non mi limiterei a odiarmi. Mi augurerei la morte. Mi augurerei la morte in un primo momento, per poi compatirmi e se va bene ignorarmi. E nel loro caso non m’importa nulla delle loro vite, del loro futuro, dei loro sogni, perché se anche li realizzeranno non me ne frega nulla ed anzi, se gli va tanto bene li sfrutto fin dove posso. E non parliamo di quelli che che non sono i suddetti 3 amici. Quelli li odio ancora di più. Con le loro vite mediocri, che non hanno un domani (ma neanche lo sperano), rassegnate alla vita sedentaria ed immobile, con qualche viaggio all’esterno se va bene col lavoro. Se va male non si muovono proprio invece, e restan lì, inchiodati alla loro croce esistenziale, grigia e ombrosa, e alle loro relazioni interpersonali, chiedendomi di quando in quando se sono ancora con la ragazza x, se mi sposo con la ragazza x, se sono ancora con la ragazza x (inchiodati in un loop mentale anche sì). E mentre sorrido più per abitudine che per altro alle loro parole, penso che se domani morissero tutti non verserei una lacrima. Non ci riuscirei Passerei oltre, come molte altre cose. L’unico legame che mi resta con la realtà ora, è la mia famiglia. E’ una condizione tragica alla Giovanni Verga, lo scrittore italiano sì. E per quanto mi sforzi è da ben 3-4? anni che non riesco a cambiare la mia opinione della vita. Tanto che penso che chi ha pensato al dottor house non è che sia sto gran genio, visto che se gli va bene è lui di carattere così, se gli va male ha conosciuto uno come me! Andate tutti a quel paese che vi ho detto sopra!

Lettera pubblicata il 31 Gennaio 2014. L'autore ha condiviso 11 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 3 commenti

  1. 1
    Fiordiligi -

    un altro cuore drogato.
    Mark , sei ancora molto giovane , fatti
    aiutare.
    Un abbraccio.

  2. 2
    Afterlife. -

    “L’amore è una forma di pregiudizio. Si ama quello di cui si ha bisogno, quello che ci fa star bene, quello che ci fa comodo. Come fai a dire che ami una persona quando al mondo ci sono migliaia di persone che potresti amare di piú, se solo le incontrassi? Il fatto è che non le incontri.” (C. Bukowski)

    E se un amore non è andato bene? Mandala a fanculo. Ci sono stati bei momenti, ma prima o poi tutto è destinato a finire. Conservane solo il ricordo e vai avanti. Sei giovane, hai tutta la tua vita davanti.. non sfogarti qui, esci, vai nel mondo, prendilo per le palle e stringi, fino a quando non c’è più niente da essere spremuto.
    Vivilo fino in fondo, perchè questa vita di merda è tutto quello che abbiamo, tanto vale avere il meglio no?

  3. 3
    Mark -

    Credo tu abbia ragione. Dovrei espormi maggiormente al mondo. E’ bello vedere che c’è gente che riesce a donare speranza da sole parole. Talvolta ne sono in grado anch’io… ma credo che i consigli che do siano più una necessità personale a modificare qualcosa in me. Ad ogni modo, grazie… 🙂

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