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Poveri pensionati?

di

Sig. Direttore le scrivo a proposito dei pensionati. Lavoro da anni in una grossa azienda di trasporti, autobus, ho sempre guadagnato bene e pagato tutte le tasse dalla busta paga.
Tre anni fa la mia azienda ha chiuso un grosso contratto e da quel giorno sono entrati e continuano ad entrare i pensionati. Il mio stipendio e le mie ore lavorative sono scese del 50%, da quasi 2mila euro a 1150 euro.
Perché i pensionati costano meno, mi è stato detto. Il pensionato prende la pensione, circa 1200 euro, 1000 euro x fare servizio alla TPL Trasporto Pubblico Notturno e 1600 euro x il servizio di Openbus a Roma. Tutto in nero.
Hanno firmato un contratto dove si dichiara che lavorano 40 ore, ma sono 200 ore, e percepiscono 400 euro ma sono 2600 euro, questa è evasione fiscale, sia dai poveri pensionati che dall’azienda, mentre io mi ritrovo a guadagnare 1150 euro, non arrivo alla fine del mese, e non arriverò mai alla pensione.
La guardia di finanza cosa fa? Tutte le aziende di bus a Roma hanno pensionati che tolgono lavoro ai giovani e soldi di tasse che non arriveranno mai nelle casse dello stato. Ora perderò anche il lavoro. Ma se c’è un finanziere onesto mi contatti gli darò tutte le prove.

Lettera pubblicata il 12 Marzo 2012. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 1 commento

  1. 1
    Kon Kon -

    Shamal, leggendo la tua lettera mi sono indignato nel conoscere la situazione che hai illustrato…
    Tuttavia su larga scala il mio stato d’animo prevalente è quello così definito di “pessimismo e fastidio”.
    Purtroppo questa è una nazioncina retta da una gerontocrazia che bada principalmente al mantenimento del proprio status quo, e che a chi non è ancora Matusalemme dà…tante parole di incoraggiamento!
    Nel mondo del lavoro la situazione non è così diversa e le vicende da te descritte sono diffusissime per non dire endemiche. Anche nell’ultima azienda dove lavoravo c’erano dei pensionati “consulenti” che portavano una bella ventata di stantìo e schiacciavano la testa ai giovani con voglia di fare e di crescere. Non fraintendete, il ruolo dei pensionati potrebbe essere un valore aggiunto. Gente capace e di esperienza potrebbe fare da tutor alle nuove leve, ed è l’unica situazione in cui per legge ammetterei la presenza di lavoratori a riposo nelle ditte. Ma a che servono invece degli incalliti yes men che non danno alcun contributo alla crescita dell’azienda e letteralmente possono considerarsi dei ladri di posti di lavoro altrimenti destinati a giovani? Perché si consente che dei baby-pensionati possano tenere il piede in due staffe e perché le autorità ignorano che troppi pensionati in una azienda significano con buona probabilità evasione fiscale e truffa in corso?? La situazione aberrante descritta da shamal ne è uno sconsolante esempio. Shamal, se vuoi provare a far scoppiare il bubbone, almeno nel tuo specifico caso, il mio consiglio è di inviare per lettera una denuncia circostanziata anonima alla GDF, all’Ispettorato del Lavoro all’Inps ed all’Inail, ovviamente non esporti con le generalità perché altrimenti il sistema gerontocratico cercherà di fartela pagare.

    K.K.

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