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Non mi fido e sono gelosa

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Lettera pubblicata il 10 Maggio 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 25 commenti

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  1. 21
    Salinger -

    Grazie ancora a tutti per le ulteriori risposte. Sono contenta che i miei problemi suscitino tutto questo interesse.. comunque per quanto mi riguarda in questi giorni sto parlando piu spesso di come mi sento al mio ragazzo e la sua risposta è stata: vorrei dare a te tutto quello che ho dato all’altra perchè tu lo meriti davvero. Ma ora come ora devo riabituarmi. Ok ora superata la tristezza iniziale la mia domanda è: riuscirò ad aspettare che arrivi un ipotetico qualcosa in più? Ma poi siamo sicuri che arrivi? So solo che se arriviamo ad un anno e siamo ancora in questa situazione credo che prenderò il coraggio a due mani e porrò fine alla nostra storia.

  2. 22
    artemide -

    Glosstar ha centrato il problema, una storia che comincia male non evolve in edificanti miglioramenti.
    @Luna, è vero l’asse va spostata, il dialogo è necessario affinchè non s’incappi in paranoie che possono solo distruggere un’evoluzione della coppia protesa in avanti e non indietro;
    sacrosanto che lei adesso senta la necessità di quelle conferme che lui le DEVE se vogliono continuare a stare insieme in armonia;
    è evidente che fino ad ora lei è stata zitta e buona per amore ma adesso chiede la prova del fuoco.
    Però Salinger torna a scrivere e non mi sembra ancora tanto convinta, non credo che le paranoie siano il riflesso dei nostri commenti.
    Cosa vuol dire che lui deve ancora abituarsi?
    A cosa si deve abituare? Alla perdita, all’assenza?
    No, deve solo elaborare, in solitudine, per stabilire anche le responsabilità, per crescere, per capire, appunto.

    Altrimenti la loro storia sarà destinata ad incancrenirsi sempre sui soliti punti cruciali, a non evolvere mai.
    E finchè lui non avrà fatto una dura analisi di sè, collocandosi nel presente, nel passato, della vecchia coppia, degli amici comuni, della pizzeria, del sesso, della casa, dei vestiti indossati, dei capelli lunghi o corti, non ne usciranno mai.
    Sono troppe le cose da rielaborare prima di potersi concedere il lusso di amare qualcun altro al 100% senza essere distratti da altro.
    Il passato. Ed il passato non è l’ex. Siamo noi.
    Ciao Salinger, ciò che lui ti deve lo devi stabilire tu e non perchè lo meriti ma perchè ti ama e vuole, gli viene spontaneo, farlo.
    L’amore ti da la gioia, l’entusiasmo, ti accende, non è una terapia curativa.

  3. 23
    LUNA -

    Sono d’accordissimo con il fatto che non è una terapia curativa, e quanto hai scritto.
    Sì, mi sembra sano, Salinger, che tu senta e stabilisca il tuo limite.
    In realtà forse il tuo ragazzo non capisce che tu non gli stai chiedendo a che punto sta… la sua ripresa, ma che gli stai parlando del vostro rapporto. Poi è ovvio che le cose sono collegate, ma tu sei stanca di parlare della sua convalescenza e vuoi invece parlare del vostro presente e del vostro futuro.
    Immagino a te non frega una cippa di sapere quanto dava prima, bensì di quanto lui dà adesso, perché è della vostra storia che tu gli stai parlando.
    Io ho come l’impressione che, anche per non farlo sentire oppresso e per dargli tempo, tu abbia lasciato a lui un dialogo troppo aperto, che lui, abituato com’è a tirare fuori ogni sfumatura di ogni stato d’animo, e forse anche a considerarsi un convalescente con il cruciverba facilitato, non abbia capito che ad un certo punto la tua pazienza in tal senso è esaurita. Che tu abbia lasciato a lui un dialogo apertissimo mettendoti nella posizione di colei che accoglie e comprende.
    “Vorrei darti quanto ho dato a lei perché tu lo meriti” a lui magari sembra una bella frase, ma credo che dovresti far capire a questo ragazzo che sta facendo, perlomeno, una gaffe di rare proporzioni. Il concetto che vuole esprimere è probabilmente: mi dispiace di essere ancora incartato io, magari ti avessi incontrata quando invece ero al meglio di me…
    ma forse dovrebbe davvero, pure lui, smetterla di confrontarsi con il se stesso di ieri, quasi facendosi un’ansia da prestazione con se stesso, e vivere con quello che è oggi…
    detto ciò, se ha davvero bisogno di stare in convalescenza è chiaro, hai ragione tu, non può pretendere che il mondo e la tua emotività si fermino finché lui sta ai box.
    Non come ricatto, ovviamente, ma semplicemente perché, appunto, hai anche tu la tua emotività.

    Non dicevo che Salinger si fa le paranoie, cercavo di guardare come può nascere un’insicurez

  4. 24
    LUNA -

    di questo tipo, da un paio di punti di vista, anche per andare per esclusione.

  5. 25
    maka -

    ciao, dp una storia seeria non penso k lui sia pronto ad una vera e propria STORIA!! quindi secondo me e’ inutile continuare!

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