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No alla condanna a morte di Saddam Hussein

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Lettera pubblicata il 27 Dicembre 2006. L'autore ha condiviso 34 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Mondo

La lettera ha ricevuto finora 36 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 11
    SONIA83 -

    Io sono d’accorso con la pena di Saddam.. ha torturato massacrato migliaia e migliaia di persone.. ed è giusto che paghi per quello che ha commesso.. certo questo potrebbe alimentare altre reazioni violente ma tanto le reazioni violente purtroppo ci sono sempre state e sempre ci saranno solo che ora c’è un terrorista in meno..
    Voglio vedere se Saddam avesse torturato vostra madre o una persona cara se siete ancora cosi clementi con lui..

  2. 12
    Yoel -

    Forse non ci siamo capiti… non è per niente la fine del dibattito, la fine del dibattito avverrà soltanto quando la pena di morte sarà abolita definitivamente …
    1) La pena di morte non serve come deterrente per i crimini.
    2) L’applicazione delle norme giuridiche è spesso soggetta a errori umani dolosi o involontari.
    3) La pena di morte è un arma troppo potente in mano a governi sbagliati.
    4) L’applicazione della pena di morte non incentiva la ricerca di sistemi preventivi.
    5) Il diritto alla vita è un principio fondamentale su cui si basa la nostra società.
    6) Lo stato si comporterebbe in modo criminale come il criminale stesso.
    7) La pena di morte è discriminatoria
    8) La pena di morte non ristabilisce alcun equilibrio.
    9) Lo Stato è corresponsabile dei crimini commessi.
    10) Pena di morte = risparmio ?…

  3. 13
    leo -

    libero di pensarla come ti pare Yoel, salvo vedere come ti comporteresti se la cosa ti toccasse sul vivo, come dice Sonya.
    tuttavia, almeno sii giusto:

    1) La pena di morte non serve come deterrente per i crimini.
    – qualcun altro qui sopra ha già toccato l’argomento e ha sottolineato che infatti serve per eliminare quelli che attentano in un certo modo al diritto alla vita di persone innocenti, come stupratori e assimilabili. sono d’accordo con lui.

    2) L’applicazione delle norme giuridiche è spesso soggetta a errori umani dolosi o involontari.
    – come sopra, ma si vede che non leggi o non vuoi leggere.

    3) La pena di morte è un arma troppo potente in mano a governi sbagliati.
    – anche la volontà bestiale di far molto male al prossimo è un’arma troppo potente per essere lasciata in giro.

    4) L’applicazione della pena di morte non incentiva la ricerca di sistemi preventivi.
    – nessuno ha detto che deve essere usata per chi ruba le mele; per il resto, quando “Minority Report” sarà realtà operativa si potrà discutere di prevenzione e altro; per ora, cosa vuoi prevenire?! e se ti riferisci alla ricerca genetica, lasciando da parte tutti le riserve del caso sulla correttezza scientifica di quegli interventi, quella non elimina il problema della punizione di un delitto già avvenuto.

    5) Il diritto alla vita è un principio fondamentale su cui si basa la nostra società.
    – deve valere per tutti, non solo per chi ha intenzione e volontà di nuocere bestialmente e impunemente.

    6) Lo stato si comporterebbe in modo criminale come il criminale stesso.
    – chi di spada ferisce di spada perisce e non sta scritto da nessuna parte che il mondo deve diventare il luna park di maniaci sessuali e serial killer, né penso che l’Onnipotente abbia speso 6 dei suoi eoni a fare una cosa così bella per vederla stuprata di continuo da teste di c.....

    7) La pena di morte è discriminatoria.
    – ecco, questa me la dovresti proprio spiegare. se intendi dire che di solito chi ci va di mezzo sono le persone che contano di meno, tipo neri, barboni etc…, mentre i pezzi da 90 se la cavano, sono d’accordo, ma questo accade anche con le pene di minore importanza ed è un altro problema sociale.

    8) La pena di morte non ristabilisce alcun equilibrio.
    – questo lo dici tu, perché trascuri molte cose o le vuoi ignorare deliberatamente per partito preso. in ogni caso, prima di fare queste presuntive affermazioni, l’hai chiesto a chi ha subito violenza gratuita ed è sopravvissuto o all’anima di chi ha perso la propria vita per il piacere di uno stronzo?!

    …………………….

  4. 14
    leo -

    ………..

    9) Lo Stato è corresponsabile dei crimini commessi.
    – questa è un’affermazione massimalista, equivalente a sostenere che il Male è generato dalla società, il che non è sempre vero.

    10) Pena di morte = risparmio ?!
    – se vuoi farti le seghe mentali, padronissimo.

    infine, non fa mai piacere sopprimere un’esistenza, fosse anche quella di Jack lo squartatore, ed è questa la differenza tra uno stato civile o una persona civile e una bestia, non che la bestia ha licenza d’uccidere e la società lo tollera perché è civile: alla bestia fa piacere; la bestia non uccide per sopravvivere, come accade nella stupenda divina creazione universale, ed è per questo che la si deve mettere in condizioni di non nuocere, oppure sopprimere quando le cose oltrepassano la misura.

  5. 15
    Yoel -

    Perdonali…, loro non sanno quello che dicono…o scrivono…
    Un vecchio saggio diceva…”Why do we kill people who kill”?…
    Leo e/o Sonia come siete così sicurì che non ho avuto un esperienza tragica per battermi così forte contro la pena di morte…
    ti rispondo su alcuni punti tanto abbiamo un limite di 3000 caratteri…
    L’argomento della deterrenza è quello più frequentemente chiamato in causa: condannare a morte un trasgressore dissuaderebbe altre persone dal commettere lo stesso reato. L’argomento della deterrenza non è però così valido, per diversi motivi :
    Nel caso, per esempio, del reato di omicidio, sarebbe difficile affermare che tutti o gran parte degli omicidi vengano commessi dai colpevoli dopo averne calcolato le conseguenze. Molto spesso gli omicidi avvengono in momenti di particolare ira oppure sotto l’effetto di droghe o di alcool oppure ancora in momenti di panico. In nessuno di questi casi si può pensare che il timore della pena di morte possa agire da deterrente.
    Inoltre la tesi della deterrenza non è assolutamente confermata dai fatti. Se infatti la pena di morte fosse un deterrente si dovrebbe registrare nei paesi mantenitori un continuo calo dei reati punibili con la morte e i paesi che mantengono la pena di morte dovrebbero avere un tasso di criminalità minore rispetto ai paesi abolizionisti. Nessuno studio è però mai riuscito a dimostrare queste affermazioni e a mettere in relazione la pena di morte con il tasso di criminalità.

    Ora ti spiego il punto 7…La pena di morte è spesso usata in maniera discriminatoria nei confronti di minoranze razziali, di persone povere e scarsamente istruite e in alcuni casi può venire usata come arma contro oppositori politici. Un esempio di come la pena di morte sia usata in maniera iniqua nei confronti delle minoranze si ha negli Stati Uniti. Studio effettuati recentemente sulle condanne a morte comminate in vari stati degli USA hanno dimostrato che l’accusa ha chiesto in media la pena di morte nel 50% dei casi in cui l’accusato era nero e la vittima bianca e solo nel 28% dei casi in cui sia l’accusato che la vittima erano neri. Gli Afro-Americani rappresentano il 12% della popolazione degli Stati Uniti ed il 50% delle persone giustiziate dal 1930.
    E’ inoltre dimostrato che la stragrande maggioranza di coloro che hanno subito la pena di morte, era gente povera. Il ricco non subirà mai la pena di morte. Il ricco può pagarsi qualsiasi avvocato, può pagare la propria libertà.

    In fine le norme giuridiche è spesso soggetta a errori umani dolosi o involontari… La pena di morte non colpisce solo i colpevoli, ma anche, forse più spesso di quanto si immagini, persone innocenti.

    Auguro a te e a tutti voi un buon anno!
    Cari Saluti

  6. 16
    leo -

    ancora sulla deterrenza!
    non c’entra niente la deterrenza; come è stato osservato più sopra, il serial killer o lo stupratore non si pongono il problema e per lo più agiscono come sotto effetto di cocaina, come tu stesso dici.
    si tratta invece dell’eliminazione fisica della causa della reiterazione di delitti contro la vita.
    devo scriverlo in maiuscoletto?!
    Discriminazione razziale et similia?! avevo inteso bene allora!
    la discriminazione è indipendente dalla pena di morte ed è un problema sociale per conto suo. c’entra come i cavoli a merenda e tu mescoli mele con pere!
    lo vedi che reciti la lezioncina a memoria e non leggi gli altri (in verità nei forum in parecchi hanno ‘sto vizio!)?!

    “Perdonali…, loro non sanno quello che dicono…o scrivono…”

    “ma da che pulpito viene la predica” diceva uno che aveva vissuto parecchio e un altro ancora “il bue che dice cornuto all’asino” etc…

    nella Storia ci sono sempre stati quelli che avevano l’animo da prete e quelli che l’avevano da uomini.
    il prete può anche pensare di sacrificare la propria vita per il godimento di uno stronzo; fa parte della sua presunzione di giudizio; agli uomini tocca difendere la creazione dalle bestie; le Istituzioni hanno lo stesso dovere.
    se il mondo è diventato quel disastro morale che è mezza responsabilità è degli stronzi, l’altra mezza è di chi ha difeso una falsa morale, come fai tu, per incoscienza o per malafede.

    “Un vecchio saggio diceva…”Why do we kill people who kill”?…”

    ti sei informato di quali reati parlava quel saggio?!
    l’omicidio può prendere parecchie forme e in queste cose il massimalismo, dietro il quale di solito si nascondono interessi diversi da quello della giustizia, è l’ultimo a dover essere ascoltato.

    l’anno che è cominciato qualche giorno fa sarà quello che ciascuno ha fatto in modo che sia e non quello che uno si augura che sia per sé o per gli altri, quindi lascia stare le convenzioni.

  7. 17
    stefanofederico -

    stiamo vivendo la caduta di un impero:
    la fine dell’imperialismo .
    Imperialismo nato in Europa, ma sviluppato e giunto a maturità in USA.
    la sfortuna della caduta forzata del comunismo( non intendo dire che non doveva finire).
    , ha distratto il mondo dal rendersi conto della grave crisi del capitalismo.
    in questa maniera, la sua caduta avviene così drammaticamente e gravato da atti vergognosi come questa vomitevole impiccagione.
    come le ultime ore di agonie degli imperi passati, stiamo vivendo in diretta la barbarie della morte degli USA. Che finisca presto!!

  8. 18
    Yoel -

    Mr. Leo!
    Sto cercando di capire come mai sei così polemico? ( Forse qualche brutta esperienza personale?) …come te lo devo spiegare? Voi che ti faccio un disegno di vita? La pena di morte è il fallimento della giustizia!

    Visita questi siti forse ti aiuteranno a cambiare idea :
    http://www.squilibrio.it/index.php http://www.amnesty.it/campagne/pena_di_morte

  9. 19
    DAGO44 -

    Auguro un felice anno a tutti coloro che hanno espresso giudizi su questo blog,e vorrei unirmi a voi per un mio pensiero sulla pena di morte.,
    Si parte dal presupposto che compito fondamentale di uno stato sia difendere ad ogni costo i singoli individui,e le intere comunità.Chi rispetta la legge,ha diritto ad una tutela maggiore rispetto a chi la legge non la rispetta affatto.Chi commette reati deve pagare.Credo che esistono colpe per cui nessuna pena tranne la morte costituisce la giusta punizione.Le motivazioni per cui ci siano persone a favore della pena do morte,Me compreso,si possono riassumere in due motivi fondamentali.
    La Retribuzione,e la Prevenzione.
    Per il primo la pena di morte è un male che interviene come reazione morale e giuridica al male che è stato commesso con il reato,alla cui gravità è proporzionato in modo da configurarsi come castigo morale e non come vendetta.Per il secondo lo stato non restituisce male conto male,ma si limita a difendere la società dalle pericolosità degli autori dei reati,cercando attraverso la pena di morte di impedire che soggetti socialmente pericolosi commettono reati.In modo paticolare si pensa che abbia una funzione anche DETERRENTE.In modo particolare la pena di morte svolgerebbe una azione preventiva nei confronti di crimalità organizzata in grado di sconvolgere la vita sociale di una stato,vedi MAFIA,E TERRORISMO.La pena di morte inoltre soddisfacendo il risentimento delle vittime e dei loro parenti eliminerebbe la tentazione di vendette private e l’insorgere di disordini sociali.L’eliminizaione definitiva di un delinquente eviterebbe poi il ripetersi di altri reati da parte dello stesso
    che pur condannato potrebbe tornare in libertà per condono e altri meccanismi previsti dalla legge.Il fatto poi che la pena di morte sia irreparabile e non possa risarcire chi vi sia stato condannato ingiustamente non è una ragione per sopprimerla.Basterebbe applicarla solo nei casi in cui vi sia la Matematica certezza della colpevolezza dell’imputato.Tant’è che vi è una garanzia inoppugnabile,e cioè il potere del capo dello stato che può concedere la grazia in caso di dubbio commutandola in ergastolo.DAGO44

  10. 20
    leo -

    mr yoel, tu non mi devi spiegare nulla, anzi, non puoi spiegarmi nulla, men che meno con puerili disegni, finché tu stesso non ti sia adeguatamente informato e abbia capito la natura reale del problema.
    niente polemica, salvo farti notare che il massimalismo non ha posto in cattedra; nessuna mala esperienza personale, se escludiamo mettersi al posto delle vittime della violenza gratuita, soppesando quanta preziosa vita sia stata loro tolta, cosa che tu non sembri ancora capace di fare.
    a questo proposito, non guardare i siti in internet, ma studiati un poco di Storia del mondo, poi se ne riparla.

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