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Mi sento assente

Ciao ragazzi,  mi chiamo nicholas e ho 17 anni.  Il mio problema è che da quando ho cominciato a pensare a come sarebbe stata la mia vita con un padre accanto a me mi sono chiuso in me stesso,  non do più attenzioni a nessuno e non mi prendo cura nemmeno di me stesso. Mio padre mi ha abbandonato quando ero piccolo ma nonostante questo sono sempre andato avanti anche senza di lui ma ora qualcosa nella mia vita è cambiato perché vedo tanti ragazzi che hanno un padre che si prende cura di loro e vedendo questa cosa mi fa male da morire perché so che io non posso avere l affetto di un padre.  Per questo motivo fatico ad uscire,  fatico a rapportarmi con le persone e tendo ad allontanarmi da tutto e tutti.  Io non trovo un senso a tutto questo male,  in fondo non ho mai fatto del male a nessuno per meritare questo dolore, non trovo più senso alla mia vita mi sento inutile e a volte arrivo a pensare che se mi ha abbandonato è perché sono un errore come lui disse a mia madre prima di andarsene.  Io davvero vorrei dei consigli su come superare questa cosa perché non so piu dove sbattere la testa.

Lettera pubblicata il 12 Ottobre 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Famiglia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 9 commenti

  1. 1
    Marius -

    Ragazzo tu non sei l’errore di nessuno.
    Non permettere a questi pensieri di rovinarti la vita e non pensare a quello che non hai avuto. Pensa a quello che hai e che puoi avere. La vita è un regalo prezioso, non la sprecare.
    Un abbraccio.

  2. 2
    rossana -

    Nico,
    ci sono ragazzi che hanno perso per morte prematura il padre o la madre, e hanno dovuto crescere senza l’importante presenza di un genitore. altri, hanno dovuto subire che a questa fondamentale figura si sovrapponessero persone che niente avevano a che fare con loro. altri ancora hanno avuto padri o madri naturali che non hanno fatto altro che danneggiarli nella loro crescita.

    a te è capitata una sorte diversa, non meno dolorosa, a cui devi comunque far fronte, indipendentemente dalla sua origine. forse un giorno avrai modo di conoscere tuo padre e di sapere da lui le ragioni per cui si è allontanato.

    sono stata un “errore” anch’io, e ne ho patito tantissimo, pur non essendone quasi mai pienamente consapevole. visto che lo conosci, affronta questo spiacevole aspetto della tua realtà a muso duro, e lasciatelo alle spalle più in fretta che puoi. non permettere che un tarlo demolisca sia il tuo modo di essere che il tuo futuro. al limite, ricorri a una terapia psicologica di supporto, che in questo momento ti può essere particolarmente utile. abbiamo tutti le nostre montagne da superare!

    un abbraccio.

  3. 3
    Golem -

    Nico, io invece non sono stato mai “niente” per nessuno, e per questo non riesco mai a trovare analogie con gli altri, mentrs c’è chi ci riescono continuamente, fortunati loro. E grazie a questo forse che sono riuscito a diventare tutti quello che volevo? Mah.

  4. 4
    Nico 98 -

    Rossana
    Purtroppo il fatto che mi abbia abbandonato è solo l inizio di quello che ho dovuto passare a causa sua ( senza contare che da piccolo ero paralizzato alla parte destra e lui mi picchiava. Avevo 3 anni ) per causa sua ho subito alcuni anni di comunità perché purtroppo mia madre da sola con tre figli non ce la faceva da sola poi vabbeh il resto è storia. Comunque grazie per i consigli cercherò di seguirli.

  5. 5
    Yog -

    Cambia prospettiva: tu non sei un “errore”, sei lo spermatozoo più veloce di quel gruppo. Li hai fregati tutti! Questo pensiero dovrebbe darti serenità.

  6. 6
    Golem -

    E só mijoni. Mica due o tre.

  7. 7
    rossana -

    Nico,
    per te non c’è stata buona sorte nemmeno con la salute. sarebbe stato preferibile che non avessi avuto modo di conoscere tuo padre, piuttosto che conservarne un tale ricordo.

    devi farti forza più di altri. prova però ad immaginare, tanto per avere un quadro completo, quanto potrebbe essere devastante l’opposto: cioè quello di aver avuto un padre presente e amorevole nell’infanzia, che poi ti avesse rifiutato di brutto al termine dell’adolescenza, ritenendoti un fallimento, di cui vergognarsi.

    come già ti ho scritto in precedenza, in ogni essere umano ci sono montagne di vario genere da superare. la tua è un po’ più alta della media ma le esperienze che hai vissuto ti hanno anche reso un po’ più forte della media. ce la puoi fare a lasciarti alle spalle questo padre indegno di tale nome e a cavartela da solo, se davvero lo vuoi.

    un abbraccio.

  8. 8
    maria grazia -

    Golem, caxxo! me la sono vista con MIJONI di altri spermini ??? ma allora sono davvero un ganza! e c’è chi cia ancora dei dubbi.. 🙂

  9. 9
    Golem -

    Ma come non lo sapevi? È la prima vittoria della vita.
    C ‘e chi si ferma lì.

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