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Mi ha lasciato non appena si è trasferito

Eravamo una coppia gay e la nostra storia durava ormai da due anni ed andava sempre meglio, nonostante gli ultimi periodi fossero un po’ monotoni perché lui aveva cominciato a lavorare ed io ancora studio. Sono stati due anni molto intensi, fatti di progetti, promesse d’amore eterno, complicità sessuale e accettazione dell’altro. Ad agosto lui ottiene un lavoro in Germania e parte per quindici giorni di prova. Quando ci siamo salutati mi è saltato addosso e ha pianto dicendo che gli sarei mancato tremendamente. Durante quei quindici giorni lui è molto presente e la lontananza riusciamo ad attutirla entrambi abilmente, lui mi rende partecipe delle sue giornate ed è sempre pronto a videochiamare. Tornato scoppia la passione, facciamo l’amore a casa mia e lui mi giura che una vita senza di me non avrebbe senso. Da lì fino alla partenza definitiva passano tre settimane bellissime, in cui ci sembra quasi che lui non debba partire. Mi “costringe” a prenotare i voli fino a natale, perché a sua detta avrei dovuto essere da lui spesso, mi chiede di mettermi una promozione internet in modo da poter essere rintracciabile anche fuori casa e mi assicura che avrebbe il prima possibile preso una casa in affitto per noi due. Il nostro piano è finire la mia triennale e trasferirmi da lui a lavorare. Addirittura mi promette che mi avrebbe sposato. Il giorno precedente la sua partenza è molto strano. Io piango tantissimo. Lui nemmeno una lacrima o un abbraccio per confortarmi. Scende dal treno dandomi una pacca sulla spalla senza nemmeno guardarmi negli occhi. È stata la sofferenza più grande della mia vita ma lui mi spiega che l’ha fatto per non starci ulteriormente male e che non mi sarei dovuto preoccupare perché ce l’avremmo fatta sicuramente. I primi giorni in Germania sono abbastanza tranquilli, lui mi videochiama, mi chiama ed è sempre attento. La situazione cambia nel giro di due giorni. Mi ritrovo ad avere a che fare con una persona totalmente fredda e distaccata, disinteressata e insensibile. Sento uno schermo fra di noi. Mi confronto con sua madre e lei mi spiega che si comporta così con tutti e che anche lei sta soffrendo tanto per il suo comportamento. Mia madre, con cui lui ha un rapporto meraviglioso, riesce a farlo parlare e lui confida che è difficile, che non ci sta allontanando ma che dobbiamo comprendere il suo stato d’animo. Io lo faccio, gli do tante attenzioni, cerco sempre di fargli sentire la mia presenza con foto, video e audio. La situazione comincia a precipitare quando gli dico che la mia vita senza di lui non è la stessa e che se potessi tornare indietro proverei a tenerlo con me. Ci tengo a sottolineare che sono molto felice per l’opportunità che ha avuto e che quelle parole erano solo dette in preda a un momento di sconforto. In quel momento mi videochiama e scoppio a piangere non appena lo vedo. Mi sarei aspettato parole dolci e rassicuranti, ma tutto ciò che ricevo è: “Mi dispiace che stai male per me. Dovremmo tenere in considerazione l’idea di lasciarci”. In quel momento il mondo mi cade addosso, mi sento trafitto da quelle parole e chiedo di interrompere la videochiamata, senza vedere da parte sua alcuna resistenza. Da questo momento in poi comincerà da parte sua un distacco ancora maggiore. Le nostre conversazioni si limitano al buongiorno e alla buonanotte, nonostante io provi a parlarci e a tenere vive le discussioni fra noi due, ma lui si dice sempre impegnato. Ma è online continuamente e a volte rimane sveglio fino alle 3, perché esce con degli amici italiani e fa tardi spesso. Un giorno io sostengo un esame con il massimo dei voti e lui mi chiama festoso dicendomi che è orgoglioso di me. Parliamo e scherziamo per circa quaranta minuti. Durante quella conversazione si apre anche un discorso circa un ragazzo con cui lui passa molto tempo e che è un suo alunno. Questo ragazzo ha dieci anni in più a lui e sinceramente sono sempre stato tranquillo perché non ho mai pensato potesse essere interessato al mio fidanzato. Lui mi assicura che è solo un amico che lo sta aiutando molto e con cui si confida tanto e che il suo cuore batte solo per me. Attacchiamo ed io piango dalla gioia perché la sua voce mi rende felice. Quella sera gli mando  dei messaggi in cui chiedo cosa avrebbe fatto quella sera, se sarebbe rimasto in compagnia ecc. Purtroppo non ottengo risposta e a un certo orario tardo lo informo che sono stanco e che devo andare a dormire, quindi gli do la buonanotte e gli dico che lo amo. La mattina trovo una risposta inviata alle quattro del mattino in cui si scusa scrivendo in maniera stranissima, con punteggiatura a caso, che quel ragazzo aveva fatto la pizza al forno e che il vino gli era andato alla testa. Il mio ragazzo che si sballa col vino??? Ad ogni modo non ricevo né un buongiorno né un ti amo e lo mando a quel paese, staccando internet perché dovevo uscire con mia madre per dello shopping. Lui legge il mio messaggio nel pomeriggio e comincia a chiamare per farmi capire che avrei dovuto mettermi online. Non appena ho un po’ di connessione gli invio un messaggio in cui lo informo che avremmo dovuto parlare immediatamente quella sera, per telefono. Passano le ore ma di lui nemmeno la traccia. Mi manda un audio alle 23 in cui mi informa che è al centro commerciale, che quindi avrei dovuto aspettare e che si scusava per il suo comportamento di quella giornata. A mezzanotte, sfinito, decido di mandargli degli audio in cui voglio metterlo alla prova chiedendogli una pausa di riflessione perché i suoi comportamenti mi stressano e ho bisogno di capire se ne vale la pena. Ciò che mi aspetto è che crolli e mi chieda scusa per come mi aveva trattato. Bene, mi chiama e tutto ciò che mi dice è che lui pensava di stare bene al 100% con me prima di partire, ma che stare con questo ragazzo gli sta facendo rivalutare i suoi sentimenti nei miei confronti. E che quindi anche lui ha bisogno di una pausa di riflessione. Io rimango senza parole e non so che dire. Riesco solo ad abbozzare un ti amo e lui attacca senza rispondere. Parto col dire che a mio parere le pause di riflessione fatte in questo modo non hanno alcun senso. Allontanare me ulteriormente, già stando a distanza e invece passare del tempo con quell’altro li avrebbe avvicinati inevitabilmente. Il giorno dopo passano ben 17 ore e non riesco a resistere all’idea che possa star facendo qualcosa con lui. Preso da un raptus di gelosia contatto quel ragazzo e gli racconto tutto. Come risposta ottengo che lui non vuole entrare in queste questioni e informa il mio fidanzato della conversazione. Nel frattempo cancello il mio fidanzato tra gli amici e gli dico che non lo voglio più sentire, che mi ha deluso profondamente e altre cose poco carine. Quest’ultimo mi chiama dicendomi che abbiamo fatto una bruttissima figura con quell’altro e che per colpa mia ci ha dovuto discutere. In poche parole gli ha tirato un palo pazzesco. Poi mi dice che secondo lui la storia sarebbe finita comunque anche se fosse rimasto in Italia, mi insulta dicendomi che io voglio solo “caz*zi” negri e marocchini e che gli faccio schifo, che l’andare all’estero ha solo accelerato la cosa e che il nostro era un amore di routine (tutte cose assolutamente finte).  Purtroppo il mio fidanzato (o ex, non saprei) è sempre stato un tipo dall’illusione facile. I suoi genitori l’hanno sempre tenuto nella campana di vetro e nonostante abbia quasi 25 anni è molto immaturo e non sa nemmeno fare un piatto di pasta, ma per me non è mai stato un problema. Quindi una volta lì, ha cominciato a lamentarsi e ad accollarsi a chiunque lo aiutasse, uomini e donne.  Anche all’inizio con me, nonostante non ci fossimo mai nemmeno visti mi scriveva che sentiva sarebbe nato qualcosa di importante e il tutto per qualche cuoricino in chat da parte mia. Ha fatto la stessa cosa con un ragazzo che non ha fatto altro che aiutarlo per pura gentilezza. Il giorno dopo sono distrutto e in preda al pianto ma riusciamo a parlare e gli dico che dobbiamo stare distanti ma che lo amo comunque tantissimo.  Lui non fa altro che insultarmi ancora e dirmi che non mi vuole nel suo letto e che gli faccio schifo, che per il momento non mi accetta l’amicizia e che probabilmente in futuro parleremo, ma probabilmente. Scrivo tanti stati malinconici su Facebook. Nel pomeriggio arriva un messaggio da un mio conoscente il quale mi chiede perché ci siamo lasciati per una seconda volta. In realtà non ci eravamo mai lasciati nel corso dei due anni. Lui mi spiega che circa un mese e mezzo prima l’aveva trovato online su una chat gay (Grindr) e mi riesce ad indicare la foto usata e la posizione, corrispondente più o meno a dove lui lavorava in Italia. Dopo ciò lo ricontatto e gliene dico di tutti i colori perché in quel momento ero arrabbiatissimo ed ero convinto che la storia stesse finendo per la sua voglia di altri ragazzi, per il suo essere malato, non perché io non ero stato capace di portare avanti la storia come lui diceva. Lui non risponde ma visualizza su Facebook. Purtroppo quella sera mi si guasta il cellulare e quindi per circa tre giorni sono fuori dal mondo di internet. Quando riottengo il cellulare, trovo un messaggio mandatomi due giorni prima da lui su whatsapp a notte fonda, in cui si giustifica dicendo che mi hanno detto una bugia, che lui non si connette su quella chat da anni. Io per educazione, gli rispondo dicendo che quando si è arrabbiati si crede anche nella reincarnazione e gli faccio gli auguri per l’onomastico. Avevamo pattuito di non parlarci più troppo ma lui comincia ad attaccarmi dicendo che quindi ammetto di averlo accusato senza crederlo e che in questi giorni non ho per niente dato il meglio di me. In quel momento scoppio in una risata sonora perché dopo tutto quello che mi aveva fatto, mandando all’aria due anni in appena due settimane, gli rispondo che lui il meglio di sé non l’ha dato fin dall’inizio. Poi gli dico che ho da fare e che devo salutarlo. Lui mi risponde ‘ciao’ ma resta un minuto e mezzo in linea a vedere se sono ancora lì. Si disconnette non appena mi disconnetto io. Lui non usa per niente whatsapp, a parte che per chattare con me o con qualche familiare. Come frase di whatsapp ha un testo di una canzone che mi dedicava sempre. Adesso, tra qualche giorno, tutte le sue amicizie, compreso quel ragazzo, andranno via e lui rimarrà completamente solo. Credetemi, non so cosa pensare. Come è possibile che una persona che ho avuto al mio fianco per due anni, che ho trattato come un principe, che abbiamo accolto tutti mentre la sua famiglia è omofoba e il padre l’ha mandato all’estero raccomandandolo per allontanarlo da me, possa avere così poca riconoscenza? Non posso obbligare gli altri a provare i miei stessi sentimenti, ma come ci si può comportare così? Le mie migliori amiche mi dicono continuamente di evitarlo, di non dargli troppa importanza, ma lui è talmente tanto nei miei pensieri che l’ultimo esame, per cui avevo studiato tantissimo, è andato molto male perché mi ha portato a una situazione psichica precaria. La sua posizione è ambigua, perché ogni volta che gli chiedo se mi ama o meno non mi risponde. Davvero sono nella confusione più totale.

Lettera pubblicata il 30 Settembre 2017. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Ciao,
    che dire? Non ti scoraggiare. Io ti consiglio di ripartire dall’amicizia perché così facendo avrai tutti gli strumenti comparativi per capire come evolve una conoscenza che per convenzione chiamiamo amicizia. L’uomo che sto frequentando era solito intrattenere dei rapporti con delle donne che interpretano il corteggiamento come canale di comunicazione con il mondo e nella fattispecie, non avendo un partner, ricercavano attenzioni che un amico potrebbe interpretare anche solo come cure fraterne. In maniera casta. Questo comportamento che per me ha ben poco di ambiguo (le classiche smancerie, niente di più e niente di meno), e che troviamo anche nell’universo maschile, giacché si tratta di un modo di porsi radicato nella persona (che peraltro talvolta riconosco anche nel mio modo di fare, anche se obiettivamente non è tanto spiccato per motivi regionali, immagino. Nel centro-nord diventa qualcosa di più raffinato ed elaborato… al sud e nelle isole c’è chi lo interpreta come un linguaggio di tipo aristocratico (un modo per civettare in stile tweet… e per l’appunto questo mi capita nelle conoscenze brevi) e chi lo vive come un fenomeno folkloristico non privo di contenuti morali (Ricordiamo lo spettacolo della Pacchianella che un gruppo folk organizzò per accogliere il santo padre Giovanni paolo II)… oggi si tratta principalmente di un atteggiamento interiore.

  2. 2
    Rossella -

    Devo dire che mi riconosco in entrambe le categorie anche se per motivi caratteriali non riesco ad identificarmi nell’una o nell’altra. Quello che voglio dire è che un uomo insoddisfatto della sua vita potrebbe restare confuso e disorientato… con tutto quello che la cosa comporta sul piano dell’autostima. Per questa ragione sarebbe preferibile mortificare sempre il desiderio.

  3. 3
    Yog -

    Mah. Sei sicuro che sia il forum giusto? O è il forum contro natura?

  4. 4
    Michelle -

    Ciao,
    Se leggi le storie di altri utenti qui sul sito, vedrai che seguono tutte un copione simile. All’inizio amore qui amore lá, poi all’improvviso una nuova persona che é solo un amico, e/o una sparizione e cambiamento imporvviso e senza spiegazioni dirette, accompagnati da comportamenti ambigui volti a mantenere la persona legata a sé per comoditá e per un eventuale ritorno se per caso la nuova vita non dovesse andare bene.
    Com’é possibile tutto ció? Semplicemente al mondo ci sono tante, troppe persone egoiste, insensibili, incapaci di amare sul serio e che non sanno cosa vogliono davvero.
    Cosa puoi fare tu? Allontanarti da soggetti del genere, cancellarli dalla tua vita e la prossima volta stare piu´ attento e darti piu´tempo per capire chi hai davvero di fronte.

  5. 5
    Vernice. -

    Lucrus, l’amore è solo un’illusione Io ho scritto 250 canzoni (quasi tutte d’amore) ma mi sono solo illuso finora.
    E, come ha detto giustamente qualcuno: solo Dio e nostra madre ci amano davvero di un amore smisurato.
    Tutto il resto invece sono solo chiacchiere perché io non ci credo più, ormai, alle belle favole!
    Per concludere, io, quindi, da ora in poi, non scriverò più canzoni d’amore perché è soltanto una perdita di tempo.
    Scusami per il mio pessimismo, ma sono solo realista.
    Comunque mi dispiace molto che la tua bella storia d’amore abbia avuto questo triste epilogo, ma, evidendente, così era scritto.
    E se c’è una cosa che ti può consolare, è che lui, alla fine, non ti meritava perché tu lo hai amato davvero, con tutto te stesso, mentre lui, e mi dispiace dirlo, no.
    Perché, ricordati sempre, chi ama davvero, non lascia mai.
    Un caro saluto.

  6. 6
    leoneaffamato -

    “Perché, ricordati sempre, chi ama davvero, non lascia mai.”

    Che cagata è mai questa? Certo che anche chi ama può lasciare, magari non lascerà per primo nella maggiorparte dei casi, ma una volta che ti accorgi di non ricevere amore che senso ha restare?
    Oddio se sei su un’isola deserta alla cast away un pò ti posso dare ragione sennò vai a finire che trombi coi ricci di mare ma dato che siamo quasi 8 mld di persone sulla faccia della Terra direi che è ora di svegliarsi!
    La mia pucciosa, perfetta, principessina, cara, tesoruccia di una ex mi ha lasciato per poi farsi risentire dopo due mesi ed io, pazzo ed innamorato le avevo dato una seconda opportunità.
    Ma la situazione non cambiava, a dir suo si “sarebbe sforzata” di amarmi di più ma in realtà erano le classiche frottole che ti vanno a raccontare le persone insicure ed egoiste. Le faceva comodo avere un bronzo di riace al suo fianco che la amasse, la coccolasse e che le desse sicurezza..
    Mi ha amato da li in poi? NO
    L’ho lasciata? Si c....! (dopo 3 mesi)

  7. 7
    Luc -

    Sono l’autore della lettera. Proprio ieri ne abbiamo discusso e abbiamo capito che è stato meglio così per entrambi. A me sostanzialmente sta già passando e ho capito che la mia sofferenza era dovuta più che altro all’improvviso distacco e carenza d’affetto. È stato, è e sarà sempre una persona importante, ma nella nostra giovanissima età (ci siamo messi assieme quando io avevo 19 anni e lui 23) abbiamo affrettato troppo le cose e non siamo stati maturi su tanti aspetti della nostra relazione. Ci vogliamo bene ma per adesso non ci può essere altro. È una bella lezione di vita 🙂

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