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Quando la finiranno con le menzogne sul “femminicidio”?

Trovi il testo della lettera a pagina 1.

Anche quest’anno – come accade ormai da troppo tempo – dobbiamo sorbirci le solite falsità allarmistiche sul c.d. “femminicidio” (neologismo delle femministe radicali di per sé odioso e razzista, che vorrebbe insinuare il concetto che la vita di una donna è diversa e più importante di quella di un uomo).

Ad esempio, a inizio giugno circolava la notizia (falsa!) secondo cui era in atto una “strage”, poiché in Italia sarebbero già state uccise ben 58 donne dall’inizio dell’anno. Al che alcuni – tra cui la giornalista Paola Tavella, cui va dato atto di onestà e serietà professionale – replicarono osservando che in realtà le donne uccise dal 1° gennaio fino all’11 giugno 2016 erano 36, NON 58! Quindi qualcuno truccava i dati, pur di gonfiarli per mantenere alto il clima di allarmismo.

Ma anche fossero state 58, (dato che porterebbe attorno a 120 l’anno il numero di donne uccise) la domanda è: ma SU QUANTE donne italiane? SU 30 MILIONI! Perché se ogni anno in media negli ultimi anni sono state uccise 120-150 donne, questo significa circa  1 donna uccisa su 200.000. Inoltre, delle donne uccise, meno della metà viene  uccisa per cause passionali/relazionali, da ex fidanzati, o mariti gelosi, o che non si rassegnavano all’abbandono, ecc. La maggioranza viene uccisa per motivi di lucro (furti , rapine, scippi, ecc.), per eutanasia, per vendette familiari, o per scoppi improvvisi di follia familiare (es. capofamiglia che perde il lavoro e sopprime tutti i familiari prima di suicidarsi) allo stesso modo degli uomini vittime di criminali.

Quindi, la probabilità di una donna italiana di venire uccisa in un anno qualsiasi per motivi passionali (“femminicidio” = uccisione di una donna perché tale), è solo di 1 su 500.000, ovvero insignificante, nonostante lo strepito quotidiano delle tv e dei giornali, che vogliono a tutti i costi far passare questo fenomeno per “emergenza”.

Studi seri recenti – come ad esempio quello del 2013 del prof. Fabrizio Tonello, sociologo dell’Università di Padova – hanno infatti provato, analizzando le cifre, che i numeri del “femminicidio” sono tutti sbagliati.

L’Italia è – insieme a Grecia e Irlanda – il Paese europeo più sicuro per l’incolumità delle donne. In Francia, in percentuale sugli abitanti, viene ucciso circa  il doppio delle donne uccise in Italia, negli USA 4 volte tante, in Russia addirittura 17 volte tante.

Gli unici Paesi in cui vengono uccise meno donne in % sono quelli fondamentalisti (Afghanistan, Arabia, Pakistan, ecc.) in cui però le donne non corrono rischi poiché  sono segregate in casa, non possono lavorare e girano col burkha, ma non credo sarebbe una soluzione molto gradita alle donne italiane.

Per capire di cosa stiamo parlando, a titolo di raffronto con fenomeni di cui forse una donna farebbe meglio a preoccuparsi davvero…

In Italia ogni anno 20.000 donne circa si ammalano di tumore ai polmoni (curabile solo nel 10-12% dei casi), cioè un numero quasi 150 volte maggiore dei “femminicidi”, eppure tv e giornali non ne parlano (quanto meno per diffondere campagne anti-fumo).

In Italia ogni anno 5.000 donne muoiono per incidenti domestici, spesso evitabili con adeguata prevenzione (cadute, tagli, folgorazioni, avvelenamenti, ustioni, fughe di gas, ecc.), 35 volte più dei “femminicidi”, ma tv e giornali non dicono nulla.

Quindi su una popolazione di 30 milioni di uomini e 30 milioni di donne, è inevitabile che ci sia un ridottissimo numero di pazzi, o criminali  e quindi che ci siano ogni anno 100 o 150 donne uccise, così come ci sono ogni anno circa 500 UOMINI uccisi (3-4 volte + delle donne), per cui però nessuno parla in modo così allarmato . A meno che non ci sia chi si illude di eliminare del tutto la pazzia, o il delitto, che esistono dai tempi di Caino, e di azzerare i “femminicidi”. Gli/le conviene trasferirsi su Marte, o in un’isola deserta.

La verità è che questa è una falsa “emergenza”, enormemente gonfiata, per dare soldi ai centri antiviolenza, ma soprattutto per alimentare la paura e l’incomprensione tra i sessi, ed è anche il modo in cui le tv e i giornali di governo cercano di distrarre gli italiani dalle VERE emergenze (crisi economica, disoccupazione, immigrazione incontrollata, politici inadeguati, troppe tasse, troppi sprechi di denaro pubblico,  ecc.).

Basta con la falsa informazione!

Lettera pubblicata il 6 Luglio 2016. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 116 commenti

Pagine: 1 2 3 4 12

  1. 11
    gimmy -

    di fatti Maria Grazia, le vere vittime di questa mattanza sono i parenti che dovranno portare con se un dolore interminabile. Questa continua lotta tra uomo e donna che si perpetua nel tempo non porta a nulla, nessuno è superiore all’altro siamo tutti uguali, se le donne hanno assunto determinati comportamenti è perchè hanno avuto degli esempi maschili che le hanno costrette a difendersi come meglio hanno potuto, dove stà adesso lo stupore se finalmente hanno deciso di non sottomettersi più allo schiavismo silente dell’uomo? mi sembra naturale un risvolto della medaglia, un essere dotato d’intelletto e ragione è destinato a evolversi con la conseguenza di non poterne avere più il controllo e allora l’uomo che fà, decide di usare l’omicidio come unica forma concreta per stabilire il proprio potere sovrastante e autoritario poichè spaventato e disorientato. Chi non è in grado di sottostare alle regole di un paese civile deve essere punito severamente e le quantistiche non possono eludere un problema.

  2. 12
    D-Ego -

    10
    Dany0103 – 7 luglio 2016 18:50

    “?????? oddioooo!!!

    Non posso credere ai miei occhi…

    UMA SOLA DONNA MORTA È GIÀ UNA TRAGEDIA GRAVISSIMA…”

    Immagina che crimine da Inferno eterno sono centinaia di milioni di aborti.

  3. 13
    Dany0103 -

    Gimmy posso sposarti?

    E guarda che detto da me è davvero una cosa seria!!!

    Grazie al cielo esistono ancora UOMINI. Rarissimi ma ci sono!

    Molto bene?

  4. 14
    J.J Bad -

    E’ tutto relativo secondo me.
    I nostri pensieri populisti e generalisti sono fin troppo influenzati, se non plagiati, dai mass media.
    Seppure il concetto che ora si pagano le conseguenze di un retaggio del passato sia vero.
    Però secondo me il fatto di combattere un male con un male equivalente non fa che sottolineare la stupidità umana. E’ quindi un aspetto che non giustifico assolutamente. Ed è un aspetto riconducibile al fatto che il 90% dei fallimenti delle relazioni siano da amputarsi a superficialità e insoddisfazioni ampiamente diffuse, in quanto mail virali di questa società moderna dai latitanti valori, più che a problemi davvero insormontabili e gravi delle singole coppie.
    E’ logico che la risonanza delle conseguenze sia quindi direttamente proporzionale a quella delle cause.

    Detto in parole povere, se i sentimenti (e quindi il rispetto degli stessi) non hanno più importanza nel momento stesso in cui vengono distrutti da un individuo, perché un omicidio causato da questa distruzione dovrebbe averne di più?
    Un omicidio resta un omicidio. A prescindere dal movente. E’ un gesto estremo che dipende da una insanità di base. Si tratta di interrompere una vita altrui, un delitto.,Eppure è’ evidente che i mass media tendono a ricamarci sul movente…e così i pappagalli del popolino si riempiono la bocca della parola del momento, usata a sproposito, immediatamente strumentalizzata e decontestualizzata, in questo caso FEMMINICIDIO.
    Poco prima c’erano stalking e…OMOFOBIA.
    Sono mode, in un certo senso…

  5. 15
    maria grazia -

    gimmy, sono uomini cresciuti con il mito della donna quieta e servile, che obbedisce incondizionatamente “perchè donna”. Anche a causa di madri che hanno trasmesso loro modelli anacronistici. Questa è un’ epoca di grandi cambiamenti e adattamenti, chi non riesce a stare a al passo e rimane ostinatamente legato a schemi superati è destinato a rimanere fuori dai giochi e ad avere la peggio, e questo non vale solo nelle relazioni ma in tutte le cose. Il triste fenomeno dei femminicidi ricollegati a uomini che non accettano la ritrovata libertà delle donne o non accettano la fine di un rapporto come un fatto qualsiasi che può accadere, è solo uno dei tanti drammatici aspetti di una società poco flessibile come la nostra.
    Sono d’ accordo anche sul fatto che non si possa minimizzare un fenomeno drammatico come quello della violenza in coppia o in famiglia attraverso dei freddi dati statistici, le statistiche oltretutto contano relativamente. Tanti o pochi che siano questi fatti, c’è semplicemente da chiedersi PERCHE’ ACCADONO e come poter fare perchè non accadano più. Ma non credo che la soluzione sia tornare indietro nel tempo, a quando cioè la donna non aveva voce in capitolo.
    Un saluto

  6. 16
    gimmy -

    Dany, me lo chiedi cosi all’improvviso…?? che è una domanda a trabocchetto?
    Ma non dovrei essere io a dovertelo chiedere???? …come sono cambiati i tempi, poi dicono che le donne non prendono iniziative…
    tu sei una Donna molto moderna, io un Uomo molto antico, ma ndò annamo? Già stai inguaiata… ma chi ce lo fa fà? ??? poi co sta storia che muoiono 500 uomini l’anno, potresti pure diventare vedova, e io nun c’ho un centesimo ☹️☹️ …al massimo potrei lasciarti qualche debito!! Nooo, i tempi non sono ancora maturi, come vedi i calcoli dell’analista ci sono avversi ?? aspettiamo saggiamente l’avvento di nuovi prospetti grafologici…??

    Un saluto anche a te Maria Grazia :-)))))))))

  7. 17
    Vic -

    Le persone si mettono insieme
    per i sentimenti,la passione l’amore,
    il desiderio di una famiglia o altro,
    ma sono diverse e oltretutto
    gli uomini e le donne hanno modi distinti
    di ragionare.
    Poi quando i sentimenti si affievoliscono
    o scompaiono questa realtà viene fuori,
    e soprattutto vengono alla luce difetti
    che un primo momento accecati
    dall’innamoramento non si erano notati,
    ma ripensandoci..esistevano già allora.
    Nella coppia entrambi cercano un equilibrio,
    potremmo dire una sicurezza
    e quando viene meno, viene fuori la solitudine
    e si rischia di dipendere emotivamente
    dall’altro.
    C’è sempre un coniuge più debole, che può essere
    sia l’uomo che la donna.

  8. 18
    Dany0103 -

    Gimmy mitico!!!! ????

    Ti adoro… sono felice che esistano persone come te… davvero!!

    Va bene… niente nozze… ☹…??

  9. 19
    maria grazia -

    gimmy, se io credessi nel matrimonio ( e non ci credo ) vorrei anch’ io un marito come te! ciao 🙂

  10. 20
    D-Ego -

    E non vi piace Barbablù?

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