Sono sposato da trentacinque anni e non sopporto più che mia moglie mi manchi continuamente di rispetto.
Se qualcuno mi offende in modo innegabile e provato, non prende mai le mie difese.
Anzi, si schiera contro di me e consente che si continui ad offendermi senza proferire parola alcuna.
Lei giustifica questo suo comportamento dicendo che: “la carità tutto può e tutto copre”.
Anche figli e i generi mi mancano di rispetto offendendomi in ogni modo.
Si sentono certamente autorizzati dal cattivo esempio di mia moglie.
Guai se mi ribello perché mia moglie minaccia divorzio immediato.
Mi é venuto un serio dubio, per questo scrivo: sarà che sono io quello sbagliato!
Cosa significa rispetto nella vita coniugale!
Volete cortesemente spiegarmelo perché evidentemente mi sono perso più di un passaggio!
Grazie
Massimo
Massì, buttala sul ridere. Piuttosto che giocarti la salute… il mondo è pieno di cretini e anche di idioti, uno più o uno meno che differenza vuoi che faccia?
Capito qui per caso digitando su Google la frase “insulti tra coniugi” perché sono amareggiata dell’ennesimo episodio di violenza verbale da parte di mio marito,conseguente a nervosismo. Stamattina, mentre entrambi stavamo preparandoci per andare a lavoro, trafelati come sempre, mi ha chiesto di accedere dal mio telefono a internet perché stava cercando di risolvere un problema al suo telefono ma, come accade spesso per via della batteria ormai usurata, si è spento subito. Allora lui è corso via dicendomi “che c.... di imbecille”. In quella circostanza i bambini dormivano ma capita, quando è nervoso, che non si trattenga anche in loro presenza prof ferendo frasi come “che cretina, ho una moglie cretina” o “non rompere i co......” o minacciando di insultarmi. Sostiene, infatti, che spesso è colpa mia perché per farmi smettere di insistere prepotentemente sarebbe costretto a insultare. Ottiene certo il risultato che io non rispondo più perché, soprattutto quando ci sono i bambini, mi viene un forte stress tanto da dover trattenere il pianto per non farmi notare da loro. Lui si sente giustificato perché ritiene che faccio molte cose in modo frettoloso o approssimativo oppure perché su certe cose insisto parecchio e quando è…
Non controlla la rabbia. È, in effetti, vero che talvolta esagero col pretendere o che alzo la voce o che potrei fare più attenzione ad alcune cose che faccio ma siamo entrambi impegnati tra lavoro e gestione dei figli. Entrambi sulla stessa barca e sempre di fretta senza un momento per rilassarci davvero, però io non l’ho mai insultato e tantomeno mi sono sognata di usare termini inappropriati e lesivi di fronte ai bimbi. Gli ho già detto che gli insulti mi pesano, specie di fronte ai bambini. Sa già che ormai non rispondo più perché voglio evitare di i inasprire il conflitto ma lui nemmeno si scusa. Passata la tempesta si limita a buttare sullo scherzo il fatto che sia un po eccessiva la sua reazione quando è nervoso. Poi però ricomincia. Non capita tutti i giorni ma può succedere una volta alla settimana oppure un po di più o di meno, a seconda del suo livello di stress. Mi pesa questa situazione.
Cambiare la batteria al telefono no, eh? Comunque trovati un avvocato e liberati di ‘sto tapironte crepuscolare. Digli di trovarsi una burina come lui.
Il nostro rapporto non era così aspro. Prima di avere figli non è mai successo che insultasse nemmeno per scherzo. Dopo il primo figlio è capitato qualche sporadico episodio ma niente di apparentemente allarmante. Mi ricordo la prima volta. Mio figlio di circa un anno mi era scivolato dalle mani e era rotolato in terra. Non si era fatto nulla ma probabilmente più per lo spavento che altro si era messo a piangere. Allora lui, forse spaventato e non sapendo cosa fosse successo, me lo ha strappato dalle mani mentre lo consolato urlando più volte “incapace Buona a nulla”. Gli episodi hanno aumentato di frequenza dopo la nascita del secondo figlio e hanno iniziato a colorirsi con turpiloquio (comprese improprie dette tra se a voce alta tipo “porca tro..” o che “c.... fai” e scusate se riferisco testualmente senza censure ma vorrei che chi legge abbia una corretta e completa percezione delle vicende). Ci sono momenti in cui il suo disprezzo nei miei confronti è palpabile. Tuttavia, passato il momento di rabbia tutto sembra come non esserci mai stato. Non posso pensare che tutto ciò rientri nella normalità di un rapporto sano e sincero
Ah, non pensi che rientri in un rapporto sano e sincero? Strano.
Chissà come sono quelli malati e bugiardi.
Siete messi maluccio.
Ok, ci sta. È un burino a rilascio ritardato, tipo Xanax per capirci. Te lo sei scelta tu e mo’sono affari tuoi. Situazione comunque deplorevole.
Mia,
cerca in un momento di calma di mettere qualche paletto al suo modo irrispettoso di trattarti. ma fallo con fermezza e serietà, facendogli presente che a lungo andare questo suo atteggiamento, basato sia su tensione nervosa che su personale convincimento di superiorità nei tuoi confronti, può arrecare molto danno al sentimento che nutri per lui.
di modo che, se dovesse in seguito succedere che ti stanchi di essere bistrattata, non se ne esca poi fuori con la scusa che non gli hai mai espresso in modo chiaro e inequivocabile quanto ne risentissi, pur senza più reagire, per amore dei bambini.
consigliali qualche blando tranquillante naturale: chissà che non possa essergli d’aiuto.
Anche io mi ritrovo nella situazione di poco rispetto da parte della mia consorte. Questo da sempre, fin da fidanzati, ma per amore e fiducia nel cambiamento l’ ho sposata. Credevo, anzi avevo la speranza che un giorno, crescendo, sarebbe cambiata…ma così non è stato. Oggi haimè i ritrovo con tre figli ed un essere estremamente egocentrista come moglie. Mi ha sempre trattato come colui che deve prendere esempio dagli altri, lei è sempre stata quella integra e che non sbaglia mai…innumerevoli le situazioni in cui mi ha ridicolizzato per affermarsi e per acapparrarsi il consenso e gli stupidi sorrisini di chicchessia. Una che si è rivelata una mediocre, intellettualmente parlando, inoltre ha sempre risposto ai più bassi istinti, nel senso che bastava la presenza di altri uomini o piccoli complimenti velati per non fargli capire più niente… mangia con occhi e flirta alla prima occasione, basta che portino i pantaloni. Inoltre credo anche che ora mi tradisca al lavoro.
E … quindi? Quanto ci vuole per chiedere l’annullamento ? Per ottenerlo 1 anno e mezzo!