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Lei non c’è più e le mie paure sono aumentate

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Lettera pubblicata il 11 Agosto 2015. L'autore ha condiviso 7 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 35 commenti

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  1. 31
    Ypsilon -

    Ciao Marinella, in realtà ho trovato delle similitudini con un’altra relazione che è durata molto più a lungo.
    In quel caso però, i litigi erano praticamente assenti. Di fatto lei mi assecondava in ogni cosa. Anche in quel caso però, ho dovuto ricorrere all’aiuto di un terepauta per superare alcune paure. Ho sofferto di agorafobia e pian piano le cose poi sono decisamente migliorate. In lei non notavo insofferenza, tranne poi averla manifestata tutta insieme dopo quasi otto anni di relazione. Ha mollato la presa e se n’è andata.
    Vedi Marinella, io ho paura che certi atteggiamenti facciano parte di me e che difficilmente qualcuno riuscirebbe a starmi dietro.
    Purtroppo quest’ultima volta sono intervenuti anche i miei sbalzi d’umore, che hanno contribuito a rendere la storia invivibile per via dei frequenti litigi.
    Dopo la rottura con lei (quella degli otto anni) sono stato molto male poi però, ho trovato il mio equilibrio (credevo almeno) e mi sono rifidanzato dopo un paio di brevissime frequentazioni.
    Pensavo, insomma, di essere ripartito alla grande e di aver trovato la mia donna ideale, con un carattere forte che non mi avrebbe assolutamente assecondato in tutto come l’altra. Una storia diversa, iniziata in un bel periodo e che avrebbe soltanto potuto migliorare… adesso invece sono qua, se ne è andata anche lei e ogni mattina il suo pensiero mi ossessiona al risveglio, con l’idea che l’occasione migliore me la sia fatta sfuggire e che in ogni caso anche la prossima volta andrà nuovamente così.
    Non ti nascondo che per via di quest’ultimo abbandono ho pensato più volte a gesti estremi (anche se difficilmente li avrei posti in atto). Spero di imparare ancora qualcosa da questa storia, fare un bel percorso con lo psicologo e lo psichiatra e provare a ripartire con l’idea di riuscire a trovare l’amore che dura una vita, quello che ti completa, ti rafforza e ti amplifica la voglia di vivere e magari ti da l’opportunità di fare una bella famiglia.

  2. 32
    rossana -

    Ypsilon,
    “Di fatto lei mi assecondava in ogni cosa.” – “In lei non notavo insofferenza, tranne poi averla manifestata tutta insieme dopo quasi otto anni di relazione.” – non sono forse queste le persone peggiori, pur apparendo quasi perfette? Non è stato preferibile scoprire in tempi meno lunghi l’incompatibilità fra di voi?

    Sulle questioni a carattere umano s’impara solo sbagliando e pagando di persona. Non c’è crescita interiore senza sofferenza.

    Andrà di certo meglio la prossima volta,soprattutto se non ti farai illusioni di risultati troppo elevati e troppo duraturi, pur aspirandovi, com’è giusto e inevitabile che sia…

  3. 33
    marinella -

    Ciao Ypsilon, grazie per aver condiviso.. Credo che gli atteggiamenti “sbagliati” di cui parli ti sembrano così terribili da crederli insopportabili a qualsiasi altra persona. Si sente che tu stesso non li sopporti… Essi vivono inaccettati dentro di te, e probabilmente si manifestano nei momenti meno opportuni proprio perchè stai cercando di reprimerli. Questo naturalmente è un mio pensiero, ma spero in qualche modo possa trarne qualche utilità. Credo che finchè non accetti questi “cani sciolti” dentro di te, essi ritorneranno a scocciarti nei momenti meno opportuni portandoti stress e scompiglio nella vita. In fondo è solo una parte di te che origina dalla paura… Una paura che abbiamo tutti, quella di non essere accettati per quello che siamo, di non essere meritevoli di amore vero e puro. E’ una parte bambina che non è mai cresciuta, ora si nasconde nel buio e sembra un terribile mostro… Fa i dispetti e tenta in ogni modo di sabotare la nostra vita! Molte psicoterapie si basano proprio sull’accoglimento del bambino interiore… credo che finchè questa parte di te non si sentirà amata e accettata continuerà a farti di questi scherzi… e dentro di te crederai, ad ogni nuova storia, che potresti essere lasciato per questo… ciao un abbraccio

  4. 34
    Ypsilon -

    Ciao Rossana e Marinella,
    grazie mille davvero per le parole che avete usato per confortarmi.
    La crescita interiore è una cosa molto difficile, chi è fortunato migliora già dall’adolescenza, gli altri invece devono provare a crescere da grandi prendendo, più volte, delle belle batoste.
    Il mio rammarico è che se non avessi avuto dentro di me “i cani sciolti” la mia vita sarebbe stata molto più agevole, e anche la mia ultima storia avrebbe avuto un esito differente.
    L’essere accettati e sentirsi meritevoli d’amore è una prerogativa che tutti inseguiamo, il fatto è che il senso d’abbandono che ti lascia la fine di una storia fa sì che certe sicurezze (paraltro non così forti) si dissolvano lasciando spazio a tutti i difetti che, secondo noi, hanno fatto allontanare l’altra.
    Il senso di vuoto che lei mi ha lasciato andando via è ancora fortissimo, anche se ogni tanto mi sembra migliorare. Se mi desse un’altra opportunità io ci tornerei di corsa, ma questa è un’idea da relegare nel cassetto delle speranze.
    È molto probabile che questo mio senso di vuoto potrà essere riempito soltanto quando un’altra donna proverà ad entrare nel mio cuore, sarà in quel momento che le paure di non sentirmi all’altezza verranno meno, ma per il momento ancora sto così, in una situazione di stallo dove qualunque bella ragazza può anche apparirmi piacente, ma la mia ex continua a vincere su tutte.
    Vi abbraccio

  5. 35
    marinella -

    Ciao Ypsilon, mi fa piacere sentirti un pochino più sereno… Per “guarire” ci vorrà del tempo, hai gia esperienza di storie finite e lo sai… Questo mi dà speranza perchè alla fine ci si riprende sempre, e le cose che all’inizio ci sembravano impossibili poi ci fanno scorgere una luce alla fine del tunnel. Per quanto sembra una frase fatta, ogni storia ci dà l’occasione di crescere e affrontare il nostro buio interiore. Più una storia ci fa soffrire, più ci fa prendere contatto con le parti di noi stessi che non vogliamo vedere (quelli che io chiamo “cani sciolti”) e ci fa capire quanto sia urgente occuparcene per non incorrere in casini peggiori. Secondo alcune teorie l’universo ci dà queste esperienze proprio per farci fermare, costringerci a guardarci dentro con la determinazione di migliorare noi stessi. Ti consiglio un libro che a me sta dando molto conforto, si chiama “L’ombra, il lato oscuro della tua anima” di Ruediger Dahlke, è completo di cd per le meditazioni e di esercizi pratici, davvero ben fatto. Poi, se avessi voglia di parlare con qualcuno che non conosci, c’è un sito americano in cui ci sono anche volontari che parlano italiano, si chiama 7cupsoftea (www.7cupsoftea.com) in cui potrai sfogarti nei momenti peggiori con qualcuno che ti ascolta senza giudicarti nè farti domande. A me è stato molto utile nei momenti di crisi. Naturalmente se vorrai e lo ritieni utile, potrai anche scrivere qui le tue riflessioni, fa sempre bene tirare fuori i propri sentimenti in anonimati. Ricambio l’abbraccio, ciao!

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