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Lasciami andare

Trovi il testo della lettera a pagina 1.

Quante volte ho tentato di scrivere questa lettera e quante volte l’ho interrotta, ma ora sono qui e ringrazio tutti quelli che mi vorranno aiutare con la loro opinione.
Sono una giovane donna di 34 anni, moglie da 6 di un uomo di poco più giovane. Ci siamo sposati dopo alcuni anni di fidanzamento, con lo scopo di creare una famiglia, avere figli, vivere una vita serena, insomma il desiderio di ogni giovane coppia. Tante promesse, pochi fatti.
6 anni in cui, le nostre vite, si sono silenziosamente separate. Complice la differenza negli orari di lavoro, abbiamo iniziato a crearci due spazi distinti, con interessi diversi. Perfino la domenica, l’unico giorno in cui si poteva stare assieme, condividere la gioia di stare assieme si finiva sempre per poltrire sul divano. I rapporti intimi sono diventati nel corso del tempo sempre più rari, quindi così anche la possibilità di avere un figlio.
In questi anni ho sempre cercato di spronare, tirare, organizzare, coinvolgere. Ho ricevuto diversi no. A lui non piacevano le miei idee, le mie proposte, le miei amicizie, le miei passioni e per poter fare qualche cosa assieme, per stare con lui, per farlo felice, ho sempre assecondato ogni suo desiderio. Sono diventata la sua copia, la sua ombra, conficcando in un angolo del mio cuore i desideri, le aspettative, i piaceri.
Ho taciuto tanto, ho pianto in segreto, mi sono chiesta più volte come mai non provasse interesse nei miei confronti, mi colpevolizzavo e poi mi dicevo che comunque dovevo accettare la situazione… per amore.
A volte l’interesse dimostrato da altri uomini nei miei confronti mi hanno fatto vacillare, ma ho sempre fatto in tempo a rimettermi in carreggiata senza fare danni.
Finché alcuni mesi fa, è arrivato quello che per me è stato un ciclone, che in poco tempo mi ha destabilizzato. Un uomo brillante, premuroso, attento, con una gran voglia di vivere, un padre ammirevole (divorziato con una figlia di 12 anni) e con cui ho scoperto di avere centinaia di aspetti e passioni in comune. È inutile dire che me ne sono innamorata.
E voi direte: bene, non avete figli, cosa aspetti a lasciarlo e vivere la tua nuova vita?
Beh mi manca il coraggio di fare il passo decisivo, il salto. Ho iniziato ad esprimere il mio malessere a mio marito a gennaio. Gli ho sputato addosso tutto quello che mi aveva ferito e di cui avevo avuto bisogno. Lui ha reagito dicendo che con un po’ di volontà avremmo messo tutto a posto. Ma io non volevo mettere nulla a posto, non volevo tornare alla situazione precedente, non volevo annullarmi un’altra volta. Per fortuna che in questi mesi mio marito non ha fatto nessun tentativo di cambiare, ha sempre proseguito con le sue abitudini. Non si è accorto neanche dell’esistenza del mio amante… tanto non mi cercava ed io non mi dovevo rifiutare. Ha notato solo che ero più distante, che non gli davo più i soliti bacini, che ero un po’ più triste del solito… ma senza darci troppa importanza (questo mi ha detto lui).
Poi è arrivato il momento (due settimane fa) in cui sono ritornata alla carica, volevo che fosse lui a prendere una decisione, a dire ora basta finiamola e gli ho detto che ero innamorata di un altro, che non ci frequentavamo, ma che nel mio cuore c’era un altro uomo. Lui mi risponde che mi avrebbe riconquistato, che sarebbe cambiato, che non voleva buttare via 6 anni di matrimonio e che con la volontà di tutti e due saremmo tornati ad essere una coppia. Mi ha spiazzato, volevo un’altra risposta.
Settimana scorsa poi lui si è confidato con i miei genitori, a cui ha raccontato dei miei dubbi e “dell’altro”. La conseguenza ora è che ho tutta la famiglia contro, in lacrime mi assillano dicendo che devo tornare in me, che devo riprendere il mio matrimonio, che sono io sbagliata… ma cosa devo riprendere?
Ieri infine, speravo di darci il colpo decisivo, pur avendo tutti contro, volevo finire con questo dolorosissimo tira e molla, con i pianti, con l’ansia di rientrare a casa, di affrontare il fine settimana con un’altra discussione senza esito. Volevo voltare pagina, volevo che oggi fosse un nuovo giorno.
Ho parlato nuovamente con mio marito, gli ho detto freddamente che non l’amavo più, che stavo bene quando lui non c’era , che non volevo che mi toccasse (eh si, perché ora mi cerca, eccome se mi cerca…) che non vedevo un futuro assieme. Lui affranto, mi ha preso per mano e mi ha detto che si sarebbe impegnato a cambiare e che avremmo costruito una nuova vita… e li mi sono fatta intenerire… ed invece di dire Basta, non c’è più soluzione, sono stata zitta. Silenzio che è stato preso come un’apertura .
Non riesco a dare quel taglio netto, gli lascio sempre un barlume di speranza. Non ci riesco perché mi sento in colpa di volergli dare una nuova opportunità, mi sento in colpa per non aver mai dimostrato sufficientemente il mio malessere, mi sento responsabile della sua sofferenza e di quella dei mei genitori…
E dall’altra parte, non voglio tornare indietro, voglio una nuova vita. Ho un uomo speciale (per ora) che mi aspetta, con cui potrei costruire un futuro migliore, che mi potrebbe dare quel figlio che ho sempre desiderato…
Dove trovo il coraggio? Sembra tutto facile, ma non lo è…
Grazie a voi per aver letto il mio sfogo, la mia lagna. Grazie per il vostro commento e pensiero.
Vi prego scrivete con il cuore

Lettera pubblicata il 18 Aprile 2011. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 24 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 21
    Raffaele -

    Sarah
    Sono quasi completamente d’accordo su tuuto quello che dici. Soprattutto ciò che esprimi nell’ultima parte del tuo secondo post: “…non esistono più i legami veri,le persone non si legano più da un vincolo di amore,lo trovo triste e squallido.”
    Pienamente d’accordo. Un matrimonio per mè è un vincolo d’amore. Religioso o civile che sia. Se ti sposi è perchè ami l’altra persona, con tutti i suoi pregi e con tutti i suoi difetti.
    Altrimenti se vogliamo vivere solo di emozioni bè, a questo punto non scegliamo legami importanti ma relazioniamoci con altri seguendo il motto “finchè dura fa verdura”.
    Perchè pare che oggi il matrimonio sia diventato una “competizione”. Il matrimonio è anche serenità. Certo, questo non vuol dire che bisogna dare tutto per scontato. Ma neanche si può essere ogni giorno al 100% e stare sempre all’erta per capire i bisogni dell’altro/a.
    Nel caso di Trappola io sono certo che suo marito ama sua moglie. Ma è lei che non ama il marito. Essere “distratti” non vuol dire non amare la propria compagna, o trattarla come un soprammobile, vuol dire solo “essere distratti”. Spesso “non capire” non vuol dire “non amare” vuol dire solo “non capire” e non mi pare una grossa colpa. E comunque se di colpa si può parlare è una colpa “rimediabilissima”.
    Per quanto riguarda il discorso uomo/donna bè per esperienza personale ma non solo personale posso garantirti che l’uomo è comunque più diretto e esprime le sue opinioni anche magari in maniera sgarbata e poco gentile. Se non lo fa, e l’ho scritto prima, vuol dire che è un falso. E i falsi esistono sia tra gli uomini che tra le donne. Per il resto nella stragrande maggioranza dei casi la donna si comporta un po’ come Trappola. Finchè è innamorata si annulla, fa di tutto e magari si tiene dentro ciò che non va per poi spifferarlo con cattiveria quando vuole “cestinare” il suo uomo. Accusandolo di non aver capito i suoi “segnali”, i suoi “messaggi” di sofferenza.
    Per quanto riguarda lo “sputtanamento”: ma cosa pretendeva che le facesse un monumento ? Penso che sentirsi traditi sia la cosa peggiore che possa capitare soprattutto se te lo fa la persona che ami e alla quale hai concesso la tua fiducia. Quindi “sputtanarla” (poi davanti ai suoi mica lo ha detto al vicinato) è una conseguenza di rabbia che onestamente si può anche capire.
    Lui l’avrà anche non capita. Ma lei lo ha tradito. Se apriamo qualsiasi libro di storia o d’amore il tradimento viene descritto come l’atto più vile e meschino che si possa compiere.
    Comunque ripeto quanto ho detto. Se fossi Trappola darei una possibilità al marito, una sola, ma gliela darei.
    Altrimenti si tenga il nuovo uomo, lasci suo marito ma sappia a questo punto che il massimo della responsabilità della fine del suo matrimonio (da quello che ha scritto) ricade su di lei.

  2. 22
    sarah -

    gli uomini che descrivi io sinceramente non li ho mai visti…mah!credo che al giorno d’oggi ci sia una vigliaccheria diffusa,anche per me il matrimonio è un legame d’amore e non un fatto religioso ma molti la buttano sul fatto che odiano la chiesa e quindi il matrimonio non ha senso oppure si sposano per avere la persona fissa e poi ne fanno di cotte e di crude,credo che lei se ne debba andare perchè non credo che un rapporto possa vivere dopo un tradimento,è stato distrutto e non si può più fare nulla.
    sai,pochi giorni fa i miei hanno festeggiato 32 anni di matrimonio,e io ho avuto una famiglia difficile,mio padre poteva abbandonarci o divorziare ma è rimasto,anche se non era molto presente,almeno non se ne è andato,nonostante gli enormi problemi all’interno della famiglia,io credo che non arriverei manco a sposarmi perchè trovare uno che lo faccia è una rarità.è più facile scappare e fare i bambinoni fino a 50 anni per poi rendersi conto di non aver costruito un cavolo nella propria vita,eppure gente del genere sembra stia bene mentre la scema che soffre sono io solo perchè ho dei valori che oggi sono morti e sepolti e sembro anche un aliena perchè sono fedele,amo col corpo e con l’anima e non mi arrendo alla prima cazzata,eppure mi sembra che questo mondo non faccia per me,l’amore è morto???le persone sanno davvero provare ancora dei sentimenti o vanno come gira il vento?facile cambiare bandiera quando conviene ma dopo che hai distrutto tutto non ha senso rimanere,meglio andarsene e non tornare.

  3. 23
    Raffaele -

    Sarah:
    Bè direi che sono pienamente d’accordo su quanto hai scritto nella mail. La penso esattamente come te.
    Mi spiace che stai soffrendo per amore. So benissimo cosa vuol dire. Ne so “qualcosa”.
    Se ti va di parlarne fammi sapere.
    Ciao
    Raffaele

  4. 24
    sarah -

    ho già parlato ampiamente in questo forum di come lui mi abbia lasciata per la sua ex mentendomi e nascondendomi ogni cosa e cercando di farmi sentire una scema per i miei sospetti,mi sono resa conto che molti hanno questo comportamento eppure non vado dietro ai bellocci,a quelli che ne hanno una al giorno,ho avuto anche uomini più grandi,di città diverse,con situazioni diverse eppure sono stati tutti vigliacchi.sono giunta alla conclusione che nessuno di loro mi ha mai amata,non ho mai incontrato una persona che mi volesse davvero,tutti bravi a tornare dopo essersi fatti tutte le puttane che c’erano in giro per poi capire che erqano più soli che mai,ma non potevo ridare a nessuno di loro una possibilità,tornavano senza chiedere perdono,tornavano cercano di saltarmi addosso,come se non fosse successo nulla e io fossi la loro bambolina che ero là per loro,inutile dire che ovviamente si sono arrabbiati perchè il loro giocattolino non funzionava come volevano,ora,dopo l’ennesima batosta,ho anche incontrato altri ragazzi ma sparivano subito senza motivo per poi riapparire come nulla fosse,ora penso che dovrei divertirmi e basta,trovarmi qualcuno,anche più di uno,divertirmi,non chiamarlo,lo uso e lo butto via e sotto un altro,non credo più che esisterà mai qualcuno che mi amerà,forse a qualcuno capita ma non a me e anche se motli mi dicono che prima o poi arriva beh se tu l’hai trovato buon per te non è automatico che capiti anche a me,io non ho cercato i miei amori e avrei preferito non trovarli,ora ho paura di incontrare un altro perchè sono sicura che mi farà del male,che mentirà,che mi tradirà e poi mi abbandonerà alla prima occasione,non ci sarà un anello al mio dito perchè per un uomo è solo un oggetto e il matrimonio è solo commercio,ma allora due persone se si amano che devono fare?gli eterni bambini?senza mai legarsi?stanno insieme ma non stanno insieme?mah!non ci sarà un abito da sposa,non ci sarà una cosa con dei bambini,non ci sarà un letto da condividere,solo 4 mura sola con me stessa.

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