La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
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@Marianna, Kate e per tutti quelli che scrivono i vari commenti…grazie…grazie di esserci.
Sembrano frasi fatte, però su questo post ci sono persone che sanno amare veramente, ognuno a suo modo magari, ma sappiamo amare veramente. Ed ognuno dà un pizzico di fiducia in più agli altri che il mondo non è tutto una m…a e che esistono persone per le quali il cuore merita di rimanere in ascolto..come dice una canzone della Laura nazionale!!! 🙂
Un abbraccio a tutti/e.
Il mondo non è cosi male come sembra hai ragione Dani, dipende da come vogliamo vederlo e da come vogliamo vivere la vita…gli errori si fanno e non sempre dipende da noi, ma la speranza è quella di rialzarsi con tanta buona volontà, anche con tanta fatica e scorgere oltre qualcosa che ci ridarà la luce nell’anima…primo fra tutti l’amore per noi stessi….
Gli amici, oramai lo dico da tanto, sono la cosa più importante della vita, a volte più di un compagno o una compagna, perchè l’amicizia se è vera dura per sempre e ti riempie tanti vuoti che un amore non potrebbe mai fare…un amico vero c’è sempre e quindi ben venga il conoscersi e il condividere….si può apprendere a camminare guardando nella stessa direzione, non più per farsi trascinare, ma per camminare uno di fianco all’altro….
Un abbraccio grande a voi Kate
:))) ma che bel gruppo 🙂 sì, davvero 🙂
mi piace proprio la bella energia che gira per queste “pagine”, come quando apri le finestre e circola l’aria della primavera 🙂 – indipendentemente da che stagione sia 😛 mi piaceva l’immagine –
mi piace anche perché gira con la verità, cioè anche la verità dei momenti meno buoni e con la consapevolezza di quei momenti meno buoni, con la confessione a se stessi anche dei passi indietro e della paura di restare indietro, con quei dubbi e quelle domande, ma poi ecco che salta fuori la volontà però di stare meglio, bene, di ricentrarsi in modo sano e positivo 🙂
mi verrebbe da dire che qui circola umanità, intesa come il fatto che appunto siamo umani… cadere fa male, riavviare il motore ha i suoi tempi, ecc… però siamo fatti di tante cose.
Sono d’accordo con @Giorgio, @Valinda:
il non sentirsi cercati fa malissimo, certo, ma
essere cercati dagli ex nell’ambiguità, o comunque quando non si è pronti, veramente, a vivere il rapporto in una forma che non sia quella che si ha appena perso, può diventare una tortura giapponese, come confermano tanti post che abbiamo letto o scritto.
non raccontiamoci palle: anche se nel momento del dolore ci si racconta che un sorriso, una parola sarebbero meglio di niente, e se è vero che un muro di assenza o estraneità fa provare sensazioni terribili, si spera che l’ex ritorni per dire veramente che vuole esserci, al cento per cento. Così o niente. Questa è la verità del cuore quando si ama ancora. Certo, se si riesce ad avere una fine o una frequentazione civile è meglio di un taglio netto doloroso, che parla di estraneità… ma se pure è civile la persona con cui parli, cammini, ti confronti dopo un fresco addio, se ancora ci tieni, sarà sempre come avere qualcuno accanto a cui tieni ma che in qualche modo è diventato irraggiungibile per come vorresti averlo accanto. Anche nelle migliori delle ipotesi ci vuole tempo, per rielaborare e recuperare.
Per riuscire a incasellare i ricordi, anche nel caso di una “buona” fine, in un posto del cuore e della mente come un vissuto da tenere con sè, ma che non sia una specie di film in proiezione continuata che fa solo tanto male.
Valinda, non mi sembri proprio una zitella acida, io ti percepisco una persona piena di sole. Non sarai soltanto sole, ma chi lo è?
è con te, sempre, e prima di tutto, che viaggi, e quindi è possibile che, come in tutti noi, ci siano delle cose che possono migliorare, ma si migliora sempre attraverso l’amore
sano per se stessi che passa anche attraverso una sana autocritica, e mai attraverso il randellarsi e dirsi che non si è degni d’amore.
Come nel caso del senso di colpa, che è sterile, sempre, se gira in circolo vizioso, implosivo, e non diventa invece la cosa sana che è il senso di responsabilità… cioè il cercare di fare qualcosa di buono, di sano, per se stessi e gli altri.
KATE: 🙂 mi è piaciuta molto la cosa che hai proposto, sul fatto di esprimere “un desiderio”. Quando si sta male (o spesso quando si è troppo abituati a vivere situazioni estreme, al limite dell’adattamento) il “muscolo” più rattrappito è proprio quello dell’ “io voglio”. Spesso se chiedi alle persone che cosa vogliono, qualcosa di bello che desiderano al di fuori della cosa centrale che è il loro tormento, ti guardano :O
non sanno che dire.
non gli viene in mente niente.
hanno dimenticato di essere altro oltre al tormento.
hanno dimenticato che sono tante cose.
è vero che quando si è giù di corda o si sta rielaborando si vede il mondo in bianco e nero, o con colori sbiaditi, come diceva Giorgio, chi lo nega? nessuno di noi può negarlo, sappiamo cosa significa. però a volte bisogna anche trovare il coraggio dentro di sè di concedersi dei desideri che ci somigliano, al di là del tormento.
non costringersi a divertirsi per forza perché così si fa, ma scoprire qual è la cosa che piace sul serio, quel progetto messo da parte, non importa se pure dieci anni fa. e se non è più possibile quel progetto specifico magari c’è un modo diverso per convertire quel desiderio.
Una mia amica ha scoperto che la sua “guarigione”, potrei dire il suo modo di ritrovare il suo contatto con sè, passava attraverso il farsi da sola i mobili per la sua nuova casa. I primi erano un po’ storti (ma bellissimi comunque, erano i SUOI) dovreste vedere che meraviglia gli ultimi :O La sua nuova casa non le somigliava quando ci ha messo piede, ora la esprime. Non solo per i mobili, ovviamente.
Oggi pensavo alla tua domanda/proposta, Kate.
Io ho un desiderio più difficile ora, una casa che mi somigli in un luogo che amo molto della mia città. E altre cose piccole e progetti che ricominciano a ronzarmi in testa.
Poi mi è venuta in mente anche un’immagine però: una gita, con un cestino da pic nic. Una cosa banalissima, però l’idea mi ha fatto stare bene, presa da tutti i problemi che ho.
Facciamolo sì, il “gioco” che ha proposto Kate, vi va? 🙂
bacini a tutti :DDDDDDDDDDDDDDDD
non saprei. io voglio solo stare bene. scusate, temo di non essere affatto in me. forse vorrei tornare in me…ecco tutto.
cari amici e amiche,
ieri l’ho incontrato. vorrei trovare le parole giuste per spiegare come mi ha trattato. in realtà credo mi odi perchè gli ho voluto bene.
se avessi incontrato il vicino di casa mia mi avrebbe trattata meglio. ero freddo, distaccato e faceva anche il bello. credetemi se vi dico UN’ALTRA PERSONA. è che poi mi sono anche chiesta come sia possibile assumere un atteggiamento simile.
quindi tutte le lacrime perse per strada per questo genio erano decisamente inutili. ed io che vi dicevo che non aveva colpe, che non l’ho odiato. bene, adesso lo odio. e manco poco. lo odio perchè due persone passano anni insieme si lasciano ma sono anche in grado di farsi un sorriso sincero.
ieri sera mi sono vomitata pure l’anima.
veramente non ci sta da perdere tempo e amore dietro a chi non fa piu’ parte della nostra vita.
chissà perchè la cattiveria gratuita.
credo vivamente che se c’è uno che non sta bene quello è lui. con l’unica differenza che io me ne rendo conto e lui no.
vi abbraccio
@valinda: cucciola guarda avanti. non cercare contatti con chi si è distaccato. io ho avuto la sfortuna di incontrarlo. tu non ti cercare altro male.
Vorrei non sentirmi così sola nell’universo.
Fino a ieri sembrava volesse da me un rapporto diverso, diverso da quel che abbiamo vissuto ma anche da questo legame paradossale,del tipo”oggi ti voglio troppo ma domani non potrò nemmeno chiederti dove sei e con chi”. Mi ha detto che avrebbe voluto la mia presenza a londra e che più in là avremmo potuto organizzare un viaggio,un modo per stare vicini. diceva che con me non ha la sensazione odiosa di fare dei monologhi. e questo è stato negli ultimi 6-8 giorni. cosa avreste pensato voi al mio posto? Io da persona idiota ho creduto che il suo volermi bene, non essendo amore come lo è per me, fosse però sincero in questa forma. non sapevo,ero combattuta, se andare dietro alle sue proposte.ero quasi riuscita a escluderlo dalle mie giornate,poi qualcosa è successo, mi sono illusa. illusa come un’ebete. oggi infatti al telefono mi ha detto che noi due non siamo niente, che fare un viaggio non è sano per due che si son lasciati,che non dobbiamo nè fare l’amore nè altro, al massimo possiamo concederci un giro, due chiacchiere ogni tanto, cercando di essere buoni amici. Gli ho risposto che non posso essergli amica, che non capisco come una persona cambi idea dalla sera alla mattina così, ma che me ne sarei fatta una ragione della sua inaffidabilità. e’ la fine anche di un secondo tipo di rapporto esistito solo nella mia mente. e’ come se lo stessi perdendo ancora. e con lui perdo anche me. Avevo la sciocca sensazione di quanto fosse tenero e importante questo mio amarlo. che a qualcosa di buono doveva pur portare.Non so se è stata colpa solo mia.avrei dovuto subito dirgli che non volevo piu’ vederlo. per questo lo consigliavo a chi era stata lasciata da poco. Sparire. e invece io me ne sto intrappolata in questo schifo di situazione.M’invito al viaggio in quel paese che mi assomiglia, cioè vado a fanculo per direttissima. Alla mia età questo avrebbe dovuto non scalfirmi piu’ di tanto,forse essendo sempre stata razionale avrei dovuto capire bene a cosa stavo dedicando la mia energia.E vi ringrazio di cuore per i consigli,ottimi.sparire,spostarmi.lo dicevo,l’ho detto per mesi:non conta come,basterebbe farlo.ci ho provato tantissimo.in vacanza non faceva che mancarmi.quando leggo o studio mi viene in mente in ogni frase.stesso modo di sentire.ad un tratto lui diventa l’alieno.nel senso di altro.diverso da me.Dove sono finita?scaraventata con violenza fuori da me.vorrei tornare in me.
@Luna, bellissimo il tuo sogno, e anche l’immagine di un pic nic, è un pensiero che ricorre spesso anche in me, quella di un grande giardino e l’aria pura che mi accarezza lasciandomi un senso di pace, magari con le risate di persone belle dentro con cui condividere i momenti….
Il mio sogno…ne ho tanti, in questo momento è quello di mettere in vendita la mia casa, tappa obbligata negli ultimi 5 anni dopo la separazione…una casa che odio, una casa che mi tiene legata ad una città che non sopporto…e quindi venderla e con i soldi insieme a due mie amiche trasferirmi e aprire un BeB…
Sto facendo passo passo tutto quello che serve, perchè in un modo o nell’altro riuscirò a realizzare questo sogno…
Ma non solo, realizzare gioielli di bigiotteria, cosa che già faccio anche se la mia città è molto chiusa, quindi farlo più in grande esprimendo tutta la mia creatività!
Di sentimenti non parlo, queilli ho cominciato ad avere pazienza, senza andare a cercare nulla…accetterò con amore quello che di buono arriverà, e so che sarò in grado di distinguerlo da un rapporto malato e di dipendenza, perchè ora ho finalmente capito!
@Marianna, non crucciarti, non denigrarti e non darti della stupida…ricorda, per quanto crudele possa sembrarti e per qunto male ora tu possa provare, bisogna sempre toccare il fondo per poi risalire…credevi di aver capito, ci sei ricaduta, non importa, perchè ora sai che il peggio lo hai visto e correrai a gambe levate da lui e da tutto il male che ti ha fatto, solo così puoi ricominciare, solo così ricordalo!
Quindi tranquilla perchè come dice @Luna, la sensazione che si respira qui è di primavera, e noi tutti capiamo quello che stai provando, NON SEI SOLA PICCOLINA, piangi se ti va, ma non darti della stupida perchè tu ora avrai la forza di essere migliore e sarai fiera di te, mentre lui come altri, si crogioleranno nel rimanere quello che sono.
Tu stai facendo passi avanti, e starai bene credimi e credi in te…
Un abbraccio grande a tutti voi ognuno con un po di dolore nel cuore ma con la speranza dietro l’angolo, dobbiamo solo aprire gli occhi e aver voglia di guardare….
Kate
dimenticavo: http://www.maldamore.it/Dipendenza_affettiva.asp
MARIANNA:
uè, Maria’! Adesso fa conto che sono là, ti guardo dritta negli occhi con uno dei miei sguardi più battaglieri e ti dò uno scossone di quelli giusti.
@e’ come se lo stessi perdendo ancora. e con lui perdo anche me
invece forse sarà appunto la volta buona che ti ritrovi!!!
Finalmente, dopo un bel po’ di tempo, sto uomo ha detto la cosa giusta, che non ha senso vivere questo assurdo ibrido di rapporto, deleterio per te. Finalmente ha detto una cosa matura, e non solo egocentrica e autoreferenziale. Ma l’ha detta, e quindi ORA BASTA! Basta anche se ti chiama tra dieci minuti o tra 3 giorni e spara un’altra versione.
Che ti manca è normale, che stai male è normale, che sei disorientata è normale, che tu debba ancora guarire da un’amore visto che il fallaccio è arrivato quando tu eri ancora in volo… e sei stata tirata giù a forza all’improvviso in un’altra realtà.
Ti sei illusa anche perché lui ha alimentato le tue illusioni. Nel senso che è chiaro che quando si è innamorati ci si illude anche per una dimostrazione di affetto, che si vive ogni minima cosa nella dimensione dell’illusione se ad alimentare c’è un’ambiguità in cui, poiché si è affezionati anche al proprio essere innamorati, ad un certa visione del sè e del noi, in quel momento si soffre come un cane perché le cose sono messe in modo così diverso, ma si spera che in quel poco ci sia il riflesso di un possibile tutto, perché la rinuncia al tutto fa paura.
L’età non c’entra una beato tubo, Marianna. E certo che razionalmente lo hai sempre saputo.
Ma hai anche avuto bisogno di sentirti ancora speciale per lui.
Forse, mi permetto, lo dimostra più ora dicendola di smetterla con questa ambiguità che ti logora e ti ammazza che quando teneva il filo di quella ambiguità, anche in maniera egocentrica.
Incazzati. Ma non con te. Incazzati con lui perché non ti ama più. Dentro di te permettiti di incazzarti con l’ingiustizia dell’amore quando cambia forma o finisce.
Non perché sia una colpa smettere di amare, di per sè, ma perché possiamo avere qualsiasi età, possiamo essere le persone più razionali del pianeta, ma la fine di un amore a cui teniamo, giusto o sbagliato che sia, paradisiaco o una mezza o totale chiavica che vogliamo vedere come un paradiso, FA MALE. FA MALE e basta. E quindi ci incazziamo, con la persona e con il destino, con noi stessi, mentre ci chiediamo cosa abbiamo sbagliato, o semplicemente ci sentiamo piccoli e persi, perché siamo stati abbandonati e la vita non è