La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
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MARIANNA: ciao 🙂
@probabilmente mi darebbe gli stessi consigli che può darmi mai madre, mia sorella, una cara amica. gli stessi che darei io se qualcuno a cui tengo si trovasse nella stessa situazione
non è che non comprendo quello che dici, e la mia non è un’apologia degli psicologi, perché ognuno ha la sua esperienza. Ma posso assicurarti, almeno da parte mia, e non solo da parte mia, che non è così. Anzi, il pregiudizio: devo pagare uno (a parte che non occorre pagare per forza, esistono anche gli psicologi a gratis) che mi dica le stesse cose che mi posso dire da solo o che può dirmi mia sorella, è un pregiudizio, un’idea astratta che svanisce nel momento in cui una persona (anche assolutamente normalmente nevrotica, cioè le persone comuni) va effettivamente dallo psicologo. Poi, certo, può darsi che ne imbrocchi (tu generico) uno che ti dice quello che ti dice tua sorella (ma in un altro modo) o con cui ti trovi malissimo, o che non sia il momento per te (sempre tu generico, eh) ma non è così.
io ho sempre avuto un ottimo rapporto con l’introspezione, mi sono sempre guardata molto dentro ecc, però ti posso assicurare che andare per un periodo dallo psicologo mi è servito per avere delle chiavi in più di lettura, e per avere degli strumenti, assolutamente miei, in più.
Che male certo non mi hanno fatto.
E che non avrebbero potuto darmi nè mia sorella, nè mia mamma, nè i miei amici. Il discorso astratto però non serve a granché 🙂
Tu non ti senti di andarci e fai benissimo a non farlo, io ora non ci andrei per un periodo è stata un’esperienza che assolutamente rifarei 🙂 perché mi sono conosciuta meglio, semmai 🙂
Danilo: ho studiato lo spagnolo a scuola, e poi l’ho ripreso per i fatti miei. Ogni tanto devo dargli una svegliatina, per esempio adesso dorme un po’, ma avendo le basi di solito si risveglia rapidamente 🙂
LILLINA: anch’io ti voglio bene 🙂 sono felice che sei passata a salutare, ti penso 😉 un bacio grande 😀
amiciiii siete tutti a ballare???
Lunettaaaaaaa
mamma che tristezza oggi… saranno le fasi lunari?
vorrei andarmene ora in questo preciso istante…
quanto sarà stata bella la sua estate?
beato lui sempre…
scusatemi giornaataccia indescrivibile…
Ho letto casualmente questa frase riportata altrove:
“Nel riprendersi da una perdita o un rifiuto, o dall’accorgersi che una persona non ci sta dando ciò che vogliamo, è importante avere pazienza e compassione verso di sè. […] L’esperienza ci dice che la più grande barriera al riprendersi dalle esperienze di abbandono e deprivazione non sono il dolore e il dispiacere, …ma la paura e la lotta contro il dolore. (“Fiducia e sfiducia” di Krishnananda,Amana)
Era in sintonia con il mio pensiero.
Stavo anche pensando che a volte continuiamo a ripetere che il male incurabile è il nostro amore, che non possiamo farci nulla e che non possiamo uscire dallo stato di dolore che esso provoca. Purtroppo, se proprio vogliamo guardare la realtà (e finché non si guarda la realtà non si può ricominciare a vivere, e guarire) il vero “male incurabile” è il non amore dell’altro verso di noi. Nel senso che neanche se ci disperiamo, ci strappiamo i capelli dal bulbo, fumiamo 800 sigarette al giorno, non dormiamo, mangiamo, non viviamo, continuamo a pensarci, ci mettiamo in standby per il resto della vita non guariremo questa cosa è dentro l’altra persona, se l’altra persona ha smesso di amarci o non ci ha mai amato.
Se non ci guarda come noi vorremmo. Se ci ama male e quindi ci ferisce in continuazione.
Se Amiamo vogliamo essere Amati, niente di meno, in realtà. Accontentarsi delle briciole, dell’affetto, quando sappiamo di volere un Amore, non le briciole, non l’affetto e basta, ma l’unicità reciproca, accettare la violenza verbale o comportamentale di alcuni è solo un nostro modo di rimandare il dolore della fine/rinascita. L’accettazione del fatto che se qualcuno non ci ama non ci ama. Ma con questo non ci sta dicendo (pure quando lo dice) che noi valiamo meno perché non siamo riusciti a risultare unici proprio per quella data persona.
Pensavo a ciò che diceva Kate, sul fatto che spesso nella vita (ora non rammento le parole esatte) capita di cercare di conquistare a tutti i costi (nostri) l’amore di qualcuno per rifarci delle ferite del non amore, della non conquista degli affetti primari, che abbiamo patito o sentito di patire da bambini. Credo che in ciò ci sia una grande verità. Non valida per tutti, ma può accadere.
Ma quelle battaglie nate o diventate perse rinnovano il dolore, nell’illusione di una serenità utopica che chiuda il cerchio. E’ il vero amore (per sè, innanzitutto) che semmai può sanare le ferite.
Vi bacio
Buondì cuoricini tempestosi 🙂
Luna lunissima 🙂 buongiorno a Te, dolcissima ed empatica Luna! sai che non stavo nemmeno considerando che lo psicologo lo devi anche pagà!?! ghghgh ( eccerto deve mangiare anche lui, no?! ) però io per la Mia PERSONALISSIMA esperienza( perchè quando sono stata dalla psicologa sta qua mi diceva solo”mm mm mm ” annuendo con la testa come fosse un tic nervoso, o perchè molti degli studenti di psicologia sono persone con disturbi di personalità vari e pochissima capacità di ascoltare, presi solo dalla convinzione di poter salvare la psiche degli altri…Mia personale esperienza senza dubbi negativa….) preferisco cercare una via diversa. Naturale che molti psicologi siano anche preparati e non voglio mettere in dubbio che a molte persone abbia fatto bene rivolgersi a loro, magari perchè fino a quel momento non avevano mai riflettuto su ciò che era il loro potenziale potere di autocomprensione, di salvataggio del sè, di decostruzione di pensieri deleteri, magari riferibili alla storia familiare o al sistema in cui si cresce…o magari perchè il problema di base era grave, molto più della fine di un amore. è un dolore forte ma in fondo credo che sia tra i problemi della vita che si possono superare meglio, e credetemi che non voglio farla facile.
Alice è la realtà attuale. tutto quello che è stato non lo dimenticheremo perchè nel bene o nel male siamo oggi e qui anche grazie a quel “ieri”. ma oggi e qui non possiamo permetterci e non dobbiamo permettere a nessuno di cristallizzarci in questo dolore. per non impazzire si fanno delle cose, si legge, si esce, si vedono amici. sono uscita con la mia migliore amica e c’era anche il suo ragazzo. guardandoli penso che l’amore vero esiste, che anche io merito di essere amata davvero. non è stata colpa di Alberto se ha realizzato di non amarmi più( in teoria è molto vasto il discorso, se c’è una colpa è quella di non esser chiari e sfuggire dal peso delle proprie responsabilità) ma di certo non gliene posso fare una colpa nè posso sentirmi triste se altre persone stanno vivendo la loro felicità, in fondo anche io sono stata molto felice. Alice cerca di sorridere lo stesso, sembra banale ma sorridersi allo specchio e assumere un atteggiamento di tranquilla consapevolezza aiuta a sentirsi davvero meno sconfortati. il mondo è pieno di cose bellissime che vale la pena di vivere. credo nell’energia buona, credo si diffonda nell’aria.
…anche a me capita di aver bisogno di attimi di silenzio. capita che le lacrime scendano senza poterne fare a meno.e il dolore lo senti.perchè c’è,inevitabile quasi. e in questi momenti che la mente umana scopre di esser capace di provare esperienze davvero interessanti, qualcosa di più grande di noi, del mangiare/dormire/grattarsi…. se proprio vogliamo vedere il lato positivo! ma siamo già avanti nella consapevolezza che il Lui in questione non ci odia, non l’ha fatto per cattiveria, come a noi sarà successo di disinnamorarci a nostro tempo. e magari i ricapiterà anche stavolta. Ti sono mentalmente vicina, Alice. prenditi cura di Te.
BuonaGiornata a tutti
http://www.youtube.com/watch?v=fxEYzAAEqKY&feature=related
Lutto pieno anche per me. Niente strazi, insonnie, pensieri ossessivi e quanto ben sapete. Niente ansia incontrollata o batticuore. Un gran silenzio e qualche lacrima sfuggente che viene giu’ in momenti in cui non me l’ aspetto. In piscina, scendendo al mare, in macchina, al pc, tra la gente, da sola, di giorno e di notte. Capita. Sono lacrime che non chiedono risposte, ne’ cercano soluzioni al di fuori di loro stesse. Sono li’, sulle mie guance, solo perche’ ho amato. AMATO. Sono fiera di me. Molto fiera di questo mio sentimento. Ho dato tutto. Del mio meglio e, a pensarci ora, non era semplice. Da questo, la mia fierezza. Sempre da questo, il mio ovvio dolore, un po’ muto e un po’ sordo. Non cerco consolazione, non cerco nulla. Io l’ accetto.
Mia madre e’ malata. Un male brutto e difficile da curare. Lo so da un mese e mezzo. Prendo atto e l’ aiuto in questa strada. Trascorro spesso le mie giornate in un luogo dove nessuno e’ felice di stare e la sofferenza fisica e morale e’ sui volti delle persone, servita come maschera non dismissibile.
Nelle attese accanto a lei, mi astraggo spesso e osservo da fuori, come se non fosse la stessa espressione e lo stesso colore del viso della mia mamma. Anche in quel posto mi capita qualche lacrima che prescinde dal contesto. Piango come potrei farlo altrove. Detesto il discorsetto “nella vita ci sono cose peggiori di un amore finito”. Si, grazie. Lo so. C’e’ la morte, per esempio. C’e’ la sfortuna di scoprirsi malati, altro esempio. E non te l’ aspetti, come non ti aspetti una fine, come non ti aspetti quella lacrima. Con questa realta’, ora cosi’ vicina a me, forse ci si aspetterebbe piuttosto che io non abbia modo o tempo di pensare anche a lui o che, magari, sarebbe semplicemente piu’ di buon gusto non farlo.
Ebbene, no. Non e’ cosi’. Penso a tutto e tutto insieme, tutto mi sta facendo male, un gran male, ma sento due emozioni molto diverse. Da una parte dico “addio”, dall’ altra dico “andiamo”, anche se ho paura, anche se non vorrei dover andare. Sto nel mezzo, tra un ieri, da cui sto cercando il congedo e un domani, in cui spero con tutto il cuore. Combatto su due campi e sto reggendo meglio di quanto pensassi. Questa e’ una gran partita da giocare adesso ed io me la gioco da sola, senza la persona che amavo accanto e senza essere fuori da quella storia con il cuore. Cosi’ vuole il destino, cosi’ e’. Stasera inizio di nuovo a disegnare i miei bijoux, mi va, ne ho voglia e lo faccio.
Si ricomincia da se’.
Ciao a tutti,
cara Marianna grazie delle parole.
io ho cominciato a prendermi cura di me purtroppo troppo tardi. nel senso che da maggio a luglio ho cercato in tutti i modi di recuperare la situazione, vivendo in balia veramente delle sigarette, dell’insonnia e della mancanza di fame. ho lottato fino all’ultimo.
forse per ingenuità. in realtà non ero pronta a lasciarlo andare. che egoista. e sto capendo tante cose adesso che il tempo sta passando. sto capendo tanti atteggiamenti miei sbagliati nei confronti di una persona ricchissima. quindi, oltre a vivermi sto benedetto lutto malefico, sono piena di sensi di colpa. che non servono a nulla lo so. ma sapere quanto ho perso mi raggela l’anima.
io sto molto meglio. diciamo che mi sono riabituata a vivere sola senza lui. ho adeguato i miei week end, le mie vacanze alla mia nuova vita. non è stato facile. ancora ho il suo pigiama sotto al cuscino 😉
cmq per assurdo ricominciare mi sta facendo sempre più rendere conto quanto mi manca. certo che col tempo sto meglio. certo ora mangio, dormo e se piango dura poco. MA QUANTO MI MANCAAAAAAAA
vorrei urlarlo al mondo intero.
lui non solo non c’è più.
ha rotto tutti i contatti ed è sparito.
beato lui.
beato sempre.
purtroppo c’è sempre uno che sta peggio in amore ed io sono l’emblema del peggio.
lo vedo sorridere. lo vedo felice.
nella mia testa è sereno.
e a me manca.
la vita è assurda.
ma bisogna saperla prendere.
me la prendo, mi prendo tutto.
prima o poi staremo meglio.
vi abbraccio a tutti
Ciao a tutti/e,
anche questa sera siamo qui pensando al ricordo di quello che è stato e mai più (in quasi tutti i casi) sarà. Come tutti quelli che sono qui, kate, Alice, Anna2010, Marianna….e potrei continuare anche con gente che non scrive commenti, abbiamo fatto di tutto per tenere la persona che amavamo vicino a noi. Io ho lottato a settembre dell’anno scorso a 15 gg fà, mi sono riciclato come amico speciale…come traghettatore nell’attesa che mi o si innamorasse di un altro. Ho cercato di farmi piacere cose di lei che non mi piacevano solo per stargli vicino. Ma il risultato è quello che tutti sapete. Mi trovo solo in una casa che mi ricorda lei, ogni canzone mi ricorda lei…ogni giorno penso a lei. L’amore…le lacrime…gli amori finiti. Per tutto c’è un tempo e si vede che questo tempo per noi è quello delle lacrime o forse semplicemente della riflessione. Io penso che da ogni cosa bisogna cercare di tirare fuori qualcosa di buono. Ma in questa situazione cosa possiamo tirare fuori di buono? Credo poco o nulla, forse solo un pochino di auto critica per quello che abbiamo sbagliato se abbiamo sbagliato. Ma non possiamo fare nulla, nulla per tornare indietro, nulla per dimenticare. Possiamo solo aspettare che il tempo cancelli il segno delle lacrime dal nostro volto e faccia tornare il sorriso. Perchè c’è sempre qualcuno che vive per il nostro sorriso. Tua mamma cara ANNA2010 penso che voglia vedere un tuo sorriso….come tante altre persone che ti sono attorno…
Un abbraccio a tutti/e e cerchiamo di non perdere mai la speranza…anche se a volte il dolore ci toglie la voglia di fare qualsiasi cosa…
Ciao a tutti carissimi!
io sono piuttosto stanca per il lavoro in questi giorni ma sono
serena. apparentemente non ho motivi per esserlo eppure
incredibilmente lo sono. lavoro sottoqualificato e precario, lasciata
cornuta e mazziata, un po’ di solitudine, estate non esaltante. eppure
sono tranquilla, non oso dire felice ma tranquilla sì. ho conosciuto
un ragazzo tramite internet e ci siamo visti. è stata una serata
piacevole ma non credo sia il mio tipo. è anche attraente e i suoi
complimenti mi hanno fatto piacere, è bello sentire scorrere di nuovo
la vita. voleva baciarmi ma a me non andava. e comunque adesso lui si
sta facendo sentire sempre meno. è che in questo momento sono in una
fase di disincanto, di egoismo e penso a me. non ho spazio per altre
persone o meglio al di là dell’attrazione fisica cerco altre cose.
condivisione affinità interessi in comune. mi sono ripresa me stessa e
sto andando avanti per questa strada, sola e con difficoltà..ma sto
andando avanti e mi sento abbastanza forte. non credevo di esserlo,
davvero.
anch’io cara ALICE sono stata per due mesi e più in balia di
sigarette, insonnia e inappetenza. ma poi non so neanche come è
passata e non sono più un pulcino bagnato. ho capito che il mio ex non
mi amava, che – o per il suo carattere o proprio perchè non mi amava-
non mi dava quello che volevo e che con lui non ero più felice. non
potevo più stare in quella vita, in quel modo, mi ero appiattita a
quello che era lui ma non ero più io. e mi sono distaccata, questi
3mesi passati senza di lui mi sembrano 3anni. mi sembra un secolo fa.
e hai ragione ALICE CARA la rabbia non serve e non ce l’ho con lui.
certo c’è un rancore latente per le sue scuse, per lui con un’altra
dopo 2ore mentre io ancora piangevo all’altro capo del telefono. e lui
che poteva dirmelo invece di farmelo dire dai miei amici che l’hanno
visto in giro. poi per il resto so che non è una cattiva persona. ma
al momento penso che non sia la persona per me, nè io per lui. tutto
qui. e forse questa è stata la cosa più brutta da affrontare e da
accettare. perché finchè c’era il mio amore, il mio vederlo come un
principe azzurro era tutto diverso. in qualche modo tutto aveva un
senso anche la sofferenza unita alla speranza che tra noi le cose si
potessero sistemare. poi lo strappo, la consapevolezza e pum tutto
diventa un passato lontano. e pian piano torneranno anche i bei
ricordi di lui e della nostra storia. in qualche modo mi manca ma mi
manca l’illusione…
quello che credevo che lui fosse, quello che credevo che fossimo noi
due. ieri gli ho scritto per proporgli una cena per riallacciare un
contatto un rapporto civile, almeno per salutarci quando ci s’incontra
in giro…sottolineando il fatto che mi costava scrivere quel msg e
mettere da parte l’orgoglio ancora una volta, ma che lo dovevo fare.
lui ha risp che non mi avrebbe scritto perchè pensava fossi arrabbiata
ma che la cena si poteva fare, di sentirci e organizzare. risposta
positiva ma ancora una volta superficiale. come lui del resto, una
cosa di lui che proprio non sopporto. cmq – l’ho detto anche a lui –
io non mi farò sentire, il passo l’ho già fatto. se riallacceremo
dovrà essere lui a farsi risentire sennò amen. questo per quanto
riguarda il far finire ogni rancore. per il resto si divertirà, sarà
di nuovo fidanzato ecc? non importa, non cambia niente. spero di
ristabilire un contatto quello sì ma tutto qui. per il resto penso a
me. voglio trovare un lavoro che mi piace, divertirmi, darmi lo smalto
rosso sulle unghie dei piedi :-), piacermi, comprarmi una macchina
tutta mia, scrivere i miei racconti, farmi nuovi amici, viaggi,
piacermi e andare a vivere da sola. l’amore? spero di incontrarlo il
ragazzo carino, passionale, intelligente e stimolante che ho sempre
sognato. che abbia voglia di condividere con me notti, viaggi e
weekend..che mi scriva bigliettini, mi porti ai concerti, mi regali
completini sexy e scarpe coi tacchi alti, che mi dia tutto l’amore che
io darei a lui. ci spero ma non so se lo troverò. ma voglio che la mia
vita sia serena a prescindere.
ALICE come stai?? non sentirti in colpa ti prego, che fai torni
indietro? proprio tu mi dicevi che le storie finiscono e nessuno deve
sentirsi in colpa! e poi ti sei mai chiesta cosa ha perso lui? per
come ti conosco sei una ragazza dolce, simpatica, brillante e
intelligente! ricordatelo sempre!!
un abbraccio anche a Luna (le tue parole sono sempre musica), Anna,
Marianna, Kate e tutte le altre…siete veramente ragazze fantastiche.
avervi incontrato, anche se in questo forum un po’triste, è stata una
fortuna!
baci a tutti…forza!!!