La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
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Marianna: 🙂
ciao cara 🙂
più che altro, scusami, io non capisco perché debba chiamarti per informarti che è in ferie con una che ti stava sulle palle e di cui ti sentivi gelosa per dirti che ora lei non gli piace, ma sapendo che tu eri gelosa di questa qua… e per sottolineare che, in pratica, non ha intenzione di farci 4 salti, se mai a te potesse venire in mente, o ancora meglio se a te non venisse in mente.
intendo dire, avrebbe potuto anche farti inutilemente ansia con questi argomenti, ti pare?
non dico che avrebbe dovuto dire una bugia, dico che tutto questo parlarti di sta silvia comunque mi sembra una cosa che ha poco senso.
a me suona più che una rassicurazione non richiesta qualcosa tipo preoccupati così poi ti darò la sensazione di rassicurarti.
Non sto dicendo che sia una cattiveria… dico che è una minchi.ta.
A sto punto che chiami per parlare d’altro, non di donne che sono accompagnate ma che per un giorno saranno sole, ecc.
Non so, magari esagero io e lui ti ha solo raccontato chi c’era e cosa fa, forse sei tu che gli hai chiesto di rassicurarti, però a leggere pareva tipo la scena di uno che esce di casa e dice: non preoccuparti, sai, cara, non andrò a sc… dieci donne questa sera…
Stai tranquilla, eh! Stai tranquilla che anche se mi arrivasse una spogliarellista io direi di no, eh!
– Ma… non stavi andando a comprare le sigarette?
– Certo, cara, ma io volevo solo rassicurarti!
– :O
sdrammatizzo, scusa.
Le sensazioni che provi mi sembrano normalerrime, ed è vero che le nuove conoscenze, amichevoli intendo, non si costruiscono in laboratorio, però si fanno. magari tra un po’ ti viene voglia, che ne so, mi invento, di fare qualche cosa, corso per te, non per cercare amici, e ti ritroverai comunque con delle nuove conoscenze più stimolanti.
comunque sia tu hai messo in chiaro con te e con lui quello che vuoi, mi pare. Vuoi innanzitutto stare bene, che è la cosa principale! E con lui in questo momento non vuoi avere un rapporto che ti faccia stare male, un ibrido amicodimutanda men che meno, ecc.
@Esattamente, il punto è proprio questo, nessuno può salvare nessuno, magari stare accanto si, ma non fare la strada al posto di chi dovrebbe farla, si corre anche il rischio che poi te lo rinfaccino e questo è letale!
sì, se ho capito il senso del “te lo rinfaccino”.
Diciamo che le persone hanno anche le loro ragioni, conscie o inconscie per stare in… equilibrio nel loro squilibrio, e quindi possono vedere come nemici coloro che smuovono. Inoltre chi non si prende delle responsabilità a maggior ragione è capace di rinfacciare all’altro. Inoltre l’incapacità di cambiamento (senza fare sforzi personali) è un alibi per delegare all’altro ogni responsabilità. Inoltre ancora, e anche questo è un aspetto di cui si può tener conto, naturalmente non generalizzato, a volte “l’aiutante” si prodiga tanto a cercare di portare “lo sbarellato” sulla retta vita, per il suo bene, ok, ma anche perché in quel modo sposta l’attenzione dai propri problemi e dai propri conflitti (che sia pure la propria dipendenza) su quelli dell’altro. Dicendo: tu non stai bene, tu dovresti fare questo per stare meglio, io ti sostengo se…
ma di fatto non facendo ciò che fa stare meglio personalmente, non sostenendosi personalmente…
a volte cerchiamo di fare per l’altro ciò che non siamo capaci di fare per noi stessi, come se potessimo così aiutarci e sostenerci e migliorarci la vita di rimbalzo.
Ripeto, non è una generalizzazione, ma accade anche questo.
Il “mio” libro può essere un po’ anche un pugno nello stomaco, sì. Per esempio quando parla del disturbo post traumatico. d’altra parte io credo che giovi sapere che certi sintomi che si pensano siano parte della… personalità sono invece conseguenze, momentanee, di uno stato di stress elevato e prolungato. e che giovi sapere cosa siano le molestie morali, le loro dinamiche e i loro effetti, e a cosa si può andare incontro continuando a sottoporsi a quello stress elevato per un tempo sempre più prolungato. Poi, è vero, leggere che esistono persone che “cosificano” gli altri, e non sentono le emozioni altrui, al momento può fare impressione. Ma io non l’ho presa come assenza di sentimento, ma limite emotivo, abituale o contingente. Però l’importante, secondo me, è capire che l’autrice, anche mostrando gli estremi, sta cercando di mostrare alle vittime come l’altro può ragionare emotivamente in modo diverso e quindi per questo non si riesce, seguendo altri schemi, parametri, a comprendere il gioco e a difendersi adeguatamente.
Ciao a tutte,
leggendo i commenti degli ultimi giorni devo dire che, nonostante io sia uomo, mi ritrovo nella stessa vostra condizione. La mia lei dopo due anni di storia ha deciso che tra noi non poteva esserci futuro perchè non voleva una storia perchè non si sente pronta. Pronta? ha 38 anni!!! e due figlie. Io invece 31. Come potete immaginare anche le donne hanno questa sindrome da peter pan, non solo noi uomini. Anche lei, come molti dei vostri ex-compagni, mi chiama, mi vuole vedere, vuole fare l’amore con me. Ma il tutto dura sempre qualche giorno e poi torniamo a “separarci”. Ormai è da settembre 2009 che vado avanti così. Quasi un anno. Un anno in cui ho detto basta milioni di volte ma non sono mai riuscito a mantenere le promesse di non vederla più fatte a me stesso. Da qualche giorno ho deciso di non volerla più sentire nè vedere, anche se lei mi ha scritto anche ieri….sono triste, mi sento vuoto senza di lei. Però, per ritornare a vivere, secondo me bisogna prendere le distanze almeno per il momento. quello è l’unico modo per far capire a queste persone cosa hanno effettivamente perso….e l’unico nostro rammarico, secondo me, è quello di avere puntato sulla persona sbagliata. Se così può essere. Sembra quasi che le brave ragazze/donne incontrino solo stronzi nella loro vita o quasi, e così anche per i bravi ragazzi. Ma è veramente così oppure in amore vince solo chi ama meno? Se magari avessi amato meno la mia compagna adesso sarei solo? Queste sono le domande che mi pongo in questo momento di riflessione che mi sono preso. Ma non voglio più sentirla…devo elaborare il dolore che provo per tornare a vivere come facevo prima di conoscerla. Sapere quello che fà, sentirla, vedere un suo sms…tutto mi fà credere in che forse c’è ancora qualche speranza. Mi attacco a tutto e penso che lo fate anche voi, sentendo queste persone lasciato accesso un barlume di speranza. Ma che speranza e speranza ragazze mie. Se queste persone ci hanno fatto soffrire lo faranno ancora ed ancora. Non cambiano le persone, possiamo smussare gli angoli della personalità ma non cambiano! Dobbiamo solo amare di più noi stessi e guardare al futuro con speranza. Penso….e solo il tempo potrà smentirmi se ho fatto bene e vi dico una cosa che potrebbe farvi bene. Scusate il mio sfogo, e se me lo permettete (non ci stò provando), un abbraccio a tutte.
@Danilo
“sono triste, mi sento vuoto senza di lei. Però, per ritornare a vivere, secondo me bisogna prendere le distanze almeno per il momento. quello è l’unico modo per far capire a queste persone cosa hanno effettivamente perso….”…credo di si in effetti anche io ho preso quel momento di stop, ma non per far capire a lui quanto sbagliasse e quello che perdesse, ma per capire io quanto sbagliassi e quello che perdevo….vedi staccarsi è difficilissimo, a volte ci vuole una forza immane molto più che rimanere e farsi trattare male, perchè a farsi trattare male siamo abituati da sempre, è una cosa che ci sta dentro da bambini, siamo adulti bambini che hanno necessità di coccole di amore lo stesso a cui per svariati motivi abbiamo dovuto rinunciare da bimbi o adattarci…ora con le storie da adulti cerchiamo la rivincita con persone che con l’eta di adesso pensiamo di riuscire a far nostre…e non sto dicendo che non lo facciamo con amore, ma magari sbagliato, perchè se ci pensi cerchiamo più una nostra rivincita che realmente il loro sano bene, e che la persona al nostro fianco sia realmente sana e disposta a dare incondizionatamente.
Come detto deve essere scambio alla pari e come dici tu a 38 anni di lei non esiste che ci siano questi giochetti….è come una catena che tu in questo caso o noi dall’altro dobbiamo spezzare se non vogliamo che poi sia un perpetuare di errori.
@
“Ma è veramente così oppure in amore vince solo chi ama meno? Se magari avessi amato meno la mia compagna adesso sarei solo? Queste sono le domande che mi pongo in questo momento di riflessione che mi sono preso.”
In amor vince chi fugge????? Noooooooo in amore vince chi resta ma non come un tappetino, vince chi si confronta alla pari, perchè e te ne renderai conto se capisci il meccanismo alla fine sarai tu per istinto a scacciare le persone opposte a te, cercherai quelle da cui sai di poter avere serenità.
@
“Se queste persone ci hanno fatto soffrire lo faranno ancora ed ancora. Non cambiano le persone, possiamo smussare gli angoli della personalità ma non cambiano! ”
Errore, se le persone decidono di loro spontanea volontà di fare un percorso per migliorarsi, non cambieranno il carattere, quello non lo cambia nessuno, ma il modo di esporsi e di trattare l’altro…alla pari!
Ricorda, nessuno salva nessuno, ci si salva da soli e poi si può camminare accanto a gli altri che sono simili non opposti.
….
….@DAnilo
Non ci stai provando….tranquillo sono anni che torno in questo sito e scoprirai che ci confrontiamo, parliamo e ci raccontiamo, @Luna mi darà ragione se dico che molti di noi Hanno fatto un percorso lungo e faticoso e se rileggono le cose che scrivevano tempo fa neanche si riconoscono!
Quindi vai tranquillo e non sperare che le cose cambiano per magia, si lotta si comprende si sbatte la faccia e poi si prosegue…
E’ la vita, ma ricorda la vita è una, almeno per quanto ne sappiamo, cerchiamo di essere sereni se non felici, e farlo per noi stessi, con un pò di umiltà e di sano egoismo!
Non è che se fai del bene a tutti i costi ti ritrovi di più in mano, semplicemente non occorre.
Un abbraccio 31 enne coraggioso!
Kate
KATE: Luna ti dà ragione su tutto 😉 e, anche da parte sua, ti ringrazia per questi post 🙂
@anche io ho preso quel momento di stop, ma non per far capire a lui quanto sbagliasse e quello che perdesse, ma per capire io quanto sbagliassi e quello che perdevo…
Uno dei concetti più difficili da interiorizzare, e uno dei più importanti!!! :))))))
il difficile alle volte, però, è anche capire che quel termine “cosa sbagliassi/cosa sbaglio” non significa assolutamente darsi una colpa,
fare un’autocritica lesiva, bensì guardare le cose da una prospettiva che invece apre delle possibilità, all’interno di se stessi, prima persino inimmaginabili! :))))))))
l’ho detto altre volte, ma mi ripeto: è per esempio come se ogni mattina si andasse verso un luogo (noi stessi) sempre lungo la stessa strada, dove c’è sempre traffico, dove c’è intasamento, lungo la quale si prova frustrazione, fastidio, disagio. Ma si ha la sensazione che non possa essere che così… invece non è vero. Esistono altre strade, e persino la stessa può essere guardata e vissuta in un modo diverso.
E quando parlo della strada intendo dire dentro di noi, innanzitutto, prima ancora che nel rapporto con gli altri.
@staccarsi è difficilissimo, a volte ci vuole una forza immane molto più che rimanere e farsi trattare male, perchè a farsi trattare male siamo abituati da sempre, è una cosa che ci sta dentro da bambini, siamo adulti bambini che hanno necessità di coccole di amore lo stesso a cui per svariati motivi abbiamo dovuto rinunciare da bimbi o adattarci…
Al contempo però spesso non ci rendiamo conto di quante energie utilizziamo, sprechiamo, per vivere in “resistenza” e adattamento.
Quello che dici sul bisogno di amore e l’infanzia è molto importante 🙂
Vorrei sottolineare che, però, anche quando si sceglie di andare dallo psicologo, non è che necessariamente ci si debba ritrovare a parlare della propria infanzia. Obiezione a volte sollevata da chi sostiene di avere avuto un’infanzia assolutamente serena e che quindi non avrebbe alcuna centranza con il presente, da chi sostiene di aver avuto altre storie sane prima di una storia che causa sofferenza e nella quale si ha la sensazione di sentirti spaesati e a disagio, ecc. Se non erro è proprio il libro che citavo a spiegare che anche persone che non avevano mai avuto a che fare con la violenza psicologica in determinate circostanze, contingenze, ecc, possono ritrovarsi vittime della violenza psicologica. Anche questo mi sembra un aspetto
e’ incredibile come le parole di un estranea possano colpire dritte al cuore…grazie Luna per essere stata cosi’ diretta…mi e’ servito ad aprire gli occhi!nn so xke’,ma continuavo a sentirmi io quella sbagliata,ke forse aveva sbagliato tutto,perdendolo!invece ki ci ha perso in questa storia e’ solo lui…ke continui pure a tormentarsi x la sua cara ex…io andro’ dritta per la mia strada…e cmq sia nn potrei fidarmi mai piu’ di lui…come potrei mai pensare a tornarci insieme???grazie…:-)
interessante. Perché una persona può non riuscire ad avere delle risposte adeguate, adeguato nel senso di “corretto” istinto di conservazione ecc rispetto ad una modalità lesiva di un certo tipo?
Perché molti sono i fattori, l’indole personale, certo, come l’entità dell’attacco, come le contingenze, come il nostro stato di fragilità o difese più basse in un determinato momento, come ciò che andavamo a cercare nell’altro in un dato momento (anche a costo di guardare l’altro con scarsa obiettività), come la nostra visione dei rapporti con gli altri e del mondo (ma dipende anche dal tipo di persone con cui ci ritroviamo a rapportarci, e quali siano le loro modalità, nell’incastro con le nostre… quanto la nostra esperienza riechieggi nel presente, quanto la nostra esperienza non ci abbia preparato, invece, a confrontarci con qualcosa che si è rivelato più grande di noi). Forse non riesco a spiegarmi bene, ma intendo dire che le cose si risolvono nel presente, ed è nel presente che possiamo imparare delle “strategie” più utili nel rapportarci con noi stessi e gli altri, facendo dei passi avanti, avere degli strumenti utili in più, che sempre e comunque ci saranno utili, lo scatto positivo dentro di noi avviene nel presente, sempre e comunque, ovunque siano le cause che hanno provocato una sensazione di destabilizzazione e disagio.
Parte da noi, comunque, il fatto di imparare a gestire la nostra vita in modo più sereno, costruttivo, accettando o rifiutando ciò che ci somiglia o non ci somiglia, dicendo dei no e dei sì che siano positivi e non lesivi per noi.
Quello che certamente possiamo fare è liberarci anche da degli automatismi che consideriamo l’unica strada.
@ora con le storie da adulti cerchiamo la rivincita con persone che con l’eta di adesso pensiamo di riuscire a far nostre…
questa è comunque una cosa effettivamente molto più tipica di quanto si pensi. Così come il fatto di vivere non effettivamente la propria strada, liberamente, ma magari un continuo ripetere dei modelli, vissuti in famiglia, di ripetere il ruolo che si aveva negli equilibri famigliari, o di sfuggire da quei modelli, in continua opposizione (io non sarò mai come… in questo caso non mi sentirò come…).
Forse mi sono spiegata malissimo, perché son concetti più semplici da interiorizzare, “viaggiando”, che da spiegare in poche parole.
In caso scusatemi, bacino a tutti :)))
ciao Danilo, benvenuto.
Grazie, Kate, e un salutino speciale a Lilly se caso mai passa di qua 🙂
ciao anche il mio ragazzo mi ha lasciata perkè i suoi sentimenti sono cambiati così all’improvviso in un solo giorno…è tutto strano ed io ti capisco…sai che penso che loro stiano mentendo…non può cambiare un amore così, all’improvviso…magari sono solo confusi…oppure nn vogliono dirci nulla…ma un amore nn può finire così…secondo me nn sappiamo la verità!
Oggi mi sento proprio arrabbiata. dove sono gli uomini che
s’impegnano, che non tradiscono, che non pronunciano parole al vento,
che amano in modo autentico? io non li ho mai incontrati e se continuo
così non li incontrerò mai. e hai voglia a ripetersi che non sono io
quella sbagliata, che ha qualcosa che non va..in certi momenti non
posso fare a meno di pensarlo. e non voglio piangermi addosso
credetemi. è solo che mi sembra di aver girato sempre a vuoto, di aver
costruito castelli di sabbia spazzati via dalla prima onda. e sono
esausta. dove sono le vacanze in coppia, le notti di passione, la
convivenza, il matrimonio, i figli? dov’è questo fottuto amore???????
della mia storia non è restato niente, neanche la polvere. un anno
passato a chiamarlo quando faceva il turno di notte, a dirgli che era
il migliore, a stargli vicino, a volergli bene, a rispettarlo
sempre…e ora non è rimasto niente. neppure una blanda amicizia, un
come stai. da una parte vorrei parlargli, ristabilire un rapporto
civile, un dialogo. ma come posso farlo dopo come si è comportato?
dovrei ancora mettere da parte l’orgoglio? tanto a lui non interessa
niente. e in questo momento io sarei spietata, gli vomiterei addosso
tutto. la sua mancanza d’iniziativa, la sua banalità, la sua
limitatezza, il suo egoismo, la sua superficialità anche (sì sono
patetica ma è così) la sua poca fantasia e poca generosità a letto.
no, non andava bene per me. è vero LUNA in certi momenti della vita
cose e persone si valutano con scarsa obiettività. forse perché ne
abbiamo bisogno per un motivo o per un altro. eppure lui non è una
cattiva persona e prima o poi so che ristabilirò un contatto civile,
anche solo per dimostrare che non ho amato invano,che un valore tutto
questo ce l’ha avuto. ma non ora. credo che anche lui fosse insicuro e
le sue battute inopportune mascherate da scherzi erano un modo per
affossarmi e mettersi sul podio. leggo qui che succede spesso. a un
certo punto uno dei due comincia a distruggere l’altro piano piano.
forse perché viene meno l’amore e si cerca una scappatoia innescando
nervosismo e frustrazione. non lo so, ma di sicuro non è amore.
un bacio