La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Loredana.
14.073 commenti
Pagine: « Prec. 1 … 771 772 773 774 775 … 1.408 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 771 772 773 774 775 … 1.408 Succ. »
Lascia un commento
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).
Ciao cari, non’è molto che leggo i Vs. commenti sono tutti molto chiari e sò che il dolore che si prova quando fallisci con la persona che ami, lo avete provato anche voi, io ho fallito con la mia adorata, mi sono comportato male con lei, troppa gelosia, troppi pensieri esterni che influenzavano il mio Amore per lei, ed io lasciavo che tutto questo inquinasse il nostro Amore, oggi lei ha conosciuto un’altro, un’altro che come io faccevo, la ascolta, io voglio per lei il meglio, e cerco di non intromettermi, ma non c’è la faccio, a volte le scrivo messaggi, non ricevo nessuna risposta ovviamente, ma quei momenti che scrivo qualcosa per lei, mi sento ancora vivo, come si può aggiustare un cuore spezzato? ho bisogno di me stesso, ho bisogno della persona che ero prima, ma non la trovo più, ho bisogno del mio cuore, ma è andato via insieme a lei, non riesco a dimenticare il suo sorriso, il suo sguardo, mi manca come il sole al giorno e la luna alla notte, manca la mia parte migliore, cosa devo fare per aggiustare il mio cuore spezzato? se trovo la risposta forse riuscirò a curare anche il suo di cuore e forse tutto sarà meraviglioso come sempre ho desiderato, ma che dico! semplice utopia…vero?
Non è questione di brutte esperienze, ma di essere attaccati alla realtà e non alle illusioni che spesso crea la mente.
Sono convinto che una persona che ci ama, non ci lascia….e se lo fa per non più di 48-72h, perchè non c’è nessuna motivazione per cui una persona innamorata debba lasciare l’ altra, per di più in molti casi si tratta di separazione senza nessuna causa.
Perdonate il pensiero poco chiaro, ma sono reduce da una sbornia.
Per quanto mi riguarda la mia ex si è già rifatta una vita, questo in 10-15 gg dal momento in cui è ritornata e io dopo 2-3 gg che ho provato a comprenderla, l’ ho rispedita al mittente e il mittente evidentemente già c’ era.
Magari un giorno vi racconterò nei dettagli la storia, ma ora non mi va nè ci riuscirei.
Io faccio la mia vita, vado avanti …sono giovane, credo di essere un bel ragazzo e una persona interessante, ho ripreso a sorridere ed era una cosa che mi mancava…cavolo quanto mi mancava.
Ho perso quasi 3 anni con lei, questo si…anni che nessuno mi ridirà, anni in cui mi sono illuso di aver avuto affianco una persona diversa..
A breve cambierò anche la scheda del telefono visto che la probabilità che mi cerchi nuovamente (già successo) nonostante abbia già un tizio con cui frequentarsi è alta.
A casa non posso far nulla, spero che non chiami.
LEGGENDA: io sono andata per ben più che 72 ore, ho dovuto, e ti assicuro che non sono andata via perché non ero innamorata.
La mia è l’esperienza di una persona innamorata che si sposta, allontana per delle ragioni, non futili.
Ecco perché ti dico che la cosa di quantificare una tempistica non la condivido.
E ogni volta che sono andata via sono stata malissimo, e ogni volta ho sperato che lui mi desse delle ragioni per fidarmi a tornare.
Perché ero in crisi anch’io, ero andata via perché non ne potevo più – veramente – di una serie di cose, ma quello che volevo la mia vita di prima. Ecco anche perché ti ho citato l’esempio del mio amico che si è allontanato lui, e un bel po’ di tempo, per dare modo alla persona che amava di riflettere, ma SERIAMENTE, sui propri errori e comportamenti. Anche per riflettere lui, certamente. Se stanno ancora insieme, bene, forse allora non sempre ci si allonatana per disamore.
Sono d’accordo sul fatto che insieme si supera tutto, questa dovrebbe essere la regola, eppure alle volte c’è bisogno di uno spostamento. Anche perché se vai via solo 36 ore la persona sente il dolore per il tuo allontanamente, ma il tempo per riflettere e per capire che può perderti veramente spesso non ce l’ha.
Soprattutto se certi comportamenti, certi incastri sono molto radicati.
Non lo si fa per fare una prova di forza, ma una persona che sta male a causa dei comportamenti dell’altro può ad un certo punto tirare il freno. alle volte è uno sfacelo, perché esplode del tutto una crisi molto forte, altre volte serve ad andare avanti meglio, senza lasciare sotto il tappeto dei problemi e poi esplodere in maniera irreversibile.
E’ chiaro che ogni crisi mette in serio pericolo la coppia, è chiaro che ogni pausa o allontamento è un rischio, è chiaro che dipende da come ti sposti, quali sentimenti ci sono ancora in ballo, e cosa si fa durante la pausa o la crisi. Le mosse dell’uno e dell’altro.
Mi dispiace per la tua esperienza e qui si parla spesso del no contact come prossibilità di ricominciare finalmente a vivere, senza stare in un limbo deleterio, per non farsi fare del male, per non farsi ammazzare da quelle che tu chiami illusioni e vedere invece la realtà. se tu hai deciso per il no contact avrai sicuramente le tue buone ragioni. Ciò che dicevo è che Nico era in una fase in cui dare una possibilità a sè stesso, lei e la storia non mi pareva una roulette russa, anche perché di tempo ne era passato pochissimo, e in contatto erano sempre
stati… poteva farsi male, ma se avesse chiuso subito, mettendo un muro totale, non avrebbe colto un segnale che lei gli ha lanciato, non avrebbe provato intendo neppure a decoficarlo insieme, attraverso il dialogo… cosa che, credo, Nico avrebbe vissuto come ulteriore frustrazione… non come una salvezza.
Ora il futuro non lo conosciamo e, ora parlo in generale, è chiaro che se la pausa, la crisi e certi comportamenti cominciano a diventare la regola bisogna guardare la realtà, non l’illusione…
è vero che se una persona prende sotto gamba il fatto di paventare crisi e pause nuovamente…
se pensa di tenerci appesi ad unfilo…
se ci chiama solo per esercitare il suo controllo, e non per tenere aperto un canale costruttivo…
se si aprofitta della situazione…
dipende da tante cose, dall’atteggiamento, ecc, l’ho già detto…
insomma, discorso complesso.
se tu hai messo in atto il salvavita, pure se di questa persona ti interessava, è evidentente che hai giudicato che dovesse scattare, e quindi per te hai fatto bene.
si vede che i suoi comportamenti ti hanno tolto totalmente la fiducia in lei, e di conseguenza in voi come coppia.
stare nel “ciò che è” e cercare di essere obiettivi, con i fatti, e il proprio sentire, al di là dei propri sentimenti anche quanto una situazione ci fa male, è fondamentale.
Nessuno, neanche una persona in crisi, può entrare nel nostro universo intimo con una mazza da baseball e spaccare tutto, in nome di un’autocritica che pretende soltanto da noi.
Ci sono dei limiti, sempre, e se l’allarme funziona ce ne accorgiamo, o dovremmo imparare ad accorgercene, anche se il nostro sentimento di per sè ci porterebbe anche a farci ammazzare dagli eventi o da chi abbiamo di fronte perché non riusciamo a considerare i suoi comportamenti nel presente, ma giriamo sempre con l’immagine di chi è stato, come si è comportato, cosa ci ha dato… e giustifichiamo ogni bruttura, ingiustizia, mancanza di rispetto nel nome di un ideale che abbiamo in testa e dal quale non siamo in grado di staccarci, per paura che il dolore del distacco sia superiore…
Insomma, mi ripeto, dipende. Sono d’accordo con te sul fatto del quel che è, di stare nella realtà, per avere risposte adeguate. Quello su cui non ero d’accordo te l’ho già detto.
Buona giornata, Leggenda.
Ciao LUNA,
se l’ allontanamento è giustificato, esempio metto in stand-by la mia fidanzata perchè è insopportabile, acida e non rispetta la mia libertà…allora ci sta, e potrei citarti tanti altri motivi.
Tuttavia spesso si allontanano persone senza ragioni, e la dimostrazione è che conosco tante storie di lasciati (anche su questa piattaforma) che non sanno il motivo della separazione.
A distanza di tempo, però tutto diventa chiaro.
La mia storia, è finita vero ma sono più felice oggi che prima….sono stato con una persona che ho amato ben oltre ogni mia aspettativa, a cui ho regalato un sentimento puro, sincero e gratuito (senza chiedere nulla in cambio).
Finchè le sono andato bene, ero bello, brillante, vivace…mi portava tipo Santo in processione….poi finito l’ effetto novità (questo dopo 2 anni) ha iniziato prima un pò di tira e molla, poi le bugie (ormai ne sono certo) e ora l’ ho persino vista mano nella mano con il suo nuovo fidanzato (questo 15-20 gg dopo che mi implorava di tornare con lei).
Da parte mia sono stato molto più uomo della mia età, quando l’ ho vista ho tirato dritto, nemmeno uno sguardo e lei ha mollato la manina al fidanzato (me lo ha detto il mio amico che era con me).
Capita.
Ho provato a riprendere la storia a suo tempo, ma lei non voleva sentire ragioni.
L’ ho amata..ora non riesco più ad amare neanche il ricordo, per me è morta…sia chiaro.
Capita…
io sono un uomo tosto…duro, ma nello stesso tempo con cui si può mediare, parlare…e che sa anche accettare qualcosa di ingiusto, ma le umiliazioni e le pugnalate da dietro sono cose che oltre a far male non si dimenticano.
ps. E credetemi che la mia ex ….almeno fino a quando non ha iniziato a raccontare delle bugie che cascavano….era una delle persone più pure che avessi mai conosciuto. Purtroppo si cambia.
LEGENDA,
già si deve avere la maturità, di dire : è stato bello finchè è durato!
Ciao a tutti
“un problema cronico da parte di uno dei due… proprio modi diversi di tentare di
risolvere i problemi… chi evitando di affrontare, chi cercando di affrontare, che è
una differenza non da poco…”
Cara Luna hai centrato in pieno uno dei fondamentali problemi della mia
relazione… I problemi sono una costante nella vita di tutte le persone ed
l’approccio ad essi deriva dall’educazione, dalle esperienze ma ancor più dal
carattere di ogni individuo. Purtroppo o per fortuna sono avezzo a tentare di
cercare una soluzione ad un problema nel momento in cui questo comincia ad
imbrattare il mio orizzonte, senza aspettare di farmi travolgere. Lei per i motivi
sopra elencati ma sopratutto per carattere non affronta i problemi ma quando si
rende conto di averne cerca di non pensarci e preferisce la strada del “non ci
penso e si risolverà da se”. Personalmente non credo sia il modo migliore di
prendere la vita ma ovviamente rispetto tutti e “accetto” il loro modo di
interpretare. Dico affrontare e metto le virgolette perchè alla fine quando poi
veniva travolta dai problemi era a me che si rivolgeva per aver conforto ed aiuto.
Ci sono sempre stato ma tutte le volte speravo fosse l’ultima in cui un problema
doveva scatenare tutta la sua forza, prima di esser affrontato piuttosto che
anticipare i tempi e scacciarlo quando ancora era piu facilmente superabile.
Questo non è mai stato apprezzato anzi ero quello diverso, colui che si faceva
troppi problemi e non viveva una vita serena… Puo darsi ma francamente non
condivido molto. Oggi la nostra storia è finita, e finita miseramente in un attimo.
C’è voluto davvero poco per dimenticare la persona che l’ha sempre aiutata, che
le ha donato il cuore, l’anima e la propria vita. E’ riuscita a farlo a tempo record
nonostante milantasse amore fino all’ultimo istante. MI chiedo come si possibile e
come si riesca a fare uno switch cosi veloce. L’ho sempre reputata pura e sincera,
ma sincera non credo o sia stata nel momento in cui ha deciso di lasciarmi.. Certi
momenti va un po meglio ma altri va davvero troppo troppo male. Son troppo
vuoto, non riesco a dare un senso alle mie giornate ed anche le cose più belle
sono coperte da un velo opaco di tristezza e grigiore. Quasi non riesco più a
vederle so che sono intorno a me, che mi circondano ma i miei occhi non son più
capaci di vederle ed i miei sensi di sentirle. Non sento più nulla, sono
anestetizzato, ma stavolta l’anestetico occulta il bello ed esalta il dolore…
lo esalta fino a farmi desistere. Mi sfianca cotanto dolore, è insopportabile, anche
per una persona forte come me. E poi la rabbia… quanta rabbia che sento! Cavolo
per 3 anni ho dovuto fare i conti con mille cose che non si potevan fare per i piu
svariati motivi ed invece oggi le vedo tutte possibili. Non è giusto, non lo è per
niente, credo sia una mancanza di rispetto incredibile. Se non le facevi perchè
non ti andava di farle non dovevi accampare scuse ma dirmi chiaramente che i
motivi erano altri. Ha preso, finchè le serviva, tutte le mie attenzioni ma appena
ha avuto l’occasione di cambiare l’ha fatto. Sarò presuntuoso e so che non devo
pensarlo ma son sicuro che non sarà facile riavere le sicurezze che le davo.
Avrei altre mille cose da dire in questa tristissima serata d’agosto ma preferisco
fermarmi e raccontarvi un’altra volta per evitare di tediarvi.
Un abbraccio
GIORGIO: ovviamente non ci tedi, e scrivi quanto ti pare.
Non ha il tono del rimprovero, ma per riflettere insieme:
@son sicuro che non sarà facile riavere le sicurezze che le davo.
e forse sarebbe anche ora. Perché probabilmente si nasconde anche dietro le sicurezze che gli altri le danno, e anche tu, che pure dici di averla amata molto, racconti comunque di avere provato frustrazione per questo, per la sua, forse, pigrizia costituzionale a prendersi delle responsabilità, per se stessa, e quindi nei confronti degli altri (anche se è più facile che tu riesca ad ammetterlo ora che durante la relazione, quando la tua bilancia pendeva dalla parte più positiva).
Farò, perdonami, anche un’altra osservazione un po’ brutale, che, beninteso, non intende togliere nulla a te, e nemmeno al vissuto che c’è stato, che sicuramente è stato vero quando è stato:
dici che non ha mai affrontato un problema… ti sembra strano che ora non affronti in maniera diversa il fatto di lasciarvi e quindi anche te?
se la relazione, il fatto di lasciarsi, e tu rappresentate un problema (intesa come situazione di crisi) sta affrontando, probabilmente, questo problema come ha sempre affrontato tutti gli altri, cioè evitando di farlo…
tu ci descrivi una persona (questa però è la mia percezione, di lettore, non è che debba essere per forza così, ovviamente) immatura, e poco incline a prendersi delle responsabilità…
sai, c’è chi dice: che le cose si risolvano da sè con un atteggiamento… zen.
cioè: invece di sbattere la testa su un problema, cercando la soluzione in modo eccessivamente razionale, lascio lo spazio dentro di me per trovare una soluzione attraverso l’intuizione, per esempio.
Più che zen la tua ragazza sembra una che lasciava che i problemi… li risolvessero gli altri, pure che c’entrassero con lei o che riguardassero lei in prima persona.
sembri parlarci di una persona che è sempre stata incline ad un certo egoismo, sia pure per proteggere un suo nucleo interno da chissà che… è difficile che diventi altruista nel momento in cui la relazione è finita se non aveva un’empatia sufficiente neanche prima…
per quanto riguarda le relazioni in cui uno dei due assume per indole o accetta il ruolo di colui che dà le sicurezze, e risolve i guai, fa anche un po’ da padre (o madre, chiaro) succede spesso che finiscano male… o perché il “padre” avrebbe finalmente voglia di essere un marito, alla pari (magari di essere padre sul serio, per esempio, di un figlio) e si
stanca, o perché l’altra persona sembra avere quasi una… ribellione adolescenziale rispetto al compagno/padre o alla compagna/madre, e quindi cerca il suo spazio al di fuori della relazione… dando la colpa, tutta, a chi non ha fatto invece, comunque, che ballare una danza a due che aveva una serie di regole interne non scritte…
(salvo casi estremi in cui effettivamente c’è un compagno o una compagna “padroni”…)
in realtà molto spesso una persona molto dipendente, se non realizza le vere ragioni che l’hanno portata a scegliere una relazione con una persona che le risolvesse i guai ecc ecc tornerà a cercare un’altra situazione similare per stare in equilibrio, oppure effettivamente dirà che ha potuto liberare le proprie risorse grazie ad una persona diversa, quando è andata a cercarsi una persona diversa…
non perché quella precedente fosse per forza “sbagliata”, ma perché il suo momento era diverso… non so se riesco a spiegarmi…
è chiaro che le relazioni non sono così schematiche, che le variabili sono tantissime, perché esse funzionino o no, e che ci sono i sentimenti di mezzo, non è certo una cosa decisa a tavolino!
però intendo dire che leggo così spesso di persone che dicono:
facevo tutto per lei/lui, davo sicurezze ad una persona così insicura che, senza di me, sembrava incapace di muovere un passo, poi… il suo modo di guardare la vita ha travolto anche me, quando non sono stato più il “faro”, ma il rompiballe, o ha spostato il centro del suo interesse o dei suoi bisogni da un’altra parte.
Tu, Giorgio, perdonami, ti sei chiesto perché ti sei scelto una persona così dipendente da te?
Perché tu stesso ti sei messo in quella danza?
Per amore, giusto, certo, lo ripeto che la cosa non è così razionale. Ma al di là delle misteriore alchimie per cui ci innamoriamo di una persona e la prendiamo per ciò che è, immagino che sia stato evidente abbastanza presto che questa persona era ciò che è, e quale fosse il suo modo di guardare se stessa e la vita, un modo che pare così in contrasto con il tuo… o così a perfetto incastro per farle da stampella, per sentirsi indispensabili… anche se ti credo quando dici che hai cercato di insegnarle un’indipendenza mentre lei si adagiava sul fatto che tu c’eri e sbuffava come un’adolescente…
se parlo a vanvera scusami.
buona giornata