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La fine improvvisa di un amore

di Loredana
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14.073 commenti

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  • 7561
    ANNA2010 -

    Luna, non ricordo chi scrisse che tu fossi una che non sa cosa sia il soffrire, ma ricordo che io scrissi che, per quel che esprimevi, dovevi essere una che, invece, ne doveva aver viste proprio tante…
    Per scavare cosi’ in se’ e descrivere tanto bene certe dinamiche perverse e semi letali non si puo’ che esserci passati dentro e non indenni.
    Io l’ ho intuito subito, forse perche’ ho dovuto fare la stessa cosa: SCAVARE, VEDERE, SENTIRE, CAPIRE.
    Tu entri bene nei panni altrui, sei empatica ai massimi livelli e quando non scrivi manchi tanto! Buonanotte, Stellina.

  • 7562
    alice -

    cara valinda,
    dici “ricado spesso negli stessi errori”…. chissà se poi sono errori o se sono solo un modo per non affrontare la realtà perchè non ne siamo pronte. parlo al plurale perchè io fino ad un mese fa potevo dire la stessa cosa. ma i miei non erano errori. era il mio modo migliore per sopravvivere. mantenendo il legame, il contatto. non sapevo lasciarlo andare.
    lasciare andare chi amavo.
    come potevo?
    non volevo affrontare la perdita. e sai perchè? perchè stavo malissimo e pensavo che la perdita sarebbe stata un dolore molto più ampio, una situazione molto più grave e ingestibile. quindi rimanevo appigliata un pò per paura di scoprire cosa ci fosse dietro la porta. era solo paura. certe volte non andiamo avanti per paura di non sapere cosa ci aspetta. ed il più delle volte non è più doloroso di rimaner agganciati alla cinta di uno che si dimena e che si “spalla” ad avere sto masso appeso (noi). anzi. fidati. e tu se leggi i miei commenti di maggio/giugno capirai che non ero una saggia come luna. stavo malissimo. non sapevo tornare a galla e annaspavo sempre più.
    rompi tutti i contatti e DATTI LA POSSIBILITA’ di staccarti.
    guardare oltre significa intraprendere la tua strada.
    lui se ne è andato per la sua.
    che sia in compagnia di un’altra, che sia una strada più bella e panoramica, che sia una strada piena di gente in festa sti cavoli!
    tu devi pensare alla tua. che è difficile. ma è la tua.
    non roviniamoci ancora di più la vita per chi ci ha voltato le spalle. e se, ancor di più, ce le ha voltate in compagnia ridendo e gioendo. è la nostra vita ora. e non importa cosa fanno o come stanno. si noi stiamo male. è un’emozione da non sottovalutare. ma è sana!
    un abbraccio

  • 7563
    LUNA -

    SUN: carissima 🙂 io continuo a leggere più l’energia di un sano spostarsi da una situazione che ti fa male, in quello che scrivi, che un vero avviluppamento tuo… certo, posso sbagliarmi, ma questa è la mia sensazione. Quando dici quello che vuoi tu (spostarti ora, stare bene) sei molto più diretta, ferma, centrata, quando invece parli di voi, di questa strana danza in cui pare che si balli dandosi la schiena, ma pestandosi i piedi, di lui, del suo modo di affrontare la cosa e degli effetti che ciò ti fa si percepisce il disagio, il fastidio…
    dici di essere istintiva, ma sei sicura che l’istinto non sia quello del voglio e l’ansia, invece, il resto, il responsabilizzarti per lui, per voi, infine, anche se adesso siete divisi, il farti un sacco di domande che non hai neanche più palle di farti, ma che sembra quasi ci sia il dovere di farsi?
    è lì, quando parli del “ballo” che sembra che tu dica: se entro nella sala mica posso dirgli di no, che ho voglia piuttosto di andare in terrazza, o anche di uscire, se mi va, se entro nella sala mi tocca proprio alzarmi dalla sedia, anche se non mi va, e cominciare a ballare. Anche se lui sceglie la musica, anche se, quando vuole, lui si siede, e io mi ritrovo in mezzo alla sala, da sola, a chiedermi: ma non era meglio se me ne stavo a casa mia? o se facevo altro?
    Io non so se tu abbia, per qualche motivo, la tendenza ad essere “una risolutrice”, se in generale tu abbia cioè un po’ il ruolo di chi, nelle situazioni di disagio, o comunque emotive, senta un po’ la responsabilità della propria emotività e di quella degli altri, insieme, di dover essere più lucida e di capire i vari punti di vista, di dover un po’ sopportare le scosse e le crisi altrui, soffrendo per le disarmonie ma avendo quasi il dovere interiore di ristabilire l’armonia, sia per il dispiacere che danno, e l’ansia che provocano, sia per una questione di “ruolo”…
    Magari no, non c’entra niente tutto questo con te, però spesso chi si trova a ballare queste danze, in questo modo, ha questa caratteristica. E quando pensa per sè, in senso sano, ha l’impressione di dover sentirsi egoista o chi, prima di pensare a sè, ha lasciato qualcosa di intentato. Salvo soffrire contemporaneamente per il doppio ruolo fortemente responsabile di chi deve fare la cosa giusta e di chi si sente impotente di fronte alle modalità altrui…
    è un concetto che ripeto spesso, in realtà, perché spesso si percepisce in dinamiche come queste. E ovviamente lo dico anche perché ho

  • 7564
    LUNA -

    un discreto passato da… risolutrice, ovviamente inconsapevole, e per me ho dovuto scoprirlo e lavorarci su.
    Ho imparato, per me, quanto sia diverso dire, scrivere VOGLIO già rispetto a VORREI e NON VOGLIO.
    Quando dici VOGLIO parli di te, di ciò su cui senti di poter agire, è uno spazio aperto: voglio solo una storia “normale”, una persona che mi voglia bene in modo sincero e che mi ritenga importante, senza tutti questi dilemmi, senza queste torture psicologiche, senza questi tormenti…”semplicemente” amare ed essere amata (che si traduce credo con il più semplice IO VOGLIO STARE BENE).
    quando dici VORREI e NON VOGLIO la sensazione è la stessa? O ti sembra quasi che debba venire un permesso da qualche parte, che sia fuori o dentro di te? E’ lì comunque, durante il ballo, che scattano i pensieri in circolo vizioso.
    Te lo chiedo, eh, è solo una domanda.
    Non so perché tu gli abbia parlato degli altri, forse per avere una reazione, forse per dare una dimostrazione di indipendenza, forse per rafforzare in te stessa la spinta in avanti, o per avere e darti l’illusione che effettivamente si possa parlare con una persona con cui da poco abbiamo vissuto una forte intimità ed empatia come si fa con un amico… Lo sai tu il perché e, ti posso dire? se non lo sai va bene lo stesso mi sa… però il punto è che è abbastanza naturale che un discorso come questo non possa essere neutro nel vostro contesto, e che possa scatenare anche delle dinamiche di ansia di controllo (il suo cercarti alle sue regole, il tuo esserci, anche se provoca frustrazione) anche da entrambe le parti. Leggi Alice, quello che dice sul distacco e sul bisogno di calma… 🙂
    ALICE: ma che saggia mai 😉 step by step, come tutti… se tu li avessi visti i miei “maggi/giugni”… 😉 l’ho detto sinceramente che su quelli, qui, faccio uno stacco cinematografico… preferisco portare, ma serve a me, i passi avanti e non quelli indietro. Perché quelli avanti sono troppo preziosi! 😀
    HEIDI: sei sicura che anche tu non abbia semplicemente bisogno di uscire un attimo dal caos? Sei sicura che non puoi spostarti un attimo? Cosa succede se lo fai? Casca il mondo? A volte sembriamo quelli che non hanno il coraggio di lasciare un posto di lavoro pieno di dinamiche del caz, neanche per 5 minuti, ci pensano anche quando stanno a casa, si sentono soffocare anche quando fanno la spesa, per paura di essere licenziati e poi, quando si licenziano loro stanno solo meglio…
    ANNA: tvb

  • 7565
    marianna -

    Ciao Ragazze! vorrei condividere un sorriso con tutte voi… mi spiace troppo LEGGERVI così… In riferimento a ciò che scrive Luna, credo che quella persona che sosteneva tu non stessi soffrendo non dovrebbe essere presa in considerazione neppure per un attimo. Ognuno vive il dolore a modo proprio e comunque qui non cerchiamo commiserazione, non credo che ci meritiamo compassione a vicenda, piuttosto un ceffone (in simpatia) per quelle volte in cui ci buttiamo a terra e non sappiamo reagire. Il dolore ci sta svuotando, è forse un percorso naturale da cui comunque è bene uscire( e tranquille, come tutti i fatti umani è destinato a finire). Ognuno coi suoi mezzi e con i suoi tempi. Capisco bene, non sono i singoli episodi a farti male quanto la perdita, il fallimento di qualcosa d’importante su cui si investe tempo, energia, cuore. E’ come fare di corsa 12 piani a piedi…. il fiatone è quello… 🙂

    Sun è esatto, non riuscire a tornare indietro( bisogna solo andare avanti), che non si riesce a vivere nè con lui nè senza, perchè non volevi che finisse ma qualcuno ha scelto per te e per voi. Voi che non esiste più, o meglio… non sarà mai nulla come prima, neppure se tornasse. A volte mi sento dire che magari non è finita per sempre, che forse c’è una possibilità… Io lo desidero, ma lo so già, non sarà mai più lo stesso. Poi è anche vero che l’amore vince se è stato vero Amore. ma qui non è una partita. E noi che valore abbiamo? Torneresti con un uomo che ti ha lasciato un vortice di paura dentro? Come mettere un grosso chiodo al muro e poi tirarlo fuori….resta un buco, è inevitabile. ( lo so, esiste lo stucco…..poi è soggettivo, magari a volte si riesce a tornare insieme e stare meglio di prima….non so…io non credo molto in Holliwood…)
    Proviamo con un esercizio diverso. Proviamo a sviare l’amore, anzicchè verso Lui verso Noi stesse. Io inizio da oggi. Se mi chiama rispondo, calma tranquilla gelida. proprio come è stato Lui con me quando mi ha mollata, il giorno dopo la mia laurea.
    Un amico mi diceva una cosa molto vera, parlando della sua donna:” questa ragazza la amo perchè la sera vado a dormire sereno di averla e la mattina mi sveglio senza dovermi preoccupare se mi amerà anche il giorno seguente o se litigheremo”……

    Bacini. PERCHè VOI VALETE( ! )

    Rinnovo l’invito all’ascolto di stage door: http://www.youtube.com/watch?v=kjZoVRe94DY

  • 7566
    marianna -

    Alice ci ha preso in pieno 😉

    “guardare oltre significa intraprendere la tua strada.
    lui se ne è andato per la sua.
    che sia in compagnia di un’altra, che sia una strada più bella e panoramica, che sia una strada piena di gente in festa sti cavoli!
    tu devi pensare alla tua. che è difficile. ma è la tua.
    non roviniamoci ancora di più la vita per chi ci ha voltato le spalle. e se, ancor di più, ce le ha voltate in compagnia ridendo e gioendo. è la nostra vita ora. e non importa cosa fanno o come stanno. si noi stiamo male. è un’emozione da non sottovalutare. ma è sana!”

    Vi riporto un pò di un testo di mina, che adoro:
    “Mio poverissimo amore rimosso dal cuore non tornero’ piu’ a cercarti
    se mi casca l’anima in terra non e’ piu’ la guerra ma tregua noiosa tra noi,
    gia’ visto,finito,io lo so come va,
    …non so cosa dirti oramai,guarda avanti c’e’ la tua vita
    no non e’ finita,non chiedermi piu’ di ascoltarti
    gia’ visto ,vissuto,superato,io lo so come va …”

  • 7567
    alice -

    cara heidi,
    ma grazie di cosa??? perchè non ne parli, non ti sfoghi??
    nella vita di tutti i giorni vanno tutti di fretta, tutti pronti a dire “ancora pensi a quel cog….??”
    uhhhhh sai quanti ne ho sentiti!! amici veri dico, quelli che conosci da secoli.. ma la gente aziona il cervello spesso solo se si trova in certe situazioni.
    e allora puoi parlarne con noi. datti questa opportunità.
    tira fuori il masso, scrivi, canta, urla.
    un mio amico qualche tempo fa mi ha detto “sai io ogni tanto in macchina lancio un urlo”. sul momento ho sorriso, poi l’ho fatto! dio come mi sono scaricata!! quell’urlo che a lui, ma per carità povero, non ho mai fatto! sempre buona, sempre attenta, sempre REPRESSA direi. allora sfogati. e pensaci. spesso è più facile a farlo che a dirlo!
    sapessi io che giornata! oggi a pausa pranzo sono scoppiata a piangere. avrei pagato per un suo abbraccio. ho pianto, poi mi sono detta. tra qualche tempo sarà sempre meno. sempre meno.
    pensaci
    un bacio

  • 7568
    angi -

    Eccomi di nuovo qui a piangere..a volte mi sembra di stare meglio; vado fuori tutti i week end per non restare sola, ho prenotato 3 settimane di vacanza…ma…oggi ho scritto un sms a sua sorella che si è sposata un anno fà esatto; un anno fà eravamo a casa sua in Puglia tutti insieme, io e la mia famiglia e la sua a festeggiare il matrimonio..ero a casa sua per la prima volta dopo 9 anni di rapporto, felice di vedere i luoghi in cui era cresciuto. Insomma sono due mesi che la sua famiglia non mi manda neanche un sms e sua sorella non mi ha fatto neanche gli auguri di compleanno; oggi le ho scritto che spero sia per sempre felice con suo marito come in questo primo anno..beh, nessuna risposta…non ne posso più, sono stanca di piangere.

  • 7569
    sun -

    LUNA in effetti un po’ “risolutrice” lo sono, ma lo sono anche x me stessa…ho bisogno di armonia con gli altri anche x stare bene con me stessa… In ogni caso ho capito che sono una che preferisce dare piuttosto che ricevere…invece ora sento il bisogno anch’io di attenzioni, di manifestazioni d’amore, di sentirmi cercata, desiderata…Non ho più voglia di elemosinare e di svenarmi x chi non mi vuole come merito…ne ho davvero le scatole piene!
    Stasera mi ha mandato un sms, mi ha chiesto come sto e mi ha detto che sta iniziando la fisioterapia. Gli ho risposto dicendogli che spero che si rimetta presto e gli ho detto che x me è ok dato che le cose al lavoro si sono calmate.
    Non so se il suo era un messaggio di cortesia, non lo so, ma gli ho risposto senza pensare a cosa voleva sentirsi dire…gli ho risposto in modo “normale” (senza versare lacrime sul cellulare!!!), come mi andava di fare e non ho assolutamente accennato al fatto di rivedersi, zero…xché so che è meglio così…se lo rivedrò sarà solo xché mi va davvero, xché voglio mettere un Punto a questa situazione senza senso…so che sarà un’altra sofferenza…quindi è anche x questo che vorrei che la cosa finisse così, senza ulteriori tormenti!! Poi me ne voglio partire con la mente libera x le ferie!!!
    Come ho detto ieri…sono davvero stanca di tutte queste cose complicate…lo STARE INSIEME dovrebbe essere la cosa più naturale e semplice del mondo se davvero esiste questa voglia di starci insieme, se questo è fondamentale x entrambi…e quando è così è tutto molto più semplice.

    Nel frattempo al lavoro ho ricevuto un invito a pranzo…questa persona tenta di invitarmi da due anni…ora mi ha invitato “ufficialmente” e andremo a pranzo…Questa cosa mi ha “lusingata”, da parte mia c’è amicizia (cmq poca, lo conosco appena, solo lavorativamente parlando), xò lui è più grande di me (di 11 anni), con più esperienze di vita, mi farà di sicuro piacere fare 4 chiacchiere con lui e magari fare il paragone con quel “ragazzino” (il “lui” in questione ha 2 anni meno di me) insicuro, impaurito e pessimista!!!
    Uscire con quest’uomo mi imbarazza anche xché lo conosco x lavoro, xò voglio lanciarmi, mi sono rotta di stare intimorita a logorarmi nei miei passati che mi hanno straziato il cuore e fatto tanto patire.
    Mi apro al mondo, anche se un pranzo non è niente, xò x me è già un modo x ripartire da me stessa.

  • 7570
    sun -

    LUNA è vero, io VOGLIO solo un po’ di pace, un briciolo di serenità, VOGLIO questo…!!! Con lui tutto questo ce l’ho avuto, ma ora non è più così e se deve essere solo un patimento io non ce la faccio, NON voglio stare male ancora, basta!!!
    Gli ho parlato degli altri (che cmq erano poco più che conoscenze) xché ci sono stati davvero,xché era la verità, xché lui deve sapere che non mi sono chiusa totalmente al mondo x lui, deve sapere che può perdermi in qualsiasi momento, non deve sentirsi così sicuro (come pare sia) che io sia sempre lì x lui…xché non è così…non più.
    Credo che lui si sopravvaluti troppo…e volevo smontare queste sue certezze xché non voglio che abbia la sicurezza che io sarò sempre lì pronta a cadere tra le sue braccia…
    In effetti in questi mesi una persona mi era interessata…poi questo tipo è sparito nel nulla da un giorno ad un altro…ma chi lo sa, magari riusciva davvero a farmelo dimenticare…e se fosse andata bene io non sarei a distanza di 1 anno a logorarmi ancora x la fine di quella storia…boh…

    Parlate di canzoni…voglio citare anch’io alcuni versi di una canzone di Baglioni che adoro…
    “Se torni qui tu non tornare
    siamo frecce da non voltare
    foglie sul viale che non puoi ridare al loro ramo
    il passato è sale si scioglie a dar sapore al futuro
    quello che fu non si perde
    non perdere quel che c’è oltre il muro”

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