La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
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Luna! grazie tante per le tue parole… son cose che si sanno bene eppure c’è sempre bisogno che arrivi qualcuno da fuori a dirtele in faccia….
In ogni caso sì, eccheccazzo, c’ho voglia di vita e di essere felice. e VOI cuoricini spezzati…basta star qui a lagnarsi, basta…. c’è necessità di uscirne, di crederci, di farlo! FATTI NON PUGNETTE!!!!!
P.s: non ho più chiamato il mio ex, nemmeno per il compleanno, ed oggi mi ha cercato lui ( TIPICO, TROPPO TIPICO ) dicendomi” scusa se ti disturbo volevo sentire la tua voce,mi manchi, bla bla bla bla bla….” Questo per dire che, comE dice mia nonna, chi si fa ingrata sarà poi amata. Amata non credo in questo caso…penso sia più che altro …emm…Prurito(!?!)Eppure fa un certo effetto sull’autostima eh!….
Grazie ancora Luna, baci e pacche a tutti voi.
Ciao a tutti,
mi ritrovo a leggere le lettere in questo blog perchè anch’io qualche mese fa
(esattamente 3) sono stato mollato da un’istante all’altro. Tutto andava bene, anzi
da poco mi son trasferito in una casa vicinissima alla sua e cio lasciava presagire
bene in quanto avremmo avuto maggiore disponibilità di tempo per vederci. Fino
al pomeriggio tutto ok poi la sera mi chiama dicendomi che è meglio mollarci
perchè non va…Mi lascia sbigottito e tento di parlarle nei giorni seguenti ma
niente. Dopo una settimana viene a cena da me e ci riavviciniamo. Il giorno
seguente dopo aver passato un po di tempo insieme non va nuovamente perchè
non si sente più innamorata. Lei è una ragazza molto profonda, ha 26 anni (io
30) e secondo lei tra noi non ci stava condivisione, ma credetemi si sbagliava
assolutamente perchè condividevamo sempre tantissime cose. Continua a
scrivermi dei messaggi la notte per un’altra settimana finchè non la chiamo e le
chiedo di parlare. Ci vediamo e li comincia a dirmi cose assurde.. ho voglia di far
cazzate, di vivere diversamente come se avesse 20 anni senza alcuna
responsabilita ne altro etc. Vi premetto che non sono affatto una persona
possessiva anzi è sempre stata liberissima di fare ciò che voleva. L’unica cosa di
diverso nel nostro rapporto è stata la presenza negli ultimi 2 mesi di una sua
ritrovata amica, single, che praticamente le ha riempito la testa di cazzate e mi
ha “sostituito” dal punto di vista affettivo. Dopo l’ultima volta che ci siam visti
scopro che negli ultimi giorni che stavamo insieeme aveva visto uno “intrigante” in
palestra. Questo nn la caga e lei comincia ad uscire con un vecchio amico. Capisce
che gli piace questo amico e ora vuole star con lui nonostante lei stessa dica che
in fondo con questo nn condivide nulla. Adesso non ci sentiamo più ne sms ne tel
ogni tanto mi scrive su fb ed io ultimamente sono discretamente freddo. Ad una
sua amica un mesetto fa disse ke le mancava la stabilita del nostro rapporto ma
ke se nn ci pensava cmq riusciva a vivere. Io ci penso sempre ripenso a tutti i bei
momenti e quasi nn riesco a farmene una ragione m pian piano sta passando. ho
cercato per tnto tempo di farle capire che deve andare da uno specialista per
guarire dei problemi che ha legati ad insoddisfazioni e sopratutto paura di vivere
e morire. La sua famiglia alla quale son legato non intende aiutarla perchè in
fondo dicono non e matta… Son convinto che prima o poi tornerà ma nn devo
vivere pensado questo
dimenticavo :
http://www.youtube.com/watch?v=hN94bBm9Q-c
!!!!!!!
ALICE: ciao cara 🙂 al di là delle parole “sento” proprio la tua scrittura più serena, nei toni e nel ritmo, non so spiegarlo bene. Ma volevo dirti che sono contenta che sia così 🙂
MARIANNA: 🙂 ciao, grazie a te per la condivisione 🙂
Al di là del perché chiama, mi sa che il concetto centrale è sempre quello, ciò che tu vuoi da lui e da questa storia. Se ciò che desideri ora non è, e si tratta invece di una mezza soluzione, una soluzione a percentuale bassa, non può che essere adattamento e frustrazione, come camminare su una caviglia storta.
Possiamo anche dirci che camminare su una caviglia storta per settimane mesi o anni è meglio di niente, ma se è possibile camminare su una caviglia sana, forse non è una buona idea accontentarsi di soluzioni palliative con cui alla lunga (ma anche alla breve)ci andiamo soltanto contro. E quando ci andiamo contro il malessere c’è sempre e prima o poi anche esplode. Intanto possiamo dimenticarci quanto è bello camminare sentendoci più leggeri invece che storti… fino a diventare sempre più dipendenti dalle ondate anomale di una relazione che non ci fa stare bene, ma sempre più dipendenti proprio perché la nostra visuale su di noi e il mondo si è ristretta e quindi quelle ondate diventano veramente ciò che fa il buono e il cattivo tempo.
Non sto ovviamente sottovalutando l’importanza dei sentimenti o il fatto che la fine di una relazione fa male… ma qui si parla di limbi o soluzioni precarie, ambigue che di solito fanno più male che bene. E ritardano soltanto il tempo di un vero distacco che comunque, a queste condizioni, avverrà. Un distacco che è comunque anche riapertura. Io leggendoti ho avuto l’impressione che tu stessi male per questa situazione e ne fossi consapevole.
Non esiste una regola precisa, ovviamente, se non quella, forse, interna, di farsi del bene e non del male. Ci sono coppie che continuano a frequentarsi dopo la fine per una serie di ragioni, e che nella diluizione del distacco possono anche trarre del giovamento, anche persone divorziate che continuano ad uscire, in amicizia, per tutta la vita, con i rispettivi nuovi partner, in un equilibrio. Peraltro credo anche che possa esistere l’amicizia tra gli ex. Il punto è che bisogna avere chiaro ciò che si desidera e se quello che si sta facendo produce più benessere o più frustrazione. E anche forse non confondere il tempo del dolore e del riassestamento con quello in cui si è effettivamente pronti ad una forma di armonia del rapporto (o del
distacco consapevole, che non è una colpa. perché è anche normale che due persone che hanno vissuto una storia, per riaprirsi alla vita in modo indipendente, debbano recidere… il cordone ombelicale. Intendo il cordone ombelicale di una frequentazione quotidiana e di una centralità affettiva, così grande da non lasciare spazio per andare avanti.
Sono anche cose che si riequlibrano con il tempo, ma è difficile giungere ad una equilibratura di rapporto così armoniosa quando ancora c’è molta emotività in gioco, speranza, e anche frustrazione.
Tra l’altro ti piaci, dici 🙂 e se hai la sensazione che una situazione stia invece ledendo o mettendo a repentaglio la tua autostima, e il tuo concetto di benessere globale, questo è sempre un valido campanello di allarme. Perlomeno per fare un passo indietro, e stare tra te e te e capire cosa vuoi, verso lo stare meglio e non peggio. Scusa, Marianna, so che sto dicendo delle banalità, ma forse riflettere su queste cose in questa sede male non fa.
E’ ovvio che questo forum ha la sua utilità nello sfogo e nel confronto su un certo tema, ma com’è bello quando qualcuno scrive in modo diverso, magari dopo un lungo tunnel, esprimendo un’energia più positiva (in e per se stesso), quando si avverte che in qualche modo sta anche “arieggiando”, ha aperto le finestre e un po’ di aria è entrata nei pensieri, nella testa, nella vita, nell’istinto, nelle giornate smuovendo le pagine del libro della fissazione sul malessere, sul problema, sui perché di dolore e frustrazione.
Sembra che, camminando per strada, invece di guardare solo in basso, abbia alzato gli occhi, aperto le orecchie, tornando a accogliere un po’ il mondo, lo scambio con il circostante. Che sulla pelle abbia sentito che temperatura c’è, ritrovando una gamma un po’ più ampia di sensazioni (anche di desideri).
Quasi un po’ di… rinnovamento cellulare 😉 tipo usare l’esfoliante sul viso 😛
Ma che dico? Buh 😛 mi veniva da dire così.
Un bacino a tutte/i voi 😀
come sapete l’avevo rivisto 20 giorni fa…c’era l’idea di rivederci prima della mia partenza x le vacanze…io cmq nonavevo intenzione di dirgli più niente, avrei lasciato a lui la decisione se vederci o meno.
10 giorni fa mi ha mandato un messaggio x dirmi che forse avrebbe dovuto operarsi…gli ho detto di tenermi aggiornata, poi il giorno dopo mi ha detto che si sarebbe operato venerdì (due giorni fa) e che l’intervento era un po’ più complicato, così l’ho chiamato e mi ha raccontato tutto.
Alla fine è venuto fuori che sarei andata a trovarlo a casa, venerdì x mi ha avvisata che era tutto ok e l’intervento era andato bene, così ieri l’ho chiamato.
Abbiamo chiacchierato ma lui come sempre appena può tende a mettere muri tra di noi, a puntualizzare le cose, mi fa troppa rabbia xché deve guastare anche una telefonata del genere!!!
Mi ha detto che non devo preoccuparmi x lui e pensare a lui e poi un discorso pietoso, anche se l’ha detto ridendo del tipo “esci e divertiti” …mi sono andati i nervi a fior di pelle!
Gli ho detto che non deve preoccuparsi x me, che non ne ha motivo, che io l’ho fatto x l’operazione, lui mi ha detto che non gli posso impedire di preoccuparsi x me…!!! Sì ma lui è preoccupato xché non vuole che soffra x lui…allora poteva sparire del tutto e via!!!
Quando fa così diventa così costruito, freddo e rovina e guasta sempre tutto!
Quando ci siamo visti si è lasciato più andare, è stato meno razionale, non c’era quel muro tra di noi…anzi…quello l’avevo messo io e piano piano stando con lui l’ho abbattuto…
Siamo rimasti che andrò a trovarlo, lui me l’ha chiesto ma a questo punto mi sembra che lo faccia x pietà che x piacere…non lo so…non lo capisco!!!
Ho pianto tanto stanotte…mi ha fatto malissimo pensare che il ragazzo meraviglioso che mi ha reso tanto felice, che mi ha voluto un bene dell’anima, che mi ha amata NON ESISTE PIU’ … è questo che fa male, è a questo che mi devo dolorosamente rassegnare.
So che è meglio se non lo vedo più…devo darci un taglio definitivo…ma non ce la faccio…so che non lo cercherò più poi partirò…spero che si rimetta in fretta dall’intervento (legamenti al ginocchio), non gli chiederò neanche più come sta se poi deve farmelo pesare come se io vivessi x lui… (un po’ è anche vero, ma già ci sto pensando ad andare avanti da sola…non mi servono le sue raccomandazioni…e cmq che si operava me l’ha detto lui, lui ha cercato me).
So che rispetterà il nostro “accordo” di rivederci e che cmq mi chiederà di andarlo a trovare (e a questo punto mi chiedo se gli fa davvero piacere…boh) ma io so che sarebbe meglio che non lo facessi…o forse è un modo x chiarire una volta per tutte…non lo so…non so che fare…
So che vederlo mi farà male ma che sarà un modo x dirgli alcune cose, x togliermi tutti i sassolini e poi cercherò di partire via 3 settimane cercando di staccarmi da lui e da tutto cio’ che lo riguarda anche mentalmente…punto la mia partenza come una fine con lui e un nuovo inizio x me!!!
Se non ci vado è meglio xché non mi porto ulteriori ricordi di lui…poi non so …magari ci discuto oppure la serata va bene…se non lo vedo non lo saprò mai…xò rivederlo poi mi lascia turbata x giorni…e io voglio partire serena…
Ho il caos totale in testa, sto veramente da schifo.
Ora vado al mare, spero mi aiuti a scaricarmi un po’, già parlare con voi mi ha aiutata…sono confusa, non so che fare, sto male…voglio solo Uscire da questo rapporto che sta diventando solo Autodistruttivo…devo rassegnarmi che niente sarà più come prima, che è tutto finito, che non proverò più la gioia che con lui è finita un anno fa.
Non ne posso più, non riesco a toglierci le gambe.
ciao a tutti,
@luna: si è cosi’. e mi fa piacere che ne sei contenta. perchè all’inizio ero un pulcino spaventato e tu, con le tue parole, mi hai preso un pò per mano… cosa è cambiato? bè sui sentimenti nulla. ma sto vivendo il lutto. e come faccio a sapere che mi sto vivendo il lutto? perchè piango per aver perso la persona, non piango piu’ perchè mi ha fatto o detto qualcosa, non piango più perchè lui non è qui ma da un’altra parte, non piango più perchè lui non mi ha più cercata. piango la sua assenza, con piacevoli ricordi. so che l’ho perso e che sto affrontando la perdita. che il suo ricordo mi farà sempre meno male e, a dirtela tutta, mentre prima mi angosciava pensarlo, ora mi rasserena. quasi mi tengo i nostri momenti per andare avanti. e sarà ogni giorno sempre di meno.. non è facile lasciar andare via un amore. ma lo sto facendo. e sono concentrata su di me e sul mio futuro che sarà sempre meno doloroso. perchè il tempo lenisce tutto piano piano.
oggi sono venuta a sapere che è arrabbiato di certi miei atteggiamenti. mi viene un pò da ridere. primo perchè io di atteggiamenti ne ho zero. e secondo perchè sono stata col telefono in mano per dieci minuti pensando di chiamarlo e dirgli che qualunque cosa avesse nei miei confronti me lo dovrebbe dire in faccia. poi ho pensato “aricasco (come si dice a roma) di nuovo io dal burrone”. certo mi farebbe piacere che lui si ricordasse solo il buono di me. anche perchè, cara luna, io sono stata santa maria goretti in tutti i sensi con lui. non gli ho fatto mai mancare nulla, l’ho amato e gli ho dato tutto quello che potevo dargli fino ad accorgermi che di più non possedevo. quindi non l’ho chiamato. che stesse arrabbiato del nulla. io ho validi motivi per esserlo e non lo sono. lui no. se essere arrabbiati significa aver parlato e ridacchiato con una conoscenza in comune (maschio) facesse lui. non sono io quella che dopo due ore già uscivo con un altro. anzi. ci ho provato ad andare a cena con un ragazzo che mi pareva un alieno. troppo presto. ora devo pensare a me, alla fine di questa storia. devo recuperare le energie. buttarmi in un’altra storia sarebbe accantonare la problematica della precedente. ed io invece la voglio superare. voglio imparare da questa assenza e da questo dolore. si può essere sereni anche nel dolore. perchè prima o poi passerà. è matematico. o prima o dopo.
un abbraccio
SUN: ciao cara 🙂 mi dispiace leggerti così…
come noti giustamente tu, e con istinto a palla che funzia benissimo, sì, questo vederlo e restare in contatto così ti fa malissimo. serve solo a destabilizzarti, direi. Dici che non riesci a non farlo, ma sai che a me pare che la spinta maggiore interna che hai, a leggerti, sia proprio quella a non farlo, invece?
il dolore per la separazione ci sta tutto, certo, e di ciò che c’era di bello tu non avresti voluto liberarti, ma allo stato attuale, pure nella confusione che esprimi, io leggo più il tuo desiderio di liberarti da una situazione pesante, che ti dà il tormento, in questo momento, d’istinto, che il fatto che tu ci sia così dentro senza riuscire a stare lontana… e che il suo volere a tutti costi esserci in modo civile, forse è anche questo, sia per te un qualcosa che costringe anche te ad un tipo di civiltà che però per te è ora inattuabile. Non nel senso che tu non sei civile, ma che è civile anche spostarsi, se la propria emotività è a palla, e, come dici tu, dirsi da soli le cose che lui sembra dirti con una pacca sulla spalla.
Può darsi che lui non si renda conto assolutamente del male che ti fa continuando a stare nella tua vita così, e che lo faccia anche con le migliori intenzioni del mondo, ma sulla graticola ci stai tu nel momento in cui lui desidera esserci in un modo che è incompatibile con le tue esigenze emotive attuali, il tuo bisogno di uscire dalla porta e camminare da sola senza questo cordone ombelicale che ti incasina la testa e basta. Se ho capito bene le cose vanno bene, lisce e serene nel momento in cui tu non tocchi certi argomenti e non dimostri il tuo spaesamento o la tua sofferenza… lui avrà pure il diritto di dire che non ce la fa a reggere queste tue emozioni, ma se tu le provi come fai a stare lì a parlare d’altro, del tempo o di ginocchia e basta proprio con la persona che ti scatena queste emozioni e che ne è la concausa (perché da una parte ci sono anche le tue emozioni del distacco e dell’andare avanti senza, con tutte le cose che, per te sola, ti domandi, cominciando, giustamente, a vedere anche Sun come Sun e non in forma… duale?)? ogni volta che fai così è come se tu entrassi lasciando Sun fuori dalla porta, affinché regni un’armonia che però per te non può essere armonia. Al contempo stando assieme alla persona che provoca certe emozioni, anche rabbia (sì) e il partire in quarta dei perché, e comprimendo tutto ciò, tutto ciò diventa esponenzialmente ancora
energia compressa dentro di te e frustrata.
mentre probabilmente quando sei da sola, anche se soffri, questa energia ti serve di più, fluendo in maniera diversa, come carburante per la tua fase di cambiamento, e mentre quando fai altro o sei con altre persone o in un altro contesto, pur stando male per la fine della vostra storia, riesci anche a distrarti e ad arieggiare un po’.
Il problema non sta nel fatto che questa persona non può, ora, esserti indifferente, e indifferente, poiché fa parte della tua biografia, probabilmente non ti sarà mai, il che non vuol dire però che sarò sempre una spina nel fianco o che diventerai tachicardica sempre quando la incontrerai, perché che non ti sia indifferente è normale, così come che tu vedendolo provi una serie di emozioni…
il problema è che tu da questa persona ora desideri altro da quello che può effettivamente darti, vuoi che sia ciò che non può essere…
è troppo presto per te per stare lì a parlare d’altro e quindi nel momento stesso in cui vi vedete, anche se certo il fatto di averlo accanto come concetto può essere una consolazione, il fatto che in realtà la situazione sia totalmente diversa anche se i protagonisti sono gli stessi ti manda in tilt… e ci credo!
Anche perché lui chiamandoti alimenta, ma dicendoti che non vuole essere più ciò che era per te, pur augurandoti ogni bene e mantenendo un certo piano di complicità e affettività (ma diverso da quello che vuoi tu) fa le regole. Ma quelle che vanno bene per lui, indifferente perché, non per te. Tu ora non hai bisogni di gabbie frustranti per le tue emozioni e i tuoi stati d’animo, bensì di ricominciare a pensare a te come persone singola ma in un orizzonte più aperto. Far fluire le tue emozioni, non solo di dolore, e scoprirne una gamma più ampia, e quanto più ampia. Così invece stai nel dolore, e in maniera frustrante. Certo che fa paura l’idea di concepirsi come “io” e non pià come “noi”, e che fa male lasciare andare ciò che è stato (e che al momento attuale non è) ma se in questo processo di mutamento che richiede già energie tu continui a girare in circolo vizioso per rassicurare lui, con la tua presenza, mentre la cosa lede te, è come se tu cercassi di muovere di nuovo le ali mentre qualcuno, pur dicendoti vedrai che potrai volare di nuovo, te le tenesse strette.
Non c’è una regola di cosa è giusto o sbagliato in questi casi, e bisogna sentire cosa fa stare meglio e cosa peggio, e ciascuno sa per sè, ma se senti che ciò ora ti fa male…