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La fine improvvisa di un amore

di Loredana
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14.073 commenti

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  • 7331
    LUNA -

    che descriviamo in termini di eccezionalità sono sì eccezionali, come no, ma perché manca la vera normalità…
    e confondiamo il fatto che una persona sia altamente destabilizzante nelle sue modalità e quindi faccia provare sensazioni di vuoto epocali con la mancanza della vicinanza di qualcuno con cui stavamo stiamo veramente bene…
    io non ti conosco e non posso sapere se sei rompipalle…
    ma se in una lettera leggo “mi sento inerme”, “mi mancano le energie” o cose del genere, ricorrono continue giustificazioni per l’altro e per contro cose come: se io non avessi, se solo io avessi…, ricorre un continuo adattamento/tensione per non far saltare la mosca al naso all’altro, mentre l’altro va-viene-dice e fa con incoerenza ma per se stesso ha sempre un buon motivo, che sia pure il trauma infantile per non crescere manco a 30, 40, 50, 60, 70 anni che sia, se l’incapacità di amare, dell’altro, riconosciuta, a istinto, non diventa un’allarme ma, mi ripeto, una giustificazione, se episodi anche di violenza verbale o fisica vengono minimizzati o hanno sempre un motivo scatenante, nel raccontarli, per spostare l’attenzione dal fatto che la violenza verbale e fisica rimane, comunque, violenza verbale e fisica, se c’è, insieme, una richiesta di aiuto, uno sfogo che riguarda uno stato di malessere e insieme un dire: però io non voglio cambiare idea, perché io comunque vi dico, sì, che questa persona mi fa stare male però io lo conosco meglio di voi, e quindi so che in realtà voi non potete capire, anche se vi parlo di un occhio nero emotivo… se si parla di frequenti periodi di decompressione che quindi indicano uno stato di pressione, ecc ecc…
    bhe, non so se tu sei rompipalle, ripeto, ma comunque questa non è una relazione alla pari. E non lo sarebbe neanche se tu riuscissi a diventare una bambolina pur di non far saltare la polveriera.
    E comunque credo che sì, in ogni caso, un distacco vi faccia bene.
    a te di sicuro. baci

  • 7332
    Bubu -

    Anna qnd dici “il copione nn cambia : e’ quando sentono che qualcuno
    e’ troppo vicino che se vanno. Non vogliono essere “legati” e cmq,
    quando lo sono, lo negano a se stessi attraverso tradimenti,
    allontanamenti, sparizioni” è purtroppo vero, verissimo. In parte
    credo ne sia consapevole anche lui, da una parte cerca la relazione
    seria e dall’altra scappa. Sto capendo cose che prima sospettavo, ma
    non pensavo sul serio potessero essere così..

    Luna, leggerti è bellissimo, ho letto altre cose che hai scritto nei
    giorni passati su altre storie e ho visto una consapevolezza e una
    lucidità che sicuramente sono frutto di un lavoro interiore lungo e
    travagliato. Riguardo a quello che mi hai scritto io vorrei dirti che
    oltre a capirlo, l’ho fatto mio, e che non lo voglio +. Vorrei. Vorrei
    essere forte e menefreghista, libera bellissima e sorridente. Invece
    mi sento uno straccio, che sbaglia tutto e che vorrebbe sparire.
    Stamattina il risveglio è stato orrendo, gran ansia, e so che andrà
    sempre peggio. Poi dopo qualche ora da incubo ora mi sento così
    spossata..ti direi va meglio, in realtà è solo la debolezza per
    l’incredulità, la mancanza, la paura…Mi sento esattamente come mi
    aveva detto lui nella rabbia mentre mi lasciava, mi definirei con
    quelle stesse parole. E poi xchè quella rabbia? Non gli avevo fatto
    niente, ok una discussione. Ma aveva esasperato lui le cose, avevamo
    trovato una mezza soluzione. Non è che rompessi le palle, ogni tanto
    gli chiedevo qlc che lui non voleva, ma tanto non mi è mai venuto
    incontro. Tanto forse sta meglio libero. Si vede che mi ero illusa che
    stesse bene, l’avrò sognato, tutte le volte che mi diceva come siamo
    belli insieme, come stiamo bene, sei la donna della mia vita, ti
    amo…Ti amo me l’ha detto anche alla fine, sia da arrabbiato sia da
    calmo.
    Scusate sono pensieri sconnessi ho i nervi a pezzi e sono debole.
    Ciao

  • 7333
    alice -

    “Vorrei. Vorrei
    essere forte e menefreghista, libera bellissima e sorridente. Invece
    mi sento uno straccio, che sbaglia tutto e che vorrebbe sparire”.
    @bubu: pure per me è cosi’… oggi sto un pochino meglio… sarà perchè mi sono resa conto di aver toccato il fondo… e avrei potuto continuare all’infinito.. putroppo le persone bisogna saperle lasciare andare… come dice alonso bisogna ripartire solo da noi… non si è + in due…
    ti abbraccio!

  • 7334
    ANNA2010 -

    “Non vogliono essere “legati” e cmq,quando lo sono, lo negano a se stessi attraverso tradimenti,allontanamenti, sparizioni”
    Cara Bubu, non ti sbagliare, non CERCANO LA COPPIA SERIA, e’ che, a volte, ci finiscono loro malgrado anche grazie a gente come noi che offre affetto o amore quando altre donne piu’ protettive verso se stesse e sagge, li mandano direttamente a quel paese. Poi, ovvio, hanno i loro pregi. Pregi enormi, se leviamo quel “piccolo difetto” : sono INGESTIBILI ma adorano leggersi attraverso il nostro sguardo, l’ unico che li vede con benevolenza ( amici maschi esclusi ). Si sentono migliori ed e’ questo a tenerli legati. Questo cio’ che li fa stare bene finche’ non si trovano impreparati a pagare il “prezzo”. Li’, la fuga, e anche rapida, fino al rientro dopo un po’ di tempo quando le acque si sono calmate e a te, povera anima, manca il coraggio anche di respirare, figurarsi di “chiedere”. Quello e’ il loro modo istintivo di piegarti. Non c’e’ cattiveria, e’ solo la loro natura…

  • 7335
    LUNA -

    ALICE E BUBU:
    Bubu, sì, il lavoro è stato (ed è) travagliato di sicuro.
    E conosco veramente le sensazioni di cui parli…
    che somigliano all’astinenza da una droga, con in più tutto un senso di smarrimento, autostima bassa, rabbia che derivano da una serie di dinamiche e parole che ad un certo punto hanno cominciato ad entrare nella testa come un martello, ma in un gioco di incoerenze in cui chi colpiva sembrava poi ripristinare le ferite fatte, in cui più l’altro e la relazione creano smarrimento e angoscia più sembra diventare indispensabile per sedare lo smarrimento e l’angoscia.
    il punto è che, credimi, queste sensazioni – orrende – vengono molto di più dalla storia stessa che dalla sua fine, e nel momento in cui si ha il coraggio di rendersene conto (almeno ci si concede di pensarlo veramente, di valutare veramente questa ipotesi, e so che è difficile) si comincia a percepire delle sensazioni diverse, che prima non erano possibili, e che danno più risposte di centocinquantamilioni di seghe mentali e sensi di colpa, inadeguatezza. cose che, poi, sono sempre sintomi.
    è difficilissimo per chi vive una relazione del tipo che tu e alice descrivete accettare di mettere in discussione l’altro (anche perché la relazione è stata basata sul mettere in discussione se stessi e proteggere giustificare internamente l’altro, e prendersi la responsabilità delle proprie sensazioni negative, ma non ammettere fino in fondo quanto potessero derivare dall’altro o dalla relazione) ma se ci pensate ciò deriva anche dal fatto che si sa che guardando le cose con più lucidità e smettendo di fargli degli sconti continui o di credere che senza di lui si potrebbe provare la libertà. una libertà mentale che queste relazioni fanno perdere.
    e che si ha paura di riacquistare, quasi che così si rompesse un patto. un patto con l’ideale, un patto con una dipendenza viscerale, un patto con una persona che, spesso proprio per le sue dinamiche perverse, si è resa insieme sempre lontana quel tant

  • 7336
    LUNA -

    quel tanto che basta per creare uno stato di ansia COSTANTE (anche se chi vive queste relazione tende a negarlo a se stesso, perlomeno che sia costante), una sensazione che l’avvicinamento dell’altro sia indispensabile, e rendendo gli avvicinamenti una sorta di qualcosa di epico, leggendario, irripetibile.
    Cara ALICE, spesso in relazioni di questo tipo (e non scrivo sempre ma mi verrebbe da scrivere sempre) non si è un cavolo in due.
    Si è in due allorchè si ha la condivisione, ok, ma ci si dimentica che l’essere in due significa anche tutta una serie di cose che in queste relazioni non esistono. Ovvero la parità, la progettualità non a parole, ma nei fatti, la crescita reale della relazione e la crescita personale. Di solito le persone che raccontano di queste relazioni lamentano il fatto di pensare di essere rimaste ferme, insieme ad una sensazione di angoscia esistenziale, nel distacco, esponenziale e spesso quasi autodistruttiva per quanto è destabilizzante. Un dimenticarsi di sè che diviene esponenziale perché già prima c’era stato un dimenticarsi di sè, della propria preservazione, anche nel tendere a preservare costantemente una relazione difficile. Non si tratta del dolore d’amore, della perdita delle abitudini, del naturale senso di smarrimento che sempre si prova alla fine di una storia importante, ecc. E’ qualcosa in più.
    E’ uno smarrimento che esplode perché vi era già prima.
    E’ un disamore per se stessi che esplode perché già prima la relazione portava ad un disamore di sè.
    E’ una dipendenza resa esponenziale dal rapporto di dipendenza emotiva che caratterizzano queste relazioni. “Chi saresti tu senza di me?” “E’ vero, chi sarei io senza di te?” misto però ad un allontamento, per cui “e adesso, senza di te, chi sono io?”.
    Per quello chi legge insiste: ricominciare da sè. Perché si guarisce, ma bisogna capire che il problema non è che la persona se n’è andata, ma che c’è stata. Per fortuna si può non solo si deve stare senza. Si può.
    Baci

  • 7337
    Bubu -

    Sapete, ieri è stata una brutta giornata, davvero tanto.
    Oggi parte con più rassegnazione, e meno angoscia almeno, ma so che
    sono alti e bassi.
    Se solo lui riflettesse un attimo su di noi, è accaduto tutto così in
    fretta, 5 minuti e basta..bhe io penso che mi basterebbe diminuire il
    mio bisogno di controllare ciò che fa, smettere di temere sempre.
    Credevo di essere sulla buona strada: ero migliorata molto in questo
    senso, salvo alcuni momenti, ma molto meno di prima. Posso fare di
    meglio, credo anche io starei meglio.
    La mia vita in questi giorni è un’ansia mista a dolore e paura. Non
    essendo la prima volta che capita spero che lui cambi idea, era così
    innamorato, così dolce…Voi non mi credete, lo so. Ma dentro ho il
    terrore che invece sia finita sul serio, che ci voglia mettere una
    pietra sopra. Ma allora perchè dirmi che mi ama? Anche nella rabbia..
    Se dessi per certo che è finita definitivamente magari cercherei di
    metabolizzare e reagire.
    Sono confusa.
    Spero di riuscire a combinare qualcosa oggi…
    Un grosso bacio.

  • 7338
    ANNA2010 -

    @Bubu, Alice e per tutte:

    http://www.youtube.com/watch?v=GvBrCNYB_bs&feature=related

    “io non sono piu’ lei, li’ messa in cornice, infelice “

  • 7339
    alice -

    @bubu: ti capisco… però voglio darti un consiglio… io per un mese (e leggerai qui) sono andata avanti con i “se solo se”. Capisco quanto è cosi’… cioè la mente va, spazia, pensa, riflette, la nostra vita sembra ferma sui ricordi, sui rimpianti… ma ti avveleni e fai passare il tempo… forse non hai toccato ancora il fondo… io ho sempre desiderato che capisse TUTTO TUTTO QUANTO. e alla fine sono rimasta con desideri enormi miei, mentre lui non ha capito un pizzico del tutto quanto che intendevo e volevo io. forse perchè è un cretino, forse perchè non ne ha voglia, o forse semplicemente perchè non pensiamo tutti le stesse cose. non è facile. io fino all’altro ieri ero morta. poi mi sono detta: continuo cosi’? (e ti assicuro che era la cosa umanamente + facile) o provo a pensare a rialzarmi anche se con una spada sul cuore? la prima volta che ci siamo lasciati desideravo rivederlo. sognavo che lo avrei rivisto (nei miei sogni notturni e in quelli che invece tenevo dentro). ora il mio sogno è dimenticare, andare avanti, sapere che questa persona non ci sarà più, che se ne è andata e con lui anche una parte di me, però lotto su questo. sull’accettare. è un passo difficile e fino a pochi giorni fa mi sembrava impossibile. concentrati su di te anche se ti manca e anche se sai di dover dire/chiarire tantissime cose. io ce le ho tutte qua, ancora, nonostante ho provato a dirgliele tante volte. bene le puoi dire a te stessa. perchè sai spesso l’altro non è propenso a parlarne. per diversi motivi… il mio per esempio non vuole rotture, vuole stare sereno… sembra assurdo… ma perchè devo rompergli le uova nel paniere? cioè sembra bruttissimo dirlo… ma se una persona ha scelto.. perchè non accettare che ha scelto e ripartire da questo? io mi sono sentita una grandissima egoista. e lo sono stata giuro. perchè quando lui mi ha detto che lo assillavo era vero. non so se mi sono spiegata. ma il consiglio che ho ricevuto da voi tutti e che voglio dare a te è di

  • 7340
    alice -

    investire le tue poche energie (le mie ora sono pochissime) per guardare oltre. io l’ho capito lunedi’… dove per l’ennessima volta non ho centato e ho fumato miliardi di sigarette. basta…. non si può… si va avanti!
    un bacio

    luna sempre fantastica… anna come va???

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