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La fine improvvisa di un amore

di Loredana
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14.073 commenti

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  • 7001
    LUNA -

    LILLY :DDDDDDDDDDDDDDDDDD
    mi chiedevo dov’eri :DDDD (magari a relax nel prato tra i grilli? mi piaceva pensarlo).
    Io di poche parole? :O :PPPPP
    che belloo che sei tornata 😀

    Non solo non hai risposto fischi per fiaschi, ma, vedi, Manu raccontava una vicenda di sberle, purtroppo…
    e tu, pur non sapendolo, hai colto già solo da questa “puntata” che hai letto una prepotenza in atto…
    Manu, ci stai raccontando un rapporto sbilanciato, in cui chi rompe, se è lui, non paga, e i cocci sono sempre tuoi… ora vado di fretta, però vorrei che tu riflettessi sul fatto che qualsiasi sia la questione pare che spetti sempre a te fare la cosa giusta, chiedere scusa, rimediare, andare verso…
    che la questione causa/conseguenza con questo ragazzo ha due pesi e due misure, quando si tratta di te o di lui.

    HEIDI: no che non ti sbagli, c’è di mezzo il controllo, sì. Soprattutto perché di solito parliamo di personalità fortemente egocentriche.

    Più disincantati?
    Non lo so, non credo che sia un incanto quando il “buonismo” – passami la parola – ci rende i difensori ad oltranza di comportamenti lesivi ecc.
    Riuscire a riconoscere anche il bene negli altri, ma saper anche separarlo da ciò che provoca invece dolore, e dire no, non è essere disincantati. Certo, fa sentire disincantati anche aver avuto incontri così ravvicinati con persone capaci di cose che a noi sembrano uscite dal manuale della schifezza nei confronti degli altri… che queste persona c’entrino con i sentimenti… però essere più realisti non significa per forza perdere la propria capacità di dare e ricevere in modo sano, ove sia possibile.Certo, purché l’incanto non sia un sortilegio.

  • 7002
    LUNA -

    ALICE: il problema è che in casi come quelli di cui parliamo la vera rassegnazione è ciò che sembra un combattere per un fine.
    O, meglio, mettiamola così: rassegnarsi a combattere SEMPRE/rassegnarsi a vivere in ansia/rassegnarsi al nulla/rassegnarsi al senso di vuoto della relazione/rassegnarsi all’ambiguità/rassegnarsi a dipendere dalla sfera di cristallo/rassegnarsi ad interfacciarsi con qualcuno dovendo sempre chiarmare in causa, nella propria testa, il traduttore automatico e comunque non avendo mai un vero reale confronto diretto, quindi di fatto rassegnarsi in sintesi anche a parlare/sognare/cercare di progettare da soli e quindi convivere con una sensazione di fallimento quotidiana/rassegnarsi a guardare il mondo oltre il vetro/rassegnarsi ad una qualità emotiva di vita scarsa o inesistente/rassegnarsi a sentirsi “diversi” perché la propria relazione pare diversa da quella della cugina o dell’amica o anche di quei due che al parco sorridono, si prendono per mano, scherzano o li senti fare anche un progetto di piccola entità ma a lungo termine/rassegnarsi a vivere anche la sfera sessuale con un punto di domanda/rassegnarsi a vivere in bilico tra senso di abbandono e frustrazione e interrogativi/rassegnarsi a sentirsi al contempo in balìa ma chi deve correre sulla ruota, interpretare, capire, pazientare, inghiottire amaro/rassegnarsi a essere chi, se vuole una speranza, deve alimentare il fuoco della speranza da sè/rassegnarsi ecc ecc…

    sei sicura, Alice, che non hai ancora imparato a rassegnarti?
    Non sarà che è proprio la cosa di cui ti devi liberare il fatto che ti sei rassegnata anche troppo?
    A vivere a metà, anche a mezzo regime di te stessa, e delle tue risorse e aspettative REALI, nell’ostinazione di pensare doppio da sola?

  • 7003
    LUNA -

    MANU: costui non rifiuta il dialogo paritario o si comporta così, sberloni e attacchi neuro quando non gli dici che ha ragione perché TU hai qualcosa che non va MA perché LUI ha qualcosa che non va.
    E, intendiamoci, non ti sto invitando a dargli l’infermità mentale e fargli da crocerossina.
    Ma a lasciarlo perdere.
    E anche veloce.
    Lui è convinto che è così che ci si rapporta con una donna e in una relazione.
    Non cambierai le sue radicate convinzioni neanche se lo porti a LOURDES. ammesso che lui voglia venirci.
    E di solito chi ha questi atteggiamenti pensa invece di avere anche ragione.

    Se tu smettessi per un attimo di chiederti cosa non va in te visto che lui ti tratta così forse riusciresti a concentrarti sul fatto di cosa NON VA IN LUI.

    E ricordati che la possessività non è un sintomo di amore, ma di controllo sull’altro.

    Se ti prende a sberle o sbaglia lui ha una buona giustificazione? (non esiste)
    Se tu fai qualcosa non ne hai mai, hai sbagliato, pagherai per il tuo errore o dovrai camminare sui ceci per rimediare e sentirti in colpa?

  • 7004
    Lilly -

    “Manu raccontava una vicenda di sberle”!
    ……Manu, dai retta a Luna, lascialo perdere e di corsa. Uno che alza le mani, alza la voce, alza la cresta è meglio che alzi i tacchi e li porti in mezzo ad un deserto. Da un certo punto di vista capisco cos’è che ti impedisce di distaccarti da un individuo del genere. 99 su 100 è il fascino sottile, malvagio e apparentemente irrinunciabile che esercita chi enfatizza l'”amore” con gesti ed urla che sono tutto tranne che amore. Sai quante volte ho pensato “min.... quanto mi ama…..” quando sentivo urla ed insulti di ogni specie e portata? La verità è quel genere di persone è violenta e stop. E’ aggressiva e stop. E’ irrisolta e stop, ama solo se stessa e stop.In genere l’irrisolto sta male perchè è sbaricentrato, disequilibrato. Sta male quindi si incazza quindi deve sfogarsi con qualcuno. Ma con chi??? Con se stesso mai e poi mai…figurati….Prendono di mira qualcuno e gli riducono la vita ad un inferno.
    E da quell’inferno ci si scervella su cosa si è fatto di sbagliato, si chiede scusa anche se non c’è una colpa, ci si prosta, ci si aggrappa alle braghe di chi minaccia di andarsene come ci si può attaccare ad un relitto se si naufraga in mezzo all’atlantico….
    Cosa c’è che non va in te? Nulla.
    Magari sei confusa e ti senti come una pallina da golf che dopo un colpo madornale è finita dritta dritta nel buco scavato da una talpa e rotola nel buio sbattendo contro le pareti senza avere la minima idea di dove andrà a finire.
    Perchè non ti domandi cosa c’è che non va in lui e, magari, ti dai una risposta dato che in mano mille elementi per poterla dare: è violento,, è aggressivo, è desposta, è egoista, è il contrario di ciò che dovrebbe essere l’incarnazione del concetto di amore.
    E va beh che l’amore in pantofole fa drizzare i capelli ma da lì ad accettare che la pantofola ti arrivi dritta dritta in faccia…..
    Manu, credimi, amore non è mai violenza. MAI! Senza deroghe e senza eccezioni!

  • 7005
    Lilly -

    Ps. Lunina: non ero su un prato ma mi sono fatta un bel viaggetto per l’Italia! Se resiste il sole, comunque, sto già addocchiando un praticello fiorito che è tutto un programma.

    Bacioni a tutti

  • 7006
    manu -

    Lili…..Luna…avete perfettamente ragione….ma mai prima d’ora si era comportato cosi….sempre premuroso, dolce buono….ricordo quando parlavamo di figli,quando siamo andati a veder una casa da comprare…e cio’ che mi attanaglia, che mi toglie la voglia
    di vivere è come tutto questo per lui possa esser finito…cosi,tutto di un colpo..non mi spiego..a me di tutta questa storia cio’ che non mi da pace è pensare a come mi ha trattata bene, a tutti i nostri sogni, i nostri progetti, le nostre risate, i nostri giochi….e poi?Piu niente….come se i sogni
    costruiti insieme per lui non erano nulla…è questo che mi fa male…non tanto che non torni o cose del genere…il mio è un piu un dolore nel senso che mi sento presa ingiro, illusa….a me, che invece lo amo come non mai…

  • 7007
    LUNA -

    @La verità è quel genere di persone è violenta e stop. E’ aggressiva e stop. E’ irrisolta e stop, ama solo se stessa e stop.In genere l’irrisolto sta male perchè è sbaricentrato, disequilibrato. Sta male quindi si incazza quindi deve sfogarsi con qualcuno. Ma con chi??? Con se stesso mai e poi mai…figurati….Prendono di mira qualcuno e gli riducono la vita ad un inferno.
    E da quell’inferno ci si scervella su cosa si è fatto di sbagliato, si chiede scusa anche se non c’è una colpa, ci si prosta, ci si aggrappa alle braghe di chi minaccia di andarsene come ci si può attaccare ad un relitto se si naufraga in mezzo all’atlantico….
    Cosa c’è che non va in te? Nulla.

    Lilly, praticamente ho riportato tutto il tuo post. Ma son parole che a ripeterle anche dieci cento volte, e serve, solo bene possono fare.
    Che bello per il viaggio 😀 e w w il prato 😀

    Stavo pensando a una cosa, leggendo ciò che scrive Manu, ciò che ha scritto Lilly, e anche facendo mie associazioni di idee…
    Stavo pensando a come capita che, persone che in realtà poi si rivelano moleste, entrino nella vita… e perché si giunga ad aggrapparsi come ad un relitto ai loro pantaloni quando si dovrebbe dare loro un bel calcio in culo…
    E pensavo a questo… a volte è vero i segnali sono visibili immediatamente, modi gradassi e prepotenti, che possono essere scambiati per risolutezza, forza, sicurezza in se stessi, chiarezza di idee.
    a volte però a provocare il senso, dentro, dell’ascensore a cui si sono rotti i cavi, è il fatto che i segnali sembrano apparire all’improvviso. Di solito non è così, anche se è vero che ci si può confondere, come diceva Lilly, con il concetto di amore passionale. E ci sono anche persone che in qualche modo vogliono vivere storie passionali in cui volano i piatti, ma sono molto poche. alcune non si accorgono di quanto la tensione sia alta, e che la passione ha veicoli ben più sani per esprimersi, finché un piatto non arriva in faccia.
    ma volevo dire questo:
    a volte li si fa

  • 7008
    LUNA -

    e ci si innamora di questi soggetti che entrano così:
    entrano, dicevo prima, manifestando un’aggressività travestita però da presunta sicurezza. Sembrano avere le idee così chiare, e una persona in stato di fragilità può scambiare ciò per una possibile guida. “Ecco la persona forte e sicura che mi aiuterà, e prenderà il volante quando a me sembra di andare fuori strada”.
    A volte manifestano delle problematicità già iniziali, ma poiché raccontano di avere avuto un’infanzia o una vita travagliata la persona che a sua volta ha avuto una vita o un’infanzia travagliata pensa: ecco chi può capirmi. ecco chi, quanto me, può desiderare di costruire una vita migliore. ecco chi sarà stato reso sensibile dalla vita quanto me.
    Se poi la persona che attratta è abituata, magari per problemi in famiglia, ad avere un ruolo di paziente risolutore e a sostenere situazioni estreme, ecco che nel momento in cui l’altra persona farà numero da circo entrerà in gioco il cercare di risolvere, farsi carico…
    Può esserci poi, ad es., “il principe che ti riempie la vita”. Colui che sorprende per quanto c’è, come lui nessuno mai. Ti chiama 77 volte al giorno, e si preoccupa anche se fai uno starnuto con una partecipazione straordinaria. Non c’è cosa che ti riguarda, anche la scelta dello smalto, che non sembra toccargli il cuore personalmente. C’è, in maniera meravigliosa, totale, come neanche tua nonna quando eri piccola. TI FA sentire bellissima, simpaticissima, adoratissima, coccolatissima, protettissima. Anche se dici “vattelapesca” ti guarda in adorazione. Poi un giorno cambia completamente rotta. Passa da 10000 a 0. E non si fa scrupoli. Anzi, se chiedi come mai è cambiato, è sfuggente, se ne frega anche se stai andando all’ospedale, o nega di essere cambiato, o glissa (ancora peggio), o ti dice che sei rompimaroni. O dice: credevo fosse amore e invece era un calesse.
    Abituata ad overdose di presenza e melassa la “vittima”, in una botta di amarezza/vuoto, sente uno shock… glicemico.

  • 7009
    ALICE -

    Ciao Luna,
    inutile dirti che ho letto il tuo post e ho pianto, pianto, pianto. Perchè anche se non mi conosci “cavolo” mi son detta… come fa a sapere esattamente tutte queste cose? tutto quello che provo?
    Ma la mia rassegnazione è una rassegnazione diversa. Io parlavo di rassegnarmi alla fine. Di chiudere. Decisa e convinta. RASSEGNATA che è finita, che forse non è mai cominciata, e che non posso fare niente per cambiare le cose.
    Parlo di questa rassegnazione! Che mi manca, perchè non trovo pace mai! Credimi sono cosi’ stanca che ogni piccolo passo mi sembra la scalata del k2. Stanca di vivere in ansia, di dipendere dalle sue telefonate, dalle sue decisioni, dalle briciole del nostro rapporto che è a senso unico! Eppure non ne esco. Ogni santa volta ecco che subentra il traduttore automatico, e quanto tempo perdo a cercare di tradurre i suoi comportamenti, le sue assenze e, dopo queste, le sue ricomparse. Oddio manco a scuola ero cosi’ ligia!
    Parlare/sognare/progettare da soli? Sai quanto sogno? Uhhhhh un sogno continuo! Sogno che tutto vada a posto! Se mi sento diversa? Mi sembra che quando cammino tutti mi puntino il dito… Si tutto vero, amiche e cugine di gran lunga più felici e fortunate! Doccia gelata ogni volta, quando guardo le briciole, le conto. E sono così poche. Ma ci si può rassegnare che sia cosi’ poco? Io non l’ho ancora fatto. Questo è il mio GRANDE PROBLEMA. Che non so accettare quanto è EFFETTIVAMENTE POCO. La speranza è l’ultima a morire? Ma di speranza si muore!
    Vorrei chiudere definitivamente, cancellarlo ed eliminarlo da ogni dove. Ma la paura è troppo grande. La paura di riaffrontare il distacco, di elaborare sto benedetto lutto di cui si parla tanto! E mentre lo faccio stare male. Malissimo…..

  • 7010
    heidi -

    Luna; mi faresti il profilo del mio ex-mistificatore, ossia”Il principe che ti riempie la vita” Colui che sorprende per quanto c’è…… Ne hai fatto il preciso ritratto. Illuminami sulla personalità del “principe”, e infine dimmi se questo tipo è da manuale, o se sono stata io a non capire, e di conseguenza, a sbagliare nel rapportarmi con lui. Illuminami, dolce LUNA. Un abbraccio.

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