La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
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Ciao Silvy,
grazie per la tua risposta. Non è facile. Mamma mia se non lo è. Si perchè poi quando c’è un ritorno devi partire da un presupposto: che se finisce una seconda volta, siamo NOI che una seconda volta ci rifacciamo male.
Ma io ho agito da adulta innamorata. Ripeto, non essendo ventenni, ho veramente creduto che il suo ritorno nascondesse una maturata e convinta decisione.
Forse avrei dovuto difendermi soltanto ricordandomi quanto sono stata male. Ma non l’ho fatto. Ha vinto il sentimento, l’amore, la voglia e la speranza. Poi ho perso io però. Di nuovo. E mentre magari io sto a casa davanti al telegiornale ad affrontare la mia solitudine lui è immerso nelle sue mille cose da fare.
E’ difficile rifarsi una vita. Farsi delle amicizie cosi’ dal nulla a 33 anni. Non sono vecchia, non sono finita molti di voi penseranno, ma non è facile trovarsi di sabato sera a casa perchè TUTTI i tuoi amici/e hanno a che fare con i pannolini, o comunque non ci sono, non stanno come te desiderosa di gente nuova e di aria, spesso stanno bene a casa e allora magari ti invitano a cena, con la conseguenza che poi quando torni a casa senti ancora più il peso della solitudine, perchè magari quell’amica con cui sei cresciuta la vedi abbracciata a sua figlia e al suo compagno.
Purtroppo hogiocato nuovamente col fuoco e mi sono scottata. Inutile dire che oltre a tutta l’amarezza che provo adesso per me stessa, pagherei non so cosa per stare tra le sue braccia, per non sentirmi cosi’ spaesata.
Per fortuna su questo forum ho letto post di persone veramente speciali, che mi hanno dato tanta forza e che me ne daranno ancora.
Anche io Silvy ti sono vicina,
ciao a tutti/e
Luna….è tornato….mi ha telefonato dicendoci che dovevamo vederci assolutamente…ci siamo visti, abbiamo parlato, mi ha abbracciata dicendo che
non provera mai la stesa complicità che ha con me…..con nessuna…che siamo compatibili..e mi ha baciata…siamo stati bene, abbiamo riso, giocato,poi quando gli ho detto che, no,non puo’
disinnamorarsi cosi mi ha detto”infatti non è cosi”…la sua era rabbia e tutto il resto….sembra confuso…m diceva prima m dice che nuon vuole illudermi, che non mi voleva bene come prima, che non m ha pensato
di certo tutto il giorno…..poi ke mi ama, ke la nostra non è un capitolo chiuso, che piano piano vuole rivalutare,riprovare….finchè non mi dice che lui ha baciato una ed io sono stata con un altro…io mi sono limitata
a piangere, lui….si è molto arrabbiato!ha urlato, m ha detto come faccio ora a far l amore con te, sapendo di quello……l’ho ritrovato in bagno seduto,con le mani in faccia…disperato…poi mi ha preso il cel…insomma…pura gelosia!
Il che mi ha fatto piacere, mi ha fatto vedere che ci tiene ancora..mi dice tutto arrabbiato che stavolta è finita…allora ho usato la sua stessa indifferenza…gli ho detto ok, dimenticami…e mi ha provato a tel ben 8 volte ma non ho mai risposto..
oggi l ho fatto io, è ancora un po’ arrabbiato, dice di non tel piu pero dalla voce sento che non è cosi…infatti acconsente di uscire, fino a quando non ho alzato la voce, e mi ha detto no,stattene a casa…insomma si è arrabbiato di nuovo..
pero comunque voleva vedermi…ma ho paura che ora l ho perso davvero..io gli ho detto che non puo esser nella posizione di potermi dire d aver sbagliato…perchè lui mi ha mandata via, lui mi ha deto che non mi ama, lui mi ha detto che usciva con un altra…il mio
gesto d andare con quello era mera vendetta…ma ora ne paghero le conseguenze…
LUNA : grazie per le tue parole. Mi sono state di aiuto per capire meglio dov’e’ il problema.
Io avrei voluto chiamarla 2 volte al giorno ( viaggio per il mondo) lei non parlavba e alla fine la chiamavo una volta a settimana. Con le e-mail andava meglio. Capisco ora l’errore che ho fatto ma e’ tardi nel senso che anche se vedo quanto non potesse funzionare non ero pronto a questa fine ora.
La mattina e’ sempre molto dura, il giorno va decentemente. la sera sono arrabbiato. La notte ho paura di en trare a casa per non soffrire.
Ciao a tutti
Ado
ALICE, SILVY è un clichè! Possibile che le nostre storie siano tutte uguali? E… non solo nelle varie fasi che si susseguono, identiche, per tutti.Già, parlo dei RITORNI. Mi lascia perplessa la identicità di molte storie. Ma perchè i ritorni? Questi eterni adolescentoni non sanno prendersi le loro responsabilità, oppure vogliono solo giocare con le nostre vite? Io di ritorni ne ho vissuti ben quattro in un anno.E ci risiamo, siamo al quinto tentativo di “invasione”, solo che io ho chiuso la porta (grazie ai sagggi consigli di Luna)! Le telefonate anonime e mute continuano, vuole che lo cerchi ancora, ma devo essere io a farlo !!!!!!????. Con un sms gli ho detto che se voleva dirmi qualcosa doveva fare la persona civile e chiamarmi e dirmela, senza criptare il suo numero.Naturalmente ha chiamato e negato di essere l’autore di queste tel.,(ma non ci credo)!! Domenica scorsa mi ha inviato sms nel quale mi chiedeva se io gli avessi fatto uno squillo anonimo. Gli risposi di no e lui replicò, che gli dispiaceva che non fossi stata io. Beh non ho più risposto.Sua meschinità non ha le pa.. di comportarsi civilmente perchè per tutta la settimana ha continuato a telefonare, nella stessa forma anonima e restando in silenzio. Il malato di mente vuole tornare a farmi male. So cosa vuole: disfare le lenzuola per un altro po’ e andar via , di nuovo, come le altre volte. Non lo trovate squallido? Io sì, e anche perverso. Ma perchè poi, mi chiedo, c’è così tanta gente dalla personalità contorta? Perchè tanti cercano di rinverdire un dolore, che con fatica si è cercato di lenire? La verità è una sola:ci mollano, ma vogliono continuare ad avere un relativo controllo delle nostre vite. Forse mi sbaglio?!? Il bello è che confrontandosi con altri, con lo stesso dolore, si vede tutto più chiaramente, nella sua più amara crudezza e si smascherano i malati, e si ha il coraggio di desistere dal desiderio malsano di ricascarci, e si è un po’ più disincantati. Un abbraccio ideale a tutti.
.Ciao Manu…scursa l’incursione nel tuo dialogo con Luna….dici “ma ora ne paghero le conseguenze”…
“…..Questo è tutto da vedersi!!!!
Nessuno può avere la pretesa (dopo aver portato via le palle e, quindi, buttato una persona nella confusione più assoluta) che questa si comporti come si sarebbe comportata nella normalità.
Non si deve pagare per degli errori che (sempre ammesso che siano errori) che qualcun’altro ha contribuito a causare.
Tra il baciare e l’andare a letto con qualcuno di diverso dalla persona di cui si è innamorati c’è un’abissale differenza in termini di fisicità ma non certo in termini di motivazione.
Se impugno una pistola e te la punto contro il fatto di sparare o meno diventa rilevante solo in termini di gravità delle conseguenze.
La violenza è già nel gesto, è già nell’aver impugnato la pistola.
Quindi il santerello eviti di fare sceneggiate del tipo “u curnu mi piantasti…vinditta atroce vinditta!!!” perchè sono scene ridicole e completamente fuori luogo.
Ho perso parecchie puntate di questo forum negli ultimi tempi e quindi, sinceramente, non conosco (ancora) la tua storia e magari sto facendo la figura di chi risponde “fischi” alla domanda “fiaschi?” . Ma parto da questa frase finale perchè mi pare che, indipendentemente dall’origine e dallo sviluppo di tutta la storia, rischi di trascinare te stessa su una brutta strada: la strada del dover & voler espiare un torto che torto non è e comunque non è solo tuo!
Quindi: evita di metterti in ginocchio e non cedere alla tentazione di farti mettere in ginocchio. Al limite sedetevi entrambi l’uno di fronte all’altro. In perfetta parità. Com’è giusto che sia.
Ciao
Luna, tutto bene? Dai risposte stringate, non ti si legge quasi più. E va beh….che sei un tipo di poche parole, però…così poche…mi fa impressione.
Ti voglio bene Lunetta cara!!!
Ciao a tutti!
ALICE/SILVY:
@ALICE: Ora non voglio aprire un dibattito sulla psicologia di questo individuo che può sembrare alquanto strana e ambigua. Anche perchè non riesco a dire che è un cretino, cioè in realtà lo dico, ma non mi aiuta.
Il problema è che ci vuole tempo. Ho perso 2 anni della mia vita. E mi sento di aver perso un sacco di cose in questi anni. Ho visto amici/e sposarsi, andare a vivere con i rispettivi/e, fare figli, comprarsi una casa, una barca, una casa al mare e ASSIEME. Io ho perso solo tanto tempo.
E sono ferma, oltre che ormai sola. Perchè tutti hanno la loro vita, i loro amori, la loro casa da condividere.
Ciao… La lucidità che leggi è frutto di un certo lavoro, sì, però non è che quel lavoro sia finito… anche se effettivamente ogni passo è stato, ed è, importante. Anche perché, come dimostra anche quello che scrivete, le sensazioni che si provano non riguardano solo la storia, vissuta/andata male, ma una serie di considerazioni anche su se stessi, ad ampio raggio, e sui rapporti con gli altri.
Dici che è un cretino, Alice, ma in realtà la definizione l’hai fatta due righe più in su, quando dici comportamento strano e ambiguo. E non apriamolo no un dibattito sulla sua psicologia. A parte che su queste psicologie “strane e ambigue” abbiamo parlato moltissimo in questo forum. Anche sulle persone che danno, come noti tu, un significato immaturo (e io direi anche irresponsabile, perché autoreferenziale) al ritorno, senza rendersi conto (preoccuparsi?) del fatto che ci sono anche degli equilibri nell’altra persona in cui non si può entrare o uscire come da una porta girevole. Giustamente sì, sta a noi scegliere se far entrare o no, ma d’altra parte sappiamo anche perché è così difficile dire di no, spesso se non bruciandosi diverse volte. Appunto, scusa, non parliamo di lui, perché il centro qui, per noi, sei tu.
Si apre la porta al ritorno anche perché si fanno quei pensieri sul fatto del tempo perso, allora si spera che un nuovo ennesimo investimen
possa anche far passare l’ansia di quella sensazione, qualcosa tipo: se stavolta funzionasse allora quel tempo non sarebbe perso.
Il punto è però, e io lo so bene, che si può stare nella “speranza/anti ansia” per moltissimo tempo, anche nel rimpianto di un tempo che FORSE fu più felice, vivendo comunque nell’ansia di un presente insoddisfacente, amaro, ambiguo, e fabbricando di fatto – o avendo la sensazione di fabbricare – ulteriore tempo perso. Quel concetto di ASSIEME, che capisco molto bene (come capisco la sensazione di guardare gli altri, oltre un vetro, costruire, di sentirsi oltre quel vetro mentre si oscilla tra angoscia di vuoto e speranza che possa calmare l’angoscia del vuoto) spesso (quasi sempre? sempre?) non riguarda solo grandi “temi” come la casa, i figli, ma anche piccole cose apparentemente banali – ma normali e vitali – di cui una relazione ambigua priva nel quotidiano. Solo ieri, cara Alice, io stessa ho avuto un pensiero come il tuo. E i miei anni “persi”, anche se siamo praticamente coetanee, non sono 2, sono molti di più. Ho dalla mia, è vero, un lavoro che, quando entro nel tunnel di quel genere di pensieri, e credimi che rischio di caderci eccome a piombo, mi fa ricordare una cosa: e cioè che quella sensazione di oltreilvetro e quella sensazione di solitudine di cui parli non sono dovute al fatto che la relazione sia finita, ma derivano PROPRIO dal senso di VUOTO provato all’INTERNO della relazione, sempre o ad un certo punto. Di fatto derivano proprio da una qualità di vita pessima provata, non dal fatto di non poter vivere una qualità di vita migliore. Pensare: se tornassi con lui calmerei l’angoscia è tanto naturale quanto, purtroppo, una falsa idea. Nel senso che sarebbe così se quella persona si comportasse in modo totalmente diverso. ma da dove deriva l’ansia? proprio dal fatto che si è comportato in un certo modo. Questo purtroppo è il grosso paradosso interno su cui bisogna lavorare. Capire cioè che non si parla (solo) d’amore.
LUNA, grazie! :”…se tornassi con lui colmerei l’angoscia, è tanto naturale, quanto una falsa idea… Questo, purtroppo è il grosso paradosso… Capire che non si parla, (solo), d’amore….”
ciao a tutti,
luna che dire…. hai centrato il segno…
che quella sensazione di oltreilvetro e quella sensazione di solitudine di cui parli non sono dovute al fatto che la relazione sia finita, ma derivano PROPRIO dal senso di VUOTO provato all’INTERNO della relazione….
vero… forse ci illudiamo che riprovandoci quel vuoto provato nella relazione venga riempito tutto assieme, o cerchiamo di riparare ponendo speranze in un ritorno proprio per dar pace a quel senso di vuoto…
io non mi sono mai sentita sicura con lui, spesso c’erano dei vuoti che erano indicibili. Mi sono accorta diverse volte di quanta strada facevo io e di come lui, invece, ne facesse molta meno. Di come io investivo e sentivo sempre più “adatta” la parola ASSIEME, mentre lui era un pieno di confusione.
Forse mi sono illusa io per prima che quella confusione, dopo qualche tempo, fosse diventata chiara e si fosse tramutata in consapevolezza.
E’ vero, non si parla solo d’amore, anzi. C’è molto di più davanti alla parola amore. E non dico dietro. Ma davanti, che è ben diverso.
Mi ritrovo spesso e volentieri a parlare e a giustificare certi suoi atteggiamenti. A cercare di capirli, di dargli un senso, a ragionare con la sua testa. Ma quanta energia sprecata!!! So per certo che se fosse sicuro dei suoi sentimenti starebbe attaccato al campanello della mia porta. Ma cosi’ non è.
Ci sono persone che davvero hanno il potere di fare il bello e il cattivo tempo, di entrare e uscire senza neanche bussare. Sono situazioni queste, che rendiamo noi cosi’. O almeno parlo per me, per aver sempre agito con la mia capoccia, con il mio desiderio di farcela. A fare cosa poi? Non ho ancora poteri magici.
Credo che la rassegnazione sia un dono che ancora devo imparare.
Grazie per il prezioso post
a presto
LILY…hai perfettamente ragione, sono la prima a volte a dirmi che gia ho perso abbastanza la mia dignità,cercandolo sempre…come
se avessi sbagliato solo io….pero’ sto malissimo,abbiamo convissuto, fatto progetti…e non mi capacito di come possa esser finita cosi…lui è tornato, per parlare
ma poi appena gli ho detto di questo ha fatto il finimondo..all’inizio ne ero felice, perchè la sua reazione mi sembra positiva…ma ora mi odia…e mi do la colpa a me, anche se sbaglio,anche se in certo
senso è lui che mi ha mandato via…lo amo e lo odio allo stesso tempo…ma non riesco a farmene una ragione, non vivo piu,penso costantemente a me, a lui…a dove sia in qualsiasi momento, se è con un altra se mi pensa…
e soprattutto se mai un giorno tornerà anche solo per parlare, per un confronto che ora sembra non voglia avere…