La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
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carissimi la fine di un amore e un dolore lancinante specialmente a chi ha creduto nella persona che vi e’ stata accanto io dopo 22 anni di matrimonio mi sto separando ,vivo male perche’ in lui avevo riposto tutto il mio futuro mi sento a pezzi il dolore e’forte ma il tempo lo lenira’,mi rende conto che non ho piu la forza di sperare ,pero’ so pure che il mondo non aspetta che noi raccogliamo i cocci della nostra vita va avanti e noi dobbiamo avere la forza di farcela anche scambiandoci consigli o sfogando la nostra delusione fra noi stessi vi saluto
x Luna…hai ragione,anche io mi rendo conto che ho bisogno di certezze
da una persona, cosa che non ho mai ricevuto dato che sono cresciuta sola…
ma mi chiedo anche come una persona puo’ smettere di amarti cosi improvvisamente…
allora mi chiedo se DAVVERO mi abbia mai amato…lo so, hai ragione, un conto7è dire di
voler un figlio, un conto è farlo..ma noi ci abbiamo provato capisci?!E’ vero, quella notte abbiamo
esagerato…ma IO ero disposta a chiarire,ma lui non mi risponde più..e mi sento come se lui mi avesse preso
in giro, come se credeva di amarmi illudendo lui stesso…comunque quella sera non so perchè ha reagito cosi
diceva cose su mia madre, che soffre di depressione…diceva che si doveva riprende e che io ero una vittima…
egiù schiaffi.,..e l’altro giorno al tel?Dice che è colpa mia di quella notte…ma una notte non puo’ uccidere un sentimento cosi..
posso accettare ke mi dica che si è reso conto che non si arrivas a certi livelli…
ma che non mi ama più non lo accetto..anche se dalla sua indifferenza..bè,dovrei iniziare a farlo…ma non è facile…non vivo più
x Heidi
“Dopo sei anni di convivenza, un anno fa, fece le valigie e se ne ondò, mentre ero fuori città, senza un vero motivo e neanche dare spiegazioni.”
Sono d’accordo con Antony, ma aggiungerei che questo tipo NON è un uomo se fa così, vivere con un vile/psicopatico di questo genere, magari per tutta la vita, fa venire proprio i brividi come ha detto Luna,allucinante!
Grazie a tutti di cuore!
MANU: guarda che una persona può anche amarti, o credere di amarti, o dirti che ti ama, ma amarti male, malissimo.
Di cosa parliamo quando parliamo d’amore?
Se per te l’amore non è fatto di schiaffi allora questa non è comunque la vita che vuoi.
Vorrei farti notare un paradosso, tipico purtroppo della spirale della violenza:
quando una persona ti prende a schiaffi, ti maltratta, ha una reazione spropositata, non ha rispetto della tua emotività e/o della fisicità, il pensiero dovrebbe essere:
costui (o costei) sta sbagliando, e il problema è suo.
Rifiuto questa forma di violenza.
Mi chiedo se IO ho voglia di stare con una persona che pensa che le cose si risolvano in questo modo, o che comunque si dà una giustificazione rispetto alla violenza.
Mi chiedo se IO posso provare ancora gli stessi sentimenti di prima per una persona che agisce/pensa/si relaziona in questo modo.
Invece, purtroppo, a volte, la reazione emotiva è questa, perché subire una violenza, morale, fisica o entrambe le cose insieme (la violenza fisica è sempre anche morale)
è sempre uno shock:
perché la persona che amo sta sbagliando in questo senso?
io ora gli spiegherò perché sta sbagliando, così non ripeterà l’errore e io potrò continuare a considerarlo la persona di prima, quella che non aveva agito violenza
Se si giustifica accetterò le sue giustificazioni, con tolleranza, per quanto assurde possano essere, per poter continuare a relazionarmi.
Se non si giustifica vivrò con dolore il fatto che non cerchi giustificazioni, e non si scusi, perché mi sembrerà che il problema sia mio, cioè di non valere neppure una giustificazione rispetto ad un atto violento (ovviamente NON E’ COSì!!!!!!!!!!!!!).
Se la reazione sana sarebbe spostarsi e allontanarsi dalla violenza, nel momento in cui chi ha agito violenza se ne andrà per primo, o si allontanerà per primo, non dando a me la possibilità di una reazione sana, la mia attenzione potrebbe essere portata sul piano del fatto che LUI se n’è andato.
E quindi oltre alla violenza fisica e morale mi farà provare anche quella dell’abbandono.
In sintesi, paradossalmente, sarò io a chiedere: per favore, ritorna.
per favore dimostrami che io sono importante per te, nonostante tu mi abbia presa a sberle.
guarda, nonostante io sia la vittima della tua violenza, e tu non ti stia adoperando per riportare un equilibrio, io farò il lavoro affinché ciò possa avvenire.
Forse mi sono spiegata male. ma quello che voglio dire è che ti stai mettendo nella posizione di dover TU risolvere il disastro o il caos provocato dalla sua violenza mentre lui se l’è data a gambe. Non affrontando il suo stesso atto violento e le sue conseguenze. Mettendo in risalto la questione dell’abbandono, e del disamore, invece che le sberle. Che non sono cosa da poco.
Ovviamente tu ti chiedi ora:
ma mi ama o no?come può non amarmi più di colpo?
purtroppo, Manu, il centro della questione non è questo.Ma è:una persona che mi tratta così, che dica o pensi pure di essere innamorato, che vita è? Un bambino è gioia e stress. Pianti, cambiamento, emotivo, logistico, tante cose. Quale ti sembra la tolleranza allo stress di questa persona? Non è una cazzata, Manu. Pensaci in senso costruttivo, per favore. Baci.
Adolescentedi36anni, fai bene ad amare al 100%. Io credo che sia amore vero solo se è al 100%. Se fosse in minor percentuale, sarebbe un’altra forma di affetto, ma l’amore è sempre totale. Credo che tutti vogliono l’amore folle, quando non piace più, è solo storia finita.Voglio dire che se non è un amore patologico, è solo un grande amore. Spero tu non smetta di amare come sai, perchè chi dice ami troppo, lo dice perchè quel sentimento non lo vuole più, perchè non ama più, ma non dipende da te. E’ solo il ciclo vitale, tutto nasce e muore, come la piantina che avevamo curato con tanto amore, eppure è morta. Nell’amore il guaio è che la morte del sentimento, non avviene nello stesso momento, e chi sopravvive ci resta “SECCO”, sopraffatto dalla perdita. Io sono stata amata molto e ho sempre amato troppo e ho sempre lasciato io, tranne quest’ultima volta, purtroppo!Penso che non dipende da quanto si ami, ma dalla non-contemporaneità della fine.Ciao a tutti
Io ho vissuto la stessa esperienzae sono diventata una selvaggia adesso, una ragazza forte, piena di voglia di vivere con tanti amici e un uomo che mi vuole sposare, ho fatto anche la fotomodella, sono stilista, ho vinto un concorso per designer e un concorso di bellezza…tutte cose che con lui non avrei mai fatto, mi fa pena la ragazza con cui sta adesso…gia sposata a 18 anni con lui che ne ha 30…
Ci siamo conosciuti 12 anni fa in paesin del sud, lei ne aveva 18, io 28.
Quando ha iniziato gli studi unversitari ho subito pensato che la nostra storia sarebbe durata poco, in quanto davo per scontato che avrebbe sicuramente lasciato per qualcun’altro magari più giovane, conosciuto nell’ambiente universitario.
dopo qualche anno io ho un nuovo lavoro che mi costringe a trasferirmi al nord: trascorriamo 8 anni vedendoci il pù possibile con promesse di matrimonio appena lei si fosse laureata.
Alla fine del 2009, scopro che lei si sente, prima tramite facebook e poi telefono, con il mio miglior amico e collega di lavoro, che lei ha consciuto una mezza volta ma di cui io parlavo spesso in quanto credevo in queta amicizia.
Ultimamente lei aveva tirato fuori un carateraccio: lunatica ( è del cancro), asociale, ed inoltre sempre più misteriosa sugli studi universitari. Mi rimproverava di non dimostrargli sicurezza, che mi vedeva troppo indeciso sul nostro rapporto, che lo vivevamo troppo a distanza..ecc.
Quando ho affrontato la questione, chiedendo spiegazioni su questa confidenza con il mio amico.collega, tirando fuori quella gelosia che non dimostravo mai (al contrario di lei, sempre pronta a scenate di gelosia),la sua risposta è stata che dopo 15 giorni è partita per la città dove io lavoro ( 1200 km di distanza) ed incontrarsi con il mio amico lasciando me e la sua famiglia sbalorditi.
La sua risposta a come avesse potuto comportarsi così dopo 12 anni è stata che aveva bisogno di più affetto e che la figura del mio amico è stata solo una coincidenza…
Avrei voluto spaccare in due la testa del mio amico per vedere quanta merda contenesse; come avesse potuto ingannare la mia fiducia in quel modo. Per me è stato un doppio tradimento, due coltellate alla schiena…
La mia reazione è stata quella di prendere atto di quello che è successo, frenare il mio astio per il collega ( visto che siamo entrambi poliziotti con posso rischiare il mio lavoro per due testa di c…
Ora mi tocca vedere il collega sul lavoro e sapere che lei sta con questo essere viscido, e cercare di spiegarmi questi comportamenti di entrambi.
Premetto che in 12 anni non l’ho mai tradita seppure con il suo carattere mi spingesse spesso a pensare di lasciarla. Sono una persona che ama stare con la gente, coltivare le amicizie soprattutto con sincerità, rispettare la famiglia ed i parenti, tutte cose che a lei la rendevano gelosa, ma in maniera egoistica, pretendeva le massime attenzioni solo per lei.
Intanto da me voleva sicurezza, prese di responsabilità ecc… mentre di lei non ho mai saputo la sua reale situazione universitaria, credo che per 10 anni abbia raccontato a me e alla sua famiglia un sacco di menzogne…!
Mah!!!!! Dalla mi assurda storia si potrebbe tirar fuori un libro, cosa dite???