La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
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HEIDI: :)))) 😀
immensa autostima? Non lo so, io credo che se una persona ha autostima non ha bisogno di prevaricare gli altri. E neanche di essere emotivamente… supponente, o in gara perenne con il prossimo, con l’altro sesso che sia.
SUN: anche tu hai aiutato me nei momenti grigi. E’ vero, non si butta via niente, le esperienze servono. O comunque quelle sono, e non è che, una volta passate, puoi farci molto, se non farle servire. Non so sai se sono così matura e così saggia, mi sa di no. Quello che ho cercato di fare è che quello che accadeva o era accaduto non fosse solo un calcio nello stomaco. ma credo che c’entri molto l’istinto di conservazione. Perdere me mi sarebbe dispiaciuto e mi dispiacerebbe. In fondo non è che posso portarmi dentro, lungo il resto della vita, un’altra persona. E se la persona che sono va in pezzi i cocci sono miei. E quando io vado giù so che posso scendere di 349 livelli, come un ascensore a cui si sono allentati o rotti i cavi. Forse per quella sensibilità che dici, che non vuol dire che sono più buona, vuol dire che sento, ma come sentono tutti, io sto male da morire anche se vado giù di tre livelli soltanto, non di 349. (chissà perché poi 349… buh! :P)
Quindi solo quando sento che i cavi dell’ascensore cominciano ad allentarsi cerco di scendere dall’ascensore. Più che la maturità il mio salvavita è l’autoironia, forse. Ma ti assicuro che, al di là del carattere, ci sono delle volte in cui probabilmente uso l’autoironia come chi dice: ora farò cinque serie di addominali. ainzvaidrai.
anche se non ho voglia. anche se la pigrizia o il lasciarmi andare mi porterebbe piuttosto ad addormentarmi dentro l’ascensore, e che vada giù quanto gli pare.
però è pure vero che alle volte lo lascio andare giù. e alle volte scopri che non è un c.... vero che arriva al livello 349. Arriva al quarto, e scopri che gli altri piani in basso non esistono. Non in quel momento. Avevi solo paura che esistessero.
Invece puoi anche piangere come un vitello, sentire le budella che ballano la samba, e poi uscirne illeso. persino più leggero.
ANTONY: ciao 🙂 sì, bella carica, ya. Però mi piacerebbe farmi una bella dormita nel prato che una volta diceva Lilly, e mi è rimasto impresso.
sono depressa, continua a farmi chiamate mute e anonime,,, sul fisso, Luna ,,,ke devo fare? sto x cedere. gli mando un sms x chiedere spiegazioni? L’ho messo già in bozze…, ma mo! Non vorrei cedere, sarebbe voler dire: continua pure, fa di me quello che vuoi, ma non voglio noooooooooooooooooo non lo stimo piu’… eppure mi manca, però , forse, solo il ricordo di quando era gentile e romantico, sincero mai! Che facccio? AIUTO… HO PAURA DI ME STESSA
sì! prevarica e crede d’essere un mito e ha un’infinita autostima. e io lo odio e lo odio e lo odio e ancora per sempre lo odierò! Ma così gli do troppa importanza e non ne ha più, nè ne avra in futuro, ma sono così stanca! aiuto voglio un consiglio, non so se cedergli o seguire la linea ke ho deciso di seguire con SUA MESCHINITA’
Ciao A tutti. Ieri ci siamo visti. abbiamo parlato. Nei suoi occhi amarezza, nei miei dolore. avrebbe voluto un finale diverso per noi ma è andata così, se il destino vorrà ci rincontreremo dice lui.. BALLE. Se avesse voluto, ero lì, ancora per lui. E dice che non mi ama più. E sono tornata in circolazone solo per lui. Non ce la faccio più, non riesco a riprendermi. Da sola ho una paura tremenda, il tempo da sola non passa più. Perchè mi ha fatto una cosa così grossa? Io non ci credo che è successo a me.. Perchè ho ancora voglia di vederlo, di abbracciarlo? perchè non riesco a reagire e ad accettare? Grazie.
E sì, ha proprio un’autostima infinita.Era sì, sempre in gara perenne con il prossimo e non solo con me, poi se non riusciva a primeggiare… allora denigrava e minimizzava e … voleva sempre essere il primo della classe, adesso continua su questa linea: lui chiama, ma nn parla. Vuole solo che lo chiami o lo messaggi IO, perchè nella sua testa malata, sono io che devo cedere, non lui. Ma non lo farò,certo che no! L’essere spregevole, immondo, non mi vedrà strisciare ai suoi piedi. Comunque ora so con chi ho a che fare! P.S. Grazie a colui che mi consente di tirar fuori tutto il veleno, l’amarezza che ho dentro. Grazie di cuore!
Ciao Kikkai, ti consiglio di leggere tutte le pagine del blog. Ti aiuterà, così come ha aiutato me. E poi, solo un consiglio: non ricordare solo i momenti più belli, (siamo bravissimi a selezionare i ricordi!), cerca di ricordare anche i momenti brutti, forse gli ultimi, che sono stati anche i peggiori, e infine ascolta i commenti di chi l’ha conosciuto e ti vuol bene. Fidati, ti aiuterà. Un abbraccio e auguri!
KIKKAY – Qui ti capiamo tutti è una fase molto difficile quella che stai/stiamo affrontando. Inutile continuare a ripeterci che questo dolore ci farà crescere, perché ora cogliere i lati positivi è arduo.
Ti posso consigliare solamente di sfogarti a più non posso. Continua a scrivere, condividere quello che provi e senti con estranei nella tua stessa situazione non può che giovarti.
E’ bruttissimo sentirsi dire ” non ti amo ” e peggio sono le frasi pseudo consolatorie del tipo ” magari ci incontreremo più avanti ” o ” rimaniamo amici “.
Dobbiamo accettare che tutto è finito e che non ci sarà più niente tra noi, una volta capito questo non potremo che risalire e continuare la nostra vita.
KIKKAI: perché mi ha fatto questo?
perché non ti ama più? comunque perché ha pensato alle sue chiappe e basta.
gli dispiace per te, sarà pure vero, ma così è.
avrebbe voluto un finale diverso, ma di fatto questo è il finale che ha voluto.
ha fatto quello che ha voluto, Kikkai. Nessuno gli ha puntato una pistola alla tempia.
Perché non riesci a reagire?
perché sei ritornata in circolazione solo per lui, e non per te.
Perché non sei rientrata in circolazione per te?
perché non hai ancora fatto lo scatto per te.
Perché non hai fatto ancora lo scatto per te?
perché stai troppo male, e perché forse devi veramente coltivare un po’ di te, almeno un po’, comincia dalle piccole cose, pur attraversando il dolore e la rabbia di adesso.
devi coltivare un po’ di presente e di futuro, in questo momento sei tutta nel passato, nel rimpianto, nei se e “non doveva andare così”.
Doveva andare diversamente, ok, ma è così che è andata.
Fa male da morire. Ma non puoi farci niente.
E’ terribile, a pensarlo ora, ma è cosìNon puoi fare niente, attenzione, per questa cosa che non è andata come volevi che andasse, ma puoi fare TANTISSIMO per te e per un’infinità di cose. Di cui ovviamente ora non ti frega una banana. Ma non ti frega una banana ora di queste cose perché adesso non le vedi. In realtà sono importantissime. Quelle cose sei tu.Perché ti manca? perché ci hai passato dieci anni, e perché, per come l’hai vissuta tu, non è lui proprio lui quello stesso che si è comportato da stronzo e ha pensato alle sue chiappe, ma la persone che amavi è stata rapita dagli alieni che hanno sputato giù dall’astronave uno che gli somiglia ma non è lui.Invece questo è proprio il lui di adesso, e se ti confronti con lui è con questo lui che ti devi confrontare.C’è molto che puoi fare. Per esempio puoi smettere di andare a cercare una persona che in questo momento non puoi trovare più.
Ma queste, in qualche modo, e non poco, ora sono solo parole parole parole. Perché ora è il tempo per te del senso di vuoto spaventoso nella pancia, del disorientamento, del dolore.
Ed è anche naturale che sia così, purtroppo.
Tuttavia non sono solo parole.
Se ti accorgi di stare davvero troppo troppo troppo male ricordati, per cortesia, di ricordarti di te.
Sei tu, ora, l’anello debole.
Lo sai, lo sai che stai male, ma comunque le tue energie vanno nel rimetterti in circolazione per lui.
Per favore, abbi cura di te.
HEIDI: mi sono persa qualche puntata. Perché fa queste menate con il telefono?
Menate da gran sicuro di sè continuano a non sembrarmi.
Da prepotente sì, certo, può darsi.
Potrei dirti una cosa brutale, che non ti piacerà.
Potrei dirti che, se ho capito bene l’andazzo della faccenda (ma può essere che non ho capito) di solito queste cose funzionano così:
è solo un addio posticipato se la persona è come la descrivi.
Intendo dire che un giorno comunque lo manderai fuori dalle balle, perché sarai satura, nauseata, perché guarderai avanti. Nel frattempo avrai perso tempo così.Ma naturalmente si potrebbe dire anche che c’è un tempo per ogni cosa, e ora non è il tempo della reale saturazione. Prova a pensare comunque che davvero un giorno lo manderai a ca.... sul serio. E ti sembrerà di avere cagato tu un mattone di cento chili. La metafora non è fine, ne sono consapevole, però credo che renda l’idea. Scusate se sono poco romantica. Ma se davvero costui è come dici, bugiardo, e ti ha fatto stare male, a farti gli squilli ecc è un mattone, che prima o poi eliminerai.